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IL RITORNO DELLA GERMANIA SULLA SCENA INTERNAZIONALE: finisce la sicurezza collettiva

Nel 1931, Il Giappone invadeva la Manciura e usciva dalla Società delle Nazioni attribuendo un primo colpo alla politica di sicurezza collettiva. Decisive furono le azioni sia di Hitler che di Mussolini. Infatti, nel 1933 Hitler fece uscire la Germania dalla Società delle Nazioni e nel 1934, minacciò di annettere l'Austria, suscitando l'opposizione di Mussolini. Nell'aprile del 1936 si riunì a Stresa una conferenza in cui Francia, Gran Bretagna e Italia protestarono: il governo italiano continuava a temere che la Germania potesse conquistare l'Austria. Ma Hitler non tenne conto dei risultati della conferenza e nel 1936 rioccupò militarmente la Renania, riportandola sotto la piena sovranità dello Stato tedesco.

LA POLITICA ESTERA DELL'ITALIA e ASSE ROMA-BERLINO

Nel 1935 anche Mussolini abbandonò il principio della sicurezza collettiva.

con l'attacco dell'Etiopia per farne una colonia di popolamento, per far diventare l'Italia una potenza imperiale e rendere il popolo italiano un popolo bellicoso. La guerra fu rapida e breve: le truppe italiane guidate da Pietro Badoglio penetrarono in Etiopia senza trovare resistenza e il 5 maggio del 1936 la conquistarono rendendola una colonia italiana, ma la Società delle Nazioni decretò sanzioni economiche contro l'Italia. La conseguenza della conquista fu l'abbandono dell'Italia dell'Etiopia Società delle Nazioni e l'avvicinamento al Terzo Reich da cui aveva ottenuto un sostegno. Nell'ottobre del 1936 fu sancito fra l'Italia e la Germania chiamata un'alleanza - ASSE ROMA BERLINO che sancì l'adesione di Mussolini alle teorie razziste; in pratica il sistema fascista attuò riforme antisemitiche: vietava i matrimoni di italiani e italiane con ebrei; vietava agli ebrei di esercitare.La professione dell'insegnamento e di iscriversi alle scuole e alle università. I FRONTI POPOLARI  La Fine Delle Divisioni A Sinistra Dopo la vittoria di Hitler, l'Internazionale comunista, che aveva sottovalutato il Fascismo, capì la pericolosità del nazionalsocialismo. Nel 1935, al VII congresso, l'Internazionale invitò i partiti comunisti a promuovere la formazione di "Fronti Popolari" antifascisti con il coinvolgimento di tutte le sinistre. Anche se in Unione Sovietica la Costituzione del 1936 si ispirava ai principi democratici, Stalin con la formazione dei "Fronti Popolari" attuò una politica repressiva contro i suoi avversari.  La Guerra In Spagna Nel febbraio 1936 il fronte popolare vinse le elezioni in Spagna e con la legge elettorale maggioritaria la sinistra ottenne un numero di deputati repubblicani molto superiore a quello delle destre. Il governo fu affidato al repubblicano, Manuel Azana. Le destre

reagirono con un colpo di stato militare promosso dal movimento della Falange e dal generale Francisco Franco. Inizia una guerra civile tra le forze fasciste e quelle che si richiamavano ai principi della democrazia (comunisti). Italia e Germania si allearono con Franco, inviando armamenti e soldati; mentre la Francia e l'Inghilterra dichiararono il principio del non intervento. A favore della repubblica si batterono alcune brigate internazionali provenienti da alcuni paesi e l'Unione Sovietica che inviò armi. La Chiesa e il Vaticano si schierarono a favore di Franco. Dopo tre anni di sanguinosa guerra civile, Franco riuscì a prevalere. Furono effettuati anche bombardamenti contro la popolazione. Il 26 aprile del 1937 gli aerei italiani e tedeschi bombardarono Guernica, una città della Biscaglia dove persero la vita moltissimi civili.

Il Fronte Popolare In Francia

In Francia i partiti del Fronte popolare formarono nel 1936 un governo guidato da Léon Blum.

Socialista riformista. Il governo, però, incontrò molte difficoltà: i provvedimenti economici che prese, come aumenti salariali e riduzione dell'orario di lavoro a 40 ore settimanali, da un lato non soddisfacevano a pieno le aspettative dell'elettorato dell'estrema sinistra e dall'altro provocarono l'inflazione.

Nel 1938 succedette a Blum il radicale Daladier, anch'egli promotore del Fronte popolare, ma su posizioni più moderate. I contrasti sulla linea economica e sull'aiuto da dare al governo repubblicano spagnolo provocarono la fine del Fronte popolare.

L'AUTORITARISMO IN EUROPA E NEL MONDO

I paesi dove esistevano regimi autoritari non formarono un fronte unitario, poiché in questi paesi erano forti le rivendicazioni nazionalistiche. L'assetto dato in tutti questi all'Europa dai vincitori della grande guerra continuava a essere causa di forti tensioni. Non c'erano solo i propositi di rivincita della Germania nazionalista,

