Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 25
Storia della Letteratura Italiana Pag. 1 Storia della Letteratura Italiana Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Letteratura Italiana Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Letteratura Italiana Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Letteratura Italiana Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 25.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia della Letteratura Italiana Pag. 21
1 su 25
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IL 1300: IL DOLCE STIL NOVO

Dopo la caduta della Scuola Siciliana, l'attenzione passa in Toscana, dove nasce la lirica

d'amore toscana, simile a quella dei poeti siciliani adattata alla realtà delle società comunali

e al nuovo volgare: temi politici e morali si aggiungono a quello amoroso. Guittone

d'Arezzo ne è tra i poeti più esponenti.

Si sviluppa tra la fine del 1280 e il 1310 a Firenze il Dolce Stil Novo o Stilnovo, movimento

poetico che degna l'inizio del secolo successivo e influenzerà parte della poesia italiana fino

a Francesco Petrarca: guida di una profonda ricerca verso un'espressione raffinata e "nobile"

dei propri pensieri, stacca la lingua dal volgare, e porta la tradizione letteraria italiana verso

l'ideale di un poetare ricercato e aulico. Nascono le rime nuove, una poesia che non ha più al

centro la sofferenza dell'amante, ma le celebrazioni delle doti spirituali dell'amata. La donna

nel Dolce Stil Novo è la musa che ispira il poeta nelle poesie, non è vista come un essere

umano o terrestre ma nelle sue caratteristiche divine, paragonata ad un Angelo che apre la

porta verso Dio. Al cor gentil rempaira sempre amore di Guido Guinizzelli è considerata

l'opera che ne detiene tutti i tratti principali perciò emblematica. Viene indicato il saluto

come massimo gesto di riconoscenza della donna verso un uomo, capace di donare la

salvezza. Attraverso il saluto l'uomo diventa suo subordinato come in un rapporto tra

vassallo e vassallore. Ma non tutti sono degni del saluto della donna, i vili vengono

allontanati e solo i più coraggiosi vengono premiati. Guido Cavalcanti invece mette in

risalto gli aspetti negativi dell'Amore, il segno è in un freccia che parte dagli occhi

dell'amata e lascia il poeta ferito. La superiorità della donna fa sentire l'uomo impotente

scatenando un sentimento di forte angoscia.

In Dante viene ripreso il concetto di donna, in un significato più nobile e spirituale: la

donna è il mezzo di collegamento con Dio, i suoi occhi mettono in diretta comunicazione

con esso, è un essere puro e bellissimo, scelta come guida nella cantica del Paradiso nella

Divina Commedia. Viene celebrata così come non lo era mai stata prima, relegata ad un

ruolo di minore importanza e privata della sua libertà. Le figure retoriche più usate sono la

personificazione, le allegorie, uso di simboli e segnali, l'alliterazione.

Dante: nasce a Firenze nel 1265. Allievo di Brunetto latini viene introdotto agli studi

grammaticali e retorici e ai fatti della politica e civile. Sposa Gemma Donati ma nel 1283

incontra Beatrice, la donna che sarà l'ispiratrice di varie opere e di cui resterà innamorato

tutta la vita. Partecipa allo scontro tra guelfi e ghibellini, affidandosi alla parte bianca dei

primi, nel 1300 fu fatto priore, e fu esiliato pochi anni dopo in seguito alla vicnita della parte

nera. Durante gli anni dell'esilio vagabonda per l'Italia e avvia alcune delle sue opere più

importanti, la Divina Commedia, il Convivio in volgare e il De Vulgari Eloquentia in latino.

Trascorre a Ravenna l’ultimo periodo della sua vita e conduce a compimento la Commedia.

