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Le diverse ricette politiche nella concezione umana

Si pensa che gli esseri umani siano cattivi di natura, egoisti e quindi si doveva evitare il caos prendendo provvedimenti molto pesanti, come l'uso della forza per mantenere il controllo dello stato. La legge vigeva sopra tutto, con un uso indiscriminato delle punizioni per incutere paura nella gente e spingerla ad agire. Questa è una ricetta politica.

Dall'altra parte, abbiamo i confuciani classici (Confucio e Mencio) che propongono una politica collegata con la morale e la conduzione di sé. Credono che diventando sempre più umani, i cittadini avrebbero reso lo stato un luogo migliore. I governanti devono dare l'esempio. Questa è un'altra ricetta politica.

I legisti, invece, distribuiscono punizioni per far sì che i cittadini abbiano paura dello stato. Questa è un'altra ricetta politica.

Esistono anche posizioni intermedie come i taoisti, i moisti e la teoria del yin e yang delle 5 fasi.

I moisti ritengono che la natura dell'uomo sia neutra, ma spetta allo stato orientarla in modo tale da essere regolata per massimizzare l'utile. Per fare questo, era necessario...

necessario che chi governava lo stato fosse il più capace. Meritocrazia. Gli altri che seguivano i governanti perché sapevano che chi governava era meglio di loro. → mantenimento dell'ordine. Uso delle credenze degli spiriti al fine di convincere la popolazione a seguire la legge. Uno stato che premia il merito è uno stato che cerca di far salire il livello di responsabilità nelle persone più competenti. Questa competenza è una cosa che fa il bene di tutti. Se lo stato fa bene i risultati cadono a cascata su tutti i cittadini. Xunzi si trova in una posizione intermedia fra le posizioni di Confucio e di Mencio e le posizioni dei legisti. Definire l'essere umano come cattivo o buono nell'ambito della cultura cinese prebuddhista ha un significato preciso per la conduzione dello stato. Xunzi ritiene necessaria l'uso della forza ma non è sufficiente, come pensavano i legisti perché prima o poi il popolo si

Ribella. → emerge una tematica molto importante per l'ispirazione politica a partire dagli Han in poi che mette insieme punizioni ed umanità.

Xunzi deve operare una distinzione molto forte che Confucio e Mencio non avevano fatto: separare l'essere umano dal cielo, dall'ordine generale delle cose. Dire che l'essere umano non centra niente con il cielo, è uno degli aspetti che contraddistingue Xunzi dai primi confuciani e Mencio (acqua, naturalità di certi processi).

L'uomo si differenzia dal cielo. Una cosa è la dimensione umana (etica-politica) e una cosa è la dimensione cosmologica. Gran parte dei pensieri precedenti avevano messo insieme le cose (esempio la scuola yinyang delle 5 fasi).

Daoisti → l'essere umano deve conformarsi col tao. Per Zhuangzi l'uomo deve diventare una cosacosmologica, rientrare nell'ordine cosmologico.

Yijing → per conformarsi alla direzione del cosmo.

Xunzi →

L'ordine e il disordine nel mondo non dipende dal cielo, ma dall'uomo. Il cielo è sempre uguale, quello che cambia è l'essere umano. Le sue vicende storiche.

L'atteggiamento di Xunzi mira a rompere la saldatura tra ordine umano e cosmico che era presente in tutti gli altri orientamenti. In questo senso Xunzi si oppone a Confucio e Mencio.

Tutti i rituali (quelli secondo lo yinyang e cinque fasi) non devono essere eliminati ma se ne modifica il valore: il valore non è quello di stabilire connessione con esseri sovrannaturali ma creare relazioni con gli altri esseri umani. Anche nel caso di Xunzi ci si muove sempre all'interno dell'idea di stabilire relazioni, interpretazione razionalisti dei riti.

Da un lato l'uomo deve imporre il proprio ordine sull'universo, non c'è un significato naturalistico dell'idea di ordine. Significato sociale e politico. È una cosa umana che serve alla comunità.

umana.Uomo deve imporre il proprio ordine alle cose.Punto centrale a cui mira la strategia filosofica di Xunzi → salvaguardare l’importanza dei riti edella cultura di cui parlava Confucio rispetto al dilagare delle posizioni naturalistiche (quelle dellacorrente yinyang e 5 fasi, che dicevano che lo stato doveva adeguarsi alla natura).Xunzi dice no, se noi seguiamo questo corso stiamo solo perdendo tempo perché il cielo nonordina, non impone un ordine, genera e basta, è l’uomo che impone l’ordine.Dobbiamo capire di che ordine si tratti, non è come pensavano i legisti un ordine basato sullaforza, è necessario sostanziare questo ordine con elementi più profondi: i riti, la cultura.Per Xunzi è vero che il cielo genera l’uomo, ma una volta generato l’uomo è libero.Non può seguire il cielo che è amorale.I taoisti → non c’è ordine etico perché l’essere umano deve

