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Sempre meno indispensabile l’approvazione dell’adulto

Fino al caso limite dell’indifferenza alla punizione, e sviluppa obiettivi di padronanza.

A loro volta, gli OP consentono di affrontare le situazioni come fossero delle sfide

Se padroneggiate, aumentano la sensazione di controllo personale e di piacere

Intensificano la motivazione di effectance.

Simmetricamente, l’essere scoraggiati o disapprovati disgrega la sensazione di poter controllare

l’ambiente. La bassa percezione di competenza può generare il timore di rivelarsi incapace.

Meriti della teoria:

Mette in luce fattori rilevanti e facilmente verificabili:

 Percezione di competenza: si sviluppa per effetto dei successi e degli insuccessi incontrati,

delle interpretazioni ad essi dati e del sostegno ambientale

 Percezione di controllo: sensazione di essere personalmente agenti della situazione (temine e

concetto inglese di “agency”). Si sviluppa in funzione: della quantità di impegno dedicato allo

svolgimento, della pertinenza del tipo di approvazione ricevuta, della qualità del risultato.

 Sfida ottimale: la difficoltà del compito è tale per cui il soggetto può viverla come una sfida alla

portata dei suoi mezzi, quindi, non troppo al di sopra.

 Motivazione interiorizzata: si forma quando il bambino impara ad autopremiarsi e ad

autopunirsi. Istanze esterne si trasformano in istanze interne, gli standard di riuscita tramessi

dagli adulti in standard personali.

3) Teoria dell’autodeterminazione

Negli anni settanta Deci e Ryan, secondo cui gli esseri umani sono naturalmente inclini a sviluppare

abilità e ad impegnarsi in attività di apprendimento senza bisogno di rinforzo, in quanto gratificante

di per sé, elaborarono la teoria dell'autodeterminazione, che concepisce l'essere umano come un

organismo attivo che cerca di realizzare le proprie capacità, con una tendenza innata a sviluppare un

senso del Sè integrato e unitario, a sviluppare armonicamente i vari aspetti della propria personalità

e a stabilire relazioni positive con gli altri. L'individuo deve però necessariamente fare i conti con il

proprio ambiente, che può favorire o ostacolare tale tendenza innata ad esprimersi armonicamente.

La teoria postula l'esistenza di tre bisogni psicologici fondamentali, la cui soddisfazione, essenziale

al pieno benessere dell'individuo, può essere ostacolata dall'ambiente sociale:

- Bisogno di competenza: si riferisce al sentirsi efficace nelle interazioni con l'ambiente sociale e

nell'esercitare ed esprimere le proprie capacità. La competenza non è una capacità appresa, ma un

senso di sicurezza ad agire

- Bisogno di autonomia: si riferisce al sentirsi l'origine del proprio comportamento, a sperimentarlo

come un espressione del proprio Sè. Autonomia non corrisponde ad indipendenza dagli altri, ma

ad azioni che partono dalla propria volontà, seppur rispondenti alle richieste altrui

- Bisogno di relazione con gli altri: si riferisce al sentirsi integrati con gli altri, per senso di

appartenenza a un gruppo o comunità

Vanno inoltre distinti i bisogni dai motivi o desideri i quali, come ad esempio il desiderio di

successo o di ricchezza, possono essere in conflitto con la soddisfazione dei bisogni primari, come

quello di relazione con gli altri, e dunque, secondo tale teoria, non contribuire al benessere

psicologico dell'individuo

4) Esperienza di flusso

Esperienza che ‘scorre’ di per sé, accompagnata da feedback immediato sull’efficacia delle proprie

azioni, elevata concentrazione e perdita momentanea della percezione del tempo e dello spazio.

Frequente in esperienze giocose e ricreative, possibile anche in esperienze lavorative

Non a caso definite ‘altamente motivanti’.

L’esperienza di flusso deriva da incrocio ottimale tra 2 fattori: percezione del proprio livello di

abilità + grado di facilità-difficoltà del compito

Percezione propria abilità

Bassa Alta

Percezione difficoltà del compito

Facile Apatia Noia

Difficile Ansia Flusso

Situazione ottimale: Compiti relativamente impegnativi che mettono, si, alla prova le abilità del

soggetto, ma in maniera gestibile. Il ‘flusso’ non riguarda necessariamente solo le attività ricreative.

5) Interesse

Concetto complesso e composito:

- Aspetti individuali: la preferenza del singolo,

- Aspetti ambientali: stimoli offerti da tale o tal altro oggetto, attività o compito,

- Aspetti sociali: grado in cui la situazione può stimolare la motivazione in quello specifico contesto

socioculturale.

Altri caratteri distintivi: stabilità e tendenza al mantenimento.

Motivazione e interiorizzazione

Lewin

- Motivazione: energia che origina da un conflitto

Energia liberata quando il conflitto si risolve.

- Conflitto : forze orientate in senso opposto e di intensità analoga agiscono sull’individuo

creazione di energia + creazione di obiettivi

Atkinson: tendenze motivazionali e scelte a rischio

Atkinson riprende l’idea di conflitto di Lewin e della Gestalt aggiungendovi delle componenti

emotive. La motivazione alla riuscita dipende da due tendenze motivazionali speculari e

potenzialmente conflittuali:

1. Tendenza al successo, o speranza di riuscita: Porta ad affrontare i compiti e quindi alla

motivazione

2. Evitamento del fallimento o paura dell’insuccesso: Porta ad un atteggiamento di ritiro o di

fuga, poca persistenza, noia, disinvestimento.

