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Gli enti non riconosciuti
Gli enti non riconosciuti sono formati da una pluralità di persone che, avvalendosi di un patrimonio, perseguono uno scopo comune. Sono caratterizzati da un'autonomia patrimoniale imperfetta in quanto privi della personalità giuridica. Il patrimonio è costituito dal contributo degli associati, quelle che non hanno chiesto il riconoscimento dell'autorità o se anche l'hanno chiesto, non l'hanno ottenuto. Ciò che regola l'organizzazione è governato dall'accordo degli associati. Il patrimonio è costituito dal contributo degli associati. L'assenza di riconoscimento implica l'assenza di controlli da parte dell'autorità governativa.
I comitati sono costituiti da più persone con lo scopo di raccogliere presso il pubblico fondi da destinare a una finalità di interesse collettivo. Di solito, si presentano come enti privi della personalità giuridica.
giuridica e di conseguenza i componenti rispondono personalmente alle obbligazioni assunte. I beni e i diritti reali L'art. 810 definisce beni le cose che possono formare oggetto di diritto. L'art. 812 distingue due grandi categorie di beni: beni immobili e beni mobili. Sono immobili quei artificialmente come sorgenti o corsi d'acqua. Sono beni che sono attaccati al suolo naturalmente mobili tutti gli altri beni comprese le energie naturali che hanno un valore economico. Tra questi beni si una trova una categoria intermedia di beni rappresentata dai beni mobili registrati come macchine, aerei o navi, il cui trasferimento comporta la trascrizione in pubblici registri. Altre importanti classificazioni di beni sono: - Beni generici e specifici: i primi sono presi in considerazione in rapporto al numero, al peso e alla misura, per esempio dieci quintali di grano; i secondi, in rapporto alla loro identità, per esempio quel dato terreno. - Beni fungibili e infungibili: i primiSono sostituibili fra loro, per esempio due auto nuove insostituibili, per esempio un’auto usata identiche; i secondi hanno caratteristiche che li rendono i primi si consumano dopo l’uso,
- Beni consumabili e inconsumabili: come il cibo; i secondi consentono un uso ripetuto nel tempo anche se l’uso può deteriorarli, come gli elettrodomestici.
- Beni divisibili e indivisibili: i primi possono essere divisibili in più parti ciascuna di esse non perde la sua qualità e funzione economica, come un fondo; i secondi non possono essere frazionabili, come un cavallo da corsa.
Un’altra importante categoria di beni è rappresentata dai frutti, che possono essere naturali o civili.
Sono naturali quelli che provengono direttamente dalla cosa eventualmente mediante l’opera dell’uomo, come la legna; sono civili quelli che si ritraggono dalla cosa come corrispettivo del godimento che altri ne abbia, come gli interessi dei capitali dati a mutuo.
Le proprietà e i diritti sulle cose vengono denominati diritti reali. I caratteri essenziali dei diritti reali vengono individuati:
- nella inerenza, in quanto il titolare di una cosa può inseguirla e può andare a riprendersela ovunque essa si trovi, come il trasferimento del diritto di proprietà;
- nella opponibilità, in quanto il titolare può esigerne da tutti il rispetto; atti che turbino l'esercizio;
- nella assolutezza, nel senso che tutti devono astenersi dal compiere dell'altrui diritto;
- nella immediatezza, nel senso che il titolare del diritto soddisfa il suo interesse attraverso una diretta utilizzazione della cosa.
La proprietà
L'art. 832 definisce il diritto di proprietà come il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l'osservanza degli obblighi stabiliti dalla legge. Secondo l'art. 42 c. 2, la proprietà privata è riconosciuta e garantita.
dovranno rispettare delle distanze minime stabilite dalla legge. Inoltre, il proprietario di un fondo confinante può costruire un muro sul confine, a patto che sia a spese comuni con il vicino. Infine, il diritto di proprietà può essere limitato anche per quanto riguarda le luci e le vedute. Ad esempio, se un edificio preesistente viene privato della luce o della vista a causa di una nuova costruzione, il proprietario dell'edificio preesistente può richiedere un risarcimento. In conclusione, il diritto di proprietà è disciplinato da leggi che ne regolano gli acquisti, l'utilizzo e i limiti, al fine di garantirne la funzione sociale e renderlo accessibile a tutti. Alcuni limiti includono il divieto di atti emulativi che arrecano molestia ad altri, le immissioni di fumo o calore che superano la normale tollerabilità, le distanze legali, i muri sul confine e le limitazioni alle luci e alle vedute.devono essere a una distanza di almeno 3 metri; il proprietario di un fondo può ottenere la comunione del muro pagando la metà del valore del muro e la metà del valore del suolo su cui è costruito. Le luci sono le aperture che permettono il passaggio alla luce e all'aria e devono essere munite di grate o inferriate. Le vedute sono le finestre che permettono di affacciarsi in tutte le direzioni e possono essere aperte solo a certe altezze. Il diritto di proprietà può acquistarsi a titolo originario o derivativo. È a titolo originario quando una persona acquista la proprietà in maniera autonoma dal diritto di un eventuale precedente proprietario. È a titolo derivativo quando avviene in forza del trasferimento da parte del precedente titolare del diritto stesso. Colui che trasferisce il diritto è detto dante causa, colui che lo acquista viene detto avente causa. Originario sono l'occupazione, l'invenzione eL'accessione. I modi di acquisto a titolo La prima consiste nella presa di possesso di una cosa mobile che non è di proprietà di nessuno. La seconda si verifica quando viene trovata una cosa mobile che deve essere restituita al sindaco del luogo e se non viene reclamata entro un anno diventa proprietà del ritrovatore. La terza si ha quando una proprietà attrae nella sua sfera di appartenenza altre cose facendole di sua proprietà. Può avvenire anche per fatto naturale, per unione e commistione quando due cose mobili appartenenti a diversi soggetti si mescolano tra loro formando un'unica cosa difficile da separare, o per specificazione quando un soggetto utilizza materiali altrui pagando al proprietario il prezzo della materia. Sono l'azione di rivendicazione, l'azione negatoria, l'azione di regolamento di confini e l'azione di apposizione di termini. La prima viene fatta dal
