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MARX
Vita: nasce a Traviri nel 1818 da una famiglia di ebrei, studia giurisprudenza e filosofia a Bonn e Berlino, redattore capo del giornale intitolato "la gazzetta Renana". Dopo l'abrogazione del giornale si trasferisce dalla Germania a Parigi, venne poi espulso su pressione della Prussia e si trasferisce in Belgio dove da vita alla "lega dei giusti" che diventerà "la lega dei comunisti". Dopo i moti del 48 che colpiscono l'Europa si ritrasferisce in Germania dove diventa redattore capo della nuova gazzetta renana, organo democratico rivoluzionario. Si trasferirà a Londra dove svolgerà attività pubblicistiche e studia economia politica. Nel 1864 partecipa alla fondazione della "Prima internazionale". Muore a Londra nel 1883.
Istruito sui testi di Hegel- Testimone delle rivoluzioni sociali del suo tempo (moti del '48, la Comune di Parigi)- Il Capitale: tre volumi, di
civile, interessato solo al proprio benessere e profitto- Comunista = rappresentante degli interessi del proletariato, lottando per l'abolizione della proprietà privata e la creazione di una società senza classi- La democrazia borghese è solo una forma di governo che protegge gli interessi della classe dominante- Il comunismo mira a una democrazia reale, in cui il potere sia nelle mani del proletariato e la proprietà privata sia abolita- La lotta di classe è il motore della storia, con il proletariato destinato a rovesciare la borghesia e instaurare una società comunista- Il comunismo non è solo un'utopia, ma una necessità storica basata sullo sviluppo delle forze produttive e le contraddizioni del capitalismo- La rivoluzione proletaria è l'unico modo per raggiungere il comunismo, attraverso la presa del potere politico e l'abolizione della proprietà privata- Il comunismo non significa la negazione della libertà individuale, ma la sua realizzazione piena attraverso l'eliminazione delle ingiustizie sociali e delle disuguaglianze- Il comunismo non è solo un sistema economico, ma una visione del mondo che mira a una società giusta e solidale.civile- I diritti dell'uomo sono separati da quelli del cittadino in quanto quest'ultimo è un egoista separato- dalla società. Esistenza politica del singolo divisa dalla vita quotidiana della società in cui vive- La democrazia (uguaglianza formale davanti alle leggi) impedisce la liberazione umana, possibile- solo eliminando la divisione tra Stato e Società civile. Rottura di Marx con la sinistra hegeliana (per Marx troppo speculativa e poco realmente attiva)- Il mondo deve essere trasformato- Marx: alienazione politica alienazione economica. Alienazione del proletario quando la sua forza-lavoro è centrale per la produzione- Analisi del concetto di trasformazione della natura umana (scritti maturi)- - 59 -I proletari possono, potenzialmente, ribellarsi alla costituzione in classi della società- Opposizione del proletario alla proprietà privata; il borghese non si può più appropriare del lavoro- altrui.storiaMaterialismo storico
La storia è solo storia di lotte di classe
Comunismo definito come mera abolizione della proprietà privata, è però anche una potenziale risoluzione della storia (possibilità di superamento del "dominio dell'uomo sull'uomo")
Critica all'ideologia
Economia e struttura sociale che su di essa si costruisce in un dato periodo basi della struttura politica ed intellettuale di quella stessa epoca
La vita determina la coscienza- Ideologie: necessarie sublimazioni dell'esistenza materiale dell'uomo- L'ideologia legittima il potere di una classe sull'altra (le ideologie dominanti sono della classe dominante)
Modo di produzione
La struttura economica condiziona le sovrastrutture
L'insieme dei rapporti di produzione definisce la struttura economica della società, il "modo di produzione"
Quattro modi di produzione
- Asiatico
- Antico
- Feudale
- Borghese moderno
Sviluppo dei rapporti di produzione porta al passaggio da un modo al successivo, ma quando sono state sviluppate tutte le forze produttive non resta che la rivoluzione sociale. Rivoluzione comunista come atto ultimo, automatico e necessario è davvero così? NO!
Storia = produzione e riproduzione della vita reale, non semplice struttura economica. La storia è costruita dagli uomini in base alla tradizione e alle circostanze immediate, non subase del completo libero arbitrio.
Scontro teorico intestino al movimento operaio e marxista (tra fine Ottocento e Prima Guerra Mondiale - 60).
Il "Manifesto".
Classe in sé e classe per sé.
Classe in sé: oggettiva posizione sociale degli individui.
Classe per sé: entità politica che si contrappone ad altre classi.
