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I MOTIVI DELL'OPPOSIZIONE PUBBLICA:

1. Cattiva amministrazione

2. Violazione dei diritti personali e di proprietà

3. La coscrizione (leva militare) obbligatoria (→suscita la nascita del

Brigantaggio)

4. La censura è più dura e gli intellettuali-patrioti trasferiscono il loro dai

pamphlets e saggi nella narrativa (Foscolo ne Le ultime lettere di Jacopo

Ortis [un romanzo epistolare sul modello de I dolori del giovane Wether di

Goethe, che tratta di un giovane intellettuale in conflitto con un contesto

sociale in cui non può inserirsi; le speranze politiche tradite dall'evolversi

della parabola di Napoleone portano l'Ortis al suicidio.], Vincenzo Cuoco nel

Platone in Italia)

Il crollo dei regni napoleonici:

La ritirata da Mosca, cui la Grande Armée viene costretta, la sconfitta a

Lipsia, la creazione di una lega antinapoleonica fra Gran Bretagna,

Prussia, Russia, Svezia, Austria, furono delle pesanti sconfitte per

Napoleone.

Le truppe russe e prussiane entrano a Parigi e Napoleone è costretto a

firmare la pace di Fontainbleau dove rinuncia al trono di Francia e si

ritira sull'isola d'Elba.

Vengono quindi stabiliti gli accordi con il Regno d'Italia la cui sorte era nelle

mani delle potenze alleate, a cui venne chiesta l'indipendenza ed unificazione

italiana

ma con la Pace di Parigi la Lombardia è data all'Impero Austriaco,

troncando la speranza dell'indipendenza.

A questo punto il re di Napoli Gioacchino Murat dichiara guerra all'Austria

ma viene sconfitto cedendo la costituzione e fuggendo in Corsica, tentando

poi una spedizione in Calabria per la riconquista del regno ma viene catturato

e fucilato.

3. LA RESTAURAZIONE E LE PRIME RIVOLUZIONI (1816-1831)

Con il Congresso di Vienna del 1815, vennero reintrodotti i vecchi sovrani

per evitare iniziative espansionistiche ma l'Italia è ancora sotto la

dominazione austriaca.

- Fenomeno che si sviluppa è la nascita delle sette segrete (la + importante:

Carboneria, di derivazione massonica, nata durante il regime murattiano nel

sud e legata al culto cristiano per numerosi simboli), che avevano come

obiettivi l'indipendenza italiana & un Governo costituzionale

- Insurrezioni a Napoli e a Palermo del '20 portano a una costituzione sul

modello spagnolo (represse da spedizioni militari)

- Insurrezione torinese, per la liberazione del Lombardo-Veneto e la

formazione di un regno alto d'Italia con i Savoia

Vittorio Emanuele I abdica a favore di Carlo Alberto che accetta la

costituzione. Così l'esercito piemontese e austriaco si scontrano con quello

costituzionale a Novara ottenendo i primi la vittoria. Si forma il Governo delle

Province Unite Italiane a Bologna. Terminata l'esperienza rivoluzionaria

giunge un periodo di dura repressione.

Carlo Alberto: in bilico tra Ancien Régime e idee liberali, Carlo Alberto di

Savoia, “l'italo Amleto” per Carducci per via della sua indecisione, tentò di

fare l'Italia; fallì, ma il suo Statuto è durato cen'tanni. Il controverso sovrano

compì passi fondamentali per la modernizzazione del Regno di Sardegna che

in pochi anni si sarebbe trasformato in Regno d'Italia: importò il modello della

monarchia costituzionale, istituì il corpo dei Bersaglieri nel 1836, la

Polizia, il Diritto d'Autore e il Consiglio di Stato.

