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Estratto del documento

Nel testo che ci è arrivato è un testo del secondo secolo dc -> la versione più importante per i

cinesi. E’ formato da 20 capitoli ed è stata scritta dai suoi discepoli che hanno conosciuto il

maestro (discepoli di prima generazione).

I discepoli di seconda generazione hanno fatto altri testi. Solo in epoca Han prende il nome de “i

dialoghi”.

Il pensiero di Confucio si può suddividere in tre temi:

L’importanza dell’apprendimento/coltivazione di sé

1. Lo spirito rituale= norme di comportamento

2. Il senso dell’umanità/amore per il prossimo

3.

Confucio non si sente un pensatore e non pensa di aver inventato qualcosa. Egli sarà dirompente.

L’innovazione viene guardata con grande sospetto in Oriente.

“A quindici anni, decisi di apprendere. A trenta, ero saldo sulla Via. A quaranta, non avevo più

dubbi. A cinquanta, compresi il decreto del Cielo. A sessanta, il mio orecchio era perfettamente

intonato. A settanta, agivo seguendo il mio cuore, senza per questo trasgredire alcuna norma”.

Spontaneità. Lui inizia a sentire come il dovere morale lavora dentro di lui non come imposizione

ma come lo aiuti a realizzarsi come individuo. Imparo a contenermi e a tirare fuori il meglio di me

ma senza soffocare il prossimo.

La proposta di Confucio = insegnamento che si pone come modello esemplare di esistenza =

modello di vita = riferimento per tutti -> fondato su basi di natura etica che si applichi a livello

sociale/individuale.

Postulato ritenuto valido da tutta la tradizione cinese: Uomo = vive in una realtà che lo sovrasta ->

ordine superiore = garantito da Tian = non definita. Post-confuciani: viene definito tale ordine.

Ordine = connotazione morale <- orientata verso il bene perché ordine morale garantisce la vita.

Struttura = eticamente positiva. Compito dell’uomo = aderire alla realtà che vive = riflesso

microcosmico della realtà più grande di lui. Compito = scoprire come coordinare se stesso =>

mettere in ordine la società ed armonizzarla alla realtà più estesa ] progetto (ecco perché ci si

deve migliorare -> rapporto con ordine superiore). Non dice di più -> no portata metafisica (oltre

l’uomo) => no proprio agio nel riflettere in ciò di cui non può avere esperienza diretta.

Come mi riordino?

Secondo il programma:

Importanza dell’apprendimento -> studio particolare = cosa è importante conoscere ] approccio

teorico

Apprendimento => tradotto in atto => proiettare nel mondo esterno sennò conoscenza = sterile e

non mi realizzo. Come mettere in pratica i contenuti della conoscenza per = la vita esemplare ]

riflessione e pratica dei riti -> sperimento i contenuti => affinamento => realizzare in sé ciò che

significa essere umani

Esercizio benevolenza (ideale del “ren”) -> divento un essere umano degno di tale nome

1) Non è erudizione. “Studiare senza riflettere (accumulo di conoscenza) = vano. Riflettere senza

studiare = pericoloso (servono basi = conoscenza fondata = tradizione)”. Abbandonarsi ad un

pensiero senza riferimenti culturali = vano. Riflessione astratta = pericolosa. Teoria che non hanno

basi su realtà = guardate con sospetto. La conoscenza = testi antichi -> sapere = esempi di

comportamenti corretti -> sovrani antichi => è importante il valore esemplare dei comportamenti —

> studio dei testi antichi rapportato a sé + confronto con esperienza. Dagli esempi -> Confucio

coglie dei valori utili per perfezionamento di sé. Non vivere in modo banale l’esistenza ma lavorare

su se stessi -> uomo = materiale plasmabile. Non prende posizione sulla natura umana (bene/

6

male). Chi non riflette su di sé = danno a sé e alla società. Uomo di valore (junzi = gentiluomo =

figlio di signore/uomo nobile all’epoca di Confucio = nobiltà derivata dal sangue => ideale a cui

tendere, per Confucio, nobile dentro/d’animo) nobile = chi compie perfezione su di sé ] reinventa il

termine della tradizione = uomo di valore = utile alla società. Il duca di Zhou = condotta esemplare

ma quando il sovrano va al trono -> il duca = retrocede. Uomo dappoco (xiaoren = uomo piccolo) =

opposto a uomo di valore. Apprendimento = scelta che si compie = 1° passo per realizzare propria

umanità. Conoscenza teorica = no disgiunta dalla pratica

Dialoghi:

“Il Maestro disse..” -> assimilare dentro di sé il sapere = interiorizzato. Sottolinea l’importanza delle

Odi = non rivelano il contributo -> per formazione individuo. 2 ideali:

Uomo di valore = elabora razionalmente il senso della giustizia (sa ciò che è giusto)

Uomo dappoco = guarda solo il proprio interesse. Chiuso nella propria soggettività ] sfera limitata

Cogliere aspetti universali dello studio => proiettarsi verso l’esterno.

2) La pratica rituale. Etimologia (origine pittografica del carattere) rito = atto di offerta/sacrificale +

offerte poste sull’altare. Atto rituale nella mentalità cinese = modo giusto per rapportarsi a chi ci sta

sopra = regolarsi nei rapporti tra persone + gerarchia umana. Certo comportamento - certe offerte.

