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Riassunto esame letteratura italiana, prof. Verdino, libro consigliato Osservazioni sullo stato attuale dell’Italia e sul suo avvenire, Cristina Trivulzio di Belgiojoso Pag. 1
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Spirito di parte; fazioni da tenere sotto controllo per il bene dell’Italia.

In questo capitolo la Belgiojoso illustra tre fazioni che agiscono, più o meno chiaramente,

contro il neonato Regno d’Italia. Queste tre fazioni sono quelle dei repubblicani, dei clericali

e la Permanente.

Le fazioni possono essere pericolose e offuscare l’intelletto. Il malcontento esiste perché

non si sono ancora formati i valori della patria. Inoltre le nuove tasse apparivano spiacevoli.

I repubblicani erano ostili al governo: speravano ovviamente di vedere sorgere una

repubblica italiana, come sognava Mazzini, ma l’Europa non lo permise e la dinastia dei

Savoia continuò a regnare come prima su tutta la penisola.

I clericali sono compatti, docili, meglio disciplinati, ma sono spesso un problema per il

governo, specialmente al sud come già ha fatto notare la Belgiojoso. Alcuni clericali sono

spesso retrogradi, perché vorrebbero riportare la società all’originario dominio della Chiesa:

un’alleanza tra clericali e retrogradi sarebbe problematica, ma una tale coesione è di difficile

realizzazione.

La Chiesa era libera in Italia, paese libero che prese spunto dalla Francia. Il Risorgimento

aveva però alterato il potente clero, molti laici presero il loro posto nelle decisioni. La

Francia, paese più laico, era però protettrice del papa: la questione romana era ancora

aperta. L’Italia sperava di prendere Roma al più presto, la riteneva sua di diritto, ma il papa

non ci stava. Fortunatamente, la fazione degli uomini di chiesa non era vasta e quindi è

destinata all’insuccesso: il Risorgimento li ha condannati.

L’ultima fazione è la Permanente: nata a Torino dopo l’annuncio dello spostamento della

capitale, era contro il nuovo Regno. Inoltre, alcuni pensavano che anche la zona di Torino

venisse ceduta alla Francia, e scoppiarono rivolte. In realtà il fenomeno della Permanente è

molto ridotto, in quanto solo a Torino si verificarono disagi. La nuova capitale, Firenze, non

tolse importanza a Torino, che continuò a espandersi e ad arricchirsi.

Capitolo 5

I doveri degli italiani.

La Belgiojoso ripete che parte del popolo non era educato, poiché il dominio austriaco e il

clero negavano l’istruzione. Questo era fatto in modo tale da evitare di far pensare il popolo,

per poter agire su di essi più facilmente. Questo dispotismo era stato cancellato ormai, ma

rimanevano le piaghe di quel dominio: ozio, dubbio, lamento sono caratteristiche del popolo

italiano. Accusare il governo era un’eredità lasciata dagli austriaci, dato che con il loro

governo si verificava un controllo assoluto sulle libertà individuali. Era necessario quindi

istruirsi e riflettere sulle migliorie portate dal nuovo regno.

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Publisher
A.A. 2015-2016
5 pagine
8 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher steeeegtfo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Verdino Stefano.