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Il costituirsi della littera textualis del tardo Medioevo

Parlare del costituirsi della littera textualis del tardo Medioevo sarebbe un percorso lungo e complicato; basti qui considerare una serie di osservazioni per comprenderne al meglio la caratterizzazione:

Innanzitutto, il manierismo calligrafico e la spezzatura dei tratti non sono caratteristiche sufficienti a spiegare la costituzione dello stato grafico e del modus. Una prova è costituita dalla totale assenza di qualsiasi spezzatura in codici che richiedevano minore impegno: in essi, tuttavia, sono presenti le caratteristiche discriminanti, la dinamicità, la funzionalità, propria dello stato grafico moderno.

La dicitura stessa di spezzatura del tratto non esprime con precisione il concetto, perché in realtà questa spezzatura è rara anche nei codici di apparato e di lusso in littera de forma. Il tutto si può risolvere come una trasformarsi delle curve in angoli per un effetto della penna con passaggio dal massimo al

minimo spessore deitratti e nel definirsi formale degli attacchi e degli stacchi di essi.Può risultare falsa l’accusa di artificiosità, persino se diretta esclusivamente alle⇒ attuazioni più formali.Chiaramente, nella littera textualis i rapporti a contrasto fra gli spessori degli articoli, iltrasformarsi delle curve in angoli, vanno a creare un’impressione di dinamicità, chesicuramente si pone in antitesi con il disegno statico e chiaroscurale della littera antiqua. Perquanto riguarda i pregiudizi sulla scrittura gotica è necessario considerare il mutamentonell’uso della penna; ma da qui possiamo innescare una contestazione: è imprecisa laconclusione che si vuole trarre a proposito dell’angolo di scrittura, in quanto esso ha rilievo neimodi di produzione e di esecuzione, ma non ha nessun ruolo significativo in rapporto al trattodella scrittura e al cambio grafico. Esso è soltanto un effetto e non la causa.vera e propriadel funzionamento della scrittura. Tutti gli effetti ottenuti con la nuova scrittura sono ilrisultato di un processo di natura diversa, storico e strutturale molto complesso.Possiamo affermare che la nuova temperatura della penna è il mezzo con il qualepossiamo ottenere diversi effetti, rispondenti, in misura maggiore alla nuovaarticolazione della scrittura.
  1. Verso la fine del XII secolo appaiono i seguenti caratteri:
    1. Sistema dei trattini sul rigo
    2. Serrarsi delle lettere fra loro
    3. Uniformarsi delle lettere in altezza
    4. Trasformarsi delle curve in angoli con passaggio immediato al minimo spessore dei trattini
    5. Netti attacchi e stacchi di lettere e tratt
    6. Compiuto definirsi della parola
    7. Spazi costanti fra lettere e fra parole
    8. Assimilazione e poi classificazione degli articuli delle lettere in alcuni elementi ricorrenti, nel senso di una economica articolazione grafica libraria (corpo, traverso, testa, mezza testa, punto, mezzo punto,..)
Questo processo

è accompagnato da una ricerca di espressività, ottenuta anche attraverso l’uso coerente di elementi indicativi già esistenti in funzione connotativa, anche in relazione al definirsi della parola grafica.

6. questo è un processo complesso, che ci permette di vedere come una scrittura libraria normalizzata, possa trasformarsi ancora una volta sotto la pressione di nuove condizioni ed esigenze sociali e culturali, per assiduo lavoro dei librarii, sebbene rimanga forte il rapporto MORFOLOGIA/DUCTUS dello stato grafico di partenza. In questi termini, tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo si realizza un modus librario molto dinamico, che nei livelli meno formali e più economici è in grado di mutare in una scrittura usuale, quasi alla stregua di una scrittura corsiva. Allo stesso modo della corsiva, infatti, la libraria è diventata il principio di base per la formazione di una nuova scrittura.

