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Sigismondo impedisce che si avveri fino in fondo quello che aveva detto l’oroscopo,
facendo rialzare il padre. Si sposerà con Estrella, nipote di Basilio.
Sono convogliati due motivi: uno è quello dell’oroscopo del figlio del re Alcaraz, il motivo
dell’oroscopo infausto, quindi il re Basilio voleva rinchiudere in una prigione inutilmente;
e l’altro è di ascendenza orientale, che si trova già in un racconto delle “mille e una notte”
ed è la cosiddetta leggenda del durmiente despierto, di colui che è sveglio e allo stesso
tempo addormentato, viene trovato da un mendicante che per scherzo lo veste dei migliori
vestiti portandolo a corte per una notte e dopo lo rimanda sulla strada.
Centrale è il conflitto di Padre e Figlio, che per alcuni ha radici nella vita stessa di
Calderon. Si apre con: simboli, due luoghi che rappresentano la prigionia di Sigismondo e
l’altro la corte, il luogo selvaggio e il luogo acculturato, l’anarchia e la politica.
La prima battuta è quella di Rosaura che si rivolge al cavallo che l’ha sbalzata dalla serra.
È arrivata grazie al servitore Clarin per vendicare il suo onore. Si rivolge al cavallo
chiamandolo ippogrifo (termine da Astolfo che va sulla luna). Avvicinandosi alla torre,
sente dei lamenti. Struttura del lamento: serie di decimas che mettono in relazione la sua
condizione con quella degli altri esseri viventi, cone l’uccello (aria), pesce (acqua), bestia
selvaggia (terra), ruscello (fuoco), nella vita è un sogno ritornano i 4 elementi naturali di
cui è formata la cosmologia.
Rosaura appare 3 volte: all’inizio con la caduta da cavallo e dice all’ippogrifo di rimanere li,
appare poi alla corte di Basilio con il nome di Astrea, e poi nel terzo atto quando si
presento uomo e donna contemporaneamente (guerriero e dama). C’è un parallelismo fra
Rosaura e Sigismondo: sono carenti della figura maschile del padre, e poi entrambi sono
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mostri in senso etimologico (2 cose diverse insieme): lei arriva vestita da uomo,
Sigismondo è uomo e fiera perché non ha preso coscienza dei suoi istinti.
Rosaura nel secondo atto è Astrea (dea della giustizia che nell’età dell’oro torna in cielo e
si congiunge al cancro), rappresenta il passaggio dall’età dell’oro al ferro, della giustizia
corrotta. La terza apparizione è quando Sigismondo prende in comando le truppe ribelli
contro Basilio e si presenterà uomo-donna contemporaneamente. Aiuta Sigismondo e gli
fa prendere coscienza, anche solo del mondo femminile. Estrella e Astolfo sono i figli di
due sorelle di re Basilio che vogliono contendere il trono. Sigismondo sposerà Estrella per
ragioni di stato e Rosaura di ricongiunge ad Astolfo.
Il primo impulso di Sigismondo è di scagliarsi contro lo straniero che ha ascoltato le sue
debolezze (ovvero che ha paura e vuole preservare l’identità), ma Rosaura lo sprona. La
torre dove è rinchiuso sembra l’utero materno, e Rosaura lo fa uscire fuori. Può essere
anche l’incarnazione del peccato originale, poiché è prigioniero del peccato.
A interrompere tutto è Clotaldo, il guardiano della prigione che li conduce alla corte.
La scena di Astolfo ed Estrella serve a mettere in vista la funzione dei personaggi, mentre
parlano si capisce che entrambi sono interessati all’eredità del regno perché ancora non si
sa che Sigismondo è il figlio, allora si contengono la corona. All’entrata di Basilio, i cugini si
inginocchiano e lo sviolinano, rendendo omaggio al re saggio e astrologo, e matematico.
Comincia la descrizione di Basilio che fa un lunghissimo discorso in cui viene a dire ai suoi
nipoti che ha preso una decisione: liberare il figlio. Però, prima ancora vuole fare un
tentativo e vuol vedere se veramente Sigismondo, come aveva detto l’oroscopo,
schiaccerà la testa del padre o se succederà qualcos’altro. Incomincia a parare dicendo
che lui è un dotto, parla delle sue capacità e ha avuto questo oroscopo infausto per il parto
travagliato in cui il bambino l’ha squartata ed è morta. C’è un paragone come con la
vipera, dove spesso i viperotti squarciano il ventre della vipera (simbolo del veleno).
Quindi durante il parto ci fu l’eclissi, come un evento eccezionale e lui traccia l’oroscopo
capendo che il figlio avrebbe deposto il padre. Argomenta la sua decisione per 3 ragioni:
Polonia libera da un re tiranno;
1. Non vuol togliere al sangue del suo sangue il diritto di essere re;
2. Vuol vedere se le stelle mentono o no.
3.
Questo porterebbe alla conseguenza di portare i sudditi a godere di un re naturale e se
invece fosse indegno, darebbe il trono ai suoi nipoti.
[C’è una densa simbologia: è un dramma politico che riflette “King Lear” di Shakespeare.
Questo avviene in un particolare momento storico, un’eclissi di sole, e questa era da parte
di chi leggeva le stelle, un segno di grandi cambiamenti in tutta Europa. In Europa l’attesa
degli stravolgimenti politici erano a causa di situazioni astronomiche e astrologiche. Un
altro aspetto che può imparentare “La vida es sueno” e “King Lear” è quando la figlia di
King Lear vuol fare addormentare il padre e nomina dei segreti naturali che ci sono nelle
piante che conciliano il sonno (il passo è simile a quello che Clotaldo pronuncia quando
dice di aver addormentato Sigismondo.)]
