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I LIMITI
1) Non tiene conto della distribuzione temporale dei risultati, se si considerano ad esempio, 2
investimenti di pari costo, pari durata, con risultati globali coincidenti ma con una diversa
concentrazione dei risultati dal punto di vista economica, questi investimenti sono molto diversi
tra di loro.
Esempio: 16
parte del periodo di recupero e l’altro li concentra
uno concentra i risultati nella prima
alla fine della durata economica dell’investimento.
prevalentemente
È evidente che il 1° dal punto di vista economico risulta più vantaggioso, perché libera delle
risorse che possono essere successivamente riempiegate.
2) Analisi della redditività viene calcolato sul risultato medio e quindi, non tiene conto della durata
dell’investimento.
Esempio:
se 2 investimenti di valore di 100 producono i risultati netti globali di 3 euro - il primo e 12 euro
- il secondo. Il primo in 3 anni e il secondo in 12 anni. In virtù di tale metodo, entrambi hanno un
reddito medio uguale a 1.
Quindi, noi abbiamo riordinato gli investimenti cha stanno a disposizione alla ricerca di quello
più conveniente sulla base della conoscenza della redditività media.
Di ciascun metodo dobbiamo conoscere 3 cose fondamentali:
1) come si applica (lo svolgimento tecnico)
Pay-back
la sommatoria di flussi che si verificano nel tempo
fare un rapporto per conoscere la durata.
Quindi, il 1° metodo si basa sulla “valorizzazione della variabile tempo”. L’investimento più
conveniente è quello che ci dà la possibilità di recupero di I iniziale in un tempo inferiore.
Questo metodo è di immediata percezione, facile da applicare, pero ha un’informazione
molto limitata. Ci dà le informazioni sull’esposizione dell’azienda,
finanziaria ma è una
visione statica e non è una visione dinamica.
Metodo del risultato medio sul capitale investito
è leggermente più articolato rispetto al primo.
Si differenzia dal primo per le componenti che prende in considerazione.
Ad esempio, con questo secondo metodo, si prende in considerazione soltanto i flussi
dall’effetto imponibile, ma si prende in considerazione la variabile ammortamento
generati
che non viene considerata nel primo metodo.
2) come si effettua il calcolo?
La tecnica di pay-back.
Ci sono 4 passaggi importanti:
a) risultati totali
b) risultati netti
c) reddito medio annuo
d) redditività media
3) applicazione e interpretazione dei metodi
interpretare significa saper evidenziare i vantaggi e svantaggi. 17
Esercizio.
Supponiamo di voler investire 60000 euro che abbiamo preso in prestito, supponendo che gli
interessi maturati sul saldo siano 10% e suppongo che il prestito venga rimborsato in quote annuali
di 15000 euro fino alla sua estinzione.
il valore attuale netto dell’investimento.
Vogliamo conoscere
Calcoliamo il tempo
Prendiamo ad esempio il tempo di 7 anni
In quale periodo ci sarà un ritorno del capitale, supponendo che, i soldi/ le risorse finanziarie non gli
avevamo a disposizione, gli prendiamo in prestito, dobbiamo tener presente il costo del capitale.
Per arrivare al valore attuale netto, quindi il flusso attuale netto generato da questi investimenti,
dobbiamo tener conto del costo del capitale.
Periodo/anno 1 2 3 4 5 6 7
Valore iniziale 60000 51000 41100 30210 18231 5054
del prestito
Interessi maturati 6000 5100 4110 3021 1823,1 505
sul prestito
Flussi di cassa 15000 15000 15000 15000 15000 15000
dell’investimento
Rimborso alla
banca/pagamenti 15000 15000 15000 15000 15000 5560
alla banca 60000+6000-
Valore residuo 15000= 41100 30210 18231 5054 0
del prestito 51000
Risparmi che
rimangono =
flussi di cassa 15000- 0 0 0 0 9440
–
positivi 15000=0
rimborso alla
banca
1° anno
Valore residuo del prestito = 60000+6000-15000=51000
che rimangono all’impresa.
Risparmi Mettiamo a raffronto costo del denaro con i flussi generati
dall’investimento. Al 1° anno rimane 0, perché la differenza tra flussi di cassa e i pagamenti alla
banca = 15000-15000 = 0
2° anno
Valore residuo del prestito = 51000
Alla fine del 6° anno
Il rimborso alla banca 5560
Il valore residuo del prestito è 0. quindi, abbiamo restituito tutto.
anno comincia a realizzarsi un risparmio che rimane all’impresa che ammonta a 9440
Dal 6° .
Ogni anno abbiamo calcolato il valore residuo che è dato da:
–
valore iniziale + interessi quota rimborsata. 18
Alla fine del 6° anno il prestito risulta rimborsato. Questo significa che se l’investimento dura 7
anni, dal momento in cui il prestito risulta essere rimborsato, tutti i flussi positivi generati
dall’investimento costituiscono risorse finanziarie per l’azienda cioè il risparmio.
Inizialmente non c’era nessun risparmio perché il flusso generato dall’investimento veniva assorbito
dal costo dell’investimento stesso. –
Nel 6° anno i risparmi sono pari a 9440 = 15000(flusso finanziario) rimborso del prestito(5560).
Abbiamo calcolato su 5054 interessi del 10%, che rappresentano il costo sostenuto dall’azienda per
poter procedere al rimborso totale del prestito. Questo rimborso al 3° anno = 5054 + 10%di5054 =
5560, vale a dire “debito residuo + su debito pari al 10%”.
interessi
Per conoscere il risparmio che rimaneva in azienda abbiamo proceduto al calcolo della differenza tra
di cassa positivi dall’investimento.
quanto pagato alla banca, e quanto generato in termini di flussi
In questo caso il flusso di cassa rimane costante = 15000.
