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VISIONE DEI FILM

1) “Susanna” di Ops?? 1983

2) “Questa è la mia vita” di Godard Gian Luc anni ‘60 (storia di una prostituta di nome Nanà)

Questi due film contengono elementi che possono delineare le differenze tra il cinema classico e moderno.

1) In “Susanna” i personaggi occupano il centro della scena CENTRALITA’ DEL SOGGETTO.

È un esempio di cinema classico l’inquadratura mostra una casa, poi l’insegna con il rispettivo indirizzo per poi riprendere i personaggi al suo interno ci fa capire l’ambientazione.

È un esempio di cinema classico.

2) “Questa è la mia vita”:

Il cinema classico si sviluppa tra gli anni ‘20 e ’30.

I film “classici” iniziano con delle inquadrature ampie che delineano l’ambientazione andando poi a restringersi sui singoli personaggi.

Il cinema moderno nasce in Francia tra gli anni ‘50 e ’60 dove viene denominato

“Nouvellevoges” (onda)

è un movimento che si diffonde a macchia d’olio anche in Stati Uniti, Germania e Paesi dell’Est (ancora controllati dall’Unione Sovietica). E’ un cinema che si oppone a quello classico: non nasce per successione al cinema classico ma per opposizioni legate al sistema ideologico.

I film “moderni” iniziano con delle inquadrature dirette sui personaggi tralasciando l’ambientazione. Il cinema classico non ha contenuti banali ed effimeri ma di alto livello culturale, vive di illusioni e ha un rapporto lineare con lo spettatore.

Il cinema moderno introduce nel mondo cinematografico una valenza politica molto forte grazie all’aiuto del braccio armato giovanile che si opponeva al sistema. La condizione di indipendentismo (film auto-prodotti) è una condizione di Libertà di espressione; tutto ciò porterà alla realizzazione di film a basso costo.

Nei primi anni alcuni produttori si

accorsero che l'indipendentismo poteva ottenere grazie agli ingenti investimenti un enorme successo economico (grazie alle ideologie). Nascerà poi il Post-Moderno per successione al moderno. Il cinema classico si sviluppa in un sistema industriale in cui le filiali occupano una posizione centrale. Le filiali svolgono 3 fasi: 1) produzione 2) distribuzione 3) esercizio Negli anni '50 i produttori a causa della legge anti-trust sono costretti a cedere la terza fase ovvero a esternalizzare l'esercizio. Le sale tendono a non acquistare film che non siano dei loro stessi produttori-editori e in questa situazione la casa di produzione "Medusa" sfiora il monopolio (li acquista tutti lei). Dagli anni '60 alla metà degli anni '70 si diffondono movimenti ideologici che si oppongono al cinema moderno e che riflettono la situazione francese degli anni '50. Il cinema francese CAMBIA, si rapporta con la società e diventa un luogo di.

Elaborazione e dinegoziazione (si vende ciò che si produce) "sporcandosi le mani con la realtà". I registi del cinema moderno escono per le strade delle loro città per capire la realtà che li circonda. Il cinema classico le storie venivano ambientate in contesti irreali. Il cinema moderno ha una libertà senza limiti. Il film "Il Laureato" degli anni '60 e "Easy rider" (racconta la storia di un gruppo di motociclisti che viaggiano per gli Stati Uniti) donano vita alla "nuova Hollywood". Il cinema realista si scaglia contro quello moderno in quanto rappresenta l'evasione dalla routine e occupava una piccola parte all'interno della cinematografia. Il "classicismo" non scompare ma viene affiancato dalle nuove espressioni: il modernismo, post-modernismo.

24/10 cinema come arte storia del cinema ci serve

TESINA (spiegazione)

Cap 10 e 11 trattano analisi (cinema come arte) formale e critica dei film.

Dobbiamo fare unatesi simile. Analisi stilistico, capire il loro stile/sistema formale.
  1. Premessa storica del regista (codici e tecnologie dell'epoca e tradizione cinematografica del tempo)
  2. Analisi formale/stilistica (scelte di montaggio, lavori di macchina, fotografia, movimento di macchina)
  3. Trovare le costanti presenti sempre nei loro film (narrazione lineare o..)
  4. I temi trattati nei film (il film parla di... [trama] perché le mette in scena in questo modo [stile])
  5. Bibliografia (i castorini – monografia sui registi analizzano bene i film) → Usa i testi e i castorini ma anche Cineforum e Duellanti (riviste) ma non internet. Chi fa Nolan, Spoladori ha fatto articolo su lui su i "Duellanti".
Da 6 – 7 pagine max 10 pagine. Cartella 30 per 60 ovvero 2000 battute. VISIONE DEI FILM
  1. 'L'anno scorso in Marienbad' 1960 di Allain Resnais (Alen René)
  2. 'Viale del tramonto' 1950 di Billy Wilder

lungometraggi è presente una "VOCE FUORI CAMPO" che aiuta il lettore a capire meglio la scena/storia/trama, è una voce incuriosente. Nel primo caso è la voce fuoricampo del cadavere del protagonista che giace nella piscina (è il regista nel film che scrive sceneggiature che non riesce a vendere). Dopo abbiamo un passo indietro, flash back ma è come se ci raccontasse la storia dall'oltretomba. La voce del fuori campo si incarna definitivamente nel personaggio e scompare si racconta una storia.

