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N N
costo minimo;
- Tempo di massima accelerazione (di crash), costo di crash (T , C ): è il minimo tempo
C C
possibile al costo massimo; un aumento di risorse incrementerebbe i costi e probabilmente
anche le durate (disordine o regime entropico).
Escludendo lo scenario di mancata programmazione è possibile individuare una
cosiddetta funzione di costo di tempo guadagnato, la quale esprime l'incremento di costo
diretto associata all'unità di tempo risparmiata (quanto costa ridurre la durata di un'unità
di tempo) C = C -C / T - T
TG C N N C
Allo stesso modo, al contrario, posso avere un risparmio derivante dalla dilatazione delle
durate delle lavorazioni, in particolare per quelle che non incidono direttamente sulla
durata complessiva dell'intervento, ovvero le attività non critiche.
Il costo normale è quello da sostenere per fornire all’attività le risorse necessarie perché la
durata corrisponda a D ; il costo di crash, invece, è quello corrispondente alla quantità di
ij
risorse necessarie a ridurre la durata da D alla durata di crash.
ij
I costi diretti sono quelli necessari ad effettuare le varie attività produttive, vengono
determinate in modo complessivo in base alla quantità di materiale, numero di ore di
lavoro della manodopera.
I costi indiretti, invece, riguardano le spese di cantiere che, però, non sono finalizzati ad
una lavorazione.
I costi esterni, infine, non riguardano lo specifico cantiere: queste voci, quindi,
comprendono le spese generali dell'impresa, come gli affitti, tasse, imposte, costi
amministrativi. Se l'impresa ha più cantieri, questa stessa può spalmare tali costi sulle
diverse commesse in corso; inoltre, si sottolinea come non vi sia un rapporto diretto tra un
incremento di costo ed una riduzione di tempo.
Analizzando un reticolo P.E.R.T. relativo ad un piano normale (durate mediane) e ad uno
di crash (durata mediana di crash) è possibile visualizzare alcune differenze sui relativi
percorsi critici, non sempre coincidenti.
Il piano di crash a costo minimo (T , C ) consiste nel mantenere i percorsi critici del
C MIN.
piano di crash, dilatando le durate delle attività non critiche del piano di crash in modo
da renderle pari a quelle del piano normale; tale modello comporta la massimizzazione
dei rischi, in quanto se ho fatto diventare tutte le attività critiche ogni possibile ritardo
comporterebbe un ritardo complessivo.
Per realizzare un piano di crash a costo minimo è necessario seguire un preciso algoritmo:
- Ordinare le attività per costo di tempo guadagnato decrescente;
- Contrarre le attività critiche fino a quando la loro durata non corrisponda alla durata
mediana di crash (in ordine di C decrescente);
TG
- Dilatare le attività rimanenti fino a farle diventare critiche o ad affidargli una durata
normale (sempre in quell’ordine). Non sempre è possibile arrivare ad una durata normale,
in quanto si rischierebbe
La modifica di ogni attività comporta la definizione di un piano intermedio. Tali costi
risultanti sono i costi diretti; a questo punto analizzare le voci di costi indiretti ed esterni
(dipendono dalla durata complessiva del piano): infatti oltre alla valutazione dei costi
diretti è necessario fare i conti in relazione ai costi indiretti ed esterni, legati direttamente
alla durata dell’intervento ricerca del costo totale minimo tra tutti i piani intermedi.
Questa scelta non implica una garanzia del miglior piano, bisogna analizzare comunque i
vincoli e le esigenze di ogni intervento (come ad esempio delle scadenze inderogabili).
Capitolo 4 – Direzione Lavori:
Tradizionalmente la direzione lavori si è occupata di controllo costi e tempi; oggi in realtà
il concetto è mutato, in quanto la progressiva introduzione di nuove tecnologie rispecchia
la corrispondente diminuzione delle lavorazioni delle imprese edile a fronte di un maggior
impiego di operatori specializzati e sub appaltatori. Pertanto la definizione di direzione
lavori è legata in modo particolare alla gestione e all’unificazione di tutti gli operatori
presenti in cantiere, al fine di accorpare un organismo edilizio concepito attualmente in
modo molto frazionato a seconda dei campi di specializzazione.
L’ufficio di direzione lavori è istituito dalla committenza prima del bando di gara: tale
ufficio è composto da un direttore dei lavori, il quale può essere affiancato da assistenti in
tenuta di direttori operativi o ispettore di cantiere. L’ufficio è preposto al coordinamento,
alla direzione, controllo tecnico, amministrativo e contabile dell’esecuzione
dell’intervento in relazione a quanto pattuito in sede contrattuale.
Il direttore dei lavori principalmente deve organizzare e coordinare in modo unitario un
processo di progettazione e costruzione: spesso sono richieste competenze talmente
vaste e complesse che si ricorre ad una serie di direttori dei lavori, a seconda dei campi di
specializzazione, i quali vengono riuniti in un collegio di direzione lavori. Tale figura
professionale è nominata dall’impresa o dalla committenza, in funzione dei casi; in
mancanza di fiducia è possibile revocarlo e sostituirlo (è necessario predisporre adeguata
documentazione al comune ed una redazione di verbale dettagliato da parte del DL
uscente in cui si descriva lo stato di fatto dell’intervento, controfirmato dal nuovo DL =
stato di consistenza). Tale avvicendamento può essere disposto anche in seguito ad una
rinuncia, per motivi di difformità dai titoli autorizzativi (esecuzione fuori norma quindi
rinuncio ad accollarmi dei rischi): al fine di tutelare la propria figura professionale, quindi, si
richiede la segnalazione di difformità e la conseguente presentazione di dimissioni (in
questo caso vengono meno le responsabilità in caso di pericoli). È possibile che il
progettista coincida con il DL.