Rito come modalità (senza offerta) = modo corretto -> rapporto. Rito = misura del corretto

comportamento ad ogni livello dei rapporti della società. Tradizione religiosa => modello per norme

di comportamento nella vita comune/società. (Il passaggio è già presente nel contesto dell’epoca

Zhou ma lo fa Confucio -> atto doveroso => atto di comportamento più che religioso; Shang =

necessità di sacrificare per comunicare con antenati perché essi facciano da intermediari della

realtà suprema). Da sfera religiosa a: etica. Modo per esprimere la propria umanità = si esplica

attraverso il comportamento rituale.

Accento sull’autenticità con cui si aderisce alla norma. Confucio = sottolinea il carattere etico della

norma rituale => rito = no solo cerimonie => dimensione rituale riguarda tutti i nostri comportamenti

nel momento in cui ci muoviamo nella società. Sottolinea il modello di comportamento che l’uomo

apprende con lo studio => modelli esemplari. Limitandomi = tiro fuori il meglio di me ] la norma di

comportamento = dà la misura del mio comportamento. Parte soggettiva/esagerata = eliminata ]

momento del perfezionamento del sé. Importante = autenticità -> sentire dentro di me il senso

della cerimonia. Partecipazione al rituale = ha importanza perché ci costringe all’adesione =

stringere legami sociali => renderli armoniosi ] rito = momento trasformativo

Prima di Confucio nessuno aveva detto che le relazioni umane devono essere regolate da riti. Se

ci limitiamo alla forma ci perdiamo il carattere trasformativo (cambia la formalità: obbedire alla

norma). Tutto = rimandato al singolo -> nessuna tavola della legge => tutto = rimandato

all’iniziativa del singolo.

Confucio suggerisce un atteggiamento: 2° piano la dimensione soggettiva (è anche il tema dei

taoisti; antipodi di una concezione lasciata dal romanticismo occidentale). In Oriente: la

manifestazione di materia grezza (dimensione soggettiva non coltivata lasciata esprimersi senza

briglie) = considerata in maniera rozza. L’espressione della propria soggettività/emozioni =

eccessivo = materiale grezzo non curato -> esprimersi in modalità individualistica. Adesione alla

norma comportamentale = consente di vincere il proprio ego. Vincere il proprio io = questo è il ren.

Disciplinare se stessi = uomo di grande virtù (potere/carisma). Sovrano = carismatico perché ha

portato a termine il propri percorso. Ciò che viene lasciato all’eccesso = rapporti umani = eccessivi.

Azione rituale = no pura forma ma adesione sincera: interiorizzare il rito = assimilarne il significato

+ agire in maniera formalmente corretta = spontanea.

“Non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te” (Vangelo di Matteo = concezione al positivo) = si

ritrova in tutte le grandi tradizioni religiose => la regola d’oro = principio etico di reciprocità -> etica

della reciprocità -> presuppone che io abbia diritto ad un trattamento giusto ma devo avere il

dovere di riservare lo stesso atteggiamento al prossimo.

• Etica = riflessione su basi razionali su quello che può essere considerato buono = comprendere

fondamento razionale sul perché qualcosa è giusto ] dura più a lungo perché universale

• Morale = si basa sul comportamento ] formalizza il comportamento giusto => non si chiede il

perché => essa cambia nel tempo —> le norme di comportamento = possono cambiare

Confucio = riflette sulle abitudini delle convenzioni (modificabili) in rapporto alla tradizione. Ma se

comportamento/morale = si modifica => è giusto ritornare a ciò che prescrive la tradizione.

Uomo = valuta sempre ciò che è giusto e ha senso => mai aderire passivamente. 7

Come si fa a stabilire?

Lo si fa attraverso “ciò che è giusto” = yi = appropriato. Carattere: sopra = aspetto universale; sotto

= carattere di io —> io rispetto alla norma => come mi pongo => senso della giustizia —>

riflessione/valutazione.

Uomo di livello superiore = che si coltiva. Proprio giudizio morale = perno attorno cui ruota la

valutazione => attraverso il rituale = egli lo pone in atto ] atteggiamento verso la vita e il prossimo:

Affidabilità

Umiltà = non arroganti

L’uomo di valore si pone sul giusto/sbagliato in modo universale // l’uomo dappoco = segue i propri

vantaggi.

3) Benevolenza = ren -> amore per il prossimo (traduzione un po’ forte) ] coltivazione del senso

dell’umanità. Ren: in origine = benevolenza -> lo possiede il sovrano (sfumatura di paternalismo)

—> Confucio: trasforma il concetto in: senso di umanità = qualità distintiva dell’uomo.

Carattere = 2 parti: a sx = “uomo” - dx = “segno di due” => 2 uomini ] non può esistere l’esercizio di

buona umanità solo in rapporto ad un altro. Non è dogma ma modello ideale a cui tendere.

Come faccio a diventare essere umano degno di tale nome?

In ciò che faccio: esercitare =

Zhong = lealtà (onestà interiore, verso se stessi, non mentire a se stessi): “cuore” + “centro” =

tenere il proprio cuore al centro di se stessi = avere il cuore ben centrato. Cuore/mente = in Asia

Orientale -> sede del pensiero e dell’emozione => sentire + pensiero => penso sulla base di ciò

che sento => no cuore/mente separati => il mio pensiero muove da quello che sen

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
26 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/23 Storia dell'asia orientale e sud-orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eliinyan di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Religioni e filosofie dell'Asia orientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Celli Nicoletta.