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KEATON E IL GIOCO DELLE SOMIGLIANZE

Se Chaplin rappresenta la danza nel cinema, Keaton produce un cinema quasi tutto astratto che è pura musica dello spazio e del tempo. È il comico più astratto e il più surreale dei surrealisti. I corpi si incrociano senza mai incontrarsi, un oggetto o un'azione cambiano di senso appena ci si avvicina o ci si allontana.

Buster, il suo personaggio, è la maschera dell'inettitudine, che però è frutto di grande intelligenza e di una assoluta correttezza morale; la sua è una lotta per riportare gli uomini a contatto con la ragione e il sentimento. Questa lotta è basata su analogie e somiglianze ingannevoli (ad esempio, un oggetto che sembra avere una funzione invece ne ha un'altra o una situazione viene scambiata per un'altra che le somiglia), generando continui equivoci, che vengono subito sciolti, ma per lasciare posto ad altri equivoci.

Film: Convinct 13, 1920

One Week, 1920• •The Palyhouse, 1921 The Navigator (Il navigatore), 1924• •The Blacksmith (Il fabbro), 1922 Seven Chances (Le sette probabilità), 1925• •Cops, 1922 The General, 1926• •Sherlock Jr. (La palla numero 13), 1924 College, 1927• •The Electric House, 1922 The Cameraman, 1928

Il sonoro lo rovina, poiché il suo cinema è tutto di giochi visivi e la parola non ha importanza.

Negli anni ’50 è costretto a lavorare per altri, pronunciando pochissime battute; ma lo ritroviamo in un film di Alan Schneider: Film del 1965 in cui Keaton interpreta se stesso, nella lotta di un uomo che non vuole essere guardato danessuno e usa il linguaggio cinematografico non per mostrarsi, ma per nascondersi.

• STROHEIM: LA PROFONDITÀ DI CAMPO E LE METAFORE

Stroheim, tragico, perseguiva un’idea del cinema come arte grandiosa, colossale e sfarzosa, basata sullo spreco e misein difficoltà i suoi produttori,

Inoltre la sua lotta in difesa dell'autore come padrone del film lo portò alla rovina. I suoi film, Blind Husbands (1918), Foolish Wives (1921), presentano storie e scene provocanti, crudamente sensuali che sfidano il perbenismo e l'ipocrisia della borghesia americana e la falsa generosità dei produttori hollywoodiani.

In Greed (Rapacità, 1924) realismo e metafora sono fusi in un tutto unico. La profondità di campo diventa lo strumento principale per sviluppare i contrasti dentro l'inquadratura. In questa esaltazione dei conflitti dentro l'inquadratura, Renoir e Welles saranno i suoi eredi.

La lezione di Stroheim sarà il fondamento del cinema d'autore, basato sull'osservazione crudele e intensa dei volti e dei corpi.

Greed (Erich Von Stroheim, 1924)

Il capolavoro di Stroheim Greed doveva durare circa sette ore (42 bobine), ma venne tagliato e ritagliato a tal punto da ridurlo a sole 10 bobine, circa 108 minuti. Furono

cancellati interi episodi e personaggi e Stroheim non lo accettò mai. Greed è la prima grande sfida a provocazione sociale e culturale, in quanto Stroheim pensava che il film non dovesse offrire un rilassato piacere allo spettatore, ma, anzi, dovesse chiedere un duro e lungo impegno intellettuale e fisico. Più tardi diresse una Vedova allegra, che trasformò in una cinica e tetra descrizione delle feste depravate e libertine della vita di corte. Il film successivo, Queen Kelly, 1928, doveva essere ancora più provocante, ma la sua concezione del cinema presto risultò incompatibile con il sistema e con l'avvento del sonoro gli fu sospeso l'incarico di girare Queen Kelly. Poi lavorò come attore in opere di altri registi, rendendoli famosi.

