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Le successioni mortis causa riguardano la morte di una persona fisica, allora il patrimonio deve essere distribuito ad alcuni soggetti che la legge individua.

“Is de cuius credito agitur” - de cuius la morte è causa in senso giuridico della successione, è ragione stessa della successione. L’apertura si ha al momento della morte del de cuius. La morte non è condicio iuris perchè la condizione è un evento futuro e incerto, mentre la morte è certa ma incerta nel momento: si configura un termine.

Successioni nella Costituzione

Con l’avvento della costituzione repubblicana si dà un testo assiologico (valoriale) dove non soltanto i tre poteri vengono disciplinati ma vengono anche stipulati dei valori fondamentali. Diritti fondamentali.

L’ART. 42, dedicato alla proprietà vede al comma 4 una riserva di legge in materia di successione legittime, testamentarie ed i diritti dello Stato.

La 1a considerazione: La successione è garantita a livello costituzionale (la legge deve garantire la successione).

La 2a considerazione: La successione testamentaria è garantita costituzionalmente.

La 3a considerazione: A determinate condizioni lo Stato può succedere allo Stato le diritti di carattere fiscale.

La 4a considerazione: Eredità in senso elettronico più eredità de legato.

Le 5o Considerazione: le successioni non riguardano solo le proprietà ma anche i diritti reali, di credito ecc, da questi attua la successione, i diritti sono quelli disponibili e trasmissibili.

La 6o Considerazione: Non parla della successione necessaria. Dottrina ritiene che la riserva di legge nell'espressione "legittime" significhi anche quella necessaria, che spetta ex lege.

I soggetti della successione mortis causa

La successione riguarda esclusivamente la morte di una persona fisica. Sono eredi ex lege, i parenti ed il coniuge, con il testamento possono essere istituiti anche persone giuridiche.

LA CAPACITÀ: 462 c.c. - sono capaci a succedere, tutti coloro che sono nati o concepiti al momento della successione, sono capacità giuridiche a succedere. La legge può prevedere una pena accessoria consistente nell'esclusione dal colpevole della successione.

IL CONCEPITO: se ex art. 468 de art. 1 c.c. è titolare di determinati diritti subordinati all'evento NASCITA, diritto pieno.

La legge prevede che il concepito è capace e lo considera soggetto di diritto. Sostanzialmente si ha una condizione legale risolutiva: il diritto viene meno se il concepito non viene in esistenza - si esclude le discipline dell'eredità giacente.

le cause civilistiche sono proprie del testamento olografo Se il testamento pubblico nn è fatto davanti al notaio ma è un atto del pubblico ufficiale che riproduce la volontà del testatore fa fede fino a querela di falso Si pone il problema di inquadramento sistematico.

Secondo Bianca l'indegno è incapace di succedere -

figura particolare di incapaci a succedere, indegno nn viene chiamato ma viene escluso

Secondo il Professore la tesi contrasta con il dettato normativo es. previsione di indegnità nelle cause prelettiche Anche per le ipotesi civilistiche è difficile affermare l‘indegnità di colui che ha captato il testamento se non quando c’è un accertamento in giudizio. L'indegnità presuppone lo accertamento mediante processo L’alternativa è che colui ricompreso nelle ipotesi non sia degno, l'altra opzione invece prevede che il chiamato sia capace l’accertato giudiziario accertabile la sussumibilità, perde la capacità a succedere

Lo il soggetto può prendere ma non trattare - viene chiamato ma se viene accertato la responsabilità questo viene escluso successivamente della successione L464 a favore del prof d'incidente nel possesso de due reintine i frutti

L‘art 465 si applica all’istituto della rappresentazione che prevede la possibilità per i discendenti di succedere nel luogo del loro ascendunte e nel grado del chiamato,

morte del soggetto, dovrà trasferire il patrimonio a soggetti terzi precedentemente indicati dal de cuius.