4. IMMAGINARE E PROGETTARE UNA NAZIONE (1820-1847)

Fra il '15 e il '47 vengono prodotte una serie di opere che elaborano il mito

della nazione, i cui figli sono fra loro fratelli, legati dalla religione, dalla lingua,

dal passato comune. Figure di queste opere sono:

1. EROE NAZIONALE, un uomo soldato pronto a sacrificare la sua vita nel

porsi al comando di una comunità per la lotta al nemico (Cristo)

2. TRADITORE, dove il tradimento nasce dal desiderio di potere, gloria e

denaro (Giuda)

3. EROINA NAZIONALE, donna virtuosa, madre e/o sposa affettuosa

(Vergine)

Democratici e moderati

- La corrente democratica fa capo a:

Mazzini e la Giovine Italia: M., patriota, filosofo, giornalista genovese (non

così austero così come lo si ritrae: amava birra, donne e la chitarra e il suo

black-look simboleggiava il lutto in onore di una patria divisa e sottomessa

allo straniero) diventa un infiltrato della carboneria, e per questo viene

arrestato ed esiliato: va in Marsiglia e scrive una lettera di esortazione alla

lotta per l'indipendenza a Carlo Alberto ma il re non gli risponde. Nel '31

fonda la Giovine Italia che si distanzia dalla Carboneria per la propaganda e

il coordinamento centrale. Obiettivi sono un governo repubblicano ed

unitario. Attua distinzione tra rivoluzione e insurrezione: la rivoluzione inizia

quando l'insurrezione è al temrine. Queste sono una crociata contro i tiranni.

La sua politica riscuote successo nelle città e non nelle campagne (per

l'analfabetismo dei contadini), organizza delle insurrezioni nel '33-'34 che

però falliscono. In Svizzera fonda la Giovine Europa ma è un progetto troppo

ambizioso, così ricostruisce la seconda giovine Italia interessandosi al

problema operaio ossia alla riduzione della giornata lavorativa, all'aumento

del salario.

- La corrente moderata si ispira a:

Gioberti e il Neoguelfismo: di ispirazione monarchica-costituzionale,

riprende da Cuoco il principio secondo cui le costituzioni devono essere

coerenti con le caratteristiche dei popoli, propone la nascita di una

confederazione italiana con il papa presidente. Due eventi danno al

progetto giobertiano credibilità: la crisi mazziniana dovuto al fallimenti dei

tentativi insurrezionali e l'amnistia concessa da Pio IX ai detenuti politici.

Il governatore del Lombardo-Veneto Radetzky si prepara all'attacco e Regno

di Sardegna, Toscana e Stato Pontificio si preparano.

5.IL 1848-1849: LA PRIMA GUERRA INDIPENDENZA ITALIANA

La prima guerra d'indipendenza italiana è un episodio del Risorgimento.

Fu combattuta dal e da volontari italiani contro l'

Regno di Sardegna Impero

e altre nazioni dal 23 marzo al 22 agosto nella

austriaco conservatrici 1848 1849

penisola italiana.

Il conflitto fu preceduto dallo scoppio della rivoluzione siciliana, a Palermo, del

contro i , che indusse Ferdinando II di Borbone a concedere

Borbone

1848

una costituzione. Ne seguirono l'esempio Carlo Alberto - che in Piemonte

concede lo Statuto Albertino con riforme costituzionali: riconosce come unica

religione quella cattolica, un governo monarchico rappresentativo dove il

trono è ereditario – e poi il Papa con un governo aperto ai laici e Leopoldo II

(granduca) di Toscana

La prima guerra d'indipendenza fu determinata dalle sommosse delle città

di Milano (l'insurrezione che vide scontrarsi patrioti e militari austriaci, iniziata

con un assalto al palazzo del governo, si protrasse per 5 giorni ( Cinque giornate

di Milano)) e ( una grande manifestazione popolare aveva imposto al

Venezia

governo austriaco la liberazione dei detenuti politici e viene proclamata la

(breve) Repubblica Veneziana affidata a Manin e Tommaseo) → Milano e

Venezia si ribellarono all'Impero austriaco e si dettero governi propri.

