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CELLULA BATTERICA
La cellula batterica, dall’interno verso l’esterno, comprende il citoplasma, circondato
dalla membrana cellulare al cui esterno si trova la parete cellulare e poi la capsula
(non per tutti). Infine, impiantati sulla membrana, vi sono i flagelli (o ciglia) per il
movimento.
Il citoplasma contiene gli organuli immersi in una sostanza acquosa, di consistenza
variabile, detta “sostanza fondamentale” o “citosol”. Questa è composta all’80 % da
acqua e per il resto da macromolecole proteiche, acidi nucleici, ioni, polisaccaridi di
riserva ecc. In questa sostanza possono essere immersi anche dei plasmidi e il
nucleoide (una specie di nucleo amorfo). Il citoplasma è, inoltre, la sede di
importanti funzioni metaboliche cellulari come la sintesi proteica.
I ribosomi sono strutture tondeggianti diffuse in tutto il citoplasma ma soprattutto lì
dove sono più abbondanti gli enzimi. Sono formati da due subunità che si associano
durante la sintesi proteica, costituite da RNA e servono per sintetizzare le proteine.
I plasmidi sono delle piccole molecole di DNA circolare a doppio filamento presenti
nei batteri e capaci di autoreplicarsi. Non sono essenziali per la vita del batterio ma
in particolari condizioni possono conferire dei vantaggi selettivi (come la resistenza
agli antibiotici, luminescenza ecc.). Le dimensioni variano da 2-3 geni fino addirittura
ad arrivare a superare il cromosoma principale.
La membrana cellulare si trova tra la parete e il citoplasma. E’ costituita da un
doppio strato di molecole lipidiche (struttura portante), tra le quali sono inserite
delle molecole proteiche responsabili delle diverse funzioni della membrana: sono
enzimi catalizzatori, recettori di stimoli e proteine di trasporto di sostanze attraverso
la membrana. La membrana, quindi, non ha solo la funzione di selezionare la
direzione e l’entità degli scambi con l’esterno ma è anche legata alla divisione
cellulare e, nei batteri che producono ATP tramite la respirazione, è sede degli
enzimi dei vettori idrogeno dei processi di fosforilazione ossidativa (che nelle cellule
eucariotiche si trovano nei mitocondri).
Per conferire ai batteri forma e rigidità esiste un rivestimento chiamato parete
batterica che ricopre la membrana plasmatica. Al suo esterno alcuni batteri (ma non
tutti) hanno una capsula fatta da materiale polisaccaridico.
I batteri sono sprovvisti del nucleo separato dal citoplasma per mezzo di membrana
e mancano anche di cromosomi morfologicamente identificati (perché il cromosoma
batterico è un’unica molecola di DNA).
Tra gram positivi e negativi ci
sono differenze importanti
nella costituzione, quali lo
spessore del peptidoglicano
(molto più spesso nei positivi) e
la presenza della membrana
esterna nei negativi. Queste
differenze permettono di avere
le due diverse colorazioni con la
colorazione di Gram.
Altre differenze nella costituzione della
parete stanno nel fatto che nei gram
positivi ci sono gli acidi teicoici o
lipoteicoici che mancano nei negativi dove,
invece, costituente importantissimo della
membrana esterna è la lipopolisacarride
(LPS, detta endotossina). I gram negativi
hanno una costituzione più complessa.
La parete cellulare circonda esternamente la cellula batterica e ha la funzione di
protezione da variazioni osmotiche oltre che quella di filtrare macromolecole e di
cooperare nella riproduzione. Suo componente fondamentale è il peptidoglicano, un
polimero fatto dalla ripetizione di una unità strutturale peculiare della cellula
procariotica. Tale unità strutturale ripetuta è fatta dall’N-acetilglucosamina (NAG) e
acido muramico (NAM).
La parete cellulare quindi è composta da una
-porzione glicanica determinata dalla presenza di peptidoglicani, ovvero polimeri
lineari di subinità monosaccaridiche alternate (N-acetilglucosamina NAG e acido
muramico NAM).
NAG e NAM sono quindi due carboidrati azotati che costituiscono l’unità strutturale
ripetuta di questo polimero e sono fra loro collegati grazie a legami β1-6. Invece le
varie unità strutturali sono fra loro collegate mediante legami β1-4 che possono essere
attaccati .
Oltre a questi carboidrati azotati la parete cellulare è composta anche da una
-porzione peptidica costituita da una breve serie di amminoacidi che formano
legami crociati fra i filamenti adiacenti del polisaccaride (carboidrati azotati) e le
subunità NAM della struttura base, formando cosi una rete molto resistente. In
particolar modo la porzione peptidica è un tetrapeptide che solitamente è costituito
da aminoacidi quali L-alanina, acido D-glutamico, acido meso
diamminopimelico (più frequente nei gram negativi anche se a
volte al suo posto in posizione 3 possiamo trovare la L-lisina,
soprattutto nei gram positivi) e D-alanina.
Inoltre tra un tetrapeptide e quello adiacente ci sono dei ponti
pentaglicinici che sono più frequenti però nei gram positivi.
Tutto ciò conferisce alla struttura una certa compattezza.