Il primo trasferimento (de cuius - trustee) avviene per effetto dell’atto di disposizione e non è un fenomeno che attiene ad una successiva disponibilità perchè il trustee diviene subito nel nuovo possessore del patrimonio.

Tutto quello che segue è un fenomeno obbligatorio.

Mediante questo istituto si può attuare una lesione dei diritti dei legittimari che non costituisce un problema negli ordinamenti anglosassoni (non hanno successione necessaria).

Le azioni rivine che nell’ipotesi in cui venga accolto questo istituto e vi sia una lesione di un diritto di legittime, coloro che vedono leso il proprio diritto possono farlo valere

Lei è un trasferimento gratuito sottocauselmente come donazione.

Lo; legittimari possono audire e rivire alle donazioni effettuate mediante l’istituto della riunione fittizia con cui vengono ricomputate le donazioni fatte in vita: detratti, ridotti, reinstituite, giungendo ad un risultato sul quale viene calcolata le quota legittima.

Esecuto il trust di natura donative questo può essere ridotto tramite azione di riduzione che colpisce le disposizioni testamenternie in modo proporzionale e, se non basta, risale nelle donazioni partendo dell’ultime per audire sino alle prime, finché non viene ristoribita la quota legittima.

L'apertura della successione

L'apertura della successione coincide con la morte della persona, cioè si estingue la titolarità dei diritti già spettanti al defunto e inizia la vicenda traslativa della res titis ai successori. La successione si apre nel luogo del suo ultimo domicilio. In tale luogo sono individuate le normative vigenti e Agenzie delle entrate competenti per l'eventuale giudizio (21 cpc). Con la dichiarazione di assenza si ha una delazione provvisoria in favore dei parenti leggittimi o di coloro che ne hanno interesse (s. testementeri). Questi soggetti sono solo quelli che possono proporre domanda di dichiarazione di assenza e non possono vendere, potare o disporre se non con autorizzazione del giudice tutelare.

Con la dichiarazione di morte presunta, la quale la scomparsa da almeno 10 anni, si dà apertura alla successione, dopo la quale i chiamati possono liberamente disporre dei beni.

La delazione

La delazione è per testamento o secondo la legge. Parte della dottrina usa il termine vocazione come sinonimo: le differenze attengono all'effettiva posizione del primo termine mentre il secondo una chiamata. In particolare, la vocazione consente il legato e la delazione l'eredità: in virtù dell'eredità vi è necessità di accettazione. L'art. 457 tratta la delazione dell'eredità. Secondo tale articolo non c'è alternativa tra successione testamentarie e

- ma vuole e per il legato il problema si pone per il singolo.

Altri istituti come la sostituzione ordinaria e volgare.

Sostituzione ordinaria = è la designazione successiva fatta dal testatore per il caso in cui il primo designatario non possa o voglia succedere.

La sostituzione "possibilità eventuali" e agli altri istituti potrebbe essere dato risalto nella negoziabilità del testamento in particolare se fa volere la volontà del testatore le cui disposizioni sono ripetute dalle leggi nel rispetto delle norme imperative.

Gli istituti sono:

  1. Sostituzione = testamentarie
  2. Rappresentazione = oggetto della legge
  3. Accrescimento = fratello
  4. Successione ex lege, relazionate al bene e chiamati i soggetti della successione ex lege = chiamati i legittimati fino al grado ed infine allo Stato.

Presupposti alla rappresentazione = seguono chiamati tutti i discendenti, senza distinzione tra figli legittimi e naturali.

La rappresentazione opera in ambito familiare: i figli, fratello, discendenti dei due.

Fra i due - i discendenti subentrano nel luogo e nel grado, nel senso che se coloro che subentrano sono più d'uno, questi subentrano come eredi del de cuius, senza

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A.A. 2020-2021
116 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/01 Diritto privato

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher raphael.milazzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto civile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Papanti Pelletier Paolo.