7. come punto di arrivo,

È importante considerare l'aspetto più importante della nuova organizzazione grafica in termini generali e come se si parlasse di un processo unitario: Nello stato moderno della scrittura libraria, l'economia grafica è ottenuta attraverso le operazioni di assimilazione e classificazione e da ultimo riduzione degli articuli etractus a pochi elementi costitutivi e ricorrenti nei diversi significati. Dal punto di vista della produzione, questi elementi minimi sono in rapporto con gli effetti di peso, che diventano più accentuati nelle realizzazioni più formali. Gli altri aspetti ricordati precedentemente per la littera textualis sono connessi sul piano tecnico con un processo di assimilazione, classificazione e riduzione degli articuli. Questo è un modo razionale ed economico di attuare una articolazione interna delle lettere, dando una forma a un numero più alto di significanti rispetto ai tratti costitutivi e di

unatecnica particolare nella realizzazione del tracciato, senza che venga qui coinvolto il ductus.

Esempi nel libro da leggere!!!!8.

Ora andiamo ad esaminare il piano della soprastruttura grafica. In ogni caso è impossibile, nella situazione attuale delle ricerche, comprendere quali possano essere recuperi di scrittura documentaria e quali invece possano essere restituzioni provenienti dalla libraria. È anche impossibile comprendere quanto i notarii e i librarii siano in debito gli uni con gli altri. L'ipotesi di una piccola precedenza nella comparsa dei più caratteristici elementi, come: Donciale → 7 nota tachigrafica → nesso di curve contrapposte → nella scrittura corsiva, come sembra risultare alla luce di una comparazione tra le librarie e le documentarie nell'XI e nel XII secolo, non può qui essere preso in considerazione se non in maniera provvisoria. È però d'obbligo ricordare gli elementi importanti: il nesso per

sovrapposizione delle curve contrapposte di due lettere che sisusseguono e il nesso OR e poi tra lettere che terminano con una curva destrogiraed R;

la lettera D onciale si trova prima in parallelo con l’esito proprio dello statografico e in seguito impiegata in maniera quasi esclusiva;

la lettera V di forma capitale, impiegata di frequente all’inizio di parola al postodi U;

la S tonda, capitale in fine di parola al posto della S diritta;

la nota tachigrafica 7 al posto della legatura &. Queste sono da considerarsi innovazioni, solo perché in questo periodo possono essere usaticon funzioni più specifiche, vengono organizzate tra loro, diventano normativi. Il fenomeno più sottile che si sviluppa in seguito è quello dei NESSI DINAMICI, che conosciamo in modo più scientifico e dettagliato grazie a WILHELM MEYER DA SPIRA. Essi sono stati percepiti come il nucleo centrale, la regola di base per eccellenza dello stato grafico.

moderno o se si vuole della scrittura gotica. 9. Grazie al suo lavoro, sappiamo che questi nessi, non sconosciuti ai periodi precedenti dell'ascrittura latina, all'inizio del secolo XIII vengono collegati tra loro e divengono fatti organizzativi e funzionali, normativi nello stato moderno della scrittura latina sul piano sintagmatico. Possiamo vedere come, al contrario, nella scrittura documentaria quegli stessi nessi vengono usati solo come complemento delle legature in senso proprio: sono connessioni per compositionem che vengono distinte dalle normali legature ottenute per appositionem. 10. In realtà, considerando gli elementi discriminanti dello stato grafico moderno comune ai due modi scribendi, dobbiamo fare i conti con una scelta ed una organizzazione di varianti un po' più ampia, che va dalle varianti della lettera di cui abbiamo già parlato (D onciale, V angolare,..) ad altri fatti molto più complessi come: la nota tachigrafica 7; Ù il

nesso di curve contrapposte e di OR e affini.ÙLa presenza di questi elementi non modifica i rapporti tra i due modi scribendi esaminati nellaprospettiva di questa ricerca o in alcuni casi li riguarda solo marginalmente.

