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Estratto del documento

I bambini con prevalenza dello stile auditivo hanno bisogno di ascoltare ciò che devono imparare,

amano la lettura ad alta voce e ripetono ad alta voce.

I bambini che preferiscono lo stile cinestetico hanno bisogno di toccare gli oggetti e di stare in

movimento, non riescono a concentrarsi se sono costretti a stare immobili per lungo tempo. Amano

prendere appunti ed essere coinvolti durante le attività.

Sugli stili di apprendimento sono state fatte varie classificazioni, tra le più importanti:

Convergent Convergente = affronta il compito con le

procedure note

e-

divergente Divergente = affronta il compito con

soluzioni originali, non conformi.

Verbale- Studente verbalizzatore = preferisce

ricordare le informazioni utilizzando il

visuale codice verbale

Studente visivo = ricorda meglio

attraverso l'uso di immagini, tabelle,

mappe.

Dipendente- Studente indipendente dal campo = non

si lascia coinvolgere da contesto e

indipendent predilige il lavoro individuale

e dal campo Lo studente indipendente = lega gli

apprendimenti al contesto e ha bisogno

di utilizzare strategie di supporto

all'organizzazione dei concetti e alla

memorizzazione (colori, sottolineature) 6

Globale- Globale = descrizione d'insieme

analitico Analitico = lavora meglio se gli

vengono presentati i dettagli.

**Se lavorano insieme possono

beneficiare della loro diversità.

Sistematico Intuitivo = coglie subito il

nocciolo del problema ma fa

-intuitivo fatica a programmare;

sistematico = procede a piccoli

passi, ama programmare le

attività **.

Implusivo- Impulsivo = affronta

velocemente il compito, fa fatica

riflessivo a tenere la concentrazione per

tanto tempo

Riflessivo = pensa prima di

decidere, impiega più tempo

nello svolgere un compito.

Oltre alla dimensione percettiva ci sono altri fattori che influenzano gli stili di apprendimento, ad

esempio la personalità, l'essere introverso o estroverso, impulsivo o riflessivo e la cultura di

provenienza.

Secondo Gardner tutti gli esseri umani possiedono almeno otto forme di rappresentazione

mentale, cioè otto competenze intellettive raggruppabili in tre categorie principali:

1. Relativo alla persona;

2. Relativo al linguaggio;

3. Relativo all'oggetto.

Esse vengono plasmate dall'interazione con l'ambiente che insieme alle esperienze pregresse di

apprendimento spinge verso l'una o latra forma di intelligenza fino a farla prevalere. Dunque, la

cultura di appartenenza gioca un ruolo importante nello sviluppo.

Ecco qui rappresentati i diversi tipi d'intelligenza:

Intelligenza linguistica Buon vocabolario, parlato Presentazioni orali, possono

spedito,piacere nella lettura essere stimolati attraverso

l'apprendimento di lingue straniere

Intelligenza logico- Amano creare, veloci nel calcolo e Esperimenti, domande, sequenze

nell'intuizione, fanno domande logiche, tabelle, grafici

matematica

Intelligenza visivo-spaziale Mappe, amano decorare, Amano svolgere compiti

disegnare, apprendono per attraverso forme visive, uso dei

immagini colori, mappe

Intelligenza corporeo- Gestualità, continuo movimento, Mimo, scrivere alla lavagna,

bisogno del contatto fisico quando dettati in movimento

cinestetica parlano 7

Intelligenza naturalistica Buone capacità di osservazione, Amano selezionare e classificare,

sensibili agli aspetti ecologici di attraverso analogie, amano fare

piante e animali progetti relativi alla natura

Intelligenza interpersonale Ottima abilità di leader-ship, nel Attività di coppia o gruppo

socializzare, lavare in gruppo,

risolvere conflitti

Intelligenza intrapersonale Amano la solitudine, pensano con Scrivere, disegnare, preferiscono

la propria testa attività individuali

Intelligenza musicale Suonano strumenti, amano Lettura a voce alta, prediligono

ascoltare la musica attività di ascolto.

Sono disponibili in rete dei test sugli stili cognitivi, sugli stili di apprendimento, sulle intelligenze

multiple e sulle sfere dominanti. Questi test permettono all'insegnante di delineare una mappa

delle propensioni intellettive del gruppo classe e di calibrare il suo intervento didattico.

L'insegnante è prima di tutto un educatore e in quanto tale deve lavorare in una logica integrata

anche alla culturizzazione, alla socializzazione e all'autopromozione, attraverso una didattica

bilanciata. Un bravo insegnante mette l'allievo al centro del processi di educazione linguistica e

osserva, valorizzando le differenze di ogni bambino presente in classe. La professionalità del

docente è data dal rapporto delle conoscenze teoriche e dalle capacità operative metodologiche.

La professionalità richiede più livelli di capacità: capacità di programmare, capacità di guida e

capacità di relazionarsi agli altri. L'insegnante deve inoltre essere cosciente del proprio stile di

insegnamento che è risultato prevalente sugli altri. Tra le competenze principali dell'insegnante vi

sono: competenza disciplinare, competenza progettuale, competenza comunicativa, competenza

didattica, competenza valutativa, competenza relazionale. Lo stile di insegnamento dell'insegnante

riflette il suo stile di apprendimento e il compito dell'insegnante è quello di interrogarsi su come il

proprio stile di apprendimento possa influenzare le sue scelte didattiche quotidiane.