è minore rispetto ai flussi generati dall’investimento.
Al 6° anno il costo, che noi abbiamo sostenuto
Quindi, per estinguere il prezzo di 60000 all’interesse 10% al 6° anno paghiamo 5560. Ma il flusso
maggiore abbiamo ipotizzato costante per 5 anni. Quindi il risparmio è = 15000-5560 = 9940.
Al 7° anno abbiamo un risparmio che rimane all’azienda di 15000, cioè tutto ciò che viene generato
dall’investimento rimane a disposizione dell’azienda.
Nei primi 5 anni il risparmio generato dall’investimento o dall’investimento
flussi finanziari generati
sono serviti per rimborsare esclusivamente il prestito. Quindi, i risparmi a vantaggio dell’impresa
6° anno. Quelli del 7° sono a totale beneficio dell’azienda.
iniziano dal . quindi questo investimento
ha generato un flusso finanziario positivo che ammonta al 15000.
Noi in questo caso non abbiamo tenuto conto del fattore tempo, quindi, dobbiamo convertire questi
flussi in valori attuali.
Come avviene questa conversione?
- Dobbiamo ipotizzare una perdita nel potere di acquisto di moneta.
Poi, attraverso le tavole finanziarie possiamo trovare il “fattore di sconto” relativo a ciascun anno.
In questo caso, andiamo a ricercare il fattore di sconto (del 6° anno a 9440 e relativo a 7° anno di
15000.
Ipotizzando, un fattore di sconto:
9440 = 0,564 (r =fattore di sconto)
15000= 0,513 (r = fattore di sconto)
Quindi, il valore attuale dei flussi di cassa è:
5324 per il 6° anno
7695 per il 7° anno.
Quindi, il VAN dell’investimento al tasso del 10% è
5324+7695 = 13019
VAN = flusso di cassa x fattore di sconto relativo.
Man mano che il tempo si allunga il valore del denaro diminuisce.
L’esborso iniziale era di 60000, questo investimento per 7 anni genera flussi costanti di 15000.
Facendo le ns.considerazioni, prescindendo dalla variabile tempo, il calcolo del beneficio derivante
dall’investimento è di 15000 x 7 è poi la differenza con 60000.
–
15000 x 7 60000 19
Perchè le 15000 di flussi finanziari vanno utilizzati, cioè vanno moltiplicati per il tasso di sconto.
Quindi noi avremo dovuto fare:
15000 (flusso 1° anno) ad un tasso di attualizzazione = 0,9. Il tasso di attualizzazione al 7° anno è
0,5; perché man mano che ci allontaniamo nel tempo il valore del denaro diminuisce.
Quindi, l’entità dei benefici derivanti dall’investimento deve essere calcolata tenendo sempre conto
della variabile tempo. Non possiamo dare nessun giudizio sulla base del valore nominale. Ma
procedere sempre al “processo di attualizzazione.”.
dobbiamo 23/03/2009
I metodi più attendibili per poter procedere al calcolo della convenienza degli investimenti sono
costituiti dall’utilizzo dei flussi di cassa.
La conoscenza di flussi di cassa attualizzati può avvenire in 2 modi:
1° metodo viene definito “Tecnica del valore attuale netto” (V.A.N.).
Si basa sulla determinazione dei flussi di cassa positivi e negativi nonché sulla conoscenza del tasso
minimo di rendimento che l’azienda prevede di conseguire tenendo conto del costo del capitale. Che
può essere conferito all’azienda a vario titolo.
prevede l’attualizzazione dei flussi di cassa sulla base del tasso
Il passo successivo, definito in
L’investimento sarà
precedenza. conveniente, quando il valore attuale dei flussi positivi sarà
superiore al valore attuale dei flussi negativi.
2° metodo “Tecnica del tasso interno di rendimento”.
Come si applica questa tecnica?
- Dopo aver determinato i flussi di cassa positivi e negativi si procede alla determinazione di quel
tasso che permette di rendere equivalenti il valore attuale dei flussi negativi con il valore attuale dei
flussi positivi ricorrendo alle tavole finanziarie che forniscono i fattori di attualizzazione.
Nel 1° metodo, i flussi di cassa positivi si determinano conoscendo il valore attuale di una rendita
posticipata in base ad un determinato tasso.
Esempio:
L’azienda ha l’intenzione di investire in un il cui costo ammonta a 6074, l’azienda prevede
impianto
di ammortizzare questo costo in 4 anni; e prevede di poter realizzare delle econome di costo (=
risparmi di costo) valutabili in 2'000 per ogni anno.
Soluzione:
Applichiamo la tecnica del VAN. Questa tecnica si basa sul raffronto di flussi di cassa positivi e
flussi di cassa negativi. quelli positivi si realizzano nel corso del tempo, c’e
Naturalmente, devono essere omogenei, poiché
la necessità di attualizzarli.
Flussi di cassa Flussi di cassa Flussi di cassa Flussi di cassa Flussi di cassa
negativi positivi positivi positivi positivi
- 6'074 2'000 2'000 2'000 2'000
Dobbiamo procedere all’attualizzazione di questi flussi di cassa, applicando la rendita posticipata.
In questo caso i flussi di cassa positivi dovranno essere moltiplicati per la rendita quadriennale
posticipata al tasso di 10%.
Suppon