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L'ETÀ DELLE GUERRE D'ITALIA (1494-1559)

Ludovico Ariosto

4.3.5 L'Orlando Furioso: i tempi e le fasi della redazione

Ariosto iniziò a comporre l'Orlando Furioso intorno al 1505: opera concepita come una continuazione di quella di Boiardo a partire dal punto in cui l'Orlando Innamorato era stato interrotto. Il suo poema fu indirizzato a Ippolito d'Este (cardinale di Ferrara).

L'Orlando Furioso conobbe una storia editoriale complessa: la prima edizione dell'opera venne pubblicata nel 1516 ed era composta da 40 canti, tuttavia l'autore iniziò un'opera di riscrittura e correzioni che lo portarono ad una seconda edizione uscita a Ferrara nel 1521.

In seguito, Ariosto rielaborò il testo concentrandosi sull'aspetto linguistico seguendo il modello di Bembo e, al contempo, scrisse nuovi episodi che vennero aggiunti al testo precedente e che lo portarono ad una terza edizione definitiva del 1532.

4.3.6 I materiali

Il poema di Ariosto non si configura come libera successione di episodi e peripezie ma segue un accurato disegno globale: i molteplici episodi si intrecciano tra loro secondo la tecnica dell'entrelacement (tecnica per cui vengono intrecciati più filoni narrativi tipica dei romanzi arturiani. Tratto che Ariosto porta alle estreme conseguenze attribuendo all'entrelacement una funzione semantica) creando così un clima di suspense.

Le vicende del poema, i cui temi sono presentati nel proemio, sono riconducibili a 3 diversi nuclei:

  1. Guerra mossa da Agramante (Re Saraceno d'Africa) contro Carlo Magno e che oppone cavalieri cristiani e cavalieri saraceni. Si tratta tuttavia di uno sfondo antistorico: il poema si svolge durante l'assedio di Parigi da parte dei saraceni e da qui prende avvio la fuga di Angelica con cui il poema inizia.
  2. Passione di Orlando per Angelica e la ricerca dell'amata; da questo vediamo la follia dell'eroe e il successivo rinsavimento.

elemento nuovo rispetto alla tradizione

3. Amore di Ruggero e Bradamante che si snoda attraverso varie peripezie e che si conclude con la conversione di Ruggero al cristianesimo

4.3.8 I temi essenziali

Nel corso dell'opera Ariosto si serve di un'ironia che ha come obiettivo l'incoerenza dell'agire umano. Affronta inoltre diversi temi:

  1. Tema dell'eroismo: tema che percorre l'intero tema e che trova il suo culmine nell'episodio dello scontro decisivo tra cristiani e saraceni
  2. Tema della pazzia: tema che si affianca all'eroismo; vediamo in primo piano la follia di Orlando, eccessiva e paradossale in quanto colpisce il cavaliere che dovrebbe essere simbolo dell'eroe più puro e perfetto della tradizione. La pazzia colpisce anche altri personaggi e coincide con il perdersi, il lasciarsi trascinare da illusioni che impediscono di conoscere le cose nella loro realtà; alle radici di questa follia c'è il desiderio tipico

dell'uomo di oggetti irraggiungibili e il desiderio amoroso. Ogni uomo rincorre qualcosa di inafferrabile, ricerca ininterrotta motivo tradizionale della quête cavalleresca che viene moltiplicata in un gioco di fughe e inseguimenti. Tema della magia: al ruolo della pazzia e del desiderio si collega la magia nel poema appaiono personaggi capaci di creare immagini ingannevoli che inducono alla follia (per es. Angelica stessa possiede capacità magiche). Un esempio sono i maghi Alcina e Atlante che evocano il palazzo incantato di Atlante in cui i cavalieri restano imprigionati e seguono senza sosta l'oggetto del loro desiderio (cavallo, scudo, donna etc). La follia domina in ogni momento dell'esistenza e la vera saggezza sta nella consapevolezza che questa follia sia inevitabile e nel comprendere quindi che il giudizio umano sia sempre minacciato dall'errore. I rapporti amorosi inoltre, dimostrano come il possesso totale dell'oggetto amato sia impossibile.

Quanto non si può avere certezza della sua fedeltà: in alcuni episodi del poema viene messa in luce la morale disincantata dell'autore secondo cui è pura follia volersi accertare della fedeltà femminile; tuttavia, l'Orlando Furioso è un'opera ambivalente e ci presenta anche alcuni episodi di fedeltà.

La struttura:

Orlando impazzisce alla fine del 23esimo canto: la follia si inserisce a metà dell'intera opera; l'episodio della follia di Orlando diventa il simbolo di una follia generale.

Orlando, innamorato di Angelica, la insegue abbandonando Parigi assediata dalla guerra: guerriero che viene meno ai propri doveri militari (Orlando lontano dalla figura di Roland del ciclo carolingio: soldato cristiano). Un giorno Orlando giunge in un boschetto e trova degli alberi con incisi dei nomi e una grotta che si apre su un laghetto che porta incisi dei nomi in arabo e legge che lì Angelica (bramata da tutti i).

