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Linguaggi audiovisivi - ipersintesi del montaggio Pag. 1
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Il montaggio nel cinema

In Ottobre, l'effetto comico viene ottenuto montando didascalie di cariche sempre più alte con 5-6 pezzi della scala del Palazzo d'Inverno: dittatore - generalissimo - ministro, ecc. Il conflitto tra continuare a salire le scale e rimanere sempre allo stesso punto produce una risultante intellettuale: il discredito satirico.

Il montaggio connotativo viene applicato in 2001: Odissea nello spazio di Kubrick - 1968, l'episodio vede una delle scimmie "Guarda la luna" scoprire che l'osso di uno scheletro può diventare uno straordinario strumento di offesa per sottomettere al proprio dominio le altre specie animali. Il gioco delle angolazioni dal basso (con la macchina posta addirittura sotto il livello del terreno), l'inno del superuomo straussiano e lo slow motion concorrono insieme nel dare la enfasi al significato che si intende rappresentare.

Il montaggio formale si basa sulle componenti grafico-spaziali e ritmico-temporali.

Le prime, sono fortemente proposte dal modello giapponese del regista Ozualternativo al cinema classico. Ozu rifiuta i modi usati del campo e controcampo ponendo la sua macchina da presa non a fianco dell'uno odell'altro personaggio ma sulla linea immaginaria in modo che che non guardino in diverse direzioni (destra e sinistra) ma direttamente versol'uno e viceversa. In Fiori d'equinozio - 1958 le inquadrature riprendono, per altro, il volto della donna più da vicino rispetto a quello dell'uomo inmodo che risultino sullo schermo della stessa grandezza. E' la simmetria a dominare e l'armonia delle forme (il viso ovale dei personaggi e le figureposte dietro loro). Kubrick è un altro regista che in Full Metal Jacket - 1987 preferisce sottolineare la specularità delle immagini: due soldatidialogano fra loro, dietro vi sono altri due soldati seduti sulla brandina uno di fonte all'altro, tutto a richiamare il

senso del rigore. Per le caratteristiche ritmico – temporali distinguiamo: - il ritmo regolare: fondato sulla successione di brevi inquadrature della stessa durata; - il ritmo accelerato: dove i piani che si succedono sono via via più brevi degli altri; - il ritmo irregolare: in cui le inquadrature che si succedono hanno una durata diversa. La componente ritmica ha trovato la massima espressione nei film dell’avanguardia sovietica degli anni venti. Il montaggio discontinuo - Un modo per poter creare discontinuità spaziale è quella di superare la linea di 180° e sistemare la rappresentazione a 360°, senza una motivazione. Ozu preferisce girare intorno ai personaggi, scavalcando più di una volta il campo e anche tra i dialoghi ci ritroveremo a guardare i personaggi più volte rovesciati, causando una sensazione di spaesamento allo spettatore. - Un altro metodo di dar vita ad una discontinuità spaziale è il falso raccordo (jump).

cut) come due inquadrature dello stesso soggetto che non hanno differenti angolature come suggerito dal cinema classico. Tale ripetizione viene sfruttata da Hitchcock per esempio in Psycho- 1960 (scena dell'omicidio nella doccia) per creare un effetto di suspense.

Un'altra frequente soluzione i discontinuità spaziale è l'inserimento di inserti non dietetici, come il pavone meccanico in Ottobre o il gregge di pecore in Tempi moderni di Chaplin - 1935.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Menzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguaggi audiovisivi e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Gervasini Mauro.