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La Seconda Guerra Mondiale: cause effettive e linee essenziali di svolgimento

Premesse

Il nazismo canalizza lo spirito di rivalsa che aleggia nel popolo tedesco, che non si sente sconfitto dalla Grande Guerra, il cui epilogo, segnato dall'armistizio firmato dalla neorepubblica nel 1918, alimenta sentimenti revanchisti, accolti dalla fortissima propensione imperialista di Hitler. Il conflitto inoltre era la via per impadronirsi di importanti risorse economiche e di spazi da sottoporre al suo controllo, in una visione di dominio europeo intrisa di motivazioni razziali. Questa visione espansionistica è anche alla base dell'alleanza con il Giappone (patto Anticomintern, 1936) e con l'Italia (patto d'Acciaio, 1939). L'Unione Sovietica e la Germania avevano siglato un accordo segreto di non aggressione detto patto "Molotov-Ribbentrop" il 22-23 agosto 1939, che garantiva ad Hitler la neutralità sul fronte orientale.

Dal punto di

vaste masse di popolazione, sia come soldati che come vittime civili. La guerra vide l'emergere di nuove tecnologie militari, come i carri armati e gli aerei da combattimento, che cambiarono radicalmente il modo di combattere. Inoltre, l'uso di armi chimiche e bombe atomiche portò a una devastazione senza precedenti. Dal punto di vista politico, la guerra portò alla fine di molte dittature e all'affermazione di nuovi regimi, come quello comunista in Unione Sovietica. Inoltre, la guerra portò alla creazione delle Nazioni Unite, un organismo internazionale volto a promuovere la pace e la cooperazione tra le nazioni. Dal punto di vista economico, la guerra portò a una massiccia mobilitazione delle risorse e all'aumento della produzione industriale. Tuttavia, le conseguenze economiche a lungo termine furono negative, con la distruzione di infrastrutture e la perdita di vite umane che causarono una grave recessione post-bellica. In conclusione, la Seconda guerra mondiale fu un evento di portata globale che ebbe conseguenze durature su tutti gli aspetti della società. La sua memoria rimane ancora oggi un monito per evitare che simili tragedie si ripetano.

Direttamente la popolazione civile, martoriata da bombardamenti, da emigrazioni forzate, da amministrazioni straniere vessatorie, quando non torturata e uccisa per cause politiche o razziali.

Blitzkrieg

Di fronte all'ormai aperta politica aggressiva delle potenze fasciste (annessione dell'Austria da parte della Germania, 1938), Francia e Inghilterra non seppero reagire con fermezza. Mentre Germania e Italia consolidavano la loro alleanza (Asse Roma-Berlino, 1936; Patto d'acciaio, 1939), Inghilterra e Francia, pur di scongiurare la guerra, permisero (Patto di Monaco, 1938) che Hitler smembrasse e occupasse la Cecoslovacchia (1939) e che l'Italia annettesse l'Albania (1939). Di fronte alle ulteriori pretese, avanzate da Hitler sulla Polonia, le potenze occidentali irrigidirono il loro atteggiamento: le garanzie da esse offerte alla Polonia e il patto di non aggressione russo-tedesco furono le premesse della seconda guerra mondiale. Il 1° settembre 1939 tremila mezzi

corazzati e 1700 aerei invasero la Polonia, contemporaneamente aggredita a est dalle truppe sovietiche, e in poche settimane ne annientarono ogni resistenza. Nella primavera del 1940 Hitler occupò la Danimarca e la Norvegia e, dopo aver invaso Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo (tutti Paesi neutrali), investì le truppe anglo-francesi, giungendo a Parigi il 14 giugno 1940. In estate anche l'Inghilterra subì un massiccio attacco aereo, ma fu il primo segnale per Hitler di come non fosse facile piegare un Paese sorretto da un grande sistema industriale e in grado di mobilitare notevoli energie umane e materiali.

