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L'AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA E LA REPUBBLICA DI WEIMAR
1919-20 in Italia e Germania sorti movimento fascista e nazional socialistaitalia elezioni maggio 1921 non danno a Giolitti maggioranza che cercavaostilità popolari dissensi tra liberali inducono Giolitti a dare dimissionigli succede Ivanoe Bonomi luglio 1921-febbraio 1922durante suo ministero viene meno speranza di costituzionalizzare fascismoMussolini entra prima volta al parlamento come uno dei 35 deputati fascisti eletti nei blocchi nazionaliSi diede a stabilire migliori rapporti con forze come Vaticano esercito e monarchia rendendosi conto che fascismo nonsarebbe diventato forza di governo senza accettazione chiesa e re dietro cui stava esercitoPer dimostrare che fascismo era forza politicamente matura e per far constatare indispensabilità di esso per pace civilesi fa promotore di patto di pacificazione con PSI E CGL 3 agosto 1921 ma fallìViolenze ripresero; gli Arditi del popolo organizzazione
armata popolare per opporsi a squadre fasciste non trova sostegno dei partiti dei lavoratori quindi repressi
Al congresso di Roma novembre 1921 si trasforma in Partito Nazionale Fascista
Possibilità astratta di arrivare al governo in grado di affrontare il fascismo era data dall'accostamento fra i due partiti di massa, il socialista e il popolare, ma l'accordo era impossibile per sospetti reciproci
Febbraio 1922 cade il governo Bonomi
Forma governo Luigi Facta giolittiano, febbraio-ottobre 1922
Il fascismo si organizza su piano sindacale cogliendo successi di violenze condotte contro il movimento operaio
L'impotenza del governo è evidente: il 31 luglio l'alleanza del lavoro, che riuniva organizzazioni politiche e sindacali delle sinistre, fino ai comunisti, proclama lo sciopero generale per la libertà contro il terrorismo fascista
Turati definisce lo sciopero "legalitario" ma è un insuccesso: i fascisti scatenano una violenta offensiva
Ottobre precipita la crisi definitiva dello stato liberale
Intanto il PSI, che con i comunisti era unico
Forza reale antifascista arriva a nuova scissione dopo quella gennaio 1921, maggioranza massimalista guidata da Serrati nel congresso 1-4 ottobre a Roma esclude riformisti che fondano Partito Socialista Unitario (PSU) Turati, Treves, Matteotti. Mentre Giolitti e Salandra si illudevano di dare spazio ai fascisti nel quadro delle istituzioni liberali, Mussolini stringe forti di organizzazione paramilitare sotto guida di quadrunvirato formato da Balbo, De Vecchi, De Bono, Bianchi, con complicità di alta burocrazia e alte sfere militari seguaci di Mussolini si concentrano 24 ottobre a Napoli. Facta si dimette 26 ottobre. 27 ottobre esercito delle camicie nere dispiega forze nell'Italia settentrionale e centrale con obiettivo Roma. Vittorio Emanuele III parve prima orientato a proclamazione stato di assedio sera 27 ma giorno dopo rifiuta firma adecreto relativo. Monarchia teme di mettersi in gioco in scontro con fascismo sostenuto da classe dirigente. Mussolini appoggiato da Confindustria.
