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LUSSURIOSA
Mentre Era a letto con Didone, a Enea viene in sogno la madre, che le dice che egli deve andare a fondare Roma, non puoi divertirti e rimanere qui. Quindi Enea non si ferma nemmeno fino al mattino, parte. Didone si sveglia e vede il veliero di Enea che si stava allontanando. Didone lo incolpa perché ha fatto tradire la memoria di suo marito, e pensa che gli uomini sono tutti così, ed è scappato senza nemmeno dare un motivo. Amore di una donna può causare anche una guerra (quella di Troia).
Sesta terzina
Aere maligno, grido. Animal grazioso: si riferisce a colui che vive. Le anime si rendono conto di avere di fronte una creatura viva, e ciò gli pare formidabile. Gli affidano la loro verità. Perso: colore blu notte, scuro. Noi che abbiamo tinto il mondo sanguigno, del colore del sangue. Colore blu e rosso, non indicano niente di positivo. Apposizione del vocativo, manca il verbo che sarebbe: se fosse. Noi pregheremmo perché tu possa raggiungere la.
Tua pace, poi che tu abbia pietà del nostro errore fatale, della nostra disgrazia.
Tema della pietà è un tema molto importante: Francesca parla di questo tema. Dalle sue parole Francesca fa capire che non è pienamente d'accordo con la volontà di Dio, le punizioni di Dio. Non accetta quello che gli viene imposto, ne discute, e Dante alla fine del canto sviene, perché non riesce a reggere ciò che gli viene raccontato. Il personaggio che parla usa il VOI. Si rivolge a Dante ma anche a Virgilio. Uno parla e l'altro ascolta.
Il vento si è fermato. Complemento di vantaggio. Verso 88: non tutte le anime sono d'accordo con la volontà divina. A parlare è la figura femminile. È un modo di presentarsi che spiega già qualcosa sul personaggio (verso 97): "la Terra dove sono nata". Idea di rappresentazione di fiumi, rappresentazione della Terra in maniera positiva. Percorso verso il mare: trova pace: il
immagine felice che rappresenta lo stato d'animo di Francesca all'inizio. erafelice ma ora non più.
ultime tre terzine sono composte con simmetria. dante parla d'amore: è untema che cattura l'attenzione dei due che si trova davanti.
verso 100: le tre terzine iniziano in modo uguale. come parla Francesca? usalo stilnovo, usa il linguagio della vita nova. lo stesso che aveva usatoCavalcanti.
raptus: veloce, istantaneo. è sia avverbio che aggettivo, in questo caso èavverbio.
amore che si aggrappa al cuore gentile. Amore dello stilnovo.
Amore che non tollera che chi è amato non ami (che a sua volta non ami).
amore a nessuno che sia amato gli perdona il fatto di amare (gli fa uno scontosull'amore.
è qualcosa che ti condanna senza la tua volontà.
se sei amato devi a tua volta amare.
entrambe sono dele circostanze
della storia: fa riferimento al potere e al successo. il soggetto. amore per la bella persona: la bellezza è un dato oggettivo. se l'amore agisce con lo sguardo (stilnovo). la bellezza è pregiata rispetto ad altre qualità. la bellezza corrisponde alla legge dell'amore. persona = maschera. il nostro corpo è la maschera che ricopre l'anima. "il corpo mi è stato tolto." la sua sofferenza è la sottraenza di qualcuno che non è d'accordo con la volontà di Dio. ciò che le provoca sofferenza è il modo con cui le è stato tolto il suo corpo (attraente). i dannati soffrono di fronte a quello che è successo (non solo per le pene che devono scontare, ma anche per tutto ciò che hanno dovuto affrontare prima). la simmetria è abbastanza evidente: le ultime tre terzine iniziano con amore, "mi prese". "ANCORA" si intende per sempre. Paolo continuerà ad amarla.persempre.periodo metrico, la terzina nel suo insieme, coincide con il periodo sintattico.
frasi costituite da un'intera terzina.
amore dello stilnovo.
dante era stato testimone accaduto a Rimini: quando vi erano i Malatesta. terradove è nata Francesca è Rimini (si chiamava Francesca da Polenta: anche questa era una famiglia ricca, presso cui Dante aveva soggiornato). dante aveva d fronte un fatto d cronaca, sono stati cercati documenti per raccontare questa storia. i Malatesta probabilmente erano una famiglia così potente che avevano fatto sparire tutti i docmenti. non abbiamo una data precisa, probabilmente il atto era successo nel 1265 circa dieci anni prima della nascita di Dante. quindi Dante ne aveva comunque sentito parlare.
terza terzina della prima colonna: non coincide più con quelle prima: abbiamo tre frasi che hanno un loro concetto.
"amor condusse noi ad una morte" -- amore che ha condotto i due INSIEME alla morte.
"CAINA" è
Una il luogo dove soffrono le pene maggiori: coloro che hanno ucciso un proprio familiare. "Spense" - chi li ha uccisi. La vita è come una fiamma che si consuma. Dante sottolinea il fatto che è come se avessero parlato due persone (verso 107). Il racconto di Francesca simmetria: realizzata dalla contrapposizione tra morte e vita. Vendetta che otterrà contro colui che li ha uccisi. È ancora vivo Gianciotto, fratello di Paolo e marito di Francesca. Quando Dante scrive era ancora vivo, questa era una profezia da parte di Francesca. Lui morirà un po' prima della completa stesura della Divina Commedia. I dannati conoscono qualcosa del futuro. Hanno una reattività di capire cose che non gli vengono dette (Dante era un vivo). In più fanno anche profezie che possono essere considerate come una dannazione. Seconda parte dell'episodio. Il discorso di Francesca si attiva su due tempi. Perché Dante vuole sapere qualcosa di più.