ma anche le rivendicazioni da parte dell'Ungheria, Romania, Polonia: i tre paesi chiedevano che le frontiere statali coincidessero con quelle etniche. Anche nel Giappone ci fu un governo autoritario che attuò una politica di espansione ai danni della Cina. Nel 1936, Giappone, Germania e Italia firmarono un documento contro il comunismo, ossia, il "Patto Anticomintern". In Sudamerica si instaurarono dittature a Cuba, con Fulgenzio Batista. Lo stesso in Argentina dove le elezioni portarono a un governo conservatore e poi a un regime oligarchico. In Brasile Vargas, sconfitto alle elezioni del 1930, depose il presidente legittimo e istituì un regime con forti poteri presidenziali. Nel Cile il presidente progressista Alessandri, per risolvere i problemi economici legati alla crisi del '29, adottò una politica conservatrice e repressiva contro le sinistre, ma nel 1938 le elezioni furono vinte da un Fronte popolare. In Messico il presidente Cárdenas riprese.La riforma agraria e nel 1938 nazionalizzò l'industria petrolifera, espropriando le compagnie petrolifere straniere. CAP. XV LA SECONDA GUERRA MONDIALE 1938 HITLER RIPRENDE L'OFFENSIVA La conquista dell'Austria Nel 1935 Hitler riuscì ad allestire un forte esercito e nel 1938 ritenne di essere pronto a passare all'azione. L'esercito tedesco entrò in Austria il 12 Marzo senza incontrare resistenza, anzi fu accolto dalla folla con entusiasmo mentre gli oppositori furono arrestati. L'Austria fu annessa alla Germania e fu trasformata in una provincia del Terzo Reich. Gran Bretagna e Francia perché erano convinte che Hitler non avesse intenzione di arrivare alla guerra ma di apportare ai trattati di pace delle modifiche e questa la Gran Bretagna avrebbe potuto accettarlo. La conquista della Cecoslovacchia. Dopo l'annessione dell'Austria, Hitler si pose l'obiettivo diconquistatori. La situazione politica in Europa era tesa e il patto d'Acciaio tra Germania e Italia fu un'alleanza militare che rafforzò la posizione di entrambi i paesi. Durante la conferenza di Monaco nel settembre 1938, la Germania ottenne il consenso della Gran Bretagna, della Francia e dell'Italia per l'occupazione dei Sudeti, una regione della Cecoslovacchia con una significativa popolazione di lingua tedesca che desiderava unirsi alla Germania. Questo accordo fu fatto per evitare un conflitto armato, ma Hitler non si fermò qui. Nel marzo 1939, Hitler conquistò l'intera Cecoslovacchia, inclusa la Slovacchia, la Boemia, la Moravia e Mamel, una città con una popolazione tedesca appartenente alla Lituania. Questa mossa aumentò la tensione in Europa e portò alla firma del patto d'Acciaio tra Germania e Italia nel maggio 1939. Il patto d'Acciaio era un'alleanza militare che impegnava i due paesi a sostenersi reciprocamente in caso di conflitto. Questo accordo rafforzò la posizione di entrambi i paesi e contribuì a creare un clima di instabilità e tensione in Europa.conquistatori.
L'INIZIO DEL SECONDO CONFLITTO MONDIALE
Danzica (Polonia).
Nella primavera 1939, Hitler riteneva di potersi impadronire di Danzica e del corridoio polacco, tra la Prussia orientale e il resto del territorio tedesco. Hitler era convinto che la Polonia non si fosse opposta e avrebbe accettato le sue richieste ma la sua previsione fu errata. Infatti, Inglesi e Francesi non intendevano più cedere alle richieste di Hitler.
Hitler organizzò un attacco segreto alla Polonia con la consapevolezza che avrebbe rischiato un conflitto contro la Francia e la Gran Bretagna che invece cercava di evitare.
Il Patto di non aggressione Tedesco-Sovietico
Hitler, per paura che l'URSS potesse intervenire a favore della Francia e Gran Bretagna ed evitare di combattere su 2 fronti: occidente, contro Francia e Gran Bretagna, e in Oriente, contro l'URSS, il 23 Agosto 1939 stipulò il patto di non aggressione, un trattato internazionale, con commissario d'affari.

esteridell'Unione Sovietica con il quale la Germania nazista e l'Unione Sovietica siimpegnavano reciprocamente a non compiere azioni ostili l'una nei confrontidell'altra, né a prendere parte a coalizioni di potenze dirette contro una di loro eA dividersi tra di loro la Polonia.Così Hitler poteva attaccare la Polonia senza temere l'intervento dell'UnioneSovietica.

Germania invade Polonia,Danimarca,Norvegia e Franciail 1 settembre 1939 La Germania invade la Polonia e il 3 settembre, Granin guerra a fianco della Polonia, mentre l'ItaliaBretagna e Francia entrarono"non belligeranza".dichiarava laMussolini preferì non entrare in guerra perché le forze militari italiane non eranopronte per affrontare il conflitto e la popolazione era contraria alla guerra.Germania attuò una "guerra lampo"controLa la Polonia, con una rapidasolo 17 giorni l'esercitoavanzata: in tedesco ebbe il sopravvento

Sulla Polonia. Il 17 settembre, come era stato previsto nel patto di non aggressione, le truppe sovietiche entrarono in Polonia la quale fu spartita tra Unione Sovietica e Germania: la parte occidentale alla GERMANIA e la parte orientale all'URSS. L'obiettivo, propone la pace, ma in ottobre Hitler, raggiunto l'Inghilterra e la Francia respinsero la proposta per paura che se avessero accettato Hitler avrebbe avanzato altre richieste. Nel corso dell'inverno gli eserciti tedeschi ed anglo-francese restarono fermi nelle rispettive fortificazioni, sulla frontiera tra Francia e Germania. Nell'aprile 1940 la Germania attaccò e conquistò sia la Danimarca che la Norvegia, cogliendo di sorpresa la flotta inglese. La guerra lampo della Germania già sperimentata in Polonia, Norvegia e Danimarca fu impiegata anche per attaccare la Francia.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
148 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Giura Vincenzo.