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Stile giudiziario

Chi ha uno SP giudiziario ha un atteggiamento tutto incentrato Sull’analisi e valutazione dei

comportamenti e dei prodotti delle attività altrui. Fa della valutazione la sua specialità mentale.

Non si espone personalmente nel produrre sue idee se non per formulare opinioni su idee e

comportamenti altrui

- Vantaggi stile giudiziario: Legati al fatto di essere dalla parte di chi valuta, che detiene un potere

generalmente prestigioso. Professioni tipiche: giudici; editorialisti, opinionisti, giornalisti con una

rubrica fissa; valutatori a vari livelli, lettori critici nel Comitato scientifico di riviste o di libri;

valutatori per la selezione del personale.

- Svantaggi: I giudiziari perdono in simpatia umana ed in capacità propositiva quel che guadagnano

in potere sociale. Vivono in maniera intellettualmente “parassitaria” rispetto a chi fa lo sforzo di

formulare qualche proposta o progetto ed anche rispetto a chi lo implementa.

A forza di “prendere le distanze” dal prodotto altrui, non arrivano mai ad essere artefici di quel

lavoro in prima persona. Sono artefici solo del lavoro di valutazione, il che rappresenta sempre una

soddisfazione indiretta.

Complementarietà fra gli stili legislativo esecutivo e giudiziario

Ogni organizzazione ha bisogno di tutti e tre questi stili: Senza lo stile legislativo, tutti i sistemi

sarebbero omologati ad un unico modello + Senza lo stile esecutivo, tutto rimarrebbe eternamente

allo stadio di un puro progetto, che non vedrebbe mai la luce + Senza il giudiziario, il sistema non

avrebbe coscienza dei suoi punti di forza e di debolezza.

Stile monarchico

Caratteristica fondamentale delle persone che hanno uno SP monarchico: essere “monopolizzati”

da un’idea fissa per la quale sono disposte a lavorare a capofitto, scartando gli ostacoli sul loro

cammino, considerando il fatto di scacciarli dalla loro mente un elemento di merito, oltre che di

soddisfazione. Cambiando il contenuto dei suoi interessi, continuano a mantenere la

stessa modalità monocentrata, assolutistica.

Lo stile gerarchico

Gli obiettivi non possono essere tutti dello stesso ordine di importanza, né raggiunti con la stessa

quantità di risorse. Deriva il senso ed il piacere di stabilire ordini di priorità nelle cose e nei

passi da effettuare per implementarle. Lo SP gerarchico si accompagna ad un forte senso strategico,

Al bisogno ed il piacere di concepire le cose in” “sequenza” ed in “conseguenza”.

- Vantaggi dello SP gerarchico: Le persone con SP gerarchico sono tendenzialmente molto

organizzate e sistematiche nella presa delle decisioni e nella risoluzione dei problemi.

Lo studente con SP gerarchico tende inoltre ad applicare nella sua stessa scrittura e lettura una

valorizzazione differenziata dei punti da mettere in evidenza. Tratto considerato dagli insegnanti

come un segno di elaborazione intelligente

- Svantaggi: Laddove il compito da svolgere, scolastico o lavorativo, sia per sua natura monolitico,

“a modulo”, e si presti poco ad essere frammentato in sotto-obiettivi. L’eccessivo gusto per la

pianificazione sottrae energie agli aspetti di contenuto del piano e alla flessibilità che consente di

accettare imprevisti interessanti. L’eccessivo gusto per la pianificazione come esercizio mentale a

sé stante rischia di bloccare le decisioni in tempi rapidi.

Lo stile oligarchico

Lo SP oligarchico tende a perseguire più obiettivi contemporaneamente, spesso poco compatibili,

come non percepissero differenze di priorità o non volessero stabilirne. Gran disponibilità a

rispondere alle sollecitazioni esterne, correlativa difficoltà a “tenere a bada” sollecitazioni poco

compatibili, stabilendo priorità chiare.

- Vantaggi e svantaggi dello stile oligarchico: Le persone caratterizzate da uno SP accentuatamente

oligarchico possono portare a termine i loro compiti in maniera eccellente in assenza di particolari

Restrizioni di tempo o di risorse. In caso contrario, la loro incapacità a stabilire ordini di priorità

mette fortemente a rischio il risultato.

Lo stile anarchico

Lo SP anarchico estremizza la difficoltà a stabilire priorità di obiettivi che caratterizza lo stile

oligarchico, aggiungendovi: un approccio volutamente casuale ed un atteggiamento sfidante nei

confronti dell’autorità. Più che asistematiche, sono antisistematiche, non riconoscendo mai un corpo

di regole ed esperienze consolidate cui rifarsi, ma partendo ogni volta da zero.

- Vantaggi e svantaggi dello SP anarchico: A scuola, gli studenti con SP anarchico si mettono in

evidenza per una spiccata propensione a mettere in discussione ogni figura di autorità, anche frai

loro pari. Quando sono loro stessi una figura di autorità, non riescono a mantenere questo ruolo.

Il loro approccio casuale e globale alle cose non rende facilmente afferrabile Il discorso e crea

tensione nei gruppi, particolarmente con le persone dello stile opposto, e cioè lo SP gerarchico.

Attingono da varie fonti in maniera caotica e a 360°. Ciò può dare lo spunto ad altri, più

sistematici e pazienti, di canalizzare queste risorse per farle convergere verso un prodotto

compiuto.