I comunisti lottano per la classe "in sé" (lo fanno anche altri), ma risvegliano negli operai la coscienza di classe "per sé" in lotta con.
la borghesia
I comunisti sono l'elemento più avanzato nel movimento reale- I socialisti sono additati come "passatisti"- La borghesia non può esistere senza cambiare i rapporti sociali- La rivoluzione è proiettata esclusivamente al futuro-Critica del socialismo utopisticoNonostante abbia scoperto l'antagonismo tra classi, il socialismo utopistico è da criticare, perché eccessivamente astrattoLa concezione marxista di comunismo resta invariata, cambia il suo orizzonte di realizzazione- Nel Manifesto la crisi del capitalismo è imminenteo Dopo i moti del '48 sedati nel sangue, Marx vede questa rivolta come un grandioso avvenimento, ma solo come banco di prova dell'esistenza del proletariato come soggetto politico; i reali tempi di realizzazione sarebbero stati molto più lunghiMarx serie di scritti sui moti del '48: analisi delle classi e concezione della politica- Necessità di
libertà civili per il consolidamento della lotta proletaria (gravi conseguenze della loro soppressione, legata al capitalismo)
Studio dell'economia politica invece dell'attività pubblicistica
Primi abbozzi de Il Capitale
La critica dell'economia politica
Valore d'uso e valore di scambio
Merce = astrazione reale (come il denaro)
- Prodotta dal lavoro umano
- Ha un valore d'uso (utilità per chi compra)
- Ha un valore di scambio (dominante su quello d'uso): è, in astratto, una data quantità di lavoro umano
I rapporti sociali vengono ridotti a rapporti tra cose
Nel capitalismo vengono considerati solo gli scambi tra libere persone, socialmente alla pari
- La produzione capitalistica in realtà si basa sullo sfruttamento
- Forza-lavoro, pluslavoro, plusvalore
L'operaio concede la propria forza-lavoro, non lavoro in sé
- Il salario è il compenso per la forza-lavoro data
- Lavoro necessario (quello
effettivamente necessario per produrre una data merce) + pluslavoro- (attività dell'operaio non retribuita)Dal pluslavoro nasce il plusvalore, a tutto vantaggio del capitalista (= sfruttamento)-Il concetto di sfruttamentoIl capitalista cerca di estendere al massimo la giornata lavorativa per avere più pluslavoro, facendo- valere il suo diritto di acquirente della forza-lavoroL'operaio vuole limitare la giornata lavorativa in qualità di venditore di forza-lavoro- Capitale = rapporto sociale antagonistico capitalista-operaio-Plusvalore assoluto e relativoIl concetto di sfruttamento è dinamico e mutevole- Una volta posto il capitale come grandezza fissa di riferimento, il primo modo in cui il capitalista- può accrescere il pluslavoro è aumentare le ore di lavoro: plusvalore assoluto 61Lotta per la durata della giornata lavorativa, anche con l'intervento dello Stato: al capitalista non- resta che intensificare il lavoro
necessario con l'ausilio delle tecnologie: quello che si ricava dal cambiamento dei rapporti tra lavoro necessario e pluslavoro è il plusvalore relativo. Sussunzione formale del lavoro al capitale: il capitale sottomette alle proprie leggi un modo di lavoro nato prima del capitalismo. Il plusvalore può essere prodotto solo aumentando le ore di lavoro (p. assoluto). Sussunzione reale del lavoro al capitale: il capitale organizza i modi di lavoro. Promuove l'applicazione della scienza al processo produttivo (p. relativo). La politica. La socializzazione del lavoro è una base della transizione al comunismo, in quanto sviluppa la contraddizione tra carattere sociale della produzione e carattere privato dell'appropriazione. Non esiste un modello di transizione definito da Marx. Cenni generici dell'organizzazione della società comunista. Marx non è un utopista, non sogna il mondo immaginario, ma si sofferma sulle contraddizioni interne alla società.società capitalistica da cui può nascere la coscienza di classe degli operai
La Comune di Parigi è una sfida alle teorie di Marx- Segue una guerra in cui si è abbandonata la lotta di classe in favore del nazionalismo
o Esito di una rivoluzione proletaria non nel cuore del capitalismo (che per Marx è ino Inghilterra) ma in Francia
Primo governo della classe operaia- Forma politica che consente l'emancipazione dal valore economico del lavoro- La classe operaia non può solo prendere lo Stato e farlo funzionare secondo i suoi fini- La libertà sociale e politica, nella Comune coincidono-La dittatura del proletariato
La Comune è un esempio di forma politica finalmente scoperta- Rivoluzione proletaria dittatura rivoluzionaria del proletariato- Transizione tra società capitalistica e comunista- Nella politica sovietica del XX secolo, questo concetto diviene autorizzazione dello Stato a dominare- sulla società in modo
Lo Stato libero è quello in cui è la società a dominare sullo Stato, e non viceversa.
Deperimento dello Stato
La dittatura del proletariato (inteso come grande massa del popolo) ha come obiettivo il deperimento dello Stato.
Difficile conciliazione tra "transizione dal capitalismo al comunismo" e "teoria degli stadi del percorso verso la società senza classi" (in cui il comunismo è differenziato dal socialismo per i marxisti ortodossi).
Per Marx, il comunismo si realizza in due fasi:
- Prima fase: mantenimento di alcune strutture capitalistiche negli ambiti giuridici ed economici, non ha un'autonomia strutturale
Seconda fase: "ognu