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Linguistica - modelli di spiegazione dell'uso del linguaggio Pag. 1
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dall’altra parte l’essere umano.

La prima tesi che può essere più vera di Putnam ci porterà a decidere che le teorie naturalistiche del cervello non hanno nessuna importanza

per comporendere tutto quello che gli individui svolgono.

Prendiamo in riferimento un avvenimento reale sugli studi recenti sull’attività elettrica del cervello mettono in risalto risposte differenti in base ad

rivelazioni normali od anormali, nelle classi delle rivelzioni anormali ad adempienze:

Di valori di parole;

1. Di regole sintagmatiche

2. Della condizione di specificità del riferimento sull’origine degli operatori;

3. Delle condizioni di località sul movimento.

4.

Queste soluzioni sono importanti per quanto concerne lo studio dell’utilizzo del linguaggio e principalmente per lo studio del significato.

Lo studio delle categorie di normalità, di anormalità rappresentano inoltre lo studio del cervello, dei suoi stati, delle sue peculiarità come lo studio

degli alogoritmi che vedono una linea retta ecc. IL cervello può essere studiato come altri sistemi complicati in differenti livelli: atomi, cellule,

sistemi computazionali-rappresentazionali (C-R) ecc. Gli studi sulle possibilità elettriche del cervello si appoggiano in connessione a due livelli: 1)

l’attività elettrica nel cervello ed i sistemi computazionali-rappresentazionali; 2) lo studio di ogni livello naturalistico sia per la sua peculiarità che per

il suo rafforzamento con le scienze della natura che forma una visione concreta.

Queste scoperte sul cervello sono sul medesimo piano delle scoperte della configurazione C nel momento in cui Pietro pensa ai gatti.

Le Terio C-R hanno una base di esperienza più solida di qualsiasi teoria che si trova agli altri livelli.

Infatti le cingue categorie descritte precedentemente hanno una vasta varietà di rilevanza empirica indiretta, ma se sono all’incontrario svincolate

dalle teorie C-R , gli esami sui potenziali elettrici del cervello sono solamente curisità.

Vi è un altro avvenimento quello concernente la scoperta della dislocazione percettiva dei clic dei confini di sintagma che per ora è una scopertà

sulla validità sulla sperimentazione, giacché differenti tipologie di certezza empirica sull’esistenza dei confini di sintagma sono

già più efficaci.

Forse le teorie C-R daranno le idee conduttrici per indagare sui processi dei fattori importanti, delle peculiarità

dell’organizzazione del cervello.

Per ora le teorie del linguaggio e del suo utilizzo più attendibili sono le teorie di C-R.

Nelle teorie C-R vi è una nozione essenziale che è simile al concetto di linguaggio nel senso comune: la procedura generativa che costruisce

delle descrizioni strutturali che ciscuna di esse forma un insieme di peculiarità fonetiche, semantiche, strutturali. Questa procedura la definiamo

linguaggio-i , che indico che questa idea del linguaggio è interna, singolare, intenzionale.

I linguaggi-i si possono differenziare dalla strutturazione concettuale, dall’abilità pragmatica, e questi sistemi possono essere rovinati in maniera

autonoma e sono messi uno rispetto all’altro in modo differente a livello dello sviluppo.

Il linguaggio-I precisa la forma, il valore degli elementi del lessio per esempio lavoro ecc, nel criterio di valutazione in cui queste peculiarità sono

individuate nella facoltà del linguaggio. In più in linguaggio-I dovrebbe spiegare che il soggetto di expect deriva dalla causa che X non ci sia o

sia identificato in Bill con altri risultati semantici.

Lo studio dei sistemi OR consente di fare vedere in che maniera gli individui pianificano le loro opinioni e comprendono quello che sentono dagli

altri individui, anche se questo studio è uguale allo studio di psicologia, fisiologia che riproducono lo studio di persone che distinguono gli oggetti.

La spiegazione per quanto concerne il linguaggio-I si deve scoprire principlamente a livello delle peculiarità della facoltà di linguaggio cifrate nel

cervello.

Infatti lo stato iniziale della facoltà del linguaggio fa sì che solamente u numero limintato di linguaggi-I si evolvi incominciando dagli stimoli, dagli

impulsi formali dati dall’esperienza, da ciò che abbiamo capito non si può ipotizzarre che lo stato iniziale definisca in maniea univoca il sistema

computazionale del linguaggio con un’ampia disponibilità di struttura lessicale, di scelte tra gli elementi grammaticali non lessicali.

Le varianti del linguaggio-I oltre alle possibilità enunciate precedentemente potrebbero limitarsi alla giustizia saussuriana od un frammento del

sistema fonologico che si può imparare.

Il linguaggio-I crea ciscuna espressione linguistica che racchiude istruzioni per i sistemi di svolgimento in cui vi è anche il linguaggio-I.

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Dettagli
A.A. 2013-2014
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher erica.depasquale di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof De Filippi Raffaella.