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SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO

Si differenzia dall'invalidità del contratto perché:

invalidità del contratto: riguarda il contratto come atto, indica un difetto del contratto che lo rende inidoneo a produrre effetti, il

contratto nullo non produce effetti per i terzi invece il contratto annullato tutela i diritti di coloro che hanno acquistato i diritti

del terzo in buona fede e a titolo oneroso

scioglimento del contratto: riguarda il contratto come rapporto giuridico che costituisce l'effetto dell'atto, il contratto è idoneo a

produrre effetti ma cessa di produrli per la presenza di una causa di risoluzione del contratto, lo scioglimento non pregiudica i

diritti acquistati dai terzi. La risoluzione ha effetto retroattivo ma solo tra le parti.

Sciogliere un contratto significa far cessare gli effetti del contratto → il rapporto tra le parti viene meno.

La risoluzione del contratto

La risoluzione del contratto è un modo di scoglimento del contratto a prestazioni corrispettive. Un contratto può essere risolto

per inadempimento, impossibilità sopravvenuta e eccessiva onerosità. In tutti i tre i casi ha risoluzione ha effetto retroattivo tra

le parti. Se però si tratta di un contratto ad esecuzione continuata o periodica, allora l'effetto della risoluzione non si estende alle

prestazioni già eseguite. La risoluzione è inopponibile ai terzi quindi i loro diritti da acquisti non vengono pregiudicati.

Risoluzione per inadempimento

Se in un contratto a prestazioni corrispettive, una delle parte non adempie, l'altra può rivolgersi al giudice e richiedere

l'adempimento del contratto oppure chiederela risoluzione del contratto che libera entrambe le parti ma che condanna al

risarcimento del danno colui che non ha adempiuto. Se la parte interessata ha scelto la prima opzione, può sempre chiedere la

Roxana Cosma Diritto privato

risoluzione; non è ammessa invece l'ipotesi opposta.

Per poter chiedere la risoluzione del contratto, l'inadempimento deve risultare importante. Il contratto non si può risolvere se

l'inadempimento di una delle parti ha scarsa importanza. LA risoluzione richiede che l'interesse di una delle parti sia seriamente

insoddisfatto.

Normalmente è necessaria la sentenz del giudice per ottenere la risoluzione del contratto. Esistono ipotesi in cui la risoluzione

opera di diritto in quanto le parti avendo previsto l'eventualità dell'inadempimento al momento della conclusione del contratto

hanno patuito degli accordi:

-clausola risolutiva espressa la quale stabilisce che se una delle parti non adempie alle proprie prestazioni, il contratto si dovrà

ritenere risolto.

-il termine essenziale: le parti alla momento della conclusione del contatto possono stabilire un termine per la prestazione il

quale risulta essenziale nell'interesse dell'altra. Se non viene rispettato il contratto deve intendersi risolto.

Il contratto si scioglie o per via giudiziale (la parte interessata chiede al giudice di risolvere il contratto e di condannare l'altra

parte a restituire la prestazione ricevuta, salvo sempre il risarcimento del danno) o per via extragiudiziale(con la diffida ad

adempiere con la quale la parte interessata attraverso un atto scritto intima all'altra parte di adempiere entro un certo periodo,

non inferiore a 15 giorni, altrimenti il contratto si intenderà risolto. La parte inadempiente deve comunque risarcire il danno: il

danno cagionato dal ritardo si adempie tardivamente; il danno derivante dalla risoluzione.

Clausola penale e caparra

La clausola penale è la clausola contrattuale con cui le parti stabiliscono che, in caso di mancato adempimento da parte di una

di loro, l'altra sarà liberata dai propri obblifhi e quella inadempiente sarà tenuta al pagamento di una somma a titolo di

risarcimento del danno.

La caparra confirmatoria è una somma di denaro o beni fngibili che una parte dà all'altra al momento della conclusione del

contratto. Se colui che ha versato la caparra risulta inademiente, l'altro potrà tenere la caparra ricevuta. Se a essere inadempiente

colui che ha ricevuto la capara, dovrà restituire il doppio della caparra ricevuta. Se la caparra funzione come corrispettivo del

diritto di recesso si chiama caparra penitenziale.

Risoluzione per impossibilità sopravvenuta

La risoluzione per impossibilità sopravvenuta si può verificare quando, in un contratto a prestazioni corrispettive, una delle

prestazioni diventi impossibile per causa non imputabile al contraente. Il debitore viene così liberato e non può più pretendere

la prestazione dell'altra. Se l'ha già ricevuta, si tratta di una prestazione non dovuta che deve essere rstituita.

Se la prestazione è divenuta solo parzialmente impossibile, l'altro contraente può chiedere la riduzione anche della sua

prestazione oppure recedere dal contratto.

Anche l'impossibilità temporanea può determinare lo scioglimento del contratto se, il creditore non abbia più interesse a

riceverla, una volta tornata ad essere possibile.

Risoluzione per eccessiva onerosità

Riguarda solo i contratti ad esecuzione differita (continuata o periodica). È causa di risoluzione del contratto quando nel

periodo di tempo compreso tra la conclusione del contratto e la sua esecuzione, si verifichino degli eventi straordinari e non

prevedibili a causa dei quali la prestazione di una parte diventa eccessivamente onerosa rispetto all'altra. Deve trattarsi di una

sopravvenuta onerosità che superi la normale alea del contratto. L'altra parte può evitare la risoluzione offrendo di modificare

equamente le condizioni del contratto.