All'indomani della cacciata degli austriaci da Venezia e Milano, il 23 marzo,

Carlo Alberto dichiara guerra all'Austria (spinto dalla pressione di liberali e

democratici protesi verso la liberazione dallo straniero e per la tradizione

aspirazionale sabauda ad estendere i confini del regno sempre più ad est)

con l'aiuto di Leopoldo II, del papa, del governo di Napoli per la liberazione

del Lombardo-Veneto→ sembrava una guerra di indipendenza nazionale

e federale, benedetta dal papa e combattuta col concorso di tutte le forze

patriottiche, ma l'illusione durò poco → il papa si ritira perchè non può

appoggiare una guerra fra cattolici, imitato dal Granduca di Toscana e

Ferdinando II di Borbone così la conseguente pausa di riflessione del

Piemonte consente agli austriaci rinforzi e i piemontesi il 22 luglio vengono

sconfitti nella 1a grande battaglia campale a Custoza, a cui seguì

l'armistizio.

A combattere contro l'impero asburgico restavano i democratici italiani:

in Sicilia i separatisti, a Venezia, Manin aveva nuovamente proclamato la

repubblica - come su scritto -, in Toscana si formava un triumvirato

democratico, a Roma, dopo la fuga del papa, incapace di gestire gli

esponenti liberali, l'Assemblea proclamò la decadenza del potere temporale

dei papi e sancì la nascita della nuova Repubblica Romana che abolì il

tribunale del sant'uffizio, abolì la censura della stampa e nazionalizzò tutti i

beni terrieri eccleasiastici.

Si accentuava così il divario fra il Piemonte e gli altri stati: mentre nel

Piemonte alle elezioni partecipò una ristretta èlite, a Roma, Venezia e in

Toscana viene introdotto il suffragio universale, mentre il Pie. conserva la

monarchia altrove repubbliche, mentre lo statuto albertino è concesso dal re

altrove le costituzioni nascono dal popolo.

Ma il 20 marzo 1849 Carlo Alberto riprendeva la guerra contro l'Austria: le

truppe di Radetzky affrontarono l'esercito sabaudo nei pressi di Novara e

tuttavia gli inflissero una gravissima sconfitta. In battaglia Carlo Alberto,

cinquantenne e già malmesso in salute, era quello di sempre:

“Coraggiosissimo, ma di un coraggio “freddo”, non da trascinatore”. La

sera stessa Carlo Alberto per non mettere in pericolo le sorti della dinastia e

per assicurare “patti migliori” con il vincitore austriaco abdicò in favore del

figlio Vittorio Emanuele II. I governi rivoluzionari venivano sconfitti in

tutta Italia: terminava la rivoluzione autonomistica siciliana, gli austriaci

ponevano fine alla Reppublica Toscana e occupavano le Legazioni pontificie,

i francesi intervenivano militarmente contro la Repubblica Romana. -----

Nel 1848 le Truppe Sabaude e patrioti italiani furono a un passo dal

liberare il Lombardo-Veneto dagli austriaci, ma le indecisioni del re

costarono la vittoria ------

INTRODUZIONE ALL'UNITA' D'ITALIA

La causa fondamentale del generale fallimento delle rivoluzioni del '48

va individuata nelle fratture all'interno delle forze protagoniste: nei contrasti

fra correnti democratico-radicali (volevano una democrazia a suffragio

universale maschile) e liberal-moderati (volevano una monarchia

costituzionale a suffragio limitato). Aveva pesato inoltre l'estraneità delle

masse contadine, che costituivano la stragrande maggioranza della

popolazione. La sconfitta dei moti del '48 portò al ritorno dei vecchi sovrani

6. DOPO LA RIVOLUZIONE (1850-1858)

In Ital

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Publisher
A.A. 2018-2019
15 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alex1395 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara o del prof Trinchese Stefano.