Ognuna delle due tendenze: prodotto di una relazione fra:

 Componente di personalità come disposizione individuale, idiosincratica, relativamente stabile

(M per l’inglese “mood”) ad affrontare con spirito positivo o a rifuggire dai compiti

 La probabilità di successo, inversamente proporzionale al livello di difficolta‘ percepita del

compito (p), e si configura come fattore cognitivo

 L’incentivo legato all’emozione anticipata: Orgoglio se la previsione è di successo. Vergogna se

la previsione è di insuccesso: componente emotiva.

TS = Ms x Ps x Is oppure EF = Mf x Pf x If

M = mood (+ o -)

P = percezione difficolta’

I = incentivo associato ad emozione

S = successo

F = fallimento

T = tendenza al successo

E = evitamento fallimento

La differenza fra la TS e la EF è la SPERANZA NETTA :

S = TS – EF

Dice quanto la persona è motivata ad affrontare il compito con speranza di successo

se EF > TS , prevale la motivazione a ritirarsi per timore di fallimento.

Motivazione complessiva :

Somma algebrica di TS + EF =

Spinta motivazionale totale derivante da spinte contrapposte e conflittuali.

Demotivazione = caso particolare

Somma algebrica di segno negativo, carica di emozioni negative anticipate, che portano ad un non

fare. Da non confondere con l’assenza di motivazione.

Modello delle scelte a rischio ( grafico)

Iniziale e moderata crescita delle difficoltà del compito

Probabilità di successo

Aumento dell’incentivo, come emozione anticipata di orgoglio.

Motivazione complessiva cresce fino a quando la fatica di affrontare il compito è ripagata da

adeguate emozioni positive anticipate.

Quando la difficoltà del compito è eccessiva, con conseguente bassa probabilità di riuscita

Emozione anticipata, anche se alta, non riesce a compensare il timore di fallire

Motivazione può calare.

La forma ad U rovesciata della motivazione sta ad indicare che gli individui sono:

- tendenzialmente poco motivati ad affrontare compiti facili

- molto motivati verso compiti di medio-alta difficolta’

- poco motivati per compiti di troppo impegno ed alto rischio di fallimento

La denominazione “scelte a rischio”: rischio di fallimento cui il soggetto va incontro in base alla

scelta del compito

Tipologie e stili di motivazioni (basati sul modello Atkinson)

Over- strivers (impegnati fino allo spasimo)

TS = EF, egualmente elevati e quindi conflittuali.

Dovendo scegliere se affrontare o non affrontare un compito, provano in misura molto intensa due

emozioni opposte: Orgoglio anticipato / Vergogna per il fallimento.

Per superare il conflitto: Tendono ad impegnarsi fino allo spasimo pur di riuscire, anche a rischio di

stress psicofisico e di malattie psicosomatiche. Paura di fallire è insopportabile, Forse un movente

anche più forte della soddisfazione anticipata.

Dal punto di vista dei risultati di apprendimento: gli over-strivers sono studenti brillanti e molto

competitivi. Raggiungono livelli molto alti di istruzione e buone posizioni professionali

Success – oriented (Orientati al successo)

Situazione ottimale : TS > EF.

Impegno verso il miglioramento e non verso la dimostrazione della propria abilita’

Motivazione intrinseca, di curiosità, gusto di imparare

Emozione tipica : fiducia in sé

Buona tolleranza del fallimento, vissuto come momento fisiologico del processo di apprendimento,

carico di possibili insegnamenti.

Attribuzione: successo ad impegno

Insuccesso: in parte a sfortuna, in parte ad insufficiente impegno.

Failure avoiders (Evitatori di fallimento)

EF > TS

Eccessiva vergogna anticipata dell’errore, timore dell’insuccesso. Appaiono annoiati , non

interessati. Tendono ad ottenere il massimo con il minimo sforzo:

- Disinvestimento con funzione difensiva.

- Tendenza alla procrastinazione, con conseguente effetto di conferma della previsione negativa

- Fanno ‘scadere i tempi’ per cui risulta poi inutile darsi da fare, i risultati del lavoro sono per forza

di cose scarsi, perdita di abitudine allo sforzo.

- Strategie di self-handicapping (auto-lesionismo) come protezione dell’autostima.

Failure acceptors (Rassegnati all’insuccesso)

TS = EF, entrambe di basso livello.

Soggetti appaiono apatici, difficilmente stimolabili.Né il successo né il fallimento sono visti come

rilevanti, Apprendimento al di sotto delle potenzialita’

Circolo vizioso: Atteggiamenti e convinzioni non conducono alla ricerca di strategie efficaci di

apprendimento.

Tipologie estreme, ma rappresentano in maniera abbastanza calzante i vissuti emotivi presenti nel

momento di decidere se, e a quale prezzo, cognitivo ed emotivo, affrontare una determinata

situazione.

Decisioni che si spiegano anche in base: al grado di attrazione dell’obiettivo, più o meno

rispondente a scopi e aspettative comunicate da adulti significativi + alle riflessioni di fronte ai

precedenti successi ed insuccessi + in base alle percezioni circa le cause degli eventi che toccano sé

e gli altri + come autoattribuzioni eteroattribuzioni.

Aspetto fondamentale della teoria dell'autodeterminazione è il rapporto tra motivazione intrinseca

ed

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
20 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AliceDP97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Pinto Maria Antonietta.