11. Comune ai due modi scribendi è il sistema abbreviativo, arricchito e rinnovato sotto lepenne degli scriventi nei secoli che precedono. Gli studi ci dimostrano che lo sconvolgimento diquesto sistema è avvenuto in modo unitario. Le variazioni di lettera e le differenze nonriescono a nascondere che abbiamo di fronte a noi una sola tradizione, che è molto pococonosciuta nei modi e nei tramiti della sua diffusione.

12. Torniamo ora a parlare della scrittura corsiva per esaminarne il costituirsi e ilfunzionamento come se si trattasse di un procedimento unitario. Nel XIII secolo, conl’aumento della documentazione e della comunicazione scritta, provocato dalle mutatecondizioni economiche, sociali e culturali, si viene a formare un nuovo

nucleo di scriventi, articolati in diversi ambienti e strati, legati da relazioni sia in fatto d'impiego, funzione e apprendimento dello scrivere, sia in rapporto ai tipi di lettere in uso: categorie di scriventi

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 che costituiscono una parte attiva della popolazione, quella che conta economicamente e socialmente e che parlando della scrittura sono produttivi quanto mai lo siano stati nel passato. È stato determinante per l'aumento di questa massa di scriventi, la costituzione di scuole di grammatica e di retorica laiche, oltre che scuole di abaco e di algorismo che affiancano le scuole ecclesiastiche. Il fatto da osservare è il cambiamento del rapporto di questi scriventi con la scrittura. Il nucleo centrale di questo sistema è rappresentato dal modus scribendi dei NOTAI. Anche la scrittura degli indotti e dei semianalfabeti ripete, anche se in modo semplificato gli elementi della corsiva, liberati dalle legature.

13. vale la pena sottolineare

anche i rapporti che intercorrono tra la scrittura corsiva e la scrittura libraria: il primo è che la corsiva, diversamente dal periodo precedente, sembra ormai essersi resa indipendente dal modus librario. Le figurae della libraria restano immutate nel ductus o meglio nel rapporto morfologia/ductus rispetto allo stato precedente. Gli esiti di lettera provenienti dalle penne dei notai sono quelli che vengono normalizzati nelle figurae dello stato precedente quando di ordine morfologico è stata l'influenza del modus librario su quello corsivo. Le legature sono rimaste immutate ma sono diminuite e, nella seconda metà del XII secolo, hanno raggiunto il punto di saturazione. Il secondo fatto di rilievo è sicuramente la resa corsiva di alcune lettere e del tracciato, attraverso l'affermarsi di un'altra maniera di legare, da cui risulta un nuovo rapporto tra le lettere sulla linea di scrittura. La legge interna dello svolgersi dei due modi scribendi verso loIl stato moderno è un concetto politico che si riferisce a una forma di governo caratterizzata da un'autorità centrale che esercita il potere su un territorio definito e su una popolazione. Questa forma di governo si è sviluppata nel corso dei secoli, a partire dal periodo rinascimentale, e ha influenzato profondamente la storia e l'organizzazione delle società umane. Nello stato moderno, il potere politico è generalmente concentrato nelle mani di un governo centrale, che può essere rappresentativo o autoritario. Il governo centrale ha il compito di stabilire e far rispettare le leggi, garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, e gestire le relazioni con altri stati. L'idea di stato moderno si basa su principi come la sovranità, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la separazione dei poteri e la responsabilità del governo nei confronti dei cittadini. Questi principi sono stati sviluppati e teorizzati da filosofi politici come Thomas Hobbes, John Locke e Jean-Jacques Rousseau. Nel corso della storia, lo stato moderno ha subito diverse trasformazioni e adattamenti alle esigenze e alle sfide del tempo. Oggi, lo stato moderno si trova di fronte a nuove sfide come la globalizzazione, la tecnologia e i cambiamenti climatici, che richiedono una continua evoluzione e adattamento delle sue strutture e politiche.
Dettagli
A.A. 2012-2013
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/09 Paleografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessicabortuzzo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Paleografia latina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Pani Laura.