L'apogeo del Reich tedesco (1940-1941) Mussolini, che aveva seguito con preoccupazione i successi dell'alleato tedesco, temendo di essere estromesso dalla vittoria, il 10 giugno 1940 decise l'ingresso in guerra dell'Italia, sulla base di una linea strategica opportunista, che si concentrava su zone periferiche del conflitto, a partire dal

sud della Francia. Quindi nell'estate ordinò alle truppe stanziate in Etiopia di avanzare verso le vicine colonie inglesi, aprendo il fronte africano, nel quale a breve saranno l'Inghilterra e la Germania a dirigere il corso degli avvenimenti. Il contrattacco britannico in Libia portò alla cattura di oltre 100 mila soldati italiani e alla conquista di Tobruq e Bengasi, mentre era minacciata la stessa Tripoli. I tedeschi intervennero inviando nel febbraio un corpo di spedizione ("Afrikakorps"), guidato dal generale Rommel, che in breve respinse gli inglesi verso il confine egiziano. Nell'estate del 1941 Hitler, padrone ormai dell'Europa centrorientale, ritenne il suo esercito pronto per eseguire il cosiddetto piano "Barbarossa" consistente nell'attacco all'Unione Sovietica e nel suo annientamento al fine di cancellare dalla storia lo Stato bolscevico e consegnare ai Tedeschi il controllo dei popoli slavi. Lanciata il 22giugno con l'impiego di tre milioni di soldati, 10.000 carri armati e 3.000 aerei, che si mossero lungo tre direttrici, per occupare l'Ucraina e conquistare le maggiori città della Russia, l'offensiva fu fermata solo alle porte di Mosca e Leningrado. Ai reparti tedeschi si unirono contingenti ungheresi, romeni, italiani (il cosiddetto CSIR, divenuto poi ARMIR), spagnoli (malgrado la neutralità della Spagna, fu inviato un reparto di "volontari" per unirsi alla crociata anticomunista). Colta di sorpresa e decapitata nei quadri superiori dalle tragiche purghe staliniane, l'Armata rossa cedette su tutto il fronte lasciando centinaia di migliaia di prigionieri nelle mani dei tedeschi. Attraversati i Paesi baltici e l'Ucraina, gli invasori entrarono a Kiev, posero l'assedio a Leningrado e in ottobre giunsero alle porte di Mosca, mentre a sud raggiunsero la Crimea. La sospensione invernale delle operazioni diede modo ai sovietici diriorganizzarsi: un contrattacco dell'Armata Rossa allontanò la minaccia dalla capitale. Gran parte dell'Europa era occupata dai tedeschi o sotto il controllo di regimi fascisti. Ovunque venne organizzato un sistematico saccheggio delle risorse materiali e umane per contribuire alla vittoria dell'Asse: milioni di uomini furono costretti al lavoro forzato, rinchiusi in campi di concentramento, dove veniva perseguito lo sterminio di massa. In molti Paesi si formò un movimento di resistenza clandestino che attuò resistenza passiva, attacchi militari, sabotaggi, organizzazione di evasioni ed espatri con documenti falsi, formazione di centri di ascolto delle radio alleate, diffusione di informazioni. In alcuni Paesi, in particolare in Iugoslavia, URSS, Francia si organizzarono reparti partigiani che svolsero un'intensa attività di guerriglia. Intorno alla metà dell'anno 1942 si manifestarono alcune incrinature nella macchinabellicadell'Asse.
Il fronte del Pacifico (1941)
Alla fine del 1941, mentre in Europa il "Grande Reich Tedesco" conseguiva la massima espansione, la guerra assunse una dimensione effettivamente mondiale, perché vennero coinvolte due grandi potenze extraeuropee, Stati Uniti e Giappone, aprendo il fronte asiatico. Il Giappone aveva intensificato il processo di penetrazione in Asia non appena l'Unione Sovietica e la Gran Bretagna, le due potenze che avrebbero potuto contrastarlo, furono impegnate sul fronte europeo: in poco tempo un'ampia zona della Cina e il Sudest asiatico, dopo la disfatta francese in Europa, passarono sotto controllo nipponico. Solo gli Stati Uniti opponevano resistenza all'espansionismo giapponese che rischiava di annullare la loro influenza nel Pacifico. Alle sanzioni economiche e commerciali decretate da Roosevelt, il governo di Tokio decise di dare una risposta militare di impressionante determinatezza, piombando inaspettatamente.sulla flotta USA del Pacifico alla fondanella baia di Pearl Harbour nelle Hawaii, affondando o danneggiando gravemente 88 navi da guerra. Le controffensive degli Alleati (1942-1945) Nel giugno 1942 la vittoria nella grande battaglia navale delle Midway e in agosto lo sbarco americano a Guadalcanal nelle isole Salomone misero in luce il potenziale bellico degli Stati Uniti e la difficoltà del Giappone di difendere un'area vastissima. Il 1943 fu l'anno in cui le sorti del conflitto volsero definitivamente a favore degli Alleati. Il fascismo crollò in Italia nell'estate e non appena gli anglo-americani sbarcarono in Sicilia (9-10 luglio 1943) il generale Pietro Badoglio, che sostituì Mussolini, iniziò trattative per porre fine al conflitto e l'8 settembre fu annunciato l'armistizio con gli Alleati. La penisola fu divisa con i Tedeschi che giunsero ad occuparla fino a Napoli, ricostruendo un governo fascista (la Repubblica Sociale Italiana).o Repubblica di Salò), mentre gli Alleati iniziarono la risalita verso il nord. Con l'operazione Overlord, la più colossale azione d'attacco aeronavale della storia, gli Alleati effettuarono lo sbarco in Normandia (D-day 5 giugno 1944) aprendo un secondo fronte in Europa, che portò alla liberazione di Parigi e della Francia. Contemporaneamente i Tedeschi dovettero ritirarsi dai Balcani, mentre l'Unione Sovietica liberava Ucraina, Crimea, Romania e Bulgaria. Hitler tentò un ultimo colpo di coda, ma pagò la sua ostinazione con i devastanti bombardamenti aerei che rasero al suolo molte città, il più distruttivo dei quali venne compiuto dagli Inglesi contro la città di Dresda nel febbraio del 1945 e lasciò sotto le macerie più di 100mila morti. La resa Nella primavera del 1945 le ultime resistenze tedesche furono sopraffatte ovunque. Il 27 aprile Mussolini viene catturato dai partigiani mentre tentava di.