Rientrare nell'ordine naturale. Xunzi → mantenimento dell'ordine attraverso la centralità dei riti, molto confuciano perché sottolineava l'importanza dei riti. Il cielo per Confucio era fonte di ordine, per Xunzi no, il cielo non è morale. Uomo generato dal cielo e attraverso i riti (non naturali, ma generati dall'uomo) è possibile per l'uomo gestire lo stato. I riti non significa solo i riti in senso religioso, ma è tutto quell'insieme di sapere sociale che è necessario per essere al mondo. I riti sono superiori alla natura. La natura genera solo, non impone ordine. L'ordine è umano. Xunzi sostiene che l'essere umano per natura sia malvagio, la sua posizione si avvicina ai legisti. Le sue caratteristiche intrinseche sono negative. Legisti → cattivi allora bisogna punirli per insegnare l'ordine. Xunzi → al mondo esiste qualcosa di buono ma non è dato dalla natura come

Pensavano i confuciani classici, le cose sono buone perché sono state apprese. Ad esempio l'educazione dell'essere umano lo rende diverso dalle bestie. I riti in senso morale hanno un valore enorme, ma non nel senso che sono patrocinati dal cielo, sono cose che sono state costruite dai saggi e quindi noi dobbiamo guardare all'artificialità di questo ordine che è l'unico che consente agli essere umani di vivere in armonia, la natura umana cattiva deve essere raddrizzata. Si avvicina alle posizioni legiste. Seconda natura → natura umana raddrizzata e resa morale. L'uomo si distingue dagli animali nel momento in cui capisce che gli conviene aderire all'ordine che lo porterà a ottenere le cose che vuole. Xunzi → l'anarchia fa male a tutti, non conviene a nessuno. L'essere umano capisce cosa gli conviene di più. Utilitarismo del tutto non morale, ma collegato con i vantaggi, se seguo quello che dice lo stato.

houn guadagno.Morale utilitarista.

La prospettiva d'insieme avvicina moltissimo Xunzi all'area confuciana ritualistica. L'essere umano nasce come bruto ma attraverso la cultura e l'apprendimento può venire ritualizzato, raffinato, eticizzato, gli permette di vivere con gli altri e gli da un enorme vantaggio. La cultura è elemento centrale dell'essere umano. Xunzi: essere umano è tale perché apprende, ha cultura. La morale non è basata sul senso di umanità come in Confucio e Mencio ma sul rito. Questa moralità diventa una seconda natura, costruita dai saggi. Riti valore strumentale, senza significato trascendente. Utilitaristico. Questione di educazione. La dimensione rituale culturale è importante perché efficace nel renderci individui, parte della comunità umana. Come si fa a mantenere la comunità senza conflitti insanabili? → Fen. "Ripartire". Dividere le ricchezze.

Non ci può essere lo stato adeguato se ci sono dei straricchi o dei strapoveri. Ma non vuol dire che non ci sia una gerarchia sociale, i desideri non andavano annullati come idaosti. Non possiamo annullare i desideri perché abbiamo delle porte al mondo dei desideri sempre aperte. Incanalare i desideri attraverso la ripartizione rituale. Edgar Morin → l'essere umano deve apprendere per poter interagire col mondo, tutta la parte della cultura è una forma molto più sofisticata di adattamento al mondo parallelo agli istinti degli animali ma è molto più vantaggiosa degli istinti animali che sono solitamente a catena chiusa. Senza la cultura gli esseri umani non sarebbero diversi dagli animali. Gli esseri umani sono in grado di comunicare la conoscenza che hanno avuto. → conoscenza accumulativa. 15/01 Buddhismo: concezioni e pratiche che nascono in India attorno al 4 secolo a.C. non trova un corrispondente esatto nelle lingue in cui sono statiscritti i testi buddhisti. In giapponese = insegnamento di Buddha (bukkyou). Definizione di una religione che si concentra sull'aspetto dell'insegnamento e non contempla molto le altre parti. Se parliamo della via del Buddha (butsudou), la parola "via" indica un riferimento un po' differente perché non è esclusivamente di tipo dottrinale, ma c'è un riferimento molto esplicito ad aspetti importanti del pensiero cinese. Perché la parola "dou" (tao) in Cina è molto importante. Questo insieme di pratiche di pensieri si sono sviluppati in un momento specifico della storia dell'India quando le correnti dei Veda (testi sacri correnti induismo) erano entrate in crisi, soprattutto in funzione della centralità dei sacrifici. La cosiddetta corrente sacrificale dei Veda, esiste ancora, e corrisponde alla parte più antica dei Veda stessi, prevedeva un uso massiccio di sacrifici, che per la natura dei sacrifici stessi potevano essere.

Fatti soltanto da un personale altamente specializzato, dietro a un lauto pagamento. I Brahmani, che erano i sacerdoti di questa corrente, erano un gruppo molto potente più o meno ai vertici della società che derivava il loro potere dal fatto di fare questi sacrifici da cui ricavavano ingenti somme. Si trattava di una forma di religione che potevano permettersi solo i ricchi.

Disagio verso questa religione → anche all'interno si diffondono dei dubbi su questa religione. → si formano diverse correnti, alcune che seguiranno ancora i Veda ed altri che si distaccheranno dai Veda, tutte le correnti non saranno sacrificali.

Percorso classico dei sacrifici → karma marga (azione del sacrificio)

Corrente Vedica → Asceti della foresta (percorso della conoscenza) jnana marga

È un percorso che prevede che la conoscenza sia la chiave per raggiungere la salvezza.

Upanisad → sono un gruppo di testi che si trova all'interno di una quantità enorme

i deiveda e sono caratterizzati da una riflessione filosofica, non sono testi
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
51 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/23 Storia dell'asia orientale e sud-orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher timedparadox di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Religione e Filosofia dell'Asia Orientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Cestari Matteo.