personaggi) si è concessa a un umile fante (Medoro). Orlando non ci crede e cerca delle motivazioni per spiegare quelle scritte. Trova rifugio nella casa di un pastore il quale lo conforta con il racconto di una fanciulla che un giorno portò in quella casa un fante ferito e lo accudì fino a che si innamorò di lui e vissero una storia d’amore e, per dimostrare che era vero, mostra ad Orlando il bracciale d’oro che la fanciulla gli donò come ringraziamento quando se ne andò con il suo amato (bracciale d’oro che Orlando aveva regalato ad Angelica). Colpito dalla tristezza, Orlando si reca nella sua stanza e vede che le pareti sono piene di scritte e si rende conto che il letto in cui è sdraiato è lo stesso letto in cui Angelica e Medoro erano sdraiati e decide quindi di abbandonare la stanza e le armi e la sua follia esplode. Pericolo del voler conoscere: Orlando vuole sapere insieme ad altri personaggi; la conoscenza portaalla narrazione un senso di instabilità e di illusione, sottolineando il tema della follia presente nell'opera. Il Palazzo di Atlante rappresenta una sorta di labirinto in cui i personaggi si perdono, simboleggiando la confusione e l'incertezza che li circonda. Ognuno cerca qualcosa che desidera ardentemente, ma nessuno riesce a trovarlo, evidenziando l'idea che il desiderio umano sia insaziabile e illusorio. La presenza del Palazzo di Atlante come mise en abyme dell'opera stessa sottolinea anche l'idea che l'Orlando Furioso sia un'opera complessa e intricata, in cui i personaggi si muovono in un mondo fantastico e irrazionale. Attraverso l'utilizzo di questi elementi narrativi e simbolici, l'autore mette in luce la follia umana e la sua irrazionalità, creando un'opera ricca di sfumature e di significati profondi.un’altra volta l’idea dell’entrelacement; tutti i personaggi che si intrecciano nell’opera, in qst mise en abyme che è il palazzo d’Atlante si intrecciano più strettamente e nessuno si accorge degli altri (un personaggio sta inseguendo un altro personaggio senza rendersi conto che si trovi lì) metafora vita umana in cui tutti cerchiamo qualcosa senza renderci conto che in realtà stiamo cercando un simulacro di qualcosa di più profondo. I-XII Palazzo di Atlante XIII-XXIII Follia di Orlando XXIV-XXXIV Guarigione di Orlando XXXXV-XLVI Finale Ogni canto presenta un proemio; i proemi ai canti hanno diverse tipologie (proemio elemento rivoluzionario dell’Orlando furioso: possiamo vedere riflessioni morali sui morali, il narratore può istituire dei rapporti con la sua epoca chiarendo l’importante funzione metaforica dell’opera etc) Edizione del 1532: È l’edizione definitiva e più importante a cui

Vengono aggiunti 6 canti e nuovi episodi che creano dei giochi di raddoppiamenti che rendono più difficile per il lettore seguire la linearità della vicenda (testo labirintico) e dei giochi di specchi e ne vediamo uno significativo nei confronti di Orlando che ha un'intuizione e pensa di poter trovare Angelica in certo luogo e cerca di raggiungerla per salvarla. Angelica è incatenata a una rupe e sta per essere divorata da un mostro, tuttavia, mentre Orlando va a salvarla, si imbatte nel nuovo personaggio di Olimpia e la salva e la fa congiungere al proprio amato. Nel frattempo, Ruggero va a salvare Angelica; quando finalmente Orlando arriva, si ritrova Olimpia incatenata alla roccia: la salva e la fa unire con un nuovo innamorato (abbandonata e tradita dal primo). Orlando salva fanciulle per tutta l'opera senza poter mai salvare e trovare Angelica: gioco di specchi e di allontanamenti. Orlando incontrerà Angelica solo quando è già matto.

e quando la giovane sta andando con Medoro verso il suo regno dove sarà Re: i due non si riconoscono, Orlando è pazzo ma prova comunque desiderio per la fanciulla e tenterà di aggredirla. Il nobile e puro sentimento di Orlando non era altro che pulsione sessuale. Un altro importante intervento riguarda la lingua: Ariosto riscrive infatti l'opera seguendo il modello bembiano (1525: Le prose della volgar lingua, Pietro Bembo) attenendosi ai principi del classicismo volgare (nel 1516 la lingua dell'Orlando furioso presentava ancora una forte coloritura padana e risentiva ancora dell'uso letterario delle corti padane dell'Italia settentrionale) facendo dell'Orlando furioso il primo grande capolavoro della letteratura italiana. Anche l'Orlando innamorato viene riscritto da altri autori nel '500 secondo i nuovi principi linguistici (ha avuto effetti sul titolo e siamo passati infatti da Innamoramento di Orlando a Orlando Innamorato, il

Il testo è stato riscritto in questa nuova lingua e si è smesso di leggere la versione originale; solo nell'800 è venuta fuori una copia dell'edizione originale). Le prose della volgar lingua ha tagliato via tutti i testi 400eschi dalla nostra tradizione. Baldassarre Castiglione 4.4.5 Il Cortegiano Dialogo strutturato in 4 libri; fu iniziato intorno al 1513 (anno della lettera di Machiavelli all'amico Vettori) e ci furono diverse stesure:

  1. 1516 e presenta una dedica al Re di Francia
  2. 1518-1521
  3. 1521-1524 sottoposta a delle correzioni e stampata poi a Venezia nel 1528

Il dialogo è ambientato nella corte di Urbino nel 1507 dove il duca Guidobaldo di Montefeltro, malato, è nelle sue stanze, la duchessa Elisabetta e la signora Emilia Pio guidano una conversazione a cui partecipano i personaggi più illustri della cultura dell'epoca (Ludovico da Canossa, Federico Fregoso, Giuliano de' Medici, Pietro Bembo e...

altri). L'opera si basa su un gioco in cui si deve "formar con parole un perfetto cortegiano": definire le forme e le norme di comportamento del perfetto uomo di corte, forme che si sviluppano nel c

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Publisher
A.A. 2020-2021
39 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elvalassina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Barucci Guglielmo.