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TRAVOLGONO L’EUROPA

ONDATE RIVOLUZIOANARIE

degli anni ’20. l’ammutinamento

Moti Malcontento e stanchezza dei militari. A Cadice si verifica

delle truppe spagnole che si rifiutano di salpare per una spedizione in America. 1

In Grecia gli insorti cercano l’indipendenza dai Turchi; la si otterrà nel 1830, grazie all’interesse

internazionale sulla zona, da parte degli Stati interessati ad indebolire l’Impero Ottomano e ad

ampliare il proprio controllo e i propri possedimenti nell’area mediterranea.

I moti piemontesi, invece, non finalizzati a sovvertire la monarchia, si rivelarono fallimentari.

’30. Si concentrano, soprattutto, nell’Europa centro-

Moti anni occidentale. Protagonista è, in

l’alta borghesia (imprenditori, banchieri).

particolar modo, In Francia, infatti, nasce la cosiddetta

Filippo D’Orléans, il quale concede la Costituzione,

monarchia borghese (o liberale) di Luigi

amplia il diritto di voto e liberalizza i commerci.

Contributo francese, inoltre, al moto indipendentista belga del ’31 (obiettivi economici, in quanto

zona ricca di risorse minerarie).

La “Primavera dei Popoli” attraversa l’intero continente europeo, assumendo

Moti del 1948.

caratteri diversi a seconda dei Paesi interessati; in alcuni casi avrà caratteri liberali, in altri

indipendentisti. 1848

1848

Situazione francese

In Francia, i cattivi raccolti determinano un aumento del prezzo del pane, ciò genera tensioni sociali

e crisi economica. I salari restano bassi e la disoccupazione preoccupa. La borghesia chiede

Si rafforza l’opposizione

maggiore rappresentanza politica e diritto di voto. alla politica moderata di

Luigi Filippo e del suo primo ministro Guizot, il quale, vietando una riunione degli oppositori (uno

dei cosiddetti banchetti) fa scattare la rivolta. Il 22 febbraio 1848 scoppia una rivoluzione di popolo,

che porta alla nascita della Seconda Repubblica. Approvata una nuova Costituzione, eliminato ogni

divieto di associazione, ampliamento suffragio, potere legislativo al Parlamento ed esecutivo al

Presidente della Repubblica, diritto al lavoro (nascono gli ateliers nationaux: officine statali per la

realizzazione di opere pubbliche)

In occasione delle prime elezioni presidenziali, è eletto Luigi Napoleone Bonaparte, il quale darà

una sterzata autoritaria al suo governo sino ad arrivare al 1852, quando, in seguito ad un colpo di

stato che porta allo scioglimento della Camera, indice un plebiscito con cui farà approvare la

restaurazione dell’Impero francese, facendosi proclamare Imperatore Napoleone III. 2

Europa centro-orientale. Le rivendicazioni patriottiche dei popoli oppressi, si configurano come

protagoniste rispetto alle questioni sociali (differenza rispetto alla società francese). In questi

territori, oltretutto, non vi è ancora una vera classe operaia.

Impero asburgico

Il 13 marzo scoppia una rivolta a Vienna, cui partecipano studenti, lavoratori, borghesi. Termina il

lungo e repressivo potere del cancelliere Metternich, che fugge.

Il re, Ferdinando I, concede la Costituzione.

Le insurrezioni si propagano in altre aree dell’Impero (ingloba popoli e minoranze diversi per etnia,

origini, lingua, culto). Le popolazioni insorgono contro la dominazione asburgica.

Rivolte a Budapest e a Praga dove nascono governi provvisori.

l’affermazione della Repubblica

A Venezia, si ha

Le “cinque giornate” di Milano, in seguito alle quali gli Austriaci fuggono dalla città.

Confederazione germanica

Nel marzo, aspri combattimenti invadono Berlino. Il re di Prussia, Federico Guglielmo IV, è

costretto a concedere l’assemblea costituente con sede a Francoforte. Vi saranno forti contrasti circa

i metodi e gli esiti della riorganizzazione dello Stato tedesco.

Il ’48 in Italia

Il problema dell’unificazione italiana inizia, formalmente nel 1831, con la nascita della Giovine

Italia di Mazzini e, parallelamente, con la crescita del movimento liberale.

La fase rivoluzionaria si apre nel Regno delle Due Sicilie, il sovrano Ferdinando II di Borbone deve

concedere la Costituzione. In seguito, Carlo Alberto, a Torino, approva lo Statuto (4 marzo 1848). 3

L’Italia, dopo il Congresso di Vienna, è divisa in 10 Stati: 1

- Regno di Sardegna: Piemonte, Savoia, Liguria, Nizza, Sardegna . 2

- Regno Lombardo-Veneto: territori del Ducato di Milano e Repubblica di Venezia .

- 4 Ducati indipendenti: Parma e Piacenza, Modena e Reggio, Lucca, Massa e Carrara.

3

- Granducato di Toscana 4

- Regno delle Due Sicilie: tutto il sud e la Sicilia . 5

Umbria, Marche, Lazio, Romagna, parte dell’Emilia

- Stato della Chiesa: .

- San Marino.

- – 1870: si assiste all’unificazione di sette Stati. Gli “attori storici” del Risorgimento:

1848

Il Regno Sabaudo, organizzato burocraticamente e più equipaggiato militarmente, nutrirà mire

espansionistiche. Gli altri vecchi Stati resteranno fermi nelle loro condizioni. L’Impero Asburgico,

invece, domina le zone più ricche e interferisce anche negli altri territori.

Influenza anche da parte del Papato.

Partito moderato: contro la deriva rivoluzionaria, con aspirazioni costituzionali e liberali.

6

Partito democratico: obiettivo è la Repubblica .

1 L’unico Stato italiano realmente fuori dall’orbita austriaca. Vittorio Emanuele II, successore di Carlo Alberto.

2 Trento e Trieste escluse, poiché già sottoposte alla dominazione austriaca. Sovrano è Francesco I D’Asburgo.

3 Ferdinando III di Lorena .

4 Ferdinando I di Borbone.

5 Gregorio XVI, conservatore, di cui sarà successore Pio IX.

6 Non si tratta di veri e propri partiti, bensì movimenti e reti di contatto dell’opinione pubblica. 4

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Publisher
A.A. 2013-2014
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Rovami di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Corvaglia Ennio.