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Estratto del documento

• Accomodamento: modalità di conoscenza non diretta che consiste nel comprendere che alcune informazioni non sono assimilabili alle

nozioni già possedute, ma richiedono strutture concettuali nuove

• Operazione mentale (o ragionamento): attorno ai 6­7 anni il bambino padroneggia il linguaggio e non si lascia ingannare dalle

apparenze

• Schema: struttura mentale che raggruppa e spiega un certo numero di esperienze.

Il bambino non è un adulto in miniatura: l’intelligenza infantile varia quantitativamente e qualitativamente rispetto a quella di un adulto. L’

intelligenza, secondo Piaget, si sviluppa in 4 stadi o periodi di sviluppo:

1. Stadio senso­motorio (dalla nascita a 2 anni): l’intelligenza precede il linguaggio. Infatti il bambino esercita fino al secondo anno di vita

una forma di intelligenza pre­verbale che si esprime attraverso i cinque sensi. In questo stadio ci sono sei stadi successivi: stadio dei

riflessi (0­2 mesi) dove il bambino applica alle diverse circostanze alcuni schemi innati come la suzione o la prensione; reazioni circolari

primarie (2­4 mesi) dove il bambino compie ripetutamente un’ azione che inizia e finisce nel proprio corpo come succhiarsi il pollice;

reazioni circolari secondarie (4­8 mesi) ovvero azioni ripetute che mettono il bambino in contatto con l’ ambiente esterno; coordinazione

mezzi­fini (8­12 mesi) dove il bambino coordina due azioni successive; reazioni circolari terziarie (12­18 mesi) dove il bambino effettua le

prime sperimentazioni attive nell’ ambiente; stadio delle rappresentazioni mentali (dopo i 18 mesi) dove il bambino acquista la capacità di

“evocare qualcosa” per mezzo di qualcos’ altro, sperimenta il gioco simbolico, l’ imitazione differita e la soluzione dei problemi.

2. Periodo preoperatorio (da 2 a 6 anni): la comparsa delle rappresentazioni mentali consentono al bambino l’apprendimento del

linguaggio, ovvero come usare le parole per riferirsi a oggetti e situazioni non presenti. L’ uso consapevole dei concetti linguistici è però il

frutto dello sviluppo di una capacità rappresentativa più ampia che Piaget chiama funzione simbolica, che avviene dai 2 ai 6 anni ed è

caratterizzata dal gioco simbolico (far finta di). In questa fase i bambini vedono la natura come un oggetto animato, vivente (animismo),

ritengono che tutto sia stato creato dall’ uomo (artificialismo) e tutto quel che avviene in natura ha un fine (finalismo). Il bambino è

egocentrico, ovvero non riesce ad assumere un punto di vista esterno al proprio corpo, ed irreversibile, quindi la mente del bambino

riesce a percorrere una sola direzione alla volta.

3. Periodo operatorio (da 6 a 14 anni): il bambino sviluppa la capacità di ragionare senza lasciarsi ingannare dalle apparenze. Il bambino

impara a seriare, numerare e classificare gli oggetti; supera la fase di egocentrismo e partecipa attivamente ai giochi con regole,

conquista una certa autonomia di giudizio morale. Il primo stadio del periodo operatorio (6­11 anni) è detto concreto perche i bambini

non sono ancora in grado di ragionare su concetti astratti. Il secondo stadio (11­14 anni) è detto, invece, formale perché i bambini

cominciano a ragionare senza preoccuparsi del contenuto concreto degli elementi, ma badando soltanto alla forma, cioè alla

concatenazione logica dei passaggi; nasce il pensiero ipotetico e si sviluppa il relativismo morale.

N.B.: le conquiste cognitive possono essere anticipate con opportuni interventi didattici!

Piaget sosteneva che la prima e insostituibile educatrice fosse la natura: il bambino è per natura buono, attento, curioso e dotato di interessi che è

compito dell’educatore valorizzare nel rispetto delle naturali tappe di sviluppo. Secondo Piaget gli educatori devono:

• Insegnare con gradualità

• Partire sempre dall’ esperienza diretta

• Dare spazio all’ apprendimento autonomo per scoperta

• Organizzare attività didattiche di gruppo

• Inserire il gioco nelle attività didattiche

• Centrare l’insegnamento sull’ acquisizione di abilità logiche di ordine generale (seriazione, classificazione, deduzione, inclusione)

piuttosto che sui contenuti disciplinari.

Dettagli
A.A. 2017-2018
3 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/03 Didattica e pedagogia speciale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francy.26skate di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia del corpo e della psicomotricità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Di Terlizzi Eleonora.