I diritti reali di godimento su cosa altrui - I diritti reali di godimento su cosa altrui sono diritti limitati perché si esercitano sempre su cose di proprietà altrui. Si suddividono in due categorie: diritti reali di godimento e diritti reali di garanzia. L'usufrutto altrui e di farne propri i frutti con l'obbligo è il diritto di godere di un bene di proprietà e di rispettarne la destinazione economica e di
restituirlo al proprietario allo scadere del termine stabilito. Il titolare del diritto è detto usufruttuario, mentre il proprietario è detto nudo proprietario. L'usufrutto può sorgere in forza di legge, in forza di un atto di autonomia privata e per usucapione. Può estinguersi per morte dell'usufruttuario, per prescrizione, per abuso del diritto o per perimento dello stesso. L'uso è il diritto di servirsi di una cosa altrui e se fruttifera di farne propri i frutti limitatamente ai bisogni propri e a quelli della famiglia. Si estingue con la morte dell'usufruttuario. Quando il diritto d'uso ha per oggetto un bene immobile si parla di diritto di abitazione; tale diritto consiste nella facoltà d'uso dell'immobile altrui al solo scopo di abitarvi; è incedibile ed è limitato al soddisfacimento dei propri bisogni. Viene definita come il peso imposto su un fondo detto servente per l'utilità di.La servitù prediale della servitù prediale sono: l’utilità, i due fondi altro fondo detto dominante. I caratteri essenziali devono appartenere a proprietari diversi, i fondi devono essere vicini.
Le servitù possono essere: per l’esercizio delle prime- apparenti e non apparenti: devono esistere opere visibili e permanenti, come la servitù di acquedotto; per le seconde, non è richiesto, come le servitù di non costruire; solo le seconde richiedono l’intervento umano,- continue e discontinue: come la servitù di attingere acqua dal fondo vicino.- affermative e negative: le prime consentono al proprietario del fondo dominante di svolgere un’attività sul fondo servente, come il pascolo del bestiame; le seconde impongono al proprietario del fondo servente di non svolgere alcuna attività sul proprio fondo, come non costruire.
Si costituiscono in forza di legge, per volontà privata, per destinazione
del superficiario. Il diritto di superficie può essere costituito per un periodo determinato o per un periodo indeterminato. Il diritto di enfiteusi è un diritto reale di godimento che concede al titolare (enfiteuta) il diritto di godere di un fondo altrui come se ne fosse proprietario, con l'obbligo di pagarne un canone annuale (canone enfiteutico) al proprietario del fondo (enfiteuta). L'enfiteuta ha il diritto di utilizzare il fondo per scopi agricoli, edificatori o commerciali, a condizione di rispettare le norme e le limitazioni imposte dal proprietario. Il diritto di uso è un diritto reale di godimento che concede al titolare (usufruttuario) il diritto di utilizzare un bene altrui come se ne fosse proprietario, ma senza poterlo alienare o modificarne la destinazione. L'usufruttuario ha il diritto di godere dei frutti e dei redditi del bene, ma non può disporne in modo definitivo. Il diritto di abitazione è un diritto reale di godimento che concede al titolare (abitante) il diritto di abitare gratuitamente un immobile altrui per tutta la vita o per un periodo determinato. L'abitante ha il diritto di utilizzare l'immobile come abitazione, ma non può alienarlo o darlo in locazione. Il diritto di uso e abitazione è un diritto reale di godimento che combina il diritto di uso e il diritto di abitazione. Il titolare (usufruttuario) ha il diritto di utilizzare e abitare gratuitamente un immobile altrui per tutta la vita o per un periodo determinato. L'usufruttuario ha il diritto di godere dei frutti e dei redditi del bene, non può alienarlo o darlo in locazione, e ha il diritto di utilizzarlo come abitazione.li eredi del superficiario. Inoltre, il diritto di superficie può essere costituito a tempo determinato o indeterminato, a seconda delle volontà delle parti. Il superficiario ha il diritto di godere e disporre della superficie come se ne fosse il proprietario, nel rispetto delle norme e delle limitazioni stabilite nel contratto di superficie. Tuttavia, il proprietario del suolo ha il diritto di vigilare sull'utilizzo della superficie e può intervenire nel caso in cui il superficiario non rispetti le condizioni stabilite nel contratto. Il diritto di superficie può essere estinto per diverse ragioni, come ad esempio la scadenza del termine stabilito nel contratto, la rinuncia del superficiario o la decadenza per inadempimento delle obbligazioni contrattuali. In conclusione, il diritto di superficie è un diritto reale che consente a una persona di godere e disporre di una superficie di terreno di proprietà di un'altra persona, nel rispetto delle condizioni stabilite nel contratto di superficie.