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Estratto del documento

Vista la situazione in Europa, l'Italia decise di entrare in

• guerra

Nel 1939, allo scoppio della guerra, aveva dichiarato la

• sua «non belligeranza», vista l'impreparazione militare

Tuttavia, la «non belligeranza» non poteva essere una

• condizione permanente per il fascismo

Mussolini, inizialmente, aveva programmato l'entrata in

• guerra dell'Italia nel 1942 ma, considerando le possibili

conquiste ai negoziati di pace, decise di entrare nel 1940

La «guerra parallela»

L'Italia era intenzionata a condurre una "guerra

• parallela", ovvero una guerra indipendente dall'alleato

tedesco per inseguire fini e obiettivi propri su fronti

marginali (attacco alla Grecia nell'ottobre 1940)

Questo tipo di guerra era inattuabile a causa

• dell'assoluta impreparazione militare italiana,

depauperata dalle campagne in Etiopia e Spagna

Ciò fu confermato dal primo intervento militare senza

• esiti brillanti contro un esercito francese già sconfitto dai

Tedeschi

La guerra in Africa

Anche l'Africa divenne teatro di guerra

• L'Italia intraprese un'offensiva in Egitto dove trovò la controffensiva

• inglese

I fascisti furono costretti a ripiegare fino a Bengasi e persero di colpo tutta

• la Libia

Perse 140.000 combattenti, contro i soli 438 inglesi. Erano cifre disastrose

• Fu necessario l'intervento tedesco dell'Africa Korps guidate dal generale

• Rommel che respinse gli inglesi dalla Cirenaica, ripristinando il vecchio

confine prebellico con l'Egitto

In Etiopia, dove non si registrò nessun intervento tedesco, la resistenza

• italiana fu rapidamente liquidata dagli inglesi. Nel 1941 il negus poté

rientrare ad Addis Abeba

La campagna contro la

Grecia

Il vero banco di prova per il velleitarismo della

• «guerra parallela» fu l'aggressione alla Grecia,

lanciata nell'ottobre 1940

Le truppe italiane furono fermate dalla

• controffensiva greca

Poteva dirsi naufragata l'idea di "guerra parallela",

• ora la guerra italiana sarebbe stata soltanto la

guerra per i Tedeschi

L'intervento tedesco nei

Balcani

In Jugoslavia, un colpo di Stato militare aveva rovesciato il precedente

• regime, favorevole all'Asse, e il suo protagonista, il generale Simovic, aveva

firmato un «patto d'amicizia» con l'URSS

Il giorno dopo iniziò la campagna tedesca contro la Grecia e la stessa

• Jugoslavia

Le truppe tedesche dilagarono in tutta la penisola provocando la

• capitolazione della Jugoslavia e della Grecia

La Jugoslavia cessò di esistere come stato sovrano

• L'Italia ottenne l'annessione della Slovenia e un protettorato sul Montenegro

• Si venne a creare il regno di Croazia

• La Grecia fu sottoposta a un regime congiunto italo-tedesco

• Il piano Barbarossa

Dopo aver sbaragliato la Francia, isolata sulla difensiva la Gran

• Bretagna, la Germania riprese l'offensiva verso est

L'intervento tedesco nei Balcani segnò un punto di rottura del

• patto Molotov-Ribbentrop viste le ambizioni egemoniche

dell'URSS nei Balcani, dove aveva favorito il colpo di Stato di

Simovic in Jugoslavia

Oltre all'invasione, la Germania avviò accordi diplomatici con la

• Bulgaria, Romania e l'Ungheria, diventati suoi «Stati satelliti»

Già nel dicembre 1940, Hitler aveva elaborato il suo piano

• Barbarossa per una guerra lampo su vastissima scala contro

l'URSS L'attacco all'Unione

Sovietica

Il 22 giugno 1941 l'Unione Sovietica fu invasa dalle truppe

• naziste appoggiate da contingenti rumeni, ungheresi, slovacchi

e finlandesi

Tre mesi dopo, le repubbliche baltiche, la Bielorussia, gran parte

• dell'Ucraina e la Crimea settentrionale erano già cadute

Hitler aveva intenzione di distruggere l'URSS per usarne

• l'immenso territorio per consentire l'espansione delle popolazioni

tedesche e alimentare la potenza della macchina bellica nazista

Tuttavia, le truppe naziste non riuscirono ad annientare l'URSS

• prima del terribile inverno russo

La resistenza sovietica

Alla «crociata antibolscevica» hitleriana, Stalin

• oppose la propria «guerra patriottica-popolare»

Accanto all'Armata Rossa si affermò un forte

• movimento partigiano che innescò una guerriglia

contro le truppe tedesche

Nel dicembre 1941 l'offensiva tedesca fu costretta

• a ripiegare dinnanzi alla controffensiva sovietica

L'attacco giapponese a Pearl

Harbor

Il 7 dicembre 1941 il Giappone attacca

• la flotta americana a Pearl Harbor

L'episodio attribuisce alla guerra un

• carattere veramente mondiale, tutti i

continenti erano ora coinvolti

Fu un attacco "a sorpresa" anche se, le

• premesse erano state già poste da

tempo visto l'antioccidentalismo

giapponese e la sua tendenza

espansionistica

L'espansionismo giapponese

Il Giappone, militarista e imperialista, sotto lo slogan «l'Asia agli asiatici»

