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Storia della scienza - da Aristotele ai copernicani Pag. 1
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Da Aristotele ai copernicani

MARZIANO CAPELLA (IV-V sec. d.C.). "De Nuptiis Philologiae et Mercurii", compendio culturaclassica. Sistema geoeliocentrico nel quale Mercurio e Venere ruotano attorno al Sole e questo, asua volta, compie un'orbita eccentrica intorno alla Terra, mentre la Luna e i pianeti superioricompiono ruote concentriche intorno alla Terra. Sfera esterna delle Fisse trascina tutto il sistemanel suo moto giornaliero.Sistema ripreso da Giovanni Scoto Eriugena, filosofo neoplatonico commentatore di Marziano: ipianeti (no Saturno) si muovono intorno al Sole, in posizione intermedia tra Terra centrale e sferadelle Fisse. Bibbia, Genesi, presenza di acque sopracelesti: supposta sfera di acqua ghiacciata ecristallina, al di là delle Fisse, cui seguiva l'Empireo (Dante, significato cosmologico-teologico).

TEORIA DELL'IMPETUS. Filopono (VI sec.): cessione parte della forza motrice dal propulsore delproiettile direttamente al mobile e non all'aria.

supponendo che mezzo offrisse resistenza al movimento. Critica Aristotele (moto proiettili). Buridano (maestro Oresme): impetus è la forza che resta nel proiettile dopo la spinta iniziale. Principi:
  1. È una forza motrice invisibile esistente nel mondo fisico che ha la capacità di muovere gli oggetti nella stessa direzione alla quale l'impetus è rivolto;
  2. Può essere impartito da un soggetto all'altro o dall'uomo (moti volontari);
  3. L'oggetto si muove con velocità e direzione corrispondente alla quantità di impetus;
  4. Proporzionale alla quantità di materia e alla velocità del proiettile (corpi pesanti più lontani dei leggeri; inspiegabile con teoria aristotelica dell'antiperistasis);
  5. Può essere dissipato o indebolito dalla resistenza del mezzo o da una inclinazione in senso opposto all'impetus (moto proiettili con gravità); in assenza di mezzo, si suppone che corposi

muova all'infinito (superflua presenza Intelligenze celesti: Dio ha impresso il movimento iniziale a ogni cosa);

6. Può essere sia rettilineo sia curvo.

Esperimento della mola.

Buridano: impetus è res natura permanens (si può corrompere per resistenza o inclinazione); permoti accelerati e uniformi.

Oresme: impetus non è permanente, tende a esaurirsi per effetto del movimento che produce; usato per moti accelerati (no uniformi).

Nato per risolvere problema moto violento dei proiettili, finisce per includere quelli naturali.

NICOLA DI ORESME (1320-1382), filosofo, teologo, matematico, studioso di fisica, astronomia, economia; maestro facoltà di teologia all'università di Parigi, vescovo di Lisieux, consigliere Carlo V di Francia. Discusse fisica e cosmologia aristoteliche.

Al di là delle fisse esiste uno spazio vuoto infinito (=immensità/immaterialità divina). Tempo=durata dell'esistenza delle cose (Aristotele:

tempo=movimento. Commento al De Caelo di Aristotele. Argomenti in contrasto con staticità della Terra e con rotazione diurna della sfera delle fisse. Tesi della pluralità dei mondi: infinita potenza divina non può esaurirsi in un solo mondo. Rotazione diurna della Terra → relatività ottica: è impossibile stabilire su basi ottiche se sia in moto il corpo osservato o quello su cui si trova l'osservatore; fenomeni astronomici sono spiegabili sia in caso che nell'altro; partecipano al moto della terra tutti i corpi che le sono vincolati: presuppone impetus (corpi ricevono dalla terra un impulso di moto che conservano anche quando il contatto è rimosso). La Terra non è mossa, si muovono i cieli (ma indimostrabile). Severo critico dell'astrologia, per ragioni scientifiche e morali. Contro credenze nell'occulto. Moto dei gravi: la velocità del moto di caduta è direttamente proporzionale al tempo.del cosmo a causa della forza di gravità. Galileo Galilei: l'accelerazione di gravità è costante e indipendente dalla massa del corpo in caduta. Isaac Newton: la forza di gravità agisce tra due corpi in proporzione alla loro massa e inversamente proporzionale al quadrato della distanza che li separa. La legge matematica del moto di caduta è data dalla formula h = 1/2gt^2, dove h è l'altezza, g è l'accelerazione di gravità e t è il tempo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/05 Storia della scienza e delle tecniche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilithiya di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della scienza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Lotti Brunello.