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CINETICA.
Es
…Nelle montagne russe si parte da un piano, per attrazione si scende, si risale e poi
si riscende. In cima si è nello stato di energia potenziale; quando si scende
l’energia passa da potenziale a cinetica…
Cioè da stasi si passa in movimento (e il corpo che si muove acquisisce maggior
energia man mano che scende)…al punto che riesce a risalire fino ad un punto che sia
però più basso della 1°cima, perché nella discesa acquista energia ma un pò la perde.
Energia potenziale, “velocità 0” = aumenta con l’altezza
Energia cinetica, “velocità max” = aumenta con la velocità
Si può calcolare la velocità del vagoncino in qualsiasi istante, basta
conoscere l’altezza dal suolo. Nel punto più alto del suo percorso, il
vagoncino ha velocità zero, nel punto più basso la velocità è massima. Nel
punto più alto il vagoncino possiede energia potenziale (ma è privo di
energia cinetica)…allo stesso modo, nel punto più basso esso possiede il
massimo di energia cinetica (ma nessuna energia potenziale). In tutte le
posizioni intermedie, nella quale una certa velocità si accompagna ad
una certa elevazione, il vagoncino possiede a un tempo energia potenziale
& cinetica. L’energia potenziale aumenta con l’altezza, quella cinetica con la
velocità.
Alla fine dell’800 2 principi basavano il concetto di energia:
L’energia non si crea, non si distrugge…ma si trasforma.
L’energia nell’universo è costante (perché l’universo è un sistema
chiuso).
Oltre le 2 energie, la cinetica e la potenziale, un altro fattore è il calcolo
creato dall’ATTRITO.
Se il calore può venir considerato come una forma di energia, allora
forse è la somma di 3 fattori (calore + en. cinetica + en. potenziale) che
rimane costante.
IL TASSO DI SCAMBIO DI ENERGIA…il nuovo indizio che condusse
al concetto di calore quale forma di energia venne istituito da Mayer &
confermato sperimentalmente da Jaule. L’insieme dell’energia cinetica e
potenziale di un sistema, costituisce la sua energia meccanica.
Nel caso delle montagne russe, parte dell’energia meccanica si trasforma in
calore. I sistemi fisici si suddividono in 3 momenti:
sistema aperto…quando il sistema scambia con l’esterno materia
ed energia…es. l’uomo;
sistema chiuso…quando il sistema scambia con l’esterno solo
l’energia, ma non la materia;
sistema isolato…quando il sistema non scambia né materia né
energia con l’esterno…es. l’universo.
Ogni evento naturale comporta la trasformazione di una forma di
energia in un’altra, e sempre a un ben definito tasso di scambio. In un
sistema chiuso (isolato da influenze esteriori) l’energia si conserva, e
pertanto è costante. Se consideriamo l’universo intero come un sistema
chiuso, possiamo proclamare che l’energia dell’universo è invariabile e che
nessuna sua “frazione???” può venir mai né creata né distrutta. Questo
corrisponde al 1° Principio della Termodinamica. Il 1° Principio della
termodinamica, secondo Einstein, è solo un ipotesi, perché se fosse vero
bisognerebbe ipotizzare che l’universo è un sistema isolato, ma ciò non è
possibile in quanto l’universo è in espansione.
LO SFONDO FILOSOFICO…con la fisica quantistica, con la relatività
i fisici si rendono conto che non possono fare a meno della filosofia, cioè
si rendono conto che qualunque prospettiva si fonda su un presupposto
metafisico (cioè che va oltre la fisica).
La scienza classica si fonda sulla geometria euclidea. Einstein, afferma
che nonostante il riferimento alla natura, resta fedele al realismo, al
descrivere i fenomeni in modo obiettivo, la realtà obiettiva. Quindi la
scienza si deve fondare su una filosofia preliminare, naturale…ma la
filosofia deve avere come oggetto i risultati della scienza, ed estenderli,
generalizzarli.
Per ”Filosofia Naturale” Einstein intende la fisica (che fù chiamata così
fino all’800). Evita tutta la storia della scienza (dalla filosofia greca alla
fisica moderna), evidenzia l’intento di ridurre l’apparente complessità dei
fenomeni naturali a poche e semplici idee e relazioni fondamentali.
Questo principio, che è alla base di ogni filosofia naturale, trova
espressione con Democrito, il quale afferma che la realtà è composta da
atomi e vuoto…soltanto gli atomi e il vuoto sono reali,tutto il resto è solo
apparenza, fenomeno. Anassimene notava che la stessa quantità d’acqua
occupa vari spazi in base al suo stato, e ciò è possibile perché la materia è
composta da atomi, i quali allontanandosi e avvicinandosi occupano
determinati spazi. Einstein notò che la scienza su cui stava indagando si
fondava su 2 concetti fondamentali: FORZA & MATERIA. È impossibile
immaginare l’una senza l’altra, poiché la MATERIA si manifesta con la
FORZA su un’altra materia . Questa FORZA dipende dai movimenti di
attrazione e repulsione delle particelle della materia . I movimenti di
attrazione e repulsione variano dalla DISTANZA .
