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Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798; la sua prima educazione è ad opera di precettori ecclesiastici; sviluppa ben presto un vivo culto degli eroi antichi, e già a dieci anni intraprende operette di vario genere; gli anni tra il 1809 e il 1816, anni di studio intenso, gli permisero di acquisire una padronanza assoluta nel campo della filologia dell'erudizione classica, ma anche di sviluppare vaste curiosità filosofiche e scientifiche; la sua esistenza è segnata da un senso di infelicità e insieme il desiderio di qualcosa di grande e di assoluto che le sue disgraziate condizioni fisiche parevano negargli per sempre; e presto si risvegliò in lui un'insofferenza per l'autoritarismo della famiglia, si andò allontanando dall'ideologia reazionaria del padre, pur continuando ad aderire al cattolicesimo e al legittimismo politico, tradotti però molto presto da lui in Orazione agli italiani in occasione

della liberazione del Piceno chiave antitirannica, come mostra l'anno 1815; tra il 1815 e il 1816 l'insoddisfazione e il bisogno di nuove esperienze lo spinsero a una più diretta immersione nell'attività letteraria, la cosiddetta conversione letteraria, a una nuova passione per il bello manifestata con nuovi esperimenti di traduzione e da più originali prove poetiche (l'idillio "Le rimembranze", "Appressamento della morte") e la cantica, mentre nel 1817 inizia la sua corrispondenza con Pietro Giordani. Il modello ideologico del Giordani rinsaldò i suoi legami con la tradizione classicistica e illuministica e contribuì ulteriormente al suo distacco dall'ideologia reazionaria paterna, volgendolo verso un patriottismo laico e liberale, guidato da un appassionato Zibaldone culto della virtù antica. Nel 1817 inizia la stesura di quello che diverrà lo "Zibaldone"; la visita in casa del padre della cugina.Gertrude Cassi Lazzari suscita in lui la prima, tutta interiore, Diario del primo amore - Elegia prima. esperienza dell'amore, da cui nascono il poesia romantica. In questo nesso di rapporti e esperienze, di ambizioni e dolorosa coscienza delle proprie condizioni, Leopardi matura un atteggiamento agonistico verso il presente, verso la società pessimismo contemporanea, sentita come corruttrice e nemica dei valori autentici della natura [storico Discorso di un italiano intorno alla], e questa volontà di intervento si esprime nel 1818 nel Zibaldone. Cerca di organizzare un tentativo di fuga dalla casa del padre, ma viene scoperto, e di fronte alla reazione del padre rinuncia a fuggire, cadendo in una disperazione ancora più cupa, mentre andavano compiendosi il suo distacco definitivo dalla religione e la sua adesione alla filosofia sensistica e materialistica, nella cosiddetta conversione filosofica. La produzione poetica tra il1819 e il 1823 è ben testimoniata dallo ' redatto per lo più in 'Canzoni', quegli anni, è il primo sviluppo della sua grande poesia, con le pubblicate a Bologna nel 'Idilli' Versi' 1824, gli ', confluiti poi insieme ad altri testi poetici nel volumetto '. Il viaggio a Roma ospite degli zii si rivela fonte di delusione e scarso entusiasmo, ma anche di una consapevolezza profonda della meschinità della vita di relazione e dell'uso sociale della cultura: confrontandosi per la prima volta con la più ampia vita contemporanea sentì ancora più forte la sua diversità e l'impossibilità di fuggire la sua condizione; il suo pessimismo andava svolgendosi verso un rifiuto dell'impegno e della partecipazione politica, degli atteggiamenti civili agonistici presenti in molte delle sue canzoni e verso una definitiva scoperta del carattere negativo della stessa natura pessimismo cosmico[ ].

negatività del reale e alla caduta di ogni speranza di felicità rispondeva 'Alla sua donna l'ultima canzone', 1823; in uno stato di distacco e quasi di tranquilla indifferenza 'Operette Morali' progettava intanto le, composte nel 1824. Può finalmente lasciare Recanati nel 1825, recandosi a Milano e poi a Bologna, lavorando a un commento al Petrarca, pubblicando 'Operette morali' Antologia alcune delle 'sull'; nel 1826 torna a Recanati, dove corregge le bozze perette morali', Crestomazia italiana delle 'O uscite poi nel 1827 presso l'editore Stella, dopo la, Crestomazia poetica antologia da lui creata della prosa d'arte italiana, alla quale seguì una 'italiana' Dialogo di Plotino e di, 1828. Nel 1827 è di nuovo a Bologna e poi a Firenze, dove scrive il 'Porfirio' Il Risorgimento' A Silvia', si trasferisce poi a Pisa, dove ritorna alla poesia con

