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LA STRUTTURA DEL "DISCORSO SUL METODO"
Struttura a MOSAICO.
- Rifacimento della HISTOIRE DE MON ESPRIT.
- Relativa al metodo.
- Morale provvisoria, pensata ex novo per sfuggire ai possibili attacchi della censura civile.
- Risulta dall'adattamento di quel suo piccolo trattato su Dio e sull'anima.
- Riassunto del MONDE e degli studi di fisiologia.
- Prefazione alla DIOTTRICA e alle METEORE.
"AL LIVELLO DELLA RAGIONE": I PRECETTI DEL METODO
Insegnamenti a La Flèche portano insoddisfazione anche per quanto riguarda la filosofia - RIFIUTO FILOSOFIA delle SCUOLE.
Dopo numerosi viaggi vuole trovare da solo una via per filosofare. NECESSITÀ di definire un MODELLO. METODO - REGUALAE (4 regole).
EVIDENZA caratteristica propria della conoscenza vera.
METODO E SCIENZA DELLE PROPORZIONI
Superate le distinzioni fra aritmetica e geometria. Nuovo sistema di notazione algebrica.
Nel momento in cui si prospetta alla sua mente il vasto programma di
Una nuova fisica matematica ha bisogno di risalire a fondamenti più stabili, quali solo la filosofia può dare. Passaggio FISICA METAFISICA.
LA MORALE PROVVISORIA
REGOLE MORALE PROVVISORIA:
- Obbedienza leggi e costumi del paese in cui si è nati.
- Essere risoluti nelle proprie azioni.
- Cercare di vincere piuttosto noi stessi che la fortuna e pronti a cambiare i propri desideri piuttosto che l'ordine del mondo.
IL DUBBIO
Rinvia al TRATTATO di METAFISICA del 1629 dimostrazione esistenza di Dio e immortalità anima. Fondamenti di tutta la sua filosofia.
Rifiutare tutto ciò che è verosimile. Esposizione dei motivi del DUBBIO più articolata nelle MEDITAZIONI sulla FILOSOFIA PRIMA.
"PENSO DUNQUE SONO": LA REGOLA DELL'EVIDENZA
COGITO ERGO SUM il mio dubitare mi rende intuitivamente certo del mio esistere. Sono una RES COGITANS - SOSTANZA PENSANTE - soggetto di tutti i pensieri particolari o fatti di
coscienza. L'ESISTENZA DI DIO Cerca se sia possibile uscire dalla sfera del cogito per recuperare una realtà fuori di esso. Vi è un'idea di ESSERE PERFETTO che non può venire da noi ma è messa in noi da quell'essere perfetto - DIO. Attinge così fuori dal cogito una realtà assoluta e perfetta. SE l'uomo sbaglia è perché si presentano in lui idee non chiare e distinte MA confuse e oscure, e questo dipende dall'imperfezione dell'uomo. DIO E IL FONDAMENTO DELLA REGOLA DELL'EVIDENZA CIRCOLO VIZIOSO per la dimostrazione dell'esistenza di Dio. Nelle MEDITAZIONI riafferma il valore primario del cogito e della regola dell'EVIDENZA che da esso deriva - valida fino a quando si tratta di verità attualmente e immediatamente percepite, attualmente presenti al mio spirito. MA la scienza non è fatta di queste verità. Necessario il ricorso a Dio che ci garantisce dellaLa nostra facoltà di ragionare e di non essere ingannati – ci garantisce la verità di quello che abbiamo in passato concepito con evidenza e che non è attualmente presente al nostro spirito. La regola dell’evidenza rende possibile riconoscere che i sogni che immaginiamo nel sonno non devono indurci in nessun modo a porre in dubbio la verità dei pensieri che abbiamo da svegli.
LA FISICA: IL MONDO E L’UOMO
Nel DISCORSO da solo un’esposizione sommaria della sua fisica. Ripropone delle ipotesi già esposte nel MONDO. Riprende l’UOMO per il CUORE con un MOTO MECCANICO.
IL PROGRESSO DELLE SCIENZE
Accenti che ricordano BACONE – D insiste molto sulla necessità del “lavoro dei molti” per “passare oltre” accumulando esperienze e conoscenze per il “bene comune” e per renderci “signori e padroni della natura”. Insiste sul VALORE PRATICO NUOVA FILOSOFIA – scopo il rinnovamento
della medicina. Scrive in FRANCESE perché capace di essere intesa da tutti coloro che posseggono la ragione.P R IM A P A R T E
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BUON SENSO o RAGIONE è uguale in tutti gli uomini ed è ciò che ci distingue dagli animali. Non basta un bell'ingegno, necessario è farne buon uso. Il più e il meno si danno tra gli ACCIDENTI e non tra le FORME o le NATURE degli INDIVIDUI della medesima SPECIE. METODO è un percorso ordinato con un fine ben preciso, condotto "step by step". ® Soddisfatto del PROGRESSO che ha fatto nella ricerca della verità. METODO = PROGRESSO.
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Ammette di poter anche sbagliare. Mostrerà nel discorso le vie seguite per raggiungere il metodo e anche una sorta di quadro della sua vita. Non si propone di insegnare il metodo che ciascuno deve seguire per ben guidare la propria ragione MA fa vedere in che modo ha cercato di guidare la propria. Pensava di trovare una conoscenza chiara con lo
studio delle lettere MA una volta concluso fu preso dai DUBBI crescente scoperta®della sua IGNORANZA.
PAGINA 9Dedicato troppo a lungo allo studio delle lingue, della lettura dei libri antichi, della filosofia e della storia.
Importante viaggiare per conoscere anche altri costumi MA se si viaggia troppo a lungo si finisce per diventare stranieri nel propriopaese.
