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Reazione nazionalista alla crisi del progresso

Ataturk, in Cina, in Giappone una reazione nazionalista alla crisi del progresso è dovuta:

  • Fascino della dittatura, negli anni '20 in Europa si forma forte movimento antidemocratico sia di destra che sinistra, Lenin definisce democrazia come "mistificazione borghese" perché lascia il potere nelle mani dell'elite capitalista;
  • Movimenti intellettuali promotori dell'esigenza di un ordine nuovo e politico basato sul principio di autorità, governo attivo e decisionista che affronti i parlamenti liberali anche in Francia e UK;
  • Influenzato dall'idea di un superuomo, ossia leader carismatico che crei un rapporto nuovo con le masse e su questo si innesta il culto dell'esaltazione della personalità;
  • Gli stati postbellici abbandonano il sistema dinastico e arrivano ad un sistema di rappresentanza che è una prospettiva incerta rispetto alla certezza del trapasso dei poteri nel sistema dinastico.

Cioè il passaggio alla democrazia viene percepito come un cedimento verso il potere del proletariato e quindi l'espansione del comunismo;

Rappresenta un movimento che offre molto più dell'iscrizione e partecipazione alle giornate elettorali, esprime senso di appartenenza e lealtà, di identità e coesione e esclusività dei membri;

La seconda guerra mondiale, dal 1939 al 1945, la data di inizio ufficiale avviene il 1 settembre quando l'esercito tedesco invade la Polonia, immediatamente scatta il sistema delle alleanze: Francia e U.K. dichiarano guerra mentre l'Italia è non belligerante anche se entrerà il 10 giugno del 1940. Il 27 settembre 1940 viene firmato il patto tripartito Berlino-Roma-Tokyo, attori principali di questa guerra, nella prima fase della guerra Hitler si assicura l'occupazione dell'Europa occidentale mentre in connessione con questa rapida espansione il Giappone attacca gli USA nella

La base di Pearl Harbour viene attaccata improvvisamente, portando gli Stati Uniti ad entrare in guerra al fianco delle potenze alleate. Hitler progetta l'espansione verso Oriente. Una delle caratteristiche principali della persecuzione antisemita è la presenza di campi di concentramento, tra cui Auschwitz in Polonia.

Nel 1940 Mussolini decide di entrare in guerra, convinto dalla vittoria dell'alleato tedesco, ma in pochi mesi l'Italia perde le colonie africane. Già nel 1941, con l'aiuto degli inglesi, l'imperatore esiliato Hailè Salassiè rientra in Etiopia nell'aprile, grazie alla resistenza etiopica. Il duca Amedeo d'Aosta accetta la sconfitta e gli viene reso l'onore delle armi, con la resa dell'Amba Lagi, e da qui l'imperatore comincia il processo di restaurazione dell'impero.

Tuttavia, nel 1942 si verifica un'inversione delle sorti.

della guerra:Ͽ sull'espansione verso oriente

Si apre il fronte orientale, nel 1941 Hitler concentra tutta la sua attenzione e invade URSS il 22 Giugno con l'operazione barbarossa contando sulla potenza militare. Tuttavia, non aveva contato l'inverno e la resistenza russa fu molto forte anche perché la propaganda aveva fatto leva sulla "guerra patriotica", la più famosa battaglia avvenne a Stalingrado, dove i russi concentrarono tutte le forze e riescono a respingere l'invasione tedesca. Le perdite dell'Asse furono ingenti: 1,5 milioni di uomini, 3500 carri armati, 12000 cannoni e mortai, 75000 veicoli, 3000 aerei, prima grande disfatta;

Ͽ Si apre anche un terzo fronte, ossia quello nordafricano, gli inglesi si scontrano con l'esercito tedesco e italiano ad El Alamein vincendo ed è una battaglia che si combatte nel deserto, quindi territorio ostile;

Ͽ Nel gennaio 1943 cade anche Tripoli italiana, quindi ogni possedimento

coloniale italiano viene perso, questa è anomalia della storia del colonialismo perché perde colonie prima della decolonizzazione;Ͽ Si apre anche il fronte italiano nell'estate del 1943 quando gli alleati sbarcano in Sicilia con l'operazione Husky, il progetto è quello di stringere la Germania in una morsa da sud e da nord[liberano prima Italia sud con la linea Gustav, di demarcazione era una prima del fronte e si combatte Cassino e l'aviazione americana distrugge abbazia], qui battaglia il 25 luglio Mussolini viene sfiduciato l'8 settembre 1943 dal Gran Consiglio e dal Re, affidando governo a Badoglio con capitale a Salerno e firmò l'armistizio: momento drammatico perché l'alleato tedesco diventa il nemico e si apre fase di ritorsioni sugli italiani da parte di tedeschi, come quello di Marzabotto. Man mano che gli americani risalivano la penisola si forma un'altra linea di demarcazione chiamata linea gotica che

Passa dall'appennino tosco emiliano; Dopo l'armistizio si apre anche la lotta della resistenza, che aiuta gli alleati, gruppi antifascisti che vivevano in clandestinità si uniscono per un'azione militare coordinata dal CLN, ossia Comitato di Liberazione Nazionale. Si arriva così al 25 aprile del 1945, le bande partigiane entrano a Milano arrestando i fascisti e qui avviene l'assassinio di Mussolini dopo la tentata fuga verso la Svizzera, così finisce la guerra in Italia. Le fasi finali della guerra nord con lo sbarco in Normandia dell'operazione Overlord, il 2Il 6 giugno del 1944 si apre anche il fronte maggio del 1945 i sovietici che avanzavano da est giungono a Berlino e l'Europa è praticamente liberata. Ci sono quindi diversi attori che liberano il continente, il futuro della nuova Europa fu un tema molto discusso tra Stalin, Roosevelt e Churchill, per la prima volta si parla di sfera d'influenza: tre conferenze conferenza di Teheran, di

