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VILLANCICO

Rimedio non spero alla mia grave pena si è persa la chiave di ciò che amo, se vivo o semuoio dipende dalla fedeltà che ho per Ana.

Aspetti di rottura: penetrazione dell'erotismo nella sua poesia, chiama per nome ladama.

VUESTROS LINDOS OJOS, ANA

"I vostri belli occhi, magari potessi godere di loro, baciarli, quanto richiede la voglia.

Darei loro cento baci ogni giorno, il mio cuore non sarebbe mai sazio. Fortunato colui che può vedervi e parlavi a differenza di me che non posso. Povero me, dopo che vi ho visto sono rimasto ferito. La lingua mi si intorpidisce, la luce si oscura nei miei occhi dolenti. Viva fiamma si spande per il mio corpo. (Mancanza di dominio del corpo) faccio con mai è piedi gesti inconsulti che fa colui che ama. La mia anima vi ama e vi adora ma fa sì che io vi maledica, ma fa sì che vi consideri come una nemica. Amo e voglio, tutto insieme."

Gli occhi rappresentano l'amore in vita.

motivo della alienazione. Apparentemente siamo ancora nell'amore cortese ma poi fa capolino l'amore esplicito collocato nell'incipit e questo fa sì che sia ancora più potente. Castillejo non si limita a questa venatura erotica perché è autore di ben tre sogni erotici dove questa tendenza scoppia. Il sogno è il luogo privilegiato dove possono avvenire pulsioni che la coscienza nega. Quella del sogno erotico è una vera e propria tipologia letteraria. All'interno di esso le situazioni sono varie: sogni frustrati nel momento in cui l'innamorato raggiunge l'amata. Non si va oltre la rappresentazione di una promessa, non raggiungono l'incontro. L'innamorato contempla solo il corpo nudo dell'amante, soddisfacimento del desiderio sessuale.

SUEÑO

Il sogno è il luogo in cui accade ciò che non viene vissuto nella realtà; zona dell'espressione del desiderio dell'inconscio.

È opportuno sfogare le pulsioni nel sogno in modo tale da ricondurci alla realtà. È autore di tre sogni erotici: 1. Sogno erotico che include il soddisfacimento del desiderio sessuale; dare corso alla vicenda erotica fino al suo culmine; 2. Sogno si interrompe perché il personaggio si sveglia prima della culminazione del desiderio sessuale; 3. Sogno si limita a rappresentare il piacere della contemplazione del corpo nudo dell'amata. Paralisi del poeta in una situazione erotica. Si trova con una donna nuda e in questa situazione il poeta è in una sorta di paralisi; è una situazione anti cortese perché si trova a letto ed entrambi sono nudi, vi è quindi intimità tra i due. La situazione è anti cortese perché si trova a letto ed entrambi sono nudi. La poesia procede con un dialogo amoroso la cui idea è dell'amore possibile e non più impossibile. L'amore del giorno, represso e rifiutato dalle.convenzioni sociali/cortesi, nel sogno diventa praticabile. Ma quando la donna cerca di difendere la sua virtù e si sveglia, l'uomo insiste e quindi fuoriesce dalla paralisi emotiva e cerca di persuaderla, si vede invece spinto a insistere e lo fa sotto l'immagine di Maria Maddalena. La invoca per dare legittimità al suo desiderio. Il soggetto poetico inizia una descrizione che si addentra nel territorio dell'erotismo. Il sogno non dura il tempo sufficiente per rappresentare il culmine e ciò rappresenta il dominio che il poeta ha su se stesso e sulla dimensione letteraria del sogno stesso. La donna si schernisce, fa la persona innocente. Reclamo del desiderio: giusto diritto del desiderio che viene in qualche modo affermato; segna la trasgressione rispetto all'eredità poetica dell'amor cortese. Ligado poetico che penetra a grandi ondate nella poesia de Castillejo che segna un forte spazio di trasgressione. Si rivendica la dignità

dell'uomo nella sua integrità di animo e corpo: valgono i diritti dianima e corpo; la natura umana è totale e si vuole rivendicare in questo compostoequilibrato. L'unità dell'uomo che il pensiero religioso del medioevo aveva sbilanciatoa favore dell'anima, condannando i diritti del corpo.

La letteratura che accoglie la natura di erotismo, non costituisce contraddizioni: unautore può coltivare temi neoplatonici ma anche erotici, tutto viene all'unità dell'uomoche viene ricomposta.

Tirso de Molina, EL BURLADOR DE SEVILLA Y CONVIDADO DE PIEDRAL'amore anti cortese è rappresentato dall'immagine del Don Juan, diventato un mitoEl Burlador de Sevilla ypur disconoscendo l'opera che lo ha visto nascere (Convidado de Piedra ) e il suo autore, Tirso de Molina, drammaturgo spagnolo del'600. È una tragicommedia in versi di data incerta, sicuramente composta prima del1639 perché in

Questa data viene rappresentata a Napoli da una compagnia di attori spagnoli. Il personaggio nasce nel XVII secolo ma dopo diventa oggetto di una molteplicità di riscritture in tutto il mondo e lungo i secoli; è diventato una figura universale che supera frontiere temporali, cronologiche, geografiche e dei generi in quanto nasce nel teatro della tragicommedia ma diventa oggetto anche di altri linguaggi ed espressioni artistiche.

