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Metacognizione e comprensione del testo

Modelli della comprensione del testo

Per comprendere un testo non basta capire il significato delle lettere, delle parole, del susseguirsi

lineare delle proposizioni, mettendo le frasi una dopo l'altra in maniera meccanica. Vengono

presentati tre modelli di comprensione del testo espositivo, il classico testo di studio con concetti e

nozioni da capire e memorizzare

Il primo è quello di Van Dijk e Kintsch, un modello di natura proposizionale in quanto prevede

che il significato del discorso venga elaborato in termini di proposizioni, unità semantiche formate

da un predicato e una serie di argomenti connessi, costituenti la base del testo. In tale modello si

distinguono la microstruttura, riguardante l'insieme delle singole proposizioni e le loro relazioni a

livello locale, e la macrostruttura, riguardante il discorso nella sua globalità. L'informazione

microstrutturale presente nelle proposizioni viene elaborata seguendo le macroregole della

cancellazione, della generalizzazione e della costruzione, che la riducono e organizzano in

macroproposizioni, che contengono le stesse informazioni di una serie di microproposizioni ma da

un punto di vista più globale. È altresì importante il ruolo delle superstrutture, particolari strutture

schematiche riferite ai vari tipi di discorso che permettono ad esempio di distinguere un testo

storico da un romanzo, così come centrale risulta la coerenza del testo, la connessione tra le

proposizioni che reca continuità al discorso scritto; in mancanza di connessioni tra le proposizioni,

il lettore è obbligato a colmare tale vuoto e a generare inferenze di collegamento, suscettibili di

errore.

Il secondo modello è quello di Johnson-Laird, non centrato sull'elaborazione di singole unità

semantiche, bensì su una rappresentazione mentale globale del testo e l'utilizzazione delle

conoscenze presenti nella memoria a lungo termine. Lo studioso parla di modelli mentali

riferendosi ad una rappresentazione mentale strutturalmente analoga all'oggetto di cui si legge,

costruita a partire dalla rappresentazione via via modificata durante la lettura delle proposizioni e

dall'input linguistico che consente di individuare un'area di conoscenza appropriata, una chiave di

lettura a cui fare riferimento per interpretare ciò che si legge. In tal caso i processi inferenziali non

recuperano solo collegamenti tra proposizioni e coerenza del discorso, ma portano alla costruzione

di un modello mentale che durante la lettura viene costantemente verificato e modificato

L'ultimo modello ad opera di Van Dijk e Kintsch è un'evoluzione del precedente e rappresenta

un'integrazione tra approcci di studio alla comprensione basati sulle proposizioni e approcci basati

sui modelli mentali. Esso concettualizza la comprensione come un processo a più livelli:

- analisi del testo sul piano dell'elaborazione di frasi, sottostante a una rappresentazione linguistica

superficiale del discorso

- rappresentazione coerente del significato del testo sul piano sia micro che macrostrutturale,

comprensione a livello della base del testo

- costruzione del modello situazionale del testo, ovvero l'integrazione del suo contenuto nel sistema

di conoscenze del lettore

Coerentemente con l'ottica cognitivista, questi modelli sottolineano il ruolo fortemente attivo del

lettore, che deve gestire la memoria di lavoro selezionando le informazioni del testo da elaborare

più specificatamente, attivare le conoscenze appropriate dalla memoria a lungo termine stabilendo

relazioni e connessioni con i dati in entrata, giungere alla rappresentazione globale coerente del

testo, frutto dell'integrazione delle nuove conoscenze con quelle già possedute. Riguardo alla

gestione della memoria di lavoro, la ricerca indica che proprio una difficoltà nei processi inibitori

delle informazioni irrilevanti, e dunque una difficoltà nel selezionare e nel mantenere l'attivazione

di quelle importanti, contraddistingue i “cattivi lettori” che non essendo in grado di attuare tale

selezione sovraccaricano il sistema

Conoscenze metacognitive sulla lettura

Brown distinse diversi tipi di conoscenza metacognitiva sulla lettura:

 Conoscenze sul soggetto come lettore: consapevolezza delle proprie capacità e limiti, della

modalità prevalente con cui si affrontano i compiti di lettura, della propria motivaz a leggere

 Conoscenze sul testo: consapevolezza della maggiore o minore difficoltà di un testo in relazione

ai suoi aspetti grammaticali, sintattici e semantici, alle informazioni più rilevanti, ai vincoli

imposti dal contesto, alla particolare struttura. Tali conoscenze costituiscono una sorta di

sensibilità al testo

 Conoscenze sul compito: consapevolezza che si può leggere per raggiungere scopi diversi, tra

cui la comprensione che rimane centrale

 Conoscenze sulle strategie: consapevolezza sia delle modalità di lettura (scorsa rapida del testo)

sia delle attività da mettere in atto per aiutarsi nel compito (sottolineare)

Ricerche di Brown e coll (1983) sul rapporto fra abilità in lettura e conoscenze MC su lettura

Correlazioni fra: Lettori con minori abilità di comprensione del testo e Lettori con minore capacità

di riconoscere importanza delle parti, struttura, errori, utilizzo dei titoli ed enfatizzazione.