Muore nel 1321 a Ravenna. - fattore politico – amore divino ma non corrisposto:donna

veicolo dell'amore sacro-

Rime:Raccolte di liriche non contenute nel Convivio e nella Vita Nova riunite secondo

determinati nuclei tematici: le ‘liriche giovanili’ il cui modello è Guittone d’Arezzo, quelle

‘stilnoviste’ il cui modello è rappresentato da Guinizelli e Cavalcanti, le ‘rime nove’ con un

allontanamento dal modello stilnovistico, le liriche della tenzone con Forese che si

richiamano alla poesia comico-realistica, le canzoni dottrinali e le rime ‘petrose’

caratterizzate dall’asprezza dello stile e dedicate alla crudele donna Pietra.

Vita Nova: Tra il 1294 e il 1296 la Vita nova è un prosimetro composto da 42 capitoli a cui

si alternano 31 liriche. E' di soggetto autobiografico e ruota attorno alla figura di Beatrice e

all’amore che Dante ha nutrito nei suoi confronti, dal primo incontro alla mirabile visione

che convincerà il poeta a parlare della donna amata come mai è stato fatto da alcun uomo.

Convivio: Scritto tra il 1304 e il 1307-8, dei 15 previsti dall’autore, il Convivio si compone

di soli quattro trattati: il primo introduttivo e i restanti scritti in forma di prosimetro. Vero e

proprio trattato di filosofia, il Convivio viene da Dante scritto in volgare affinché di esso ne

possano usufruire tutti coloro che, pur essendo desiderosi di sapere, non possono avvicinarsi

alla cultura dei dotti. I temi di cui trattano i commenti alle canzoni sono l’amore per la

Filosofia, la felicità che questa dona agli uomini e la natura della nobiltà.

De Vulgari Eloquentia: Rivolta a un ristretto gruppo di intellettuali, questa opera esalta,

come lingua comune, l’uso del volgare illustre, viene scritta in latino. Il De vulgari

eloquentia è stato scritto tra il 1303 e il 1305 e è un’opera incompiuta in quanto si ferma a

metà del secondo dei quattri di cui era formato.

De Monarchia: Scritta in latino è il trattato con cui Dante espone la sua dottrina politica

relativamente alla necessità di un potere temporale a uso dell’Impero e non del potere

ecclesiastico. Non è sicura la data di composizione, sembra tra il 1313 e 1318 o tra il 1320 e

il 1321;

Epistole: Innumerevoli epistole scritte da Dante, tredici sono giunte fino a noi. Tra queste,

la più importante è l’epistola XIII con la quale Dante dedica la terza Cantica della

Commedia a Cangrande della Scala e che illustra il soggetto del poema (l’anima dell’uomo

dell’aldilà) ed il suo scopo (indicare al genere umano la via dell’eterna felicità).

Egloghe:Corrispondenza poetica che Dante ha intrattenuto con Giovanni del Virgilio. Con

la prima egloga Dante risponde che egli non avrebbe rinunciato alla natura del suo fare

poesia e con la seconda prende congedo dal del Virgilio che lo invitava nella sua dimora.

Dubbi sull'autenticità di alcune.

La Divina Commedia: Scritto in versi endecasillabi, diviso in 3 cantiche composte da 33

canti ciascuna più 1 di introduzione all'Inferno, risulta di 100 canti, simbilo di perfezione,

nella terzina inventata dall'autore ABABCBCDC, narra del viaggio di Dante nei 3 regni

dell'oltretomba Inferno, Purgatorio e Paradiso. Iniziato negli anni dell'esilio e finito nel

1321. L'attributo Divina fu aggiunto da Boccaccio. Importante la numerologia, nel numero 3

(la Trinità, le cantiche, i canti, la terzina), il numero 7 (le virtù e i peccati capitali), il numero

9 (i cieli celesti e le gerarchie angeliche) . Dante fa un parallelismo tra il Tempo Interno

dell'Opera e quello Esterno: indica come data di inizio dell'opera la settimana santa del

1300, anno del 1° giubileo, 6 anni dopo l'effettivo inizio dell'opera così da poter scrivere a

mò di predizione alcuni avvenimenti. Nell'Inferno è sempre notte, nel Purgatorio si

alternano notte e giorno, e nel Paradiso il tempo si annulla nella visione di Dio. Affronterà il

viaggio dei primi due regni, Inferno e Purgatorio, con la guida di Virgilio, segno di ragione

umana e di passaggio tra vecchia e nuova letteratura, e verrà sostituito alle soglie del

Paradiso da Beatrice, fede divina, segno che non si può accedere a Dio senza

l'Illuminazione.