Yalta e Potsdam. Il 25 aprile del 1945 avvenne anche la conferenza di San Francisco con l'ONU, si rinnova idea americana di organismo sovranazionale fondazione imparziale per risolvere le controversie tra gli stati senza ricorrere alla forza e alla violenza, nella carta si parla soprattutto di diritti universali. L'8 maggio del 1945 la Germania si arrende, Hitler si era già suicidato ma prosegue comunque la guerra in Asia, nel Pacifico, violenta e accanita che si conclude con il lancio delle bombe atomiche su Hiroshima il 6 agosto e Nagasaki che sanciscono fine definitiva della guerra da parte degli americani, che Così si apre però anche la fase dell'era nucleare, con corsa a questi armamenti e il timore conflitti su terra. Il pericolo della guerra nucleare emerge con la guerra fredda. Il 2 settembre anche il Giappone poi si arrende.

Eredità della guerra:

  • Cina, quasi 20 milioni di vittime;
  • Germania, 7 milioni;
  • India, 1,5 milione di vittime.

Perché essendo un possedimento britannico i militari avevano combattuto nell'esercito anglo americano;

Giappone, 2 milioni;

Polonia, oltre 5 milioni;

URSS, 23 milioni di vittime, il paese con maggiori perdite;

I genocidi

La shoah si inquadra in un filone che riguarda i genocidi, tanto che il 900 viene chiamato "secolo di genocidi", come quello armeno. Lo sterminio è sempre esistito nella storia: la distruzione di Cartagine nel 146 a.C. causò 150.000 morti oppure in età moderna la conquista delle Americhe causò la perdita di circa 80% delle popolazioni locali. Il termine genocidio emerse però durante la seconda guerra mondiale, fusione dal geco elatino che significa uccisione di una stipe, il primo ad usarlo fu il giurista ebreo americano Rapahael Lemkin "Axis Rule in Occupied Europe" in cui ricostruiva per sommi capi la pianificazione nazista dello sterminio ebreo. Le caratteristiche dello sterminio di massa sono:

L'intenzionalità

1. La volontà precisa di sterminare un popolo;

2. La propaganda demonizza la vittima;

3. La molteplicità di azioni, strategia finalizzata allo sterminio;

Il genocidio nazista è stato definito sintesi delle barbarie medievale e moderna, interessanti sono le riflessioni di Zygmunt Bauman che scrive a proposito del rapporto tra modernità e olocausto con la convinzione che non sia espressione di un regresso dell'umanità ma un prodotto della modernità. Il progetto era infatti quello di ottenere e costruire una società perfetta e priva di conflittualità, che per Hitler era interpretata come lotta tra razze, queste affermazioni contraddicono l'equazione tradizionale che vede modernità come sinonimo di progresso. Parla anche di un progetto di ingegneria sociale di civilizzare, la propaganda accusa le vittime di collusione con il nemico esterno. La Shoah è stata percepita e vissuta dai protagonisti come un dramma.

Assoluto e quindi con unicità tanto che si è parlato di indicibile, Giovanni Paolo II lo definisce come il male assoluto e Agostino Giovagnoli parla del secolo di Auschitz perché è il nodo centrale del 900. Era possibile storicizzare Auschwitz? Per i protagonisti era una questione etica imprescindibile perché storicizzare voleva dire studiarlo a pari degli altri eventi. D'altra parte gli storici storici, grande timore che intaccasse lo sdegno etico per un evento così orribile. Chiesero perché era stato possibile e quale fosse il fine, chi terrà in vita la memoria di un evento così tragico? Memoria necessita storicizzazione. I primi studi sull'olocausto avvengono negli anni '60, soprattutto dopo l'arresto di Adolph Eichmann che era fuggito in Argentina e lo portano in Israele dove viene processato. Hanna Arendt parla del processo e tenta di nei meccanismi che avevano condotto alle persecuzioni.

Accanto a lei anche Hilberg in "La distruzione degli ebrei in Europa" analizza gli ingranaggi della distruzione facendo uso degli archi minuziosi della cronaca. Mosse "Le Terzo Reich" e Allen in "Come si diventa nazisti", narra della vicenda tedesca, origini culturali di una città della Baviera in cui rapidamente le giovani generazioni aderiscono al nazismo sotto la pressione della crisi economica. È la forza motrice del movimento nazista, l'olocausto. Questi studi sostengono la centralità di Hitler, rappresenta un unicum per il suo carattere totale e per l'elemento pianificazione, già nel genocidio armeno ma qui si arriva all'eliminazione totale. Quella che i tedeschi chiamano la soluzione finale è intesa come annullamento totale del popolo ebraico, con coinvolgimento paesi dell'Asse, uno dei massimi gerarchi nazisti Himmler: "questa è una pagine gloriosa che non è stata"

scritta né mai lo sarà”. Qui vediamo l’idea

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Publisher
A.A. 2020-2021
38 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher -dille- di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Borruso Paolo.