Correlazioni confermate da studi italiani (De Beni, Pazzaglia 2003)

Buoni e cattivi lettori scuola elementare e media, sulla base delle prove di lettura MT Cornoldi, pari

livello intellettivo, valutati anche sulla comprensione del testo (Pazzaglia, De Beni, Cristante, 1994)

Cattivi lettori carenti in: individuazione di errori lessicali o semantici + individuazione rilevanza

parti di un testo + valutazione grado di difficoltà di due brani sulla base del lessico.

Cattivi lettori tendono a: sopravvalutare lettura ad alta voce + considerare buona decodifica parole

indicatore principale + esaltare correttezza e velocità, ma nello stesso tempo,

Lettura lenta e attenta come ottimale in assoluto

Lettura veloce fatto negativo in assoluto

Buoni lettori consapevoli che:

Scopo intrinseco della lettura: comprensione, ma si può leggere per scopi diversi, in situazioni

diverse (divertimento, info specifica, studio, piacere)

Lettura deve essere corretta e adeguata, più che veloce

Strategie diverse in base a difficoltà e interesse.

Paris, Lipson e Wixson hanno inoltre parlato di conoscenza metacognitiva sulla lettura di tipo

dichiarativo, in relazione alla comprensione dei fattori che influenzano l'attività, di conoscenza

procedurale, in relazione alla comprensione del modo in cui operano e in cui applicare le abilità di

lettura, e di conoscenza condizionale delle precise condizioni in cui è utile applicare una

determinata strategia

Numerosi studi hanno evidenziato come ai cattivi lettori manchi, in generale, più che la conoscenza

di specifiche strategie, l'abilità di applicarle al compito in modo flessibile e la consapevolezza che la

lettura ha sì lo scopo intrinseco della comprensione ma che si può leggere per ragioni diverse, che la

lettura deve essere corretta, che esistono più strategie tra cui scegliere in base alla difficoltà del

testo, all'interesse che esso suscita e alle sue caratteristiche

Altri studi hanno evidenziato come le credenze sulla costruzione del significato tramite lettura

influenzino la comprensione di un testo letterario aperto all'interpretazione, distinguendo tra

credenze di trasmissione e credenze di transazione. Le prime si identificano nella convinzione

che il significato di un testo è ciò che l'autore intende trasmettere tramite le idee espresse,

connotando l'attività di lettura di un carattere ricostruttivo, di ricerca da parte del lettore del

significato che l'autore voleva esprimere, mentre per le seconde il significato di un testo risiede

nella relazione dinamica tra lettore, testo e autore, risultando diverso a seconda del lettore,

indipendentemente dalle intenzioni dell'autore, o addirittura diverso per uno stesso lettore in

momenti differenti, caratterizzando la lettura come un'attività costruttiva, in quanto il lettore apporta

il proprio contributo interagendo con il testo sulla base del proprio obiettivo di lettura.

Naturalmente, credenze di transazione portano ad un più alto livello di elaborazione del testo, in

quanto suscitano pensiero critico e interpretazioni diverse

Un ampio filone di ricerche sia italiano che angloamericano, si è occupato della relazione fra:

- abilità MC ed età

- abilità MC e deficit di comprensione.

Conoscenze MC e lettura

- Conoscenze MC crescono con l’età

- Per i soggetti in età scolare esiste una relazione fra conoscenze MC e prestazione in lettura.

I cattivi lettori sono più concentrati sulla decodifica e identificano la lettura con la decifrazione.

I lettori poco esperti non concettualizzano che è possibile leggere per scopi diversi e quindi non

adattano la strategia di lettura allo scopo.

Uso di strategie

Capacità di utilizzare diverse strategie è una discriminante tra buoni e cattivi lettori.

- I non esperti sono poco coscienti dell’utilità di fare uso di strategie diverse, come la rilettura di

passi difficili o particolarmente significativi,

- Hanno più difficoltà ad indicare le idee importanti di un brano. Scarsa abilità nei riassunti.

Controllo MC

Da parte dei cattivi lettori vi è difficoltà a cogliere :

- incongruenze nel testo

- scadere della comprensione.

Rilevanza abilità MC nella comprensione della lettura.

Ulteriore motivazione: risultati positivi di numerose sperimentazioni sull’efficacia di altri

programmi MC,

Es. Mat. e apprendimenti scolastici (Palincsar, Brown,1988),

Effetti positivi non solo sulle abilità specifiche mirate, ma anche su: atteggiamenti verso lo studio,

- capacità di affrontare un compito, programmare attività

- consapevolezza delle proprie potenzialità.

Ricaduta operativa dell’approccio MC è stata immediata

Agli insegnanti: un’alternativa nella normale pratica didattica e nell’insegnamento ad alunni con

difficoltà.

Obiettivi

Il lettore maturo deve essere in possesso di una serie di conoscenze MC che riguardano:

1) gli scopi della lettura

2) le strategie da porre in atto per raggiungere una buona comprensione del testo

3) le caratteristiche dei diversi tipi di testo.

Scopi: requisito di base per arrivare ad una lettura significativa capire che scopo principale della

lettura è quello di estrarre senso da ciò che legge, Nello stesso tempo deve poter diversificare gli

scopi per cui legge: svago, studio, trarre informazioni specifiche,

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AliceDP97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Pinto Maria Antonietta.