GRAM NEGATIVI Al di sopra della membrana citoplasmatica è
presente uno strato sottile (1-3 nm, circa 20 volte
inferiore a quello dei gram positivi) di
peptidoglicani che possiedono un grado
relativamente basso di legami trasversi. Più
esternamente, si trova una struttura tipica solo dei
batteri gram negativi, ovvero la membrana
esterna, un doppio strato lipidico contenente
fosfolipidi e proteine. In particolar modo la faccia interna di questa membrana è
fosfolipidica, mentre quella esterna presenta il lipopolisaccaride detto anche
endotossina. La membrana citoplasmatica e quella esterna sono separate fra loro da
uno spazio periplasmico composto da una sostanza gelatinosa che contiene proteine
preposte all’assunzione dei nutrienti, enzimi proteolitici, peptidoglicani e gel
proteico (accumula cioè le sostanze usandole come riserve).
Il LIPOPOLISACCARIDE, quindi, presente nella zona più esterna della membrana
esterna, è una grossa molecola con lipidi e carboidrati. La porzione polisaccaridica è
rivolta verso l’esterno, mentre il lipide A è immerso nello spessore della membrana.
Infatti il lipopolisaccaride è costituito da 3 regioni:
-lipide A composto da un disaccaride fosforilato a cui sono legati residui di acidi
grassi. Il lipide A è la cosiddetta endotossina.
-nucleo polisaccaridico o core che è legato al lipide A ed è costituito da una catena
oligosaccaridica contenente zuccheri di
struttura insolita (es. KDO = acido
chetodeossioctonico)
-catena laterale O detta anche antigene O
che è una corta catena polisaccaridica
costituita da molte unità ripetute tetra o
penta saccaridiche. Questa catena laterale,
essendo facilmente riconosciuta dagli
anticorpi dell’ospite, ha un potere di
antigene. La varietà degli zuccheri che
compongono questa porzione terminale è
estremamente vasta e determina il
caratteristico “profilo antigene” dei diversi batteri.
L’LPS (lipopolisaccaride) è tossico e pirogeno (innalza la temperatura corporea) ed in
particolar modo la componente tossica è rappresentata dal lipide A detto anche
endotossina. Le ENDOTOSSINE sono, inoltre, termostabili. Invece le ESOTOSSINE
sono termolabili e sono proteine secrete da batteri con attività tossica specifica
(neurotossica, enterotossica, ecc).
A livello della membrana esterna poi sono presenti anche le PORINE che
permettono il passaggio all’interno delle molecole idrofile di piccola consistenza,
mentre per quelle più grandi ci sono delle vere e proprie proteine di trasporto o
carrier.
GRAM POSITIVI In questo caso la parete è costituita da uno
strato molto consistente di peptidoglicani a cui si
intersecano degli acidi teicoici e loro derivati,
ovvero gli acidi teicuronici .
Questi acidi sono dei polimeri di alcoli
polivalenti, quale ad esempio il glicerolo,
esterificati con acido fosforico. Anche questi
hanno diverse composizioni e sono altamente
antigenici (hanno cioè potere antigene). La loro
funzione non è ancora del tutto chiara. Alcuni
acidi teicoici, pero, sono legati ad una porzione lipidica (sono infatti detti acidi
lipoteicoici) e servono ad ancorare la parete alla membrana citoplasmatica. A
differenza dei gram negativi, la parete dei gram positivi è permeabile alle molecole
idrofile (come zuccheri e aa)ed è anche capace di legare grandi quantità di cationi
(es. magnesio) conferendo cosi ai gram positivi una capacità di tollerare
concentrazioni saline maggiori rispetto ai gram negativi. Gli acidi teicoidi,
inoltre,sono legati covalentemente al gruppo ossidrile dell’acido muramico.
APPENDICI DEI BATTERI
I batteri possono essere statici o muoversi nell’ambiente circostante per mezzo di
particolari appendici distribuite sulla superficie cellulare.
I FLAGELLI sono prolungamenti citoplasmatici filiformi costituiti dalla proteina
flagellina. A differenza delle ciglia hanno una lunghezza maggiore ed un numero che
solitamente non è molto elevato. Il loro corpo basale è situato nel citoplasma,
invece la struttura superficiale è spiralata. Sono inoltre capaci di movimenti attivi
natatori a vite. In particolar modo i due tipi di movimento dei flagelli sono lo
swimming e il tambling. Infatti siccome l’elica ha un andamento sinistrorso, i flagelli
sono in gradi di muoversi sia in senso orario che antiorario. Quando si muovono in
senso antiorario producono un movimento propulsivo monodirezionale detto
swimming. Quando invece si muovono in senso orario, producono un movimento
improduttivo detto tambling. La direzione e la durata dei movimenti inoltre sono
regolate dalle correnti e dai recettori chimici.
A seconda di come si dispongono i flagelli e dal loro numero, i batteri si suddividono
in
-monotrìco, se il flagello è unico e si trova ad un polo;
-anfitrìco, se ci sono due flagelli, uno per ciascun polo;
-peritrìco, se sono più di due e si dispongono intorno a tutto il
batterio;
-lofotrìco, se sono disposti a ciuffo a livello di un unico polo.
Oltre ai flagelli ci sono anche le FIMBRIE dette anche PILI che sono
costituite dalle proteina pilina. Questi sono organi di ancoraggio con una struttura
lineare e sono disposti a centinaia attorno al batterio favorendo l’adesività. Le
fimbrie vengono dette anche lectine, evasine (perché tendono a sfuggire al controllo
del sistema immunitario) o aggressine.
Fra le altre estroflessioni poi in alcuni batteri, soprattutto gram negativi come la
salmonella e l’ E.coli, presentano i CURLI, ovvero pili di forma arricciata costituiti
dalle prote