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Linguistica tedesca - morfologia Pag. 1
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FORMAZIONE DELLE PAROLE

Ci sono tre principali processi di formazione delle parole in tedesco: composizione,

derivazione e conversione.

Prima distinzione da fare è quella tra composti occasionali e composti usuali:

1. Composti occasionali: nella lingua tedesca nascono ogni giorno nuovi termini,

così per esempio ci si potrebbe riferire a un pompiere particolarmente

coraggioso chiamandolo Feurheld l’ascoltatore che non ha mai sentito questa

parola non avrà particolari problemi a capire di cosa si tratta. Tutti i composti

hanno iniziato la loro vita come composti occasionali. La grande maggioranza di

questi occasionalismi con il tempo si perdono. Alcuni diventano usuali.

2. Composto usuale: trova menzione nei dizionari. Es. Feuerschutz

Seconda distinzione tra composti copulativi e determinativi:

1. Determinativi: in questi sussiste una gerarchia tra i due elementi costituitivi: la

testa che è l’elemento principale, il modificatore che è l’elemento secondario.

La testa esprime il significato fondamentale, il modificatore contiene

informazioni supplementari che specificano il significato espresso della testa.

Es. caposquadra: capo è la testa e squadra è il modificatore. La testa è

portatrice delle categorie grammaticali dell’intero composto.

2. Copulativi: qui non sussiste un rapporto gerarchico tra i due elementi:

cassapanca è al contempo una cassa che funge da panca ma anche una panca

che funge anche da cassa. In questo caso l’ordine dei costituenti non è fisso es.

Hosenrock (gonnapantalone), taubstumm /sordomuto.

Tutti i composti fin ora considerati sono endocentrici ovvero il nucleo semantico

coincide con uno dei due elementi del composto. Il composto esocentrico ha un punto

di riferimento esterno che non coincide con quello dei due componenti: un pellerossa

non è un tipo di colore né un tipo di pelle. /rothaut, Blaurock)

I composti esocentrici sono detti composti possessivi. In tedesco il secondo

componente del composto è un sostantivo, il secondo un aggettivo. Abbiamo vari tipi

di composti:

NN: Abendbrot, Blumenstraub(b che è s)

 AN: Keinstadt (camera da letto)

 VN: Bindafden (spago), Denkmodell (modello di pensiero)

 PN:( Gegenangriff (contrattacco)

 AvvN: Soforthlfe(aiuto immediato)

Composti che hanno V come testa:

AvvV: entgegenkommen (venire incontro), hinaufsehen (guardare in alto)

 PV: durchdrehen (girare attraverso)

 AV: falschspielen (barare)

 NV:teilnehmen (prendere parte)

 VV: mahdreschen (umlaot sulla prima a, mietere)

Esistono anche composti aggettivali (NA, AA, VA, PA) e avverbiali (AvvAvv, AAvv, NAvv,

PAvv)

Il tipo di composto più diffuso è NN. I modificatori possono assumere vari ruoli

semantici:

Agente (chi compie l’azione)

 Paziente (chi subisce l’azione)

 Scopo

 Elemento costitutivo

 Beneficiario

 Possessore

 Tema, ambito

Il morfema di raccordo:

nella maggior parte dei composti nominali, i due elementi vengono uniti direttamente.

Questo è il caso se il primo elemento è una preposizione o un aggettivo. E’

prevalentemente il caso quando si tratta di una radice verbale non coincidente con un

sostantivo. Diffusi sono i quattro tipi di raccordo, collocati tra i due sostantivi del

composto: -e (Hundeutte), er (Bilderrahmen) en(professorenstelle) es (Leibesubung). I

morfemi di raccordo hanno la loro origine in morfemi flessivi indicanti il plurale

(e,er,en o il genitivo es).

ciò emerge da una serie di dati di fatto:

In molti casi un morfema di raccordo derivante da un morfema del plurale

 compare in un composto in cui il primo elemento è semanticamente un

singolare.

In alcuni casi un morfema di raccordo derivante da un morfema del singolare

 compare in un composto in cui il primo elemento è semanticamente un plurale

In molti casi un morfema di raccordo derivante da un morfema di genitivo

 maschile è usato con un primo elemento di genere femminile es. liebesgott(die

Liebe, gen. Der Liebe).

Uno stesso primo elemento può essere seguitoda morfemi di raccordo diversi.

 Regole:

Se un sostantivo forma un plurale in e o er probabilmente comparirà e/er es

 Kleiderschrank. Se un sostantivo femminile terminante in –e forma un plurale in

–n probabilmente comparirà –n (Hasenbraten)

Se un sostantivo ha il suffisso –ling o –tum comparirà sempre –

 s(Altertumsforschung, dopo i suffissi heit, keit, schaft, ung, ion, itat, e dopo

prefissso Ge spesso compare s.

Vediamo alcuni principali suffissi del tedesco che si usano per derivare rispettivamente

nomi, aggettivi, avverbi e verbi.

Suffissi per formare nomi:

E (da verbi) Wiege, Suche. (da aggettivi) Frische

o Er (da verbi) Lehrer,Schneider. ( da nomi) Kritiker, Musiker

o Heit (da aggettivi) Dummheit, Offenheit

o Keit (da aggettivi) Sauberkeit

o Igkeit (da aggettivi) Hilflosigkeit

o Nis (da verbi) Erlaubnis, Erlebnis

o Schaft (da nomi) Landschaft, Feindschaft

o Tum (da nomi) Unternehmertum

o Ung (da verbi) Verbindung, Blindung

o

Suffissi per formare gli aggettivi

Bar (da verbi) brauchbar

o Aft (da nomi) bildhaft

o Ig (da nomi) bergig

o Isch (da nomi) stadtisch

o Lich (da nomi)sommerlich

o Los (da nomi) konkurrenzlos

o

Suffissi per formare avverbi

S (da nomi) anfangs, abends, mittags

o Weise (da nomi) stundenweise, massenweise, (da aggettivi)notwendigerweise

o

Suffissi per formare verbi

Ieren (da nomi) telefonieren,rebellieren

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Publisher
A.A. 2017-2018
5 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/14 Lingua e traduzione - lingua tedesca

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuls.- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica tedesca e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Di Meola Claudio.