Helmotz è il padre spirituale dell’estensione del metodo fisico alla
psicologia ed alla pedagogia. Lui traduce l’idea della fisica come
descrizione di rapporti di forza tra particelle inalterate. Egli afferma che
la scienza avrà spiegato tutti i fenomeni quando sarà in grado di ridurre
tutti i fenomeni al movimento meccanico (cioè la riduzione dei fenomeni
naturali a forze semplici). Einstein critica Helmotz, in quanto la sua teoria è
troppo semplice, però riesce sfruttare questa teoria meccanicistica in alcuni
ambiti. Einstein afferma che questa teoria funziona in quanto è libera
creazione dell’intelletto umano. (MECCANICISMO…concezione
filosofica che considera i fenomeni fisici e spirituali come il prodotto di
una semplice casualità meccanica. MECCANICA…parte della fisica che
studiale leggi dell’equilibrio=statica, o del moto= dinamica, dei corpi).
TEORIA CINETICA DEL MOTO…secondo questa teoria il calore è il
risultato del movimento di varie particelle, i GAS. Questa teoria costituì
un traguardo molto importante nell’800. Es…nel 1808 si sperimentò con un
recipiente e una specie di pistola che si abbassa e si alza. Si notò che se si
abbassa il pistone e si fa pressione comprimendo i gas, le particelle si
scontrano più facilmente, e quindi aumenta il calore. Questa teoria non fù
dimostrabile. La dimostrazione effettiva avverrà nel 1905 con Einstein.
Nel 1808 questa fù ipotizzata da Brown, il quale studiò il polline dei fiori
immerso in un liquido e lo guardò al microscopio, è noto che il polline
aveva un moto proprio. Einstein nel 1905 lo spiegò affermando che le
particelle si muovono perché il liquido è costituito da molecole, che
creano un movimento invisibile, e tale movimento continuo determina la
temperatura. Le molecole che si muovono riescono a spostare il polline se
quest’ultimo è più piccolo della molecola, più leggero…se fosse più pesante
non si sposterebbe, dunque le molecole si possono quantificare, si possono
pesare in grammi.
DEFINIZIONI LIBRO…secondo questa teoria i GAS sono aggregati di
un enorme numero di particelle o molecole che si muovono in tutte le
direzioni, pertanto, secondo questa definizione, il CALORE non è una
forma di energia meccanica diversa da quella molecolare, ma è
propriamente l’energia cinetica del moto molecolare. La teoria cinetica
non si applica soltanto ai gas (in quanto un gas può venir liquefatto
mediante riduzione della temperatura). Una manifestazione del moto di
particelle nei liquidi si ebbe col movimento Browniano. Brown osservò
granuli di polline di alcune piante al microscopio; esaminando la forma di
queste particelle immerse nell’acqua si accorse che molte di esse si
trovavano in moto.
PARTE 2° - DECADENZA DELL’INTERPRETAZIONE MECCANICA
I 2 FLUIDI ELETTRICI…Einstein fa notare come la riduzione dei
fenomeni all’interno del meccanicismo è una riduzione forzata, poiché
non riusciva ad includere molti fenomeni (tra cui l’elettricità, il calore).
Einstein descrive un esperimento da cui emerge il fenomeno dell’elettricità:
“Se si uniscono un panno di flanella, una bacchetta di gomma e un pezzo di
ferro, separati non significano nulla…assieme essi sviluppano elettricità.
Dopo aver messo in campo gli attrezzi, Einstein fa notare che, se prima non
c’è una teoria, questi attrezzi non servono a nulla. Con ciò egli sta
polemizzando da Galilei
, il quale basava tutto sugli esperimenti.
L’esperimento deve essere prima pensato e poi realizzato. Il primo fisico
che si occupò prima di teoria e poi di pratica è Planck, poi Einstein. Essi
prima teorizzavano, e pooooi applicavano esperimenti. Fare teoria
significava inserire il discorso nell’orizzonte di senso dominante, in tal caso,
il meccanicismo. Il MECCANICISMO elabora il concetto di fluido
elettrico: l’elettricità è caratterizzata da 2 poli, 1positivo (+) ed 1negativo
(-). I fluidi elettrici della stessa specie si respingono, mentre 2 fluidi di
carica opposta si attraggono. Un corpo è elettricamente neutro se i fluidi,
il positivo ed il negativo, si annullano reciprocamente. Gli oggetti carichi
si attraggono e si respingono in maniera lineare, in funzione della
distanza. Esistono 2 corpi, quelli nei quali i fluidi elettrici possono
muoversi liberamente e quelli nei quali non possono farlo. I primi si
chiamano conduttori (i metalli, la terra, il corpo umano), i secondi isolanti
(il vetro, la gomma).
Dal punto di vista della fisica moderna, la teoria dei fluidi elettrici appare
inadeguata…essa però mostra come nella fisica non esistono teorie
eterne…ogni teoria ha il suo periodo di sviluppo graduale e trionfo, dopo
di chè, può subire anche un rapido declino. I fisici non ammettono mai i
propri errori, (in quanto la fisica non si può basare su teorie errate). La
fisica non è un accumulo di teorie, in quanto le teorie non sono universali,
possono funzionare in un ambito e non in un altro. Einstein sottolinea
come il concetto di fluido elettrico nasca per supp