' e ' . Inizia a questo punto l'ultimo soggiorno nel natio borgo selvaggio, tra dolci ricordi della giovinezza, la noia intollerabile e le sofferenze causate dalle malattie; ma proprio durante l'infelicissimo 1829 nascono Le ricordanze', 'La quiete dopo la tempesta', 'Il sabato del villaggio', 'Canto i suoi canti più grandi, 'notturno di un pastore errante dell'Asia'. Viene invitato dagli amici a tornare a Firenze, che raggiunge passando per Bologna, nel 1830, dove inizia una vita di più intensi rapporti sociali, di confronto tra se stesso e il mondo contemporaneo; mentre si svolge la vicenda dei moti del 1831, di 'Canti' cui avverte i limiti e le contraddizioni, esce a Firenze la prima edizione dei ; in questa fase di maggiori contatti col mondo Leopardi si rende conto più direttamente del dissidio che separa la sua condizione umana e intellettuale e la sua filosofia dagli indirizzi moderati e

cautamenteprogressisti prevalenti negli ambienti toscani e nella cultura italiana di quegli anni; su questoDialogo di Tristano e di un suo amico', Ciclo disfondo nascono ile un gruppo di canti, detti delAspasia, legati al suo amore per Fanny Targioni Tozzetti: lesperienza amorosa si traduce invibrante animazione interiore suscitata dal pensiero della donna e dai colloqui con essa, cheappare vagamente condiscendente verso il poeta per pura vanità intellettuale, ma che poi lorespinge, infliggendogli unamara delusione, aggravata dal riacutizzarsi della malattia agli occhi;siParalipomeni della Batriacomiomachia',trasferisce, dove in un clima più tranquillo può lavorare aiantie ad altri progetti, sistemando la nuova edizione deiC. Tra il 1836 e il 1837 compie lunghisoggiorni presso la villetta dell'avvocato Giuseppe Ferrigni, tra Torre del Greco e TorreLa Ginestra IlAnnunziata, ai piedi delVesuvio; lì compone probabilmente gli ultimi due canti, ' e 'tramonto della luna' 'Opere'; progetta un'edizione delle sue da effettuarsi a Parigi. Con l'aggravarsi si mali che aggrediscono il suo fisico, muore a Napoli, nel 1837, viene sepolto nella chiesetta suburbana di San Vitale; nel 1939 i suoi resti vengono trasferiti presso la cosiddetta Tomba di Virgilio a Mergellina. Un'accanita volontà di perfezione e di approfondimento porta Giacomo oltre i limiti di quella ideologia e di quella cultura, che egli investe di un soffio nuovo, di scatti di vitalità e di intensità capaci di mettere in crisi la sostanza, proprio perché egli è guidato da una sostanziale intransigenza, un estremismo nella contrapposizione tra valore e disvalore. Dal punto di vista letterario la sua è una formazione di tipo arcadico e settecentesco, in lui va definendosi un atteggiamento classicistico che parte dai modelli di un classicismo.

Scolastico e clericale, per cercare un rapporto diretto con i grandi autori greci e latini e con i loro valori originari. Dal punto di vista ideologico, segue una sorta di cattolicesimo illuministico che difende animosamente i valori della tradizione cristiana come valori razionali, opponendoli a tutte le credenze mistiche e religiose. Tra le numerose esercitazioni poetiche puerili ricordiamo le tragedie " " , offerta al padre alla viglia di Natale del 1811, e " ", per il Natale dell'anno successivo. Corposa è la produzione di scritti filologici, distinguibili in 5 gruppi:

  1. Compilazioni e lavori eruditi dei primi anni, dove già compaiono alcune buone intuizioni filologiche;
  2. Discorsi premessi alle traduzioni;
  3. Zibaldone;
  4. Note filologiche e linguistiche sparse nello " ";
  5. Tre articoli scritti durante il soggiorno romano;
  6. Sparse note filologiche abbozzate tra il 1817 e il 1827.

Storia dell'astronomia dalla

Le opere più interessanti di questa fase sono la 'all'anno 1811', repertorio di notizie erudite, animato da un entusiasmo per lo spettacolo della natura, e il 'Orazione agl'italiani in occasione della liberazione del Piceno'. Vi è inoltre l' 'Saggio sopra gli errori popolari degli antichi', scritta nel 1815 per la sconfitta di Murat e il ritorno delle marche al dominio pontificio, assume fino in fondo con il richiamo alla virtù antica, quelle parole d'ordine di libertà e indipendenza, odio verso la tirannia, che la propaganda reazionaria aveva usato in funzione antifrancese. Nei primissimi anni della Restaurazione, il giovanissimo Leopardi, con la sola forza della sua intelligenza e della sua curiosità culturale, si libera di gran parte dei condizionamenti dell'educazione familiare e cerca le forme di un intervento originale sulla scena della cultura, investendo le sue energie nella letteratura.

E nella poesia [conversione letteraria]. La situazione attuale dell'Italia, priva di vera vita civile e sottoposta al dominio straniero, gli appare come il segno più esemplare della negatività del presente. Il nuovo impegno letterario lo conduce così spontaneamente a un nuovo atteggiamento liberale e patriottico che approda alle due canzoni civili All'Itali Sopra il monumento di Dante dell'autunno del 1818, 'a' e 'b'. La ricerca di un linguaggio idilliaco poetico personale lo conduce a varie traduzioni dei classici, come la traduzione degli 'c' di Batracomiomachia Mosco, 1815, e quella, di poco successiva, del poemetto pseudo-omerico 'd', Odissea Eneide quella del libro I dell'e del libro II dell'f. In alcuni casi Leopardi cerca poi di 'g' rimembranze riprodurre direttamente le forme poetiche antiche: ecco l'idillio funebre 'L, 1816, e lanno a Nettun finzione di un 'h' I o'.

Elementi patetici e dramma

Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
30 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ninja13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Tatti Silvia.