• condusse diverse guerre espansionistiche iniziate nel 1931 con l'invasione

della Manciuria

Nel luglio 1937 scattò anche l'aggressione alla Cina e con l'URSS, che

• appoggiava i comunisti partigiani di Mao Tse-Tung

Quando nel 1939-1940 gli attacchi nazisti provocarono la caduta dell'impero

• coloniale francese e l'isolamento della Gran Bretagna, in Asia si aprì un vuoto

di potere

Nel 1940 il Giappone occupò l'Indocina francese

• Aderì al patto tripartito (27 settembre 1940) con le potenze dell'Asse

• riconfermando nella Gran Bretagna il suo nemico principale

Gli interessi nipponici in Asia sudorientale, tuttavia, si scontravano con un'altra

• grande potenza, gli USA

Gli USA dall'isolazionismo

all'intervento

Nel novembre 1940, le elezioni presidenziali in USA

• confermarono per la terza volta F.D. Roosevelt, che

libero dagli impacci preelettorali, poté accentuare il

suo impegno antifascista schierandosi a fianco

degli Alleati

Roosevelt mirava all'egemonia statunitense e a

• condurre una guerra come capofila contro la

Germania, considerato da Roosevelt l'avversario

principale

Le potenze dell'Asse

dichiarano guerra agli USA

Dopo l'attacco a Pearl Harbor, con perdite gravose per

• gli americani, tutte le altre potenze dell'Asse dichiararono

guerra agli USA

Subito dopo, l'offensiva giapponese investì le isole

• Midway, Filippine, Hong Kong, Singapore e altre isole del

Pacifico

Nella primavera del 1942 tutte le forze britanniche erano

• state annientate in tutti i territori coloniali

I successi del Giappone non avevano nulla da invidiare a

• quelli dell'alleato tedesco in Europa

Il preludio della sconfitta

Nonostante i successi e le sconfitte inflitte all'URSS e alla

• Gran Bretagna, per quanto vistose, non erano state definitive

Il potenziale bellico italiano era risultato spaventosamente

• inadeguato

Il mancato coordinamento tra la Germania e il Giappone (per

• un attacco simultaneo all'URSS, ad esempio) esponeva i

Giapponesi ai rischi di un'eccessiva espansione territoriale

difficilmente difendibile

I primi sintomi di una inversione di tendenza a sfavore della

• coalizione hitleriana cominciarono ad affiorare proprio sul

fronte russo

La sconfitta tedesca a

Stalingrado

Tra il luglio 1942 e il febbraio 1943 le truppe naziste attaccarono

• Stalingrado

Nel settembre 1942 le truppe tedesche assediarono le città sul

• Volga, fino a quando, nel novembre 1942, scattò la

controffensiva sovietica

Le truppe tedesche, chiuse in una morsa, si trasformarono da

• assedianti ad assediate

Le truppe italiane dell'ARMIR furono soverchiate dai sovietici

• Dopo Stalingrado, la guerra in Russia sarà a senso unico, con

• le truppe dell'Asse in ritirata e quelle sovietiche ad incalzarle

La controffensiva inglese in

Nord Africa

Nel secondo semestre del 1942, anche in Africa settentrionale le sorti del

• conflitto si rovesciarono completamente

Inizialmente l'offensiva italo-tedesca proseguì con slancio, fino ad arrestarsi

• a el-Alamein

Nei mesi tra luglio e ottobre la situazione strategica si capovolse a favore

• degli Inglesi; le ultime scorte dell'Asse furono dirottate verso la Russia,

mentre i rifornimenti italiani venivano distrutti dagli attacchi aero-navali

inglesi

L'ultima battaglia di el-Alamein cominciò nell'ottobre 1942; tra il 3 e il 4

• novembre le truppe del generale Montgomery riuscirono a sfondare le linee

italo-tedesche

La ritirata dell'Asse fu lunghissima (fino a Gabes, in Tunisia) con la perdita

• dell'intera Libia

«L'operazione Torch»

Nel novembre 1943, scattò «l'operazione Torch», che vedeva lo sbarco

• sulle coste marocchine e algerine delle truppe americane

L'apporto delle truppe francesi di Vichy fu molto incerto, tanto che Hitler

• decise di occupare tutto il territorio francese «risparmiato» dall'armistizio

del 1940

L'ammiraglio francese Darlan (massima autorità militare di Vichy in Africa)

• firmò l'armistizio con gli alleati e si schierò contro i Tedeschi

La flotta francese dissentì questa scelta e si autoaffondarono nella baia di

• Tolone, negando così le sue navi sia ai Tedeschi che agli Anglo-Americani

Nonostante l'impiego delle migliori truppe italiane (in assoluto) e tedesche

• (in quel settore), il contingente Italo-Tedesco fu definitivamente sconfitto in

Tunisia, nonostante una valorosa resistenza delle truppe italiane

Erano spalancate le porte per un attacco in Sicilia

• Le operazioni sul fronte del

Pacifico

Nonostante gli iniziali successi giapponesi, compiuti isola per

• isola, l'avanzata si arrestò alle isole Midway e Guadalcanal

Le due grandi battaglie aero-navali del Mar dei Caraibi (7-8

• maggio 1942) e quella delle isole Midway (2-7 giugno 1942),

quest'ultima disastrosa per la flotta giapponese, avevano

cambiato a favore degli Americani l'equilibrio strategico nel

Pacifico

Nella battaglia successiva di Guadalcanal, le truppe nipponiche

• furono costrette ad abbandonare l'isola

Anche le vittorie giapponesi avevano toccato il loro culmine e

• ora iniz

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Publisher
A.A. 2015-2016
40 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Andber88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze Storiche Prof.