Presupposizione

E' un'ipotesi di scioglimento del contratto non espressamente prevista dalla legge ma elaborata dalla giurisprudenza e dalla

dottrina.

Roxana Cosma Diritto privato

SINGOLI CONTRATTI 25-26-27-28-29

I contratti di alienazione

VENDITA: è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di altro diritto (es.

diritto reale → vendere un diritto di usufrutto; diritto di credito → cederlo ad altri) verso il corrispettivo di un prezzo.

Gli elementi essenziali del contratto di vendita sono: l'accordo delle parti, l'oggetto e il prezzo.

La forma è libera tranne quando si tratta di un contratto che ha per oggetto beni immobili o beni mobili registratti che

richiedono la forma scritta ad substantiam.

La vendita è un contratto consensuale perché si perfezione con l'accordo delle parti.

Come tutti i contratti che hanno per oggetto il trasferimento di proprietà o di un altro diritto reale, esso ha effetti reali cioè la

proprietà si trasferisce al momento del consenso.

In alcuni casi, però il trasferimento del diritto di proprietà avviene in un momento successivo alla conclusione del contratto (in

questo caso ha effetti obbligatori): es. vendita di cosa altrui, vendita di cosa futura. Il trasferimento della proprietà avviene

quando la cosa viene ad esistenza.

E' un contratto oneroso e a prestazioni corrispettive perché la sua causa consiste nelo scambio tra un determinato diritto e una

somma di denaro. Se non fosse stato a titolo oneroso si sarebbe confuso con un altro tipo di contratto es. comodato.

Il contratto di vendita si differenzia dalla permuta perché la permuta consiste nello scambio di un bene con un bene e non nello

scambio di un bene con denaro.

Obbligazioni del compratore: E' tenuto a pagare il prezzo nel tempo e nel luogo stabiliti nel contratto.

Obbligazioni del venditore:

1) deve consegnare la cosa al compratore nello stato in cui si trovava al momento della vendita insieme agli accessori,

pertinenze, frutti dal giorno della vendita nonché con tutti i documenti e i titoli relativi alla proprietà e all'uso della cosa

venduta(es. Libretto di circolazione) ;

2) il venditore deve garantire il compratore dai vizi (il compratore ha l'onere di denunciare al venditore al presenza del

vizio entro 8 giorni se si tratta di vizi apparenti. Una volta effettuata la denuncia, il compratore può esercitare, entro un

anno dalla consegna l'azione redibitoria con la quale il contratto si risolve e il compratore ottiene la restituzione del

prezzo oltre al risarcimento del danno oppure l'azione estimatoria con la quale ottiene una riduzione del prezzo.) e

dall'evizione della cosa (si verifica quando, dopo la conclusione del contratto, un terzo soggetto dichiara di essere

legittimo proprietario. Il compratore rimane privato del suo diritto ma è garantito per legge dalle'evizione. Il

compratore potrà far valere la garanzia nei confronti di colui che gli ha venduto il bene.) Altre garanzie pattuite sono

le garanzie di buon funzionamento in genere introdotta dal venditore e non perché è obbligatoria per legge.

3) fargli acquistare la proprietà della cosa o il diritto nella vendita ad effetti obbligatori (vendita di cosa futura, vendita di

una cosa generica, vendita di cosa altrui)

Vendita da effetti obbligatori: quando il venditore non riesce a consegnare la merca nel momento dell'accordo ma lo fa in un

momento successivo.

-vendita di cose future: il compratore diventa proprietario nel momento in cui la cosa viene ad esistenza. Se la cosa non riesce

più ad essere prodotta il contratto è nulo. Se le parti hanno concluso un contratto aleatorio, la vendità è valida in ogni caso e non

esonera il compratore al pagamento del prezzo.

-vendita di cose determinate nel genere: la proprietà passa al compratore al momento della loro individuazione o

specificazione.

-vendita di cose altrui: quando il venditore si assume l'obbligo di vendere una cosa che non gi appartiene, perché prevede di

entrarne in proprietà. Il compratore diventa proprietario nel momento in cui il venditore acquisterà la proprietà della cosa.

-vendita a rate: (vendita con riserva di proprietà): il compratore diventa proprietario con il pagamento dell'ultima rata.

SOMMINISTRAZIONE

E' il contratto con il quale una parte si obbliga, in cambio di un prezzo, ad eseguire a favore dell'altra, prestazioni periodiche o

continuative di cose o beni. (fornitura di gasolio, di energia elttrica per un'abitazione o impresa ecc).

Contratto di subfornitura: contratto con il quale un'imprenditore (subfornitore) si impegna ad effettuare per conto di

un'impresa(committente) lavorazioni su prodotti semilavorati o su materie prime fornite dalla committente medesima o si

impegna a fonire all'impresa committente prodotti o servizi destinati ad essere utilizzato nello svolgimento dell'attività

economica del commitente.

CONTRATTO ESTIMATORIO

E' il contratto con il quale una parte consegna uno o più beni mobilibi all'altra e quest

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A.A. 2013-2014
42 pagine
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SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher locsy di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto privato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Fusaro Arianna.