Storia: Don Juan è un hidalgo, un nobile (hidalguia era la categoria più bassa della nobiltà spagnola) ed è di Siviglia, importante perché questa città ha una grande fortuna letteraria ed è luogo di grandi amori. All'inizio dell'opera, però, si trova a Napoli a causa di un esilio o di una fuga in seguito a qualche sua malefatta. Si trova nel palazzo reale e là tenta di sedurre Dona Isabela, fingendosi il fidanzato Don Octavio; nella notte si infila nelle stanze della donna e nel suo

letto e solo dopo un po' Isabela scopre l'inganno e quindi Don Juan è costretto a fuggire dal palazzo, grazie anche alla complicità dello zio ambasciatore. Nella fuga verso la Spagna è vittima di un naufragio sulle spiagge di Tarragona, accompagnato da un suo servo Catalinon (nome parlante= fifone). Don Juan viene soccorso da una pescatrice, Tisbea, la classica "Dona Juana"; viene presentata con un monologo e si vanta di essere indifferente dall'amore. Dopo che Juan si sveglia, non perde occasione per raggirarla con la sua parlantina, lodandola e attraverso una falsa promessa di matrimonio; lei cede. Appena lo accoglie nella sua capanna fugge a Siviglia; qui incontra un suo vecchio amico di malefatte, il marchese della Mota, egli ha una promessa sposa, Ana. Ella fa recapitare una lettera segreta per dargli un appuntamento notturno a de la Mota, ma don Juan intercetta il messaggero, gli ruba la lettera e pensa bene di presentarsi lui a casa di Ana.

Dona Ana. Per poter essere più credibile gli chiede in prestito il suo mantello, egli glielo presta. Cosi Juan va a casa di dona Ana, anche lei dopo un po' si rende conto e scopre l'inganno e urla. Questo urlo fa accorrere suo padre, il Comendador de Calatrava (ossia il Convidado de Piedra); quest'ultimo è un uomo anziano e lo sfida a duello, ma muore il vecchio. Quindi Juan è macchiato anche di omicidio. Per l'ennesima volta richiama il suo servo e fugge. Nelle campagne di Lebrija, si imbatte in una festa di matrimonio: si sposano due contadini Arminta e Patricio. Don Juan è eccitato (a lui eccita la sfida nel conquistare una donna) e cerca di raggirare la fanciulla, anche qui usa la parola: anche a lei promette di sposarla dopo essersi concessa, le promette tutto e la fanciulla cade tra le sue braccia. Dopo Don Juan fugge di nuovo. In tutto questo il servo è da un lato complice e dall'altro intimorito dal comportamento colpevole.

del padrone e sempre lo ammonisce perché ha paura di essere a sua volta punito dal giudizio divino, ma don Juan che è un giovinotto gli dice sempre "tan largo me lo fijais" (campa cavallo). Tornato a Siviglia, si trova nel cimitero della città, vede una statua che gli ricorda il padre di donna Ana, e continua a beffarsi della statua, invitandola a cenare a casa sua. Il clima cambia quando la statua si anima e parla. (dimensione del fantastico) È la prima volta in cui Don Juan ha paura perché capisce che sopra gli umani c'è Dio e comincia a temere quell'ora lontana, però non può far vedere che ha paura e quindi quando la statua gli fa un contro invito lui non può dir di no. Fase nuova della narrazione: dalla commedia iniziale, arriva la tragedia va a casa, egli spera di poter cenare da solo senza il Convidado de Piedra, ma dopo un po' si sentono dei colpi alla porta. Catalinon è spaventatissimo vaad aprire e appare il Convidado dePiedra. Dopo aver mangiato, quest'ultimo lo invita a casa sua per la sera successiva; la cena è al cimitero, ed è a base di scorpioni e serpenti. Dopo il Convidado gli chiede la mano (perché don Juan chiedeva sempre la mano alle donne), don Juan prima di dargliela afferma di essersi pentito, ma il Convidado gli dice che è troppo tardi, quindi gli dà la mano e viene trascinato nell'infermo e muore. Doppio finale = tutti i personaggi ingannati che vanno di fronte al re di Spagna a riscattare ciò che gli è stato rubato. In realtà Tirso non pensa a don Juan come seduttore, ma piuttosto come ingannatore e peccatore, che poi una voce di questi peccati sia la seduzione, egli è soprattutto un traditore e un omicida, un peccatore in senso lato. Invece nel mito delle riscritture è prevalsa la parte della seduzione riscattando addirittura il personaggio come positivo, cosa chenell'originale non è. Il carattere del Burlador si vede come le modalità di seduzione: con le popolane attraverso le promesse; con le donne ricche, prendendo l'identità dei fidanzati. Ma a pensarci bene, don Juan non seduce nessuna di queste donne, perché le aristocratiche pensano di essere con il loro fidanzato, mentre le popolane vengono sedotte dalla promessa di essere sposate da un nobile e quindi scalata sociale. Questo personaggio sfida da tutti i punti di vista l'amor cortese in quanto: Per lui l'amore è solo piacere terreno: erotismo VS amor. L'amor cortese è esclusivo solo per una donna, invece don Juan è un collezionista di donne. L'amor cortese è un amore eterno, mentre quello di don Juan è un amore fugace che nasce e muore subito, con grande rapidità. L'amor cortese è segreto, che rispetta l'onore e la reputazione della donna; don Juan fa sfoggio.delle sue avventure. Tanto è vero che un elemento importante è
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
29 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessiav998 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Cultura, letteratura e storia della lingua spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Assumma Maria Cristina.