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Diritto privato - pubblicità e fatti giuridici Pag. 1
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Estratto del documento

persone che acquistano o che alienano il bene); perciò ogni atto di alienazione o costituzione

di diritti viene trascritto sia contro l’alienante sia a favore dell’acquirente si quindi una doppia

trascrizione. la proprietà nel tempo fra la trascrizione a favore o contro soggetti diversi risulta

dal registro generale nel quale viene assegnato a ogni titolo trascritto un numero d’ordine.

(risulta anteriore quella con il numero più basso).

l’art 2650 sancisce il principio di continuità delle trascrizioni ovvero che la sequenza delle

trascrizioni deve essere senza interruzioni.

gli atti soggetti a trascrizione sono elencti nell’art 2643 si tratta dei contratti, degli atti atti

unilaterali, e dei provvedimenti giudiziali con cui: a) si trasferisce la proprietà dei beni immobili,

b) si trasferiscono, si estinguono, si costituiscono diritti reali limitati, di superficie...

all’art 2643 si deve aggiungere l’art 2652 che contiene un elenco di domande giudiziali che si

devono trascrivere qualora si riferiscano ai diritti menzionati menzionati all’art 2643.

le domande dirette a rendere inefficace un atto d’acquisto di diritti reali sugli immobili e

domanda diretta all’esecuzione forzata dell’obbligo.

un sistema analogo a quello della trascrizione è previsto x la circolazione dei beni mobili

registrati (autoveicoli motocicli provvisti di targa), i registri in questo caso però sono

organizzati su base reale cioè ordinati in base al numero di targa che individua il bene.

Per i beni mobili non registrati il criterio di pubblicità è affidato al possesso e non a dei registri.

l’art 1153 stabilisce che se un soggetto acquista una cosa mobile da chi non è proprietario,

ne acquista la proprietà se l’atto di alienazione è in sé valido e se l’acquirente acquista in

buona fede il possesso della cosa. mentre tra 2 soggetti che acquistano la stessa cosa da

un venditore, diviene proprietario che ne acquista per primo il possesso in buona fede art

1155.

per i diritti di credito la funzione di pubblicità viene svolta dalla notificazione delle cessioni. per

notificazione si intende la comunicazione fatta dal cessionario al debitore di avere acquistato il

credito; ricevuta la notificazione il debitore dovrà pagare al nuovo creditore (non sarà libero

se pagherò al vecchio creditore.) tra 2 cessionari in conflitto prevarrà chi ha notificato x

primo art 1265.

la notificazione ha però le stesse caratteristiche della pubblicità cioè determina l’

OPPONIBILITÀ

dell’atto di cessione, è dichiarativa ed è un onere per l’interessato. 2

Mentre x i registri delle persone fisiche la funzione della pubblicità è duplice in parte ha

funzione di pura pubblicità-notizia (consente la conoscibilità legale di determinati fatti a 3) e

in parte il registro svolge la funzione di pubblicità dichiarativa rende opponibili a terzi i fatti resi

pubblici. i registri dello stato civile svolgono la funzione di conoscibilità e di certezza, in questi

registri sono riportati gli atti dello stato civile (in quanto influiscono sugli stati sulle condizioni

della persona). gli atti dello stato civile sono 3: atto di nascita, di matrimonio, di morte.

ciascuno si essi da prova legale dei fatti materiali (nascita morte) o degli atti giuridici

documentati(matrimonio dichiarazione di essere padre). gli atti e i registri dello stato civile

svolgono svolgono una funzione di pubblicità, in quanto glia atti diversi devono essere

annotati a margine dell’atto di stato civile. in alcuni casi si tratta di pubblicità-notizia x la

sentenza di interdizione, pubblicità dichiarativa che determina l’opponibilità in altri casi ancora

la pubblicità si fonde con la modificazione del titolo dello stato (sentenza di separazione o di

divorzio o annullamento). ogni rettificazione dell’atto di stato richiede un ricorso al tribunale

che provvede con decreto.