VOCE OVER di narratori assenti alla storia, guardano la storia con grande consapevolezza. A volte questa voce è esterna e neutra che si limita a dare informazione. In Kubric è una voce autoritaria che giudica.

VOCE OFF la voce del personaggio si incarna nel personaggio.

EXTRA DIEGETICHE esterne al racconto, musiche di accompagnamento che sente lo spettatore ma non i personaggi della storia.

DIEGETICHE la musica viene sentita sia

dallo spettatore che dai protagonisti della storia (scena in discoteca). OZZU avanguardia giapponese che non ha mai usato musiche extradiegetiche. Manifesto del Sincronismo Linch "Una storia vera". Usa rumori di fondo come un basso continuo che produce una vibrazione assillante e non una melodia.

2) La voce fuori campo sembra non dirci niente del film, descrivendoci lo spazio in cui avviene la scena, quando la voce trova un corpo sarà quello di un attore che vive la parola di altri. Il movimento di macchina è spiazzante, respingente (non aiutano lo spettatore a capire la trama) e irreale... Assimilazione dell'architettura con i corpi umani. Uso del montaggio è CONNOTATIVO DENOTATIVO significato narrativo (letterale), quello che vediamo. Contrario sotto CONNOTATIVO non ha alcun significato in relazione a immagini, musiche e parole.

Renais lavora molto sul recupero della memoria e del passato soprattutto in questo lungometraggio. Pone il

problema della realtà del ricordo, il passato deve entrare in un flusso temporale coerente oppure no; i personaggi del film entrano in crisi perché ogni momento presente diventa subito passato.

Nel cinema moderno i personaggi diventano persone. Il flash back nel film di Renais viene travolto dalla dimensione soggettiva mentre nell'altro film è oggettiva.

La memoria del XX secolo è diventata visiva ovvero una storia di immagini quindi la tradizione orale e scritta hanno perso di valore. Guerra del Vietnam è visiva mentre I e II prettamente orali. La visività della storia rende più fragile il ricordo. La manipolazione delle immagini visive è molto semplice e frequente.

Relazione di causalità: rapporto causa-effetto conseguenze che producono altre conseguenze (cinema Hollywoodiano). La vita però non è un rapporto di causa-effetto.

Questo cinema, di Renais, va contro quello Hollywoodiano perché vuole essere il

più possibile vicino alla realtà umana.

ACCREDITO CULTURALE SE ANDIAMO AD UN FESTIVAL 31/10

TESINA 50% dei film da guardare mettere in evidenza tutti i decenni di produzioni del regista oppure un decennio in particolare giustificando le nostre tesi con i decenni precedenti e successivi all’epoca presa in considerazione. Analisi dei singoli film non è richiesta (però fai un piccolo sunto) è importante lo stile. Dare un ritratto complessivo dell’autore tenendo conto dei film più importanti. Piccolo saggio sul cinema di..

APPROCCIO CRITICO NEI CONFRONTI DELL’ARTISTA. Generi frequentati (questione dei generi), film del 1949 di Carol Reed, “The third man”, tra gli attori Orson Wells (regista di QUARTO POTERE, uno dei film più famosi della storia del cinema). Wells era un regista che aveva però problemi nel finire i suoi film: spesso recitava in altri film per trovare i soldi per finire i suoi film (capitava che

Doveva truccare le attrici perché quelle "originali" erano magari morte). All'inizio sembra quasi una commedia, ma poi c'è subito l'elemento "thriller" che crea suspense. Accompagnamento musicale tiene insieme diverse scene del film, e diverse ambientazioni. Classica voce fuoricampo che all'inizio ci da delle informazioni per la lettura: è una Vienna dove si vive di intrighi e azioni criminose (all'inizio c'è un contrabbandiere morto in riva al fiume). Non entriamo certo in una clima di distensione: in termini di messa in scena, uno dei termini più interessanti è la presenza di inquadrature SATURE di elementi, "pronte a scoppiare"; dal punto di vista plastico la scena è costruita con straordinaria precisione e con un eccesso di pieni. (come nella pittura, l'occhio umano comincia dal centro a "leggere" tutti gli elementi e ci mette un po' di tempo a leggere

Questi elementi: i film di adesso hanno tantissimi elementi mail tempo di lettura concesso è davvero breve caso limite IL SIGNORE DEGLI ANELLI,esempio di come si fanno i blockbuster, lo spettatore si affatica per seguire tutti gli elementiche ci sono, la musica ecc ecc ci vuole fisico per seguire questi muscolosi blockbuster).Suggestione: la messa in scena ci da altri elementi: con la profondità di campo, realizzata conuna messa a fuoco totale, tutti gli elementi sono egualmente leggibili (offre un gran numero dielementi essendo tutti a fuoco); ci può essere una messa a fuoco parziale; movimento avantiCARRELLO: movimento di base insieme alla panoramica, per la formazione classica si fa condei carrelli molto simili a rotaie e la macchina da presa si muovo avanti e indietro su questerotaie. Carrello a seguire, carrello a precedere… (Scorsese tra i suoi cliché ha di sicuro il fatt
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
16 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Menzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi audiovisivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Gervasini Mauro.