Della storia? (è un'occasione unica). Dante voleva stabilire la verità. (era il suo compito). fino ad ora Dante considera che lei avrebbe dovuto essere fedele al marito (legge del matrimonio). Dante non si accontenta di questa parte della storia, vuole saperne di più. Dante parla di sé stesso, "quand'io..." verso 108 / 109. tiene il viso basso (sta immaginando, sta pensando tra sé e sé). Virgilio è di nuovo poeta. adesso lui è quello che sente (conosce e riesce a capire lo stato d'animo). Lasso = stanco, triste. questi dolci pensieri possono giustificare l'uccisione dei due? Dante sostiene che lei abbia parlato dell'amore come lo pensa lui, quindi quello che è successo a lui potrebbe succedere a chiunque (anche a lui stesso). Dante va a scoprire qualcosa di estremamente delicato nella prossima terzina. quello che vuole sapere Dante è nel suo interesse. usa il vocativo. si rivolge a Francesca.
L'espressione fa comprendere che Dante ha capito chi si trova di fronte. Dà a Francesca la certezza di averla riconosciuta.
Martiri - SONO LE SOFFERENZE. La parola martirio è legata ai martiri (che hanno provato sofferenza). Non è una parola scelta a caso.
Dante fa un doppio gioco. Si parla di incesto. Dante personaggio e Dante poeta e narratore. Dante quasi si identifica nel personaggio che sta parlando. "Trieste e pio" = pietoso. "pio" conferma ciò che pensano di lei, pietà, compassione che provano per lei. "mi rendono triste e pietoso fino a lagrimare". Teneva il capo chino per non mostrare la sua commozione. "MA DIMMI" - è un imperativo. È una domanda (finisce con il punto interrogativo la terzina). Aggettivo DOLCE: è una delle presenze più fitte di questo canto. Sono pensieri d'amore. È stridente, posto in questo luogo. È quasi una contraddizione. "dubbiosi"
disiri" -- i desideri sono dubbiosi quando sono agli inizi. Dante ingenuamente chiede come sia iniziata la storia (una storia che potrebbe portare conseguenze tali). Dante fa questa domanda per sé stesso (possa egli salvarsi da quello che successo a lei) (siccome hanno la stessa concezione dell'amore). Francesca risponde dicendo incerti desideri non ci sono mai stati, accadde tutto all'improvviso. quello che dice Francesca ora è una prova di saggezza. Mentre racconta prova una sofferenza enorme, a ricordare i momenti di felicità che sa benissimo che non potrebbero mai ritornare. miseria = infelicità assoluta. (verso 123). tempo -- vuole far contrapposizione tra tempo che inizia e finisce, e la miseria (che non ha inizio o fine, non fa riferimento alla concezione di tempo). nella miseria si rimpiange il tempo felice. verso 124 -- Dante è curioso di sapere "la prima radice", i primi momenti, l'inizio del loro amore. Francesca racconta.e PIANGE (mentre Francesca parlava, l'altro piangeva). Paolo piange nel mentre. verso 127: racconta l'episodio. "un giorno": era un giorno qualunque. (questo giorno qualunque diventerà QUEL giorno). il contrasto che c'è tra tempo umano è qualcosa che ossessiona Dante. dilettante: fare qualcosa per piacere. la capacità di leggere non era per tutti. Quindi facevano parte di una elite (i due). erano dei intellettuali (possedere libri non era comune ai tempi). Gianciotto: era grasso, brutto (l'aspetto brutto indica anche la negatività dello spirito.) chi è brutto è anche cattivo. la sua passione preferita era la caccia. stava lontano da casa molto tempo (lasciava a casa da sola la moglie, e il fratello da soli). Sulla loro frequentazione, sul fatto che leggevano insieme non poteva esserci nessun sospetto. stavano leggendo DI LANCILLOTTO (complemento di argomento). leggevano la sua storia. Lancillotto si piega di fronte a
Ginevra (le offre il suo amore), ma Ginevra è già sposata con il re, di cui Lancillotto è il paladino (vive nel suo palazzo). (ciclo dire Artù, ciclo arturiano -- viene raccontata la storia di Lancillotto e Ginevra).
eravamo soli E senza alcun sospetto (v. 129). leggiamo il verso come un'unica frase. cambierebbe il significato se al posto della E ci fosse il MA.
il fatto di essere soli non genera alcun sospetto, è solo un dato di fatto di quel momento. (se questa cosa capita Dante anche per lui sarebbe improvviso, non avrebbe il tempo di pensarci).
stavano leggendo la storia d'amore che tra poco sarebbe diventata la loro (tutto ciò li fece impallidire). "sorriso desiderato" -- è di Ginevra, si tratta del desiderio, è l'astratto che si contrappone al concreto (il sorriso, e la bocca).
Lancillotto era il più importante tra i paladini.