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Prova della rima: Si presentano gruppi di tre parole e si chiede di scegliere, in una coppia di altre
o parole, quale di queste due fa rima con le precedenti tre. Una di queste due si presta ad associazione
sul piano del significato mentre l’altra si presta ad un’associazione sul piano fonetico.
Sostituzione dei segni: Si presenta una frase normalmente costruita e si dice che “Il gioco” consiste
o nel sostituire una certa parola con un’altra, per pura finzione. La parola-sostituto genera un insieme
di violazioni sia semantiche che grammaticali, che il bambino deve “tollerare” per seguire un
principio di pura convenzionalità.
MLS.
Identificazione di parole stampate, lettere e numeri: Si mostrano delle strisce in cui si trovano,
in maniera sparsa: lettere minuscole o maiuscole (p, d, c…) + singoli numeri + cifre più complesse
+ parole intere, fino ad una frase intera. Si chiede, in ogni riga, di “cerchiare”, alternativamente, la
prima lettera di ogni parola, o la prima parola di ogni striscia.Items concepiti in maniera da
presentare un diverso grado di contrasto rispetto agli elementi grafici vicini, di diversa natura. E’ in
gioco la capacità di individuare segni linguistici in quanto tali, indipendentemente dal loro
significato, per differenza da disegni e numeri, e di diversa “scala”: singola lettera versus parola
intera.
Morfologia e funzione dei segni scritti. Si presentano: parole di due lettere (gli articoli “ un” e
“il”) + Un numero di due cifre: 21 + segni di punteggiatura: virgola, il punto, il punto esclamativo
ed il punto interrogativo. Si chiede se ognuno di questi: “si possa leggere oppure no”. E’ in gioco
qui la rappresentazione di ciò che sia “leggibilità”. Successivamente si presenta un breve testo e si
chiede come si inizia e prosegue la lettura, e a cosa servono gli spazi bianchi.
Modalità di valutazione
Al posto di una modalità dicotomica di valutazione, giusto-sbagliato, è stata proposta una modalità con
tre alternative, che contempla un grado intermedio di comprensione del principio di ogni prova.
Si individuano, infatti, delle tipiche “risposte di compromesso”, che assumono un significato simile a
quello delle “regolazioni mentali” idi tipo “beta”, delineate da Piaget nel suo ultimo modello
dell’equilibrazione (Piaget, 1975). Le regolazioni “beta” sono intermedie fra un livello più elementare
(regolazioni “alfa”) ed uno più avanzato (regolazioni “gamma”).
Regolazioni alfa: il problema che si pone viene semplicemente ignorato.
Sul piano metalinguistico, equivale ad ignorare il tipo di conflitto fra dati che ogni prova pone:
Il bambino elude il problema e risponde: “non so”, o non risponde o ripete l’item così com’è.
Punteggio: 0.
Regolazioni beta: Il problema viene quanto meno affrontato, al livello di soluzioni parziali, spesso
sotto forma di compromesso fra il principio generale ed i casi contingenti. Ciò si traduce in un
“aggiustamenti locali”. Sul piano metalinguistico, ciò si materializza in soluzioni in cui il bambino
inizia applicando il principio richiesto ma poi “si perde per strada”. Punteggio: 1.
Regolazioni gamma: Il conflitto viene ricomposto mediante l’applicazione sistematica di un principio
generale. Sul piano metalinguistico, ciò corrisponde all’applicazione piena del principio di volta in
volta richiesto. Punteggio: 2.
Utilizzazioni statistiche possibili: Le modalità di calcolo del punteggio contemperano aspetti
qualitativi e quantitativi: Tramite i livelli attribuiti ad ogni singolo item, si può avere un’idea di quale