deciso a chiedere incarico di formare nuovo governo: pomeriggio 29 informato che re accettava sue condizioni Ministero Mussolini assume forma di governo di coalizione ma in realtà era espressione di vittoria fascismo su vecchia classe dirigente liberale Maggioranza liberale riteneva indispensabile un esperimento fascista temporaneo per dare autorità a stato e ricreare condizioni per ritorno a preminenza liberale ma illusione Quindi nel ministero Mussolini entrano liberali, fascisti (che hanno dicasteri di giustizia, finanze interno e esteri) nazionalisti, popolari, esponenti di forze armate (maresciallo Diaz diventa ministro della guerra) filosofo come Gentile (dicastero dell'istruzione) Simpatia per fascismo Croce, Einaudi e Giolitti. Camera vota fiducia a governo Mussolini con 306 voti favorevoli e 116 contrari A favore: Bonomi, Giolitti, Orlando, Salandra, De Gasperi e Gronchi. Dominante convinzione che fascismo avrebbe rappresentato governo transitorio Periodo 1922-1926 ditrapasso:fascismo Stati Uniti autoritariamente istituzioni ereditate da stato liberale per distruggere queste ultime e trasformare istituzioni dello stato Liberali popolari socialisti e comunisti non riescono a opporsi al fascismo e a sua trasformazione da partito di governo a partito di regime Mussolini fa intendere che vuole avviare normalizzazione del fascismo cioè fine delle violenze sistematiche ma squadre fasciste continuano a colpire Per consolidare il potere fascismo crea strumenti politici e militari permanenti Dicembre 1922 sorge il Gran Consiglio del Fascismo sorta di suprema direzione politica del partito Gennaio 1923 forze paramilitari fasciste vengono definitivamente inquadrate. Sorge milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN) organizzazione non statale ma di partito con compito proteggere gli inevitabili sviluppi della cosiddetta rivoluzione di ottobre del fascismo Marzo 1923 fusione del partito fascista e nazionalista: nazionalismo diede al fascismo fino ad alloramolto ecletticoun'ideologia ufficiale (statalismo, corporativismo, imperialismo)Mussolini sempre più ostile ai popolari cerca di stringere migliori rapporti con il Vaticano e i cattolici27 aprile approvata dal governo la riforma scolastica Gentile che segnava la fine della scuola laica e dà peso alla dottrina cattolica nell'insegnamento e favorisce con l'introduzione dell'esame di stato (vecchia rivendicazione dei cattolici e dei popolari) la scuola privatasu pressioni del Vaticano a luglio Sturzo lascia la segreteria del partito popolare13 novembre 1923 legge elettorale (Legge Acerbo) rivela che il fascismo vuole sanzionare su piano parlamentare con l'aiuto di una truffa legale, la sua posizione di forza a spese delle altre forze politichela legge stabiliva che la lista di maggioranza relativa che avesse raggiunto il 25% dei voti avrebbe ottenuto i due terzi dei seggi alla Cameraalle elezioni fissate per aprile 1924 si presenta un listone sotto diretto controllo del Gran Consiglio e di Mussolini a cui aderì la maggioranzaDei liberali (Salandra-Orlando) minoranza dei liberali (tra cui Giolitti) presenta proprie liste; tra gli oppositori costituzionali (chiamati così per distinguersi da socialisti e comunisti) c'erano Amendola e Bonomi. La campagna elettorale si svolge in clima di violenze contro gli oppositori. I fascisti e gli alleati ottengono il 64,9% dei voti e 374 seggi. Il parlamento era ormai strumento nelle mani del partito di governo. Quando la camera è chiamata a ratificare la convalida delle elezioni, il segretario politico di PSU Matteotti fa un forte discorso in cui fa cronaca delle violenze fasciste e mette sotto accusa la validità dei risultati. Il 10 giugno 1924 Matteotti viene rapito e assassinato da sicari fascisti convinti di interpretare la volontà di Mussolini. La reazione è enorme e il modo in cui le opposizioni interpretano la vasta protesta contro il fascismo ne dimostra la crisi politica. L'18 giugno decidono di agire in modo coordinato. I deputati che le rappresentano decidono di non partecipare più ai lavori della camera ritirandosi.
