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RELAZIONE ESPERIENZA DI LABORATORIO
CALORE DI COMBUSTIONE
CORSO: Laboratorio di Chimica fisica 1 CCL: Chimica
DOCENTE: Prof. ssa Anita Scipioni ESPERIENZA: n°5
SCOPO DELL’ ESPERIENZA: Determinare l’equivalente in acqua del calorimetro sfruttando il
calore di combustione dell’acido benzoico (una sostanza madre). Questo ci permette di calcolare
con esattezza il calore di reazione scambiato con l’acqua e di conseguenza la possibilità di
ricalibrare il calorimetro in uso.
MATERIALI E STRUMENTAZIONE:
Bomba calorimetrica (o di Berthelot-Mahler);
Calorimetro ad acqua con termoresistenze ed agitatore (m = 524.5g);
eq
Computer per l’ archiviazione dei dati;
Bilancia di precisione (sensibilità ± 0.001 g);
Bombola con ossigeno ad alta pressione;
Filo di ferro fino;
Acido benzoico in polvere;
Pressa per pasticca.
PRINCIPIO DEL METODO:
All’interno della bomba avviene la combustione della pasticca di acido benzoico secondo la
reazione: C H COOH + 7.5 O → 3H O + 7CO
6 5 (s) 2(g) 2 (l) 2(g)
Per determinare il calore scambiato possiamo ricorrere al primo principio della termodinamica:
ΔU = q + w
Ma dato che non c’è variazione di volume, il lavoro (-pdV) svolto dal sistema è zero dunque
l’equazione diventa: [ΔU = q ] v
Quindi avremo che il calore scambiato a volume costante sarà uguale a:
∆ U c ∆T
=q =n
V H O v
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Dove ΔT corrisponde alla temperatura dell’acqua nel calorimetro prima e dopo la combustione
dell’acido benzoico.
Se le condizioni sperimentali dovessero portare alla formazione di vapor d’acqua ovviamente
occorre determinare una quantità di calore diverso.
ELABORAZIONE DATI:
Una volta allestita la bomba e fatta partire la combustione, si noterà che la temperatura dell’acqua
del calorimetro avrà un andamento simile a quello riportato in grafico; ciò è segno di una reazione
ben riuscita, quindi l’acido benzoico ha bruciato efficacemente e completamente:
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Leonardo Calabresi RELAZIONE CALORE DI COMBUSTIONE 20/02/2013
Tin /°C
18,4
18,2
18
17,8
/°C
Tin 17,6
17,4
17,2
17 0 200 400 600 800 1000 1200
time /s
Da questo grafico si può notare che prima e dopo la combustione la temperatura, ovviamente, ha un
andamento costante; effettuando un fitting lineare dei valori in questione possiamo determinare il
ΔT che ci occorre per il calcolo del calore scambiato con l’acqua; per fare questo si effettua una
differenza dei valori di intercetta delle rette: y = 17,077 + 0,00013084x R= 0,89331
Tin /C
temp 1 y = 18,226 + 9,2565e-5x R= 0,7563
temp 2
18,4
18,2
18
17,8
°C
/
Tin 17,6
17,4
17,2
17 0 200 400 600 800 1000 1200
time /s
Dalle equazioni delle rette di fitting otteniamo i valori di intercetta; da questi possiamo calcolare
agevolmente il ΔT per differenza:
ΔT = T – T = 18.226 °C – 17.077 °C = 1.149 °C
2 1
Durante la combustione occorre tenere conto anche del calore di combustione del ferro; questo
perche il filo di ferro per far partire la reazione deve ossidarsi bruciando fino alla rottura
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Leonardo Calabresi RELAZIONE CALORE DI COMBUSTIONE 20/02/2013
accendendo l’acido benzoico: anche l’ossidazione del ferro apporta calore alla bomba e ciò va
tenuto in considerazione.
È possibile fare questo conoscendo la massa del filo prima e dopo la combustione; la differenza dà
la massa che ha bruciato nella reazione.
m filo (g) m filo dopo (g) m acido (g) ΔH acido J/g ΔH ferro J/g
0.0061 g 0.0046 g 0.4648 g -26435.2 J/g -5858 J/g
Utilizzando i valori di letteratura dei ΔH di combustione dell’acido e del ferro è possibile effettuare
il calcolo del calore scambiato durante la reazione; per agevolare i calcoli i ΔH vengono espressi
rispetto alla massa piuttosto che alle moli. J J
( ) ( )
q ∆ H ∆ H . 2 . 4648 g . 0015 g . 9 J
( ) ( )
= ∗m + ∗m = −26435 ∗0 + −5858 ∗0 =12295
sc comb . acido ox Fe g g
acido Fe
Ora possiamo ricavare la massa equivalente tramite l’equazione:
q ∆ T m m
( )
=c +
sc H O x
v H O
( ) 2
2
Dove m è la massa equivalente in acqua del calorimetro: la nostra incognita:
x q 12295.9 J
sc
m g=556,5 g
= −2000= −2000
x c ∆ T 4.186 J∗1.149° C
v
Dove la massa dell’acqua corrisponde a quella immessa nel calorimetro che equivale a 2000 g (2l).
PROCEDIMENTO, OSSERVAZIONI FINALI:
Prima di allestire la bomba occorre preparare la pasticca di acido benzoico: si mette una quantità di
circa 0.5/1g dentro un apposito stampo che permette di far passare il filo di ferro tagliato e pesato
(circa 12 cm) dentro; ora, utilizzando la pressa, si compatta la polvere. Successivamente si estrae la
pasticca dallo stampo e si pesa. Ora la massa di acido benzoico deve essere legata tra le due
asticelle della bomba in modo da tenerla sollevata dal fondo e in modo che il contatto elettrico sia
efficiente in quanto saranno le 2 asticelle che a contatto con il filo porteranno la corrente per
l’innesco. Si chiude il tutto, la bomba ora viene riempita con ossigeno fino a 20 bar circa (si deve
far fuoriuscire l’aria: si fa scorrere dell’ossigeno all’interno a bassa pressione).
Ora la bomba è pronta per essere immessa nel calorimetro; il secchiello deve essere riempito con
due litri d’acqua (utilizzare il cilindro graduato). Una volta chiuso il calorimetro e acceso l’agitatore
per rendere omogenea la temperatura, si può far partire la combustione premendo un apposito
pulsante: una corrente circola nel filo che passa nella pasticca di acido benzoico e fondendosi lo
innesca. Come si può vedere dall’elaborazione dati, la temperatura dell’acqua cresce rapidamente di
qualche grado e poi si stabilizza, è segno che la reazione è avvenuta correttamente; è possibile che il
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