La figura di Basilio e i suoi atti sono rappresentati con Saturno, che è il pianeta più
spietato, ha nella letteratura del tempo una duplice faccia di beneficio e crudeltà. Il Saturno
benefico è il dio dell’agricoltura. Si contrapponeva all’età dell’oro. L’altra parte
corrisponde a Kronos, il quale divorava i propri figli per la paura di perdere il suo dominio
e il suo regno. Sulla base di questa conformazione astrologica è un re saturnino, con gli
aspetti negativi corrispondenti alla crudeltà perché impedisce al figlio di uscire allo
scoperto e nessuno deve sapere che ha avuto figli. 12
Nella parte finale del primo atto, quando Clotaldo va disperato a dire che c’erano 2
stranieri che volevano entrare nella soglia vietata, Basilio di che non c’è più il divieto
perché vuole mettere alla prova Sigismondo. Basilio pretende che il figlio sia valoroso e
prudente, saggio, e questo è impossibile perché la prudenza non è innata, è qualcosa che
si acquista con l’educazione.
Quindi, avendo scaricato la violenza sul figlio per il suo stesso bene, non può pretendere
che il figlio sia automaticamente saggio.
“La vida es sueno” – Secondo Atto
Il secondo atto inizia con un colloquio fra Clotaldo e Basilio nel ritmo del romance proprio
perché si dice quello che è stato fatto, ovvero ha dato da bere una pozione di 3 erbe
(papavero, oppio e laudano), approfittando dei segreti che vi sono in natura, per
narcotizzare Sigismondo.
Clotaldo racconta di aver parlato prima ancora di dare a Sigismondo quella pozione, lo
stimola con l’esempio dell’aquila, conosce il volo delle aquile simbolo imperiale e lo incita
al suo destino di principe.
In tutto il secondo atto, viene descritta l’addormentarsi di Sigismondo e da quest’ultimo
che si sveglia e si trova in un’atmosfera diversa dall’inizio. Comincia a comportarsi male:
gli viene detto che è il figlio del re e se la prende con Clotaldo , poiché non gli aveva
raccontato nulla.
Successivamente, si assiste all’incontro con Astolfo ed Estrella: è stupito dalla bellezza di
Estrella e vorrebbe avvicinarsi, ma il momento viene interrotto da un domestico che si
mette contro di lui, allora Sigismondo lo getta fuori dalla finestra.
Incontra il padre e lo rimprovera di avergli tolto quello che è suo: entra il tema del sogno,
lo vive perché è stato addormentato ed è solo un sogno (tema principale del secondo
atto del “durmiente despierto”).
Incontra anche Rosaura, si avventa contro di lei e vuole disonorarla. Sigismondo quando
la vede, ha una forma di stupore e viene ripreso un luogo comune, incontrato già nel
castigo del discreto con la descrizione di Ippolita che viene paragonata al piccolo cielo.
(Ripresa del luogo comune: se l’uomo è un piccolo cielo. È un luogo comune che viene da
una strofetta popolare censita da uno studioso del barocco e che mette in evidenza la
contrapposizione fra l’uomo come piccolo mondo e la donna come piccolo cielo: come
il cielo è un uomo abbreviato, la donna è un microcielo, un piccolo cielo.)
A quel punto interviene Clotaldo, che ha capito che Rosaura è sua figlia. I due finiscono
per lottare e interviene Basilio e ordina che Sigismondo sia portato di nuovo nella
prigione.
L’esperimento, dunque, è fallito e il punto culminante è quando cerca di uccidere quello
che poteva essere il padre putativo, Clotaldo.
Alla fine del secondo atto c’è un monologo su Sigismondo che si ritrova di nuovo
incatenato in prigione e non sa cosa sia successo. L’unica cosa che capisce è che tutto
quello che ha vissuto è stato un sogno.
Dal secondo atto si addentra il concetto che il mondo è solo apparenza ed è solo un
sogno.
L’intrigo amoroso fra Astolfo ed Estrella, i due cugini che dovevano essere destinati al
trono e sposarsi per ragioni dinastiche, nel caso in cui Sigismondo non si fosse
comportato bene. Tutto è molto manierista, non si capisce perché siano innamorati,
nemmeno perché abbia disonorato Rosaura. Estrella gli rimprovera di non volergli bene
come dice perché ha visto scendere sul petto un ritratto di una donna che non è lei, ma
che è Rosaura. Vengono riprese metafore astrologiche e il colloquio viene ascoltato da 13
Rosaura di nascosto. Rosaura viene avvicinata da Estrella, ed afferma che è la sua dama
di compagnia e si fida molto di lei, e le chiede di rimanere con lei mentre Astolfo è andato
via. Rosaura ha paura del suo ritorno, poiché ha paura che la possa riconoscere, infatti
tutto ciò avviene.
“La vida es sueno” – Terzo Atto
Lope de Vega pone uno schema preciso su come si deve svolgere una commedia:
La prima giornata serve a entrare nell’argomento (Rosaura che conosce
- Sigismondo) diviso in due parti la torre/il buio contrapposto alla luce della corte
(storia di Basilio e dell’oroscopo infausto).
Nella seconda tutto si complica, il caso si svolge (Sigismondo viene portato a corte
- e si comporta male).
Nella terza le trame si sciolgono; la situazione precipita per l’elemento esterno (il
- popolo).
Anche se Basilio aveva d