Dante che si ritrova in una selva oscura segno de peccato, nel bel mezzo del cammin della

sua vita, a metà della sua vita, che la diritta via era perduta, senza saper più che fare.

Appaiono tre fiere, bestie, una lonza, un leone e una lupa, che allegoricamente la lussuria, la

superbia, e l'avarizia. In suo aiuto appare Virgilio che gli farà da guida durante il viaggio e

risulta essere inviato da Beatrice, intermediaria della Vergine Maria. Inizia il viaggio:

l'Inferno è un cono rovesciato il cui vertice arriva fino al centro della terra, dove risiede

Lucifero. Oltre il primo cerchio costituito dall'Antinferno ce ne sono 9 altri, in cui le anime

sono punite dal peccato meno grave al più grave secondo la legge del contrappasso, per

analogia o per contrasto rispetto al'azione. Prima il Limbo, i Non battezzati, colori cioè che

vennero prima della venuta di Cristo. Lussuriosi, Golosi, Avari, Eretici, Violenti, contro gli

altri, contro se stessi, contro Dio, Fraudolenti, tra i quali Ulisse. Il pozzo dei giganti. I

Traditori, zona Caina i traditori dei parenti, zona antenora i traditori della patria, zona

tolomea i traditori degli ospiti e nella quarta zona, la zona Giudecca, i traditori dei

benefattori. Finisce la cantica dell'Inferno. Dopo un'invocazione alle Muse, Dante si trova in

una spiaggia e compare nell'alba il custode del purgatorio: politico dell'età classica, Catone

l'Uticense, morto suicida per difendere la libertà. Dopo un rito di purificazione in un fiume

inizia il viaggio nel Purgatorio, in cui sono le anime di chi si è pentito in vita. Il Purgatorio è

diviso in 7 cornici più l'antipurgatorio, in cima il Paradiso Terrestre. Virgiliol lascia il posto

come guida a Beatrice. La struttura del Paradiso è circolare 10 sono i cieli e ad ognuno

corrisponde una precisa disciplina. I primi 7 i cieli dei pianeti, poi il Cielo delle Stelle Fisse,

la Metafisica e il Cielo Cristallino, l'etica, è il primo motore che da il movimento a tutti gli

altri. Poi è posto immoto il cielo dell'empireo, la Teologia. In ogni cielo è presente un tipo di

Angelo, girando insieme compongono una melodia, e all'interno si trova Dio.

Con questo viaggio Dante compie una vera e propria purificazione nel corpo e nello spirito,

e vuole rendere ilmessaggio universale, trasportare l'umanità dallo stato di miseria a quello

di felicità.

Petrarca: Nasce nel 1304 ad Arezzo e muore nel 1374 ad Arquà, vicino Padova. Importante

fu l'incontro con Laura nel 1327 donna di cui si innamora e a cui dedicherà la sua opera

principale, il canzoniere. Scrive il De viris illustribus nel 1339 ma lasciata incompiuta

raccolta di 36 biografie in latino di uomini illustri romani. Africa tra il 1339 e il 1342 un

poema epico in versi latini che tratta della seconda guerra punica e in particolare alle gesta

di Scipione l'Africano. Il Secretum tra 1347 e 1353, operetta in prosa latina scritta, articolata

in 3 libri sotto forma di dialogo con Sant'Agostino al cospetto di una donna muta, la Verità,

è una sorta di esame di coscienza del poeta in cui confessa i suoi segreti più intimi ma di cui

non si mostra veramente pentito o guarito. I Trionfi, incominciato nel

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
25 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/04 Lingua e letteratura latina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher allert di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di letteratura latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Casimiri Francesca.