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GUEST STAR: CIACCO, che emette la prima oscura profezia sulle lotte fra Bianchi e
Neri
4°cerchio (VII)
• SORVEGLIATO DA: PLUTO
CHI CI SONO?: PRODIGHI e AVARI
COSA FANNO?: spingono giganteschi pietroni in direzione opposta
5°cerchio (VII)
• CHI C’È?: IRACONDI e ACCIDIOSI
COSA FANNO: Sono immersi nelle acque melmose dello STIGE
Il passaggio del fiume sulla barca di FLEGIAS, è movimentato dall’apparizione
dell’iracondo FILIPPO ARGENTI;
Giunti alla città di DITE, Dante e Virigilio vengono respinti dai diavoli (VIII), e riescono ad
entrare solo grazie all’aiuto di un angelo. (IX)
6°cerchio (X)
• CHI CI SONO?: ERETICI
COSA C’è?: Un macabro passaggio di tombe scoperchiate
GUEST STAR: FARINATA DEGLI UBERTI e CAVALCANTE CAVALCANTI (il padre di
Guido).
Dopo una spiegazione della struttura dell’Inferno da parte di Virgilio (XI), dopo una grandiosa frana
si passa al:
7°cerchio (XII)
• SORVEGLIATO DA: MINOTAURO
CHI CI SONO?: i VIOLENTI, suddivisi in 3 gruppi:
♦ VIOLENTI CONTRO IL PROSSIMO: immersi nel fiume di
sangue bollente di Flgetone e tormentati dai centauri.
♦ VIOLENTI CONTRO SE STESSI: Dante se ne accorge
spezzando un ramo, da cui escono “parole e sangue” del
cancelliere imperiale PIER DELLE VIGNE (XIII)
♦ VIOLENTI CONTRO DIO e/o VIOLENTI CONTRO NATURA:
Dante riconosce BRUNETTI LATINI, e poi i guelfi fiorentini
GUIDO GUERRA, ALDOBRANDO e RUSTICUCCI (a cui Dante
riferisce della decadenza di Firenze) (XVI).
8°cerchio (XVII)
• SORVEGLIATO DA: dal mostro GERIONE
CHI CI SONO?: i FRAUDOLENTI VERSO CHI NON SI FIDA.
1° BOLGIA:
• RUFFIANI: Fra i quali emerge Venedico Caccianemico
• SEDUTTORI: tra i quali c’è Giasone.
2° BOLGIA:
• ADULATORI: Tuffati negli escrementi, Dante vede Alessio
Interminelli e la puttana Taide. (XVIII)
3° BOLGIA:
• SIMONIACI: Ficcati con la testa in giù nei buchi: tra essi papa
Niccolò III (che sta aspettando l’arrivo dei suoi colleghi Bonifacio
VIII e Clemente V). (XIX)
4° BOLGIA:
• Indovini, maghi e astrologhi: che hanno la testa voltata al contrario
rispetto al corpo (scena che commuove Dante). (XX)
• I BARATTIERI: con il cui capo MALACODA, Virgilio cerca di
stipulare un accordo per l’incolumità sua e di Dante.(XXI)
Dante e Virgilio cominciano a fuggire, temendo giustamente l’inganno dei demoni, e riescono ad
arrivare alla: 6° BOLGIA:
• IPOCRITI: Dove si trova CAIFAS (gran sacerdote del Sinedrio che
condannò Gesù, e i bolognesi ‘frati guadenti’ Catalano dei Malavolti
e Loderingo degli Andalò. (XXIII)
7° BOLGIA:
• LADRI: Condannati alla perpetua metamorfosi con dei serpenti: uno
di loro, Vanni Fucci, profetizza ancora contro DANTE (XXIV)
8° BOLGIA:
• ANIME DEI DANNATI: Uno strano paesaggio sparso di fiammelle,
che si rilevano di essere, appunto, le anime dei dannati: uno di loro è
il grande ULISSE, che racconta le vicende del suo ultimo tragico
viaggio, e che è quasi la controfigura dello stesso Dante (XXVI).
9° BOLGIA:
• SEMINATORI DI DISCORDIE: Tra i quali MAOMETTO, il romagnolo
Pier da Medicina, che sono orrendamente feriti e squartati (XVIII).
10° BOLGIA:
• FALSARI: Colpiti da terribili malattie, e tra essi Griffolino d’Arezzo
e Capocchio da Siena (XXIX), azzannati da Gianni schicchi e
Mirra, mentre Dante si intrattiene con Maestro Adamo (XXX).
Canto XXXI
Luogo: pozzo dei giganti
Dante e Virgilio lasciano Malebolge, e, superato l’ultimo argine roccioso, si ritrovano immersi nel
crepuscolo e odono un suono di corno più terribile di quello lanciato da Orlando a Roncisvalle. Per
la scarsa luce Dante crede di vedere le torri di una città che sono invece, gli spiega Virgilio, giganti
conficcati attorno al pozzo dalla vita in giù: via via che si avvicinano diminuisce l’errore e aumenta
la paura di Dante. Giunti ai margini del pozzo Virgilio mostra al suo allievo Nembrot, il gigante
responsabile della costruzione della torre di Babele, reso ora incapace di parlare una lingua
comprensibile, poi Fialte che sfidò Giove tentando di scalare l’Olimpo e ora è incatenato in modo
da non potersi muovere, mentre Briareo, di cui Dante ha chiesto notizie, è immobilizzato più
lontano e non è visibile. Accanto a Nembrot è conficcato Anteo, il gigante ucciso da Ercole, libero
da catene perché non prese parte alla rivolta contro Giove: dopo averlo blandito, Virgilio gli chiede
di trasportarlo sul fondo del pozzo. Anteo non può opporsi alla richiesta, quindi distende la mano e
afferra Virgilio, che a sua volta stringe a sé Dante; infine depone i due sulla distesa ghiacciata di
Cocito.
Canto XXXII