Quando nasce una lite e si apre un giudizio il giudice è investito dalla domanda di una parte:

egli deve concludere il processo con una decisione che dia ragione o dia torto all’attore, cioè

che accolga o respinga la domanda. la prima del processo è quindi l’accertamento di quanto

è avvenuto tra le parti.

nell’ambito del processo civile vige il principio dispositivo per il quale spetta alle parti di

dimostrare l’esistenza dei fatti che sono determinanti x la soluzione della controparte, il

giudice quindi deciderà in base ai fatti che le parti espongono e di cui possono dare la prova

questo se si tratta di interessi generali o particolari; regole diverse valgono per gli interessi

della generalità in questo prevale il principio inquisitorio il giudice deve cercare la verità

inquisire, e il compito delle parti può essere quello di suggerire o di offrire la prova di fatti

rilevanti.

nel nostro ordinamento vige inoltre l’onere della prova art 2697 dispone che chi vuol far

valere un diritto in giudizio, ha l’onere di provare i fatti che ne costituiscono il fondamento,

mentre chi eccepisce (oppone)deve provare i fatti su sui l‘eccezione si fonda. secondo la

regola il danneggiato dovrebbe provare che tutti i fatti che sono a fondamento del suo diritto

al risarcimento e quindi: il fatto, il danno, il danno o la colpa del soggetto.

in alcuni casi però l’ordinamento tende a rendere più facile la tutela di un interesse

trasferendo l’onere della prova sull’altra parte in questo caso c’è un inversione dell’onere della

prova in questo caso il danneggiato deve provare il fatto il danno ed è chi eccepisce che

oppone deve provare la non sussistenza del dolo o della colpa.

inoltre sull’onere della prova incide inoltre la presunzione legale, che si ha quando è la legge

stessa a prevedere che un fatto rilevante si debba considerare come accaduto senza

necessità di darne la prova. se la presunzione legale non ammette prova in contrario si parla

di presunzione assoluta. in questo caso bisogna distinguere la finzione, si ha finzione quando

il legislatore assoggetta una determinata situazione di fatto alla disciplina prevista x una

situazione diversa:(in sostanza la legge dice il caso A qui previsto si regola come se

sussistesse il caso B )mentre se invece è ammessa prova contraria allora si parla di

presunzione relativa che si risolve con l’inversione dell’onere della prova: la legge tratta una

situazione come se il fatto fosse provato finché l’interessato non dimostri il contrario.

dare la prova di un fatto significa dimostrare che un fatto è accaduto. 3

non sempre la dimostrazione arriverà a stabilire la certezza assoluta del fatto, in questi casi si

ha una certezza pratica cioè una riduzione dell’incertezza, l’ elevata probabilità è più che

sufficiente a rendere provato il fatto nel processo civile mentre in quello penale il reato deve

essere provato oltre ogni ragionevole dubbio.

i mezzi con cui si raggiunge il risultato della prova si distinguono in 2 categorie:

1) prove documentali: anche dette prove precostituite; queste non necessitano di alcuna

valutazione da parte del giudice se non riguardo alla loro validità. le più importanti prove

documentali sono il fatto pubblico redatto dal notaio, la scrittura privata autenticata e la

prova semplice.

2) le prove non precostituite invece possono formarsi in corso di causa e sono dette prove

semplici e sono la testimonianza, il giuramento, la confessione resa in giudizio, la

pertinenza e l’ispezione.

il principio generale che regola la prova è quello secondo in cui il giudice valuta liberamente le

prove adottate dalle parti; a certe prove però il giudice attribuisce un valore diverso quello di

prova legale; il giudice non può valutarle liberamente ma deve giudicare assumendo x

verificati i fatti che da quelle prove risultano accaduti. hanno valore di prova legale l’atto

pubblico e la scrittura privata autenticata, la confessione, il giuramento. sono invece di libera

valutazione la semplice scrittura privata e la testimonianza.

l’atto pubblico è un documento redatto (scritto) da un notaio o altro pubblico ufficiale

autorizzato ad attribuire all’atto pubblica fede art 2699, il quale dichiara che in sua presenza

si sono verificati determinati fatti in particolare; il notaio quindi attesta che davanti a lui sono

comparse certe persone le quali hanno espresso determinate volontà raccolte nel documento

stesso e poi da loro stesse sottoscritte. di questi fatti l’atto fa prova legale fino a querela del

falso non solo il giudice non può ritenere non avvenuti i fatti provati, ma la controparte non

può dare prova contraria se non attraverso una particolare procedura volta a dimostrare

l’esistenza di un falso.

La falsità del documento può investire il profilo estrinseco (ossia il documento nella sua

materialità) oppure il suo contenuto. Nel primo caso si parla di falsità materiale: essa

concerne la genuinità del documento e si può manifestare nella forma della contraffazione

(che è data dalla formazione del documento da parte di un soggetto diverso dall'autore

apparente o dalla indicazione di una data o di un luogo diversi da quelli reali), e in quella

dell'alterazione (che è data da una modificazione di ciò che risu

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Publisher
A.A. 2013-2014
5 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lady smile di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Sciarrone Antonella.