5. CINEMA COME ARTE SOVVERSIVA: IL FUTURISMO ITALIANO E LA RIVOLUZIONE RUSSA

AVANGUARDIE ITALIANE

  • Il secolo della tecnica

Non era solo il cinema che stava cambiando vita e cultura nel '900.

C’erano macchine più importanti, come i mezzi di trasporto, che cambiavano il mondo. Un filosofo definì infatti il Novecento come il “secolo della tecnica”. Le avanguardie europee negli anni ’20 sono tutte fondate sul grande sogno della macchina: • Prima di tutti, i futuristi italiani lanciarono il sogno di rivoluzionare la vita con le macchine • Seguiti dalle avanguardie francesi (cubismo e dadaismo) che scompongono tutto con figure geometriche e meccaniche. • I futuristi russi vedono nelle macchine la rivoluzione socialista • Mentre per le avanguardie tedesche l’idea della macchina assume significati più tenebrosi, fino a raggiungere una mescolanza tra vita e morte, organico e inorganico. Ma tutte hanno in comune l’interesse per il cinema. Le avanguardie suggeriscono però un cinema diverso da quello narrativo, che frantuma i modelli conosciuti, che scandalizza e trasgredisce. La modernità si annuncia con.

La distruzione di ogni forma e modello tradizionale.

  • I futuristi italiani e la comicità

Futurismo italiano = primo salto verso la modernità. Marinetti e altri futuristi rifiutarono le arti tradizionali e uno dopo l'altro furono pubblicati manifesti futuristici e l'ultimo di questi fu il Manifesto della Cinematografia futurista del 1916, in cui gli autori dicevano che il cinema era da considerare arte futurista per natura. In polemica contro il cinema narrativo, i futuristi proponevano un cinema nuovo, si percepiva la voglia di novità, e la ricerca di un linguaggio nuovo rispetto a quello vecchio e pesante del passato.

Volevano fare del cinematografo lo strumento ideale di una nuova arte, la cui caratteristica essenziale è il montaggio. Il cinema è per loro anche il più affascinante mezzo di trasporto, colgono subito infatti l'identità di cinema e movimento.

Per spezzare la tradizione si faceva appello anche al teatro di varietà.

Il solo capace di coinvolgere il pubblico in una partecipazione attiva. I primi esperimenti filmici furono fatti da Ginna e Corra (i fratelli Corradini) con 4 film del 1911 in cui la pellicola era colorata a mano. Altro film di Marinetti del 1916 Vita Futurista mostrava i futuristi che disturbavano la quiete pubblica. Unico film salvato dalla distruzione è Thais, o Perfido incanto di Bragaglia del 1916.

I futuristi adoravano il cinema comico popolare che celebrava il movimento e il montaggio e incarnava quindi la poetica futurista.

L'influenza del futurismo in Europa. Le teorie futuriste furono fonti molto importanti per tutte le avanguardie successive, francesi, russe e tedesche. Il futurismo è la prima corrente artistica che si interessa al cinema come linguaggio e come movimento del linguaggio. Ma in Italia non c'è solo il futurismo che influenza il cinema. La pittura moderna, liberty o Art nouveau, sono fonte di ispirazione per un altro genere del cinema.

cinema italiano: il diva-film (Thais) in cui tutto era assolutamente stravagante ed eccessivo. Un pregio di questo genere fu di creare una nuova figura di diva o di donna: seduttrici tristi e dolenti, vittime di amori sconfinati. Le nuove dive dominarono il cinema italiano ed europeo, creando i presupposti per il grande fenomeno del divismo in America.