Inoltre, l'insegnante deve aggiornarsi e innovare il processo di insegnamento nell'ottica di un

contesto plurilingue e multiculturale. La visione nuova dell'insegnante è quella di un dovente

regista che progetta scenari di apprendimento e coopera con i suoi allievi per realizzare un

percorso educativo rispettoso degli stili di apprendimento di ognuno. Egli deve stimolare alla

partecipazione, alla ricerca, e alla produzione del sapere. Il bravo docente deve accertarsi di

continuo se gli alunni stanno capendo e ascoltando attraverso delle domande. La qualità

dell'insegnamento scaturisce dalla motivazione dell'insegnante, dalla collaborazione dei docenti e

dalla formazione del docente stesso.

L'insegnante deve far nascere l'apprendimento sulle emozioni positive le quali sono la base della

motivazione ad apprendere. Il materiale e le attività devono essere pensati appositamente per quei

determinati alunni e devono essere di una certa varietà.

Importante è l'utilizzo delle nuove tecnologie come materiale didattico. La multimedialità infatti

produce competenze diverse in quanto arricchisce le capacità cognitive del bambino. La

multimedialità inoltre permette l'uso di esercizi e di attività diversificate. Bisogna prendere

l'apprendimento il più vicino possibile al mondo dei bambini, quest'ultimo è un mondo

caratterizzato dall' uso delle tecnologie, dunque è necessario che anche a scuola le si utilizzino. La

Media Education è una didattica che promuove la conoscenza tecnica degli strumenti e permette

l'attivazione di percorsi conoscitivi che integrano l'esperienze della vita quotidiana. È necessario

dunque un costante aggiornamento dei docenti.

L'ambiente di apprendimento ha una funzione essenziale durante l'apprendimento. L'ambiente di

apprendimento significativo vanta tra le caratteristiche la costruttività, la collaboratività,

l'intenzionalità, la complessità, la contestualità, la riflessività. È necessario che anche l'ambiente

sia organizzato in modo da promuovere il desiderio di apprendere e che sia ricco di stimoli. I

banchi possono essere disposti in vario modo: 8

Disposizione tradizionale: centralità dell'insegnante;

 Disposizione a ferro di cavallo: permette il contatto visivo ed è ottimale per discussioni;

 Disposizione democratica: sedie in cerchio, consente di eliminare le barriere fisiche e porre

 i soggetti tutti sullo stesso piano;

Disposizione a isole: adatta a lavori di gruppo e per ascoltare storie.

Sempre per quanto riguarda le tecnologie la scuola oggi è ben fornita, infatti, è dotata di un

impianto wireless, di media digitali e di lavagne interattive. Fondamentale nell'ambito

dell'educazione linguistica sono anche gli attori extrascolastici, come la famiglia.

Capitolo Quarto

Il quadro degli insegnamenti linguistici nella scuola primaria oltre all'insegnamento della lingua

materna vi è anche l'insegnamento della lingua straniera (inglese) e l'insegnamento per la lingua

seconda per gli stranieri.

La lingua è detta straniera se viene insegnata/appresa in un ambiente nel quale non viene

praticata se non all'interno dell'istituzione scolastica (inglese), mentre una lingua si definisce

seconda se diversa dalla madrelingua ma presente nell'ambito scolastico ed extrascolastico.

Possiamo notare come sia completamente differente insegnare l'italiano a stranieri dall'insegnare

una lingua straniera a bambini italiani. Ci sono importanti differenze:

• Nel caso di una lingua straniera ci si trova di fronte ad una motivazione che deve essere

continuamente stimolata in quanto non è immediata e basata su bisogni strumentali;

• Nel caso dell'insegnamento linguistico della lingua straniera è totalmente controllato

dall'insegnante che programma quale e quanta lingua fornire ai bambini e in quale

progressione. Nel caso di una lingua seconda l'input linguistico è misto: da una parte c'è

l'insegnamento guidato dall'altra ci sono gli stimoli linguistici vari che provengono

dall'esterno (amici);

• Le attività proposte nelle lezioni di lingua straniera non sono autentiche dal punto di vista

pragmatico, in quanto è l'insegnante che propone situazioni fittizie per esercitare la lingua.

Invece la lingua seconda serve allo studente per perseguire scopi reali e per integrarsi;

• Quando si impara la lingua straniera i riferimenti culturali relativi al paese nei quali la lingua

è parlata sono mediati dall'insegnante, nel caso invece di una lingua seconda gli allievi

incontrano gli aspetti culturali legati alla nuova lingua in modo diretto senza mediazioni, ciò

può causare scontri e conflitti.

Sia nel caso in cui si insegni una lingua straniera e sia nel caso in cui si insegna una lingua

seconda è importante che l'accostamento alla lingua sia sempre di tipo induttivo e non deduttivo

(dagli esercizi si ricava la regola), è importante inoltre che venga applicata una metodologia ludica

la quale permette al bambino di affrontare in modo naturale l'apprendimento di una lingua diversa.

In merito all'inserimento scolastico di bambini non italofoni la scuola deve saper accogliere la

diversità e saperla

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
16 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/02 Didattica delle lingue moderne

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 13081996 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della lingua italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di L'Aquila o del prof Di Matteo Agnese Carla.