PAGINA 11Interesse per la MATEMATICA evidenza e certezza delle sue ragioni, MA non capì subito la sua vera funzione, pensava servisse per le®arti meccaniche = disciplina ausiliaria. Non comprendeva quindi la sua potenziale universalizzabilità.
Senso di reverenza nei confronti della TEOLOGIA aspirava come chiunque al paradiso.®
PAGINA 13FILOSOFIA discussione permanente, ogni cosa può essere messa in dubbio.®
OPINIONE (doxa) termine contrapposto alla SCIENZA (epistene - sapere saldo).® 3FALSO tutto ciò che era VEROSIMILE – DUBBIO IPERBOLICO.
Cercare la scienza in sé stesso o
nel grande libro del mondo interessato alle esperienze, alle leggi della natura, aperto al mondo®dell’esperienza e della vita.
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Si pone CONTO i DOTTI – vanitosi.
Non sarebbe mai riuscito a studiare bene sé stesso se non si fosse allontanato dal suo paese e dai suoi libri.
SEC O N D A P A R T E
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Pensa ad una CITTÀ CARTESIANA costruita con la sua RAZIONALITÀ – rispondente ai criteri della regolarità.
Pensava che tutta l’istruzione (esclusa la matematica) si accostino alla verità meno dei semplici ragionamenti che un uomo può farevalendosi del suo naturale buon senso.
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Voleva costruire la verità su principi nuovi e non per forza appoggiandosi a quelli vecchi studiati in gioventù e senza mai avercontrollato la loro veridicità.
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Non è facile abbandonare le vecchie opinioni, le strade in montagna dopo essere state percorse molte volte sono molto più lisce ecomode.
a differenza dell'arrampicata sulle rocce.PAGINA 23
Viaggiando imparò che non per forza chi la pensa diversamente da noi sia definibile come barbaro o selvaggio.
Da giovane occupatosi della FILOSOFIA, LOGICA, MATEMATICA (GEOMETRIA e ALGEBRA).
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MA logica inutile perché serve solo a spiegare ciò che già si sa.
Cercare un altro metodo che avesse i pregi dei tre precedenti ma non i loro difetti. QUATTRO REGOLE:
1. Non accogliere mai come vera nessuna cosa che non conoscessi evidentemente per tale.
2. Dividere ciascuna delle difficoltà che esaminavo in quante più parti era possibile, in vista di una migliore soluzione.
3. Imporre ai miei pensieri un ordine, anche tra quelli tra cui non vige nessuna precedenza naturale.
4. Fare in ogni occasionare enumerazioni tanto complete, e rassegne così generali da essere sicuro di non aver dimenticato nulla.
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Solo i matematici potevano trovare delle ragioni certe ed evidenti. Studio delle
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Per mezzo del metodo aveva la sicurezza di far uso della ragione nel modo migliore che fosse in suo potere.
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Tutti i principi scientifici dipendono dalla filosofia trovare in lei dei principi certi.® 4TER ZA P A R T E
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Elenco delle quattro massime:
PRIMA MASSIMA) obbedire alle leggi e ai costumi del mio paese. Sue idee tutte in discussione MA valutava quelle degli altri. Importante badare alle azioni per cogliere le idee. Diverso l'atto di pensiero per cui si crede una cosa da quello per cui si sa dicrederla.
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SECONDA MASSIMA) agire con quanta più ferma risolutezza fosse possibile e seguire anche le opinioni più dubbie come fossero certe.
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TERZA MASSIMA) cercare sempre di vincere me stesso piuttosto che la fortuna e non mutare l'ordine del mondo ma piuttosto mutare i miei desideri.
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In esame le diverse occupazioni degli uomini in questa vita per scegliere la migliore. Dio ha
concesso a ciascuno di noi qualche lume per distinguere il vero dal falso ricorrendo al GIUDIZIO.®
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Basta BEN GIUDICARE per BEN FARE.
Viaggiò per 9 anni.
DUBBIO – non per imitare gli scettici, che dubitano solo per dubitare, Ma per trovare la verità certa.
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Con il dubbio decise di distruggere tutte quelle opinioni che riteneva prive di fondamenti validi.
Q U A R TA P A R T E
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Tutto FALSO ciò di cui poteva avere il MINIMO DUBBIO.
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Tutti i pensieri che possono venirci da svegli possono subentrare anche nel sonno. Anche ammettendo fosse vero ciò che sognava,restava una certezza “penso dunque sono”.Esamina poi che cosa fosse – poteva fingere di non avere corpo ma permaneva il pensiero – lui era.
Concepì la regola di giudicare come vere tutte le cose percepite in modo chiaro e distinto.
Riflette sul suo dubitare, sul suo non essere del tutto perfetto quindi.
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Necessario che esistesse un ESSERE
PERFETTO al di sopra di lui.
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Esaminò altre cose (es. triangolo) ma nulla dava la certezza della sua esistenza in modo chiaro e assoluto come l’idea dell’esistenza di Dio.
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CRITICA PENSIERO ARISTOTELICO – per cui “non vi è nulla nell’intelletto che prima non sia stato nel senso” – nel quale mai state idee di Dio e dell’anima. Per lui invece mai nulla potrebbero assicurarci i sensi o l’immaginazione senza l’intelletto. Per quanto si possa dubitare dell’opinione comune, non si può dubitare delle certezze metafisiche dimostrate perché metterebbero indubbio delle certezze fondate.
QUESTIONE DEL CIRCOLO CARTESIANO – non possono dare una ragione che basti ad eliminare il dubbio dell’esistenza di Dio senza inrealtà dimostrare la sua esistenza.
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