Rifugiarsi in Svizzera e fucilato l'indomani. Hitler, accerchiato dall'Armata Rossa che, liberando Ungheria, Polonia ed Austria, era entrata fino a Berlino, si suicida nel suo bunker il 30 aprile. Il 7 maggio la Germania accettò di firmare la resa senza condizioni. L'8 maggio in tutta l'Europa fu ordinato il "cessate il fuoco".

Nel 1944 furono intensificate sul fronte del Pacifico le operazioni degli Alleati, che sbarcarono nelle Filippine, e da li incominciarono i bombardamenti sul Giappone. Tuttavia la fine della guerra sembrava ancora lontana e la flotta americana subiva gravi perdite ad opera dei kamikaze giapponesi, che rifiutarono l'ultimatum anche quando le truppe americane riuscirono a sbarcare in Giappone. Ciò indusse il presidente americano Truman, che era succeduto a Roosevelt, morto nel 1945, ad utilizzare la nuova arma atomica da poco messa a punto. In agosto si consumarono le ultime apocalittiche scene di una guerra costata

945), poi quella a Nagasaki (9 agosto 1945). Questi sono i due eventi che segnarono la fine della Seconda Guerra Mondiale e l'inizio dell'era nucleare. Le bombe atomiche sganciate dagli Stati Uniti sull'Impero giapponese causarono la morte di milioni di persone e portarono alla resa del Giappone. Questi attacchi hanno avuto un impatto duraturo sulla storia mondiale, portando alla corsa agli armamenti nucleari e all'equilibrio del terrore durante la Guerra Fredda. La tragedia di Hiroshima e Nagasaki ci ricorda la potenza distruttiva delle armi nucleari e l'importanza di lavorare per un mondo senza esse.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Moses di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Malfitano Alberto.