secondo espressione Turati sull'Aventino delle loro coscienze. Nasce così secessione dell'Aventino. Oppositori affermano che sarebbero rientrati a camera solo quando fosse stata restaurata legalità e abolita la milizia. Era pressione a re perché ritirasse fiducia a Mussolini. Comunisti guidati da Gramsci e convinti che crisi Matteotti fosse inizio crisi borghesia e che esistessero prospettive di soluzione rivoluzionaria. Propongono a fine ottobre a opposizioni di costituirsi di vero parlamento delle opposizioni, in unico parlamento incontrasto con parlamento fascista. Ma gruppi dell'Aventino respingono proposta timorosi delle sue implicazioni e fiduciosi nel re. Debolezza di opposizioni crea condizioni per controffensiva fascista e annientamento opposizioni. Stampa colpita in modo generalizzato; antifascisti sottoposti a violenze. Alla camera nel suo discorso 3 gennaio 1925 Mussolini chiude questione aperta 10 giugno 1924. Egli assunse apertamente.responsabilità per accadutoDopo questo discorso che segnava la fine della politica delle opposizioni, la fine del sistema liberale parlamentare e la conquista da parte del fascismo del monopolio politico, la vita dei partiti di opposizione è stata resa impossibile. La trasformazione dello stato liberale parlamentare dominato dai fascisti in uno stato e regime fascisti è stata realizzata per mezzo di una serie di leggi dette fascistissime. La legge del 24 dicembre 1925 ha stabilito, modificando lo statuto del 1848, che: 1. la figura del presidente del consiglio è stata mutata in capo del governo; 2. che questo veniva nominato e revocato dal re e che i ministri venivano nominati e revocati su proposta del capo del governo; 3. i ministri non erano più responsabili di fronte al potere legislativo; 4. era il capo del governo a decidere cosa dovesse venire discusso in parlamento, quindi un rafforzamento del potere esecutivo e l'esautoramento del parlamento ridotto a una cassa di risonanza della volontà del capo di governo, ormai rivestito delle caratteristiche di dittatore.novembre legge sottopone tutte associazioni a controllo della polizia 2 ottobre 1925 si era provveduto con il patto di palazzo Vidoni a esautorare CGL, scomparsa gennaio 1927 corporazioni nazionali cioè i sindacati fascisti riconosciuti da confederazione dell’industria come i soli rappresentanti dei lavoratori commissioni interne abolite febbraio e settembre 1926 norme abolirono amministrazioni locali di nomina elettiva sostituendole con autorità di nomina governativa podestà presero il posto dei sindaci novembre 1926 annullati tutti i passaporti, soppressi i giornali antifascisti, sciolti tutti i partiti, istituito il confino di polizia in località particolari per gli oppositori 120 deputati dell’opposizione privati del mandato parlamentare creato il tribunale speciale per la difesa dello stato con un collegio giudicante formato dai consoli della MVSN e presieduto da generale al tribunale affiancata speciale polizia politica OVRA (organizzazione per la vigilanza e la repressione dell'antifascismo)vigilanza e la repressione dell'antifascismo) instaurata pena di morte. Decisivo il contributo da Federzoni e dal giurista Rocco nell'elaborazione della legislazione repressiva. Il consolidamento del fascismo tra il 1922 e il 1926 non sarebbe avvenuto in modo così compiuto se non avesse goduto dell'appoggio delle forze economiche. Il 30 gennaio Hindemburg, che nel 1932 era stato rieletto presidente con i voti delle masse popolari in contrapposizione a Hitler, nomina nel 1933 Hitler cancelliere del Reich. La liquidazione nel 1925-1926 dello stato liberale e delle sue istituzioni attraverso trasformazioni fasciste trasformano il parlamento in camera di registrazione della volontà del partito fascista e specialmente di Mussolini. Questo coincise con la costruzione delle fondamenta di ordine istituzionale e politico di uno stato che diventava regime. Nel 1927 Mussolini inaugura un corso normalizzatore il cui obiettivo era fare dello stato fascistizzato l'elemento dominante. Spettava ormai all'autorità statale regolare la vita.Il Partito rappresentava una colonna fondamentale dello stato, ma doveva restare subordinato.