Uno dei principali compiti della DL è l’accettazione dei materiali e delle opere compiute:
per tale ragione si richiede una competenza almeno pari a quella del progettista; egli
può inoltre disporre di controlli tecnici, prove e prelievi a campione al fine di garantire la
rispondenza tra quanto realizzato e quanto progettato. Al termine dei lavori si richiede
alla DL la presenza alle operazioni di collaudo, nonché la sorveglianza delle lavorazioni in
fase operativa (alta sorveglianza, ovvero più accurata rispetto a quanto svolto dal
direttore di cantiere, figura dell’impresa). È richiesto, inoltre, anche il massimo livello di
sicurezza durante le lavorazioni, quindi la minimizzazione delle situazioni di pericolo. Altri
aspetti sono legati alla propensione verso soluzioni sempre più innovative (che non
debbano andare a discapito del livello di affidabilità e durabilità dell’opera), ma anche
verifiche sui piani di manutenzione e relativi manuali d’uso. Infine è importante la gestione
delle lavorazioni in termini di tempi, flessibilità operativa (interferenze), amministrazione e
contenimento dei costi. Un aspetto fondamentale risulta quindi un’approfondita analisi
del progetto prima della realizzazione; da non sottovalutare è il controllo legato alla
competenza della manodopera, quindi al livello esecutivo atteso dalle lavorazioni.
FASE DI ACCETTAZIONE (prima dell’affidamento dell’incarico): dichiarazione di
cantierabilità del progetto;
CONSEGNA DEI LAVORI: redazione della documentazione relativa allo stato di fatto del
luogo, comunicazione di consegna lavori (ovvero affido l’area di cantiere all’impresa),
rispondenza tra verbale di stato di fatto e luogo delle lavorazioni.
SOSPENSIONE DEI LAVORI: la DL può imporre la sospensione motivata dei lavori con
definizione di verbale da consegnare alla committenza, programmazione di sopralluoghi
per la verifica dello stato di fatto e conseguente verbale di ripresa lavori.
CONTABILITà LAVORI: verifica dei documenti contabili, redazione degli atti contabili e
pubblici, verifica e certificazioni delle misurazioni, compilazione del S.A.L..
ACCETTAZIONE MATERIALI: redazione dello stato delle lavorazioni, inventario dei materiali,
macchine e mezzi d’opera, disporre l’allontanamento dei materiali non conformi a
quanto pattuito.
ULTIMAZIONE DEI LAVORI: redazione di certificazione di ultimazione lavori, indicare alla
committenza l’entità delle penali derivanti da ritardi nelle lavorazioni, redazione del conto
finale. Infine deve partecipare ai collaudi finali, firmare i verbali e certificarne la regolare
esecuzione.
Accettato l’incarico è possibile che il DL provveda a idealizzare delle modifiche affinché
quanto realizzato non si discosti dalle attese della committenza (per modifiche di una
certa entità le modifiche sono discusse con il progettista). Analoghe operazioni vengono
svolte in caso di alternative proposte dall’impresa (situazione particolarmente ricorrente
nel caso in cui non sono esplicitamente espressi i requisiti prestazionali, ma è presente solo
una relazione descrittiva). Al momento della consegna dei lavori all’impresa è necessario
predisporre un sopralluogo in cui siano presenti DL, direttore tecnico dell’impresa e
relativo legale: in questa fase si illustrano le lavorazioni, si effettuano rilevamenti per avere
un riscontro con quanto espresso dagli elaborati, il verbale redatto in questa fase deve
essere firmato dai presenti e controfirmato infine dalla committenza; se non vi sono
presenti figure rappresentanti la stazione appaltante si procede con il posticipo della
consegna dei lavori e conseguente riconvocazione dell’impresa (perdita di tempo nel
cronoprogramma, inadempienza dell’impresa quindi ne pagano le conseguenze in
termini contrattuali). Se la seconda volta la situazione si ripete è facoltà della
committenza rescindere il contratto.
La DL ha tutte le facoltà ed i poteri per dirigere i lavori e fornire adeguate disposizioni
all’impresa. La sospensione dei lavori può avvenire per motivi meteorologici, eventi
eccezionali (tra cui incompetenza degli operatori, festività o epidemie).
Ordini di servizio con cui la DL impartisce disposizioni tecniche per assicurare la corretta
realizzazione dei lavori.
Il direttore operativo, invece, sono degli assistenti della DL che verificano il regolare
svolgimento delle lavorazioni, come ad esempio la presentazione di tutte le
documentazioni previste dalla legge, programmazione e coordinazione delle attività
dell’ispettore dei lavori, curare l’aggiornamento del cronoprogramma (con immediata
comunicazione di difformità al DL in modo da trovare tempestivamente una possibile
soluzione), assistenz