Gli stili globale e analitico

 Lo SP è globale ricava senso dalle cose mediante un quadro generale che includa le specifiche

cose di cui si devono occupare. Atteggiamento mentale propenso alla speculazione filosofica.

Rischio: perdere di vista il livello specifico di concretezza a cui si colloca il discorso.

 Le persone con lo stile analitico, procedono in maniera diametralmente opposta. Considerano

come unità pertinenti del loro pensiero.Il loro approccio alle categorie di oggetti punta

l’attenzione sempre a ciò che è incluso piuttosto che a ciò che è includente.

Esistono persone fortemente caratterizzate in un senso o nell’altro, ma ne esistono altre che sanno

molto efficacemente combinare i due approcci. Sinergia è particolarmente utile in compiti che

richiedono numerosi passaggi finalizzati alla risoluzione di un problema: scrittura di testi

argomentativi, quasi tutti i problemi matematici dimostrazioni di teoremi. Nelle professioni: la

capacità di fluttuare fra i due stili e integrarli opportunamente: elemento vincente.

Gli stili internoed esterno

Le persone con uno SP interno preferiscono gestire individualmente cose e idee;

Appaiono concentrate sui compiti e sulle cose a scapito delle relazioni interpersonali, di cui

sembrano avere anche poca consapevolezza. Lo stile esterno è opposto e complementare. Nella

scuola, in linea di principio, è preferito lo stile interno, temperato da qualche apertura verso le

relazioni sociali.Vedi, tuttavia, le esperienze per realizzare apprendimenti in cooperazione, Es.

Cooperative Learning.

Fonti di variabilita’ negli stili di pensiero

Nelle società altamente industrializzate, la creatività, il senso critico, l’orientamento al compito

sono altamente valorizzate, Ciò favorisce gli stili , rispettivamente: legislativo + gerarchico +

globale + interno.

Laddove predominano modalità di organizzazione economica e sociale basate sulla collettività più

che sull’individuo, l’enfasi è sulle polarità opposte: esecutività + analiticità + esternalità.

Sesso: La tendenza dominante, nelle nostre società, è di vedere gli Stili dominanti nei due sessi

come prevalentemente orientati verso:

M: legislatività + gerarchia + globalità

F: esecutività + gerarchia + analiticità + esternalità

Tuttavia, non si tratta realmente di risultati empirici di ricerca, ma di stereotipi

Stile genitoriale: Appare come un fattore determinante, mediatore di tutte le altre influenze

educative ulteriori. Riconoscere possibili corrispondenze fra SP genitoriali e SP dei figli autorizza a

pensare che gli SP siano in parte insegnabili.

Le scuole tendono a creare in gran parte: stili esecutivi, gerarchici, un misto di analitico e globale a

seconda delle discipline, e, per quanto riguarda il rapporto con il compito, uno stile interno.

Tuttavia, vi è una certa variabilità da Paese a Paese, anche in Paesi che condividono la stessa lingua

ufficiale. Alcuni Paesi, inoltre, sono caratterizzati da particolare propensione a riformare i propri

sistemi educativi premiando stili a volte opposti e complementari rispetto a quelli poco prima

valutati positivamente. Inoltre, esiste la variabilità inerente alle fasi di insegnamento di una

determinata disciplina. Nelle prime fasi di insegnamento di qualsiasi disciplina, i livelli più bassi

favoriscono livelli esecutivi, poiché richiedono all’alunno di “piegarsi” ad un certo corpo di nozioni

e di principi, ad una ginnastica coltivata di per sé. I livelli più alti segnano il passaggio a processi

cognitivi di tipo legislativo, anche solo per ricostruire idee, principi ed esperimenti.

Infine, esiste una variabilità didattica legata alla finalità per cui si insegna una determinata

competenza. Caso della scrittura, le cui abilità possono essere insegnate in direzione giudiziaria, e

cioè in senso critico, in direzione legislativa, e cioè in maniera creativa, in direzione esecutiva, e

cioè come testi espositivi.

Alcuni stili di pensiero

Stile dipendente/indipendente dal campo: tendenza a riconoscere ed isolare elementi nascosti in

contesti complessi. La percezione dei campo-dipendenti è dominata dall'organizzazione del campo,

incontrando difficoltà nel riconoscere o individuare un dato elemento ed essendo legati alle

informazioni presentate, mentre i campo-indipendenti tendono a riorganizzare e ristrutturare i dati

forniti e a mostrarsi più flessibili nell'affrontare compiti. Il grado di dipendenza o indipendenza dal

campo viene solitamente individuato mediante riconoscimento rapido di figure geometriche

semplici poste all'interno di figure più complesse

Stile verbalizzatore/visualizzatore: tendenza a preferire ed utilizzare il codice linguistico,

pensando in parole, oppure il codice visuospaziale, pensando per immagini, distinzione

particolarmente evidente nei compiti di memoria in cui le informazioni vengono codificate,

organizzate e recuperate secondo lo stile prediletto. Proprio attraverso il confronto tra prestazioni di

memoria ottenute sia con una che con l'altra modalità di funzionamento cognitivo si rileva la

tendenza ad utilizzare l'uno o l'altro stile

Stile globale/analitico: tendenza a formarsi rappresentazioni complessive, prestando attenzione

contemporaneamente a più aspetti, oppure a considerare i dettagli, focalizzando l'attenzione su

singoli aspetti

Stile sistematico/intuitivo: tendenza a procedere passo dopo passo nei processi di ragionamento,

prende

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
16 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AliceDP97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Pinto Maria Antonietta.