Un altro genere del cinema italiano, il diva-film e la scoperta del primo piano. In Italia, il periodo tra il 1915 e il 1921, sarà molto significativo per la creazione del divismo e per la scoperta del primo piano e delle sue infinite possibilità espressive. Attorno alla figura della diva si sviluppa un genere: il diva-film, dramma aristocratico elegante, raccontato con inquadrature lunghe, con rari e linghissimi piani delle protagoniste femminili, ambientato in ville settecentesche o neoclassiche. Questo genere lancia grandi figure femminili come Pina Menichelli, Leda Gys, Francesca Bertini. Nascono anche diversi e opposti tipi di.

recitazione da quella naturalistica, semplice ed estesa, a quella eccessiva ed esasperata, con lunghe pose d'amore e passione. Anche i primi piani sono straordinariamente lunghi e intensi, diversi da quelli narrativi del cinema americano contemporaneo. AVANGUARDIE RUSSE
  • Il futurismo russo e la rivoluzione come festa
Diverso dal futurismo italiano, il futurismo russo si proponeva di non estetizzare la vita, ma di trasformare realmente sia l'arte che la vita, costruendo un'arte nuova in un mondo nuovo. Bisogna sottolineare l'importanza culturale della rivoluzione russa, culminata nel 1918 con la presa del Palazzo d'Inverno (residenza degli zar). La rivoluzione fu un grande evento distruttivo, di liberazione sociale, ma anche costruttivo, di rinnovamento artistico e di creazione di nuovi modelli espressivi. Ogni rivoluzione è sempre all'inizio una grande festa. In tutte le rivoluzioni si libera un potenziale di ricchezza intellettuale, la forza diogni rivoluzione sta nella rottura di tutti i vincoli e nella creazione di nuovi rapporti umani. Maper vivere insieme gli uomini hanno bisogno di leggi che regolano i rapporti tra di loro, frenando l'anarchia per il benecollettivo. Quindi da ogni rivoluzione nascono nuove istituzioni, nuove tradizioni, e nuovi sistemi di potere. Dallalibertà assoluta si ritorna al potere centrale.

Così fu anche in Russia: la rivoluzione in pochi anni iniziò a diventare una formula rigida, ad esempio: la presa del Palazzo d'Inverno del 1918 veniva ripetuta tutti gli anni; così già l'anno dopo, la ripetizione di questo avvenimento era diventata un "autodramma", uno spettacolo grandioso in cui tutta la città recitava rievocando la propria impresa. Questo si ripeteva ogni anno, fino a quando non diventò uno spettacolo come gli altri, e dopo 10 anni la rivoluzione era solo un ricordo.

La festa (rivoluzione) divenne poco a poco uno

spettacolo (tradizione). Così la rivoluzione perse tutto il suo potenziale creativo, ma in quei primi anni ci fu uno straordinario fermento. Innanzitutto si voleva liquidare tutta la letteratura e la pittura del passato per creare nuove arti per un mondo nuovo. Poila FEKS (Fabbrica dell'Attore Eccentrico), futurista, voleva creare attori-acrobati. Anche per i russi il circo entrava nel teatro e nel cinema come modello eversivo e dissacrante. Tutto cambiava continuamente: con la rivoluzione tutto doveva essere rifatto e rinnovato.

È con il teorico Viktor Sklovskij che si concentrano i cambiamenti:

  • Sua era la teoria dello "straniamento" che sarebbe un cambiamento del punto di vista, uno spostamento improvviso, imprevedibile.
  • Altra grande idea: il primato della forma: ogni opera d'arte è importante non per il contenuto, ma per la forma (formalismo).

I grandi cineasti russi: Kulesov, Vertov, Ejzenstejn, Pudovkin, Dovzenko, partono da un

spettatore diventa parte attiva dell'esperienza. Questo approccio innovativo coinvolge il pubblico in modo diretto, creando un'atmosfera di partecipazione e interazione. Durante questi spettacoli, gli spettatori possono ballare, cantare e persino recitare insieme agli attori. Questa nuova forma di cinema si basa sull'idea di rompere le barriere tra palcoscenico e platea, creando un'esperienza unica e coinvolgente per tutti i partecipanti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher N. A. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e tecniche dei linguaggi audiovisivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Alovisio Silvio.