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2. PARTECIPARE ALLE DECISIONI OVVERO “PROGETTARE INSIEME”
da quanto emerso per le amministrazioni la partecipazione è:
una funzione educativa di promozione delle capacità e delle competenze del territorio: la community building;
• la partecipazione è un valore che deve essere recuperato e a cui la comunicazione deve concorrere
una modalità per ridefinire il ruolo dell’amministrazione pubblica; la partecipazione e l’inclusione di sogg
• esterni all’amministrazione nelle decisioni pubbliche comportano un approccio alla governance;
l’amministrazione assume il compito di regista di politiche integrate che nascono da bisogni di + soggetti;
c’è quindi un superamento dei tradizionali approcci top-down e bottom-up a favore di una visione reticolare degli attori
un modo per definire un nuovo patto sociale tra gli attori: ciascun attore attiva le proprie competenze per
• raggiungere gli obiettivi che sono stati definiti come obiettivi comuni
non tutti credono però al valore della partecipazione; ci sono politici che pensano all’inclusione di attori non
istituzionali alle scelte dell’amministrazione come una forma di erosione del potere e ritengono che difficilmente
possano portare contributi qualificati; in realtà la partecipazione non toglie nulla alla democrazia rappresentativa, anzi, è
un modo per responsabilizzare i cittadini e le imprese sulle scelte fatte;
2.1. I confini della partecipazione
quando l’amministrazione propone un processo di partecipazione è importante che definisca preliminarmente i confini,
ciò che è possibile progettare e quindi è aperto al confronto e ciò che non può essere discusso;
i vincoli possono essere di carattere etico, economico, possono riguardare gli obiettivi del progetto, gli aspetti
• politici
la libertà d’altro canto deve essere effettiva: non occorre realizzare un processo partecipativo se la decisione è
• già stata presa
2.2. Gli attori interni del processo partecipato
l’amministrazione che promuove il processo partecipato è utile che si accerti di poter contare su 3 tipologie di attori:
lo sponsor politico -> la massima autorità dell’ente (nel Comune è il Sindaco)
1. il gruppo di lavoro -> segue il processo partecipato e la relativa comunicazione; deve essere un gruppo coeso e
2. perciò occorre:
vincere le resistenze interne
o creare e mantenere le relazioni
o fare formazione a vantaggio di tutto il gruppo di lavoro
o proporre attività di benchmarking per mostrare come si è lavorato altrove su casi concreti e specifiche
o esperienze
valorizzare la nuova identità del gruppo di lavoro
o
il comitato promotore -> composto da personale interno all’amministrazione e da sogg esterni
3.
3. PROGETTARE INSIEME: IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE
fasi ideali di un processo partecipato:
inclusione come modalità di ascolto/decisione:
- l’amministrazione imposta la sua azione prevedendo che l’ascolto e l’inclusione siano modalità di definizione,
attuazione e verifica delle decisioni; com è importante sia all’interno (per legittimare ad es coloro che fanno
parte del gruppo di lavoro) che all’esterno dell’amministrazione
avvio del processo decisionale:
- in genere ci sono diversi passaggi di avvicinamento al momento dell’ascolto e dell’inclusione: analisi del
contesto e definizione degli attori da coinvolgere ; organizzazione di un gruppo di lavoro; individuazione di
strumenti e metodologie adeguate;
sviluppo di attività di ascolto/inclusione:
- interviste, consultazioni, passeggiate di quartiere, eventi, che vanno presentati, organizzati e raccontati;
presa delle decisioni:
- sensibilizzare e orientare i comportamenti conseguenti alle decisioni con campagne di com ad hoc
attuazione delle decisioni
- monitoraggio e rendicontazione delle azioni e degli impatti:
- 10
Teto84
quello che emerge è che c’è una forte interdipendenza fra com e progettazione partecipata, le 2 attività si
sovrappongono;
3.1. Il ruolo della comunicazione
a cosa può servire la com nei processi partecipati?
- Per promuovere una scelta politica connotata da una forte discontinuità rispetto alle modalità tradizionali di
assunzione delle decisioni da parte della PA
- A chiarire qual è il ruolo della partecipazione rispetto ai modi tradizionali di assunzione delle decisioni
- Per far capire i confini della manovra
- Per creare motivazioni sufficienti all’interno del gruppo
- Per comunicare le regole del processo partecipato, le sue modalità e i suoi strumenti, i tempi, le fasi, gli attori e
i rispettivi ruoli
- La com serve ad informare (sui canali da utilizzare, sulle regole stabilite per agevolare la partecipazione)
- Per mantenere alta la tensione verso la partecipazione
- Rafforzare il senso di fiducia e il senso di comunità
3.2. Comunicare la partecipazione
non può essere casuale la scelta di chi partecipa alla progettazione comune -> da queste scelte strategiche si parte per
pianificare la com; se si scegli di limitare la partecipazione a sogg specifici (es. istituzioni, associazioni, gruppi formali)
le azioni di com saranno giocate nell’ambito delle normali relazioni istituzionali; se invece si decide di allargare il
processo partecipativo all’intera cittadinanza lo sforzo comunicativo dovrà essere maggiore
3.3. Comunicare che, comunicare come, si può essere attori protagonisti
c’è un momento in cui il processo partecipato si attiva concretamente rendendo possibile, ai diversi sogg coinvolti
l’espressione delle proprie idee; in questa fase è importante distinguere tra:
- Pubblici direttamente coinvolti: l’obiettivo è quello di comunicare gli strumenti messi in campo per garantire
la partecipazione e informare sui “lavori in corso”; gli strumenti di com migliori sono quelli che consentono
un’interazione e un rapporto bidirezionale: siti web, sportelli, materiale a stampa con possibilità di risp,
incontri diretti;
- Pubblici esterni: estranei al progetto; in alcune circostanze la sola informazione relativa all’esistenza di un
processo che include vari attori ai fini della decisione può essere sufficiente, in altre invece potrebbe essere
utile mantenere alta l’attesa sul risultato finale se questi pubblici saranno ad un certo punto da attivare;
3.4. Comunicare le decisioni prese
la com delle decisioni prese rende l’operato dell’amministrazione trasparente; le attività di com chiudono così in questa
fase, il circolo virtuoso della collaborazione fra amministrazione e sogg esterni; gli strumenti di com usati in questa fase
sono: comitati, gruppi di lavoro, forum, sito web;
3.5. Stili e modalità di comunicazione
uno degli strumenti + efficaci di com è il passaparola; oltre a questa modalità informale di com in genere le
amministrazioni creano ambienti virtuali utilizzati per pubblicare documenti e resoconti degli incontri realizzati;
l’ascolto da parte dell’amministrazione è fondamentale e deve essere evidente per chi partecipa:
- I canali devono essere bidirezionali e prevedere il feedback
- Nel sito occorre vedere le risp dell’amministrazione
- Nel sito bisogna poter caricare e scaricare documenti e info
Spesso è necessaria la presenza di un moderatore per i dibattiti online;
3.6. Canali e strumenti della comunicazione
i mezzi di com da privilegiare quindi sono quelli diretti (piuttosto che quelli mediati) -> coinvolgimento diretto infatti
aumenta il senso di appartenenza e potenzia l’efficacia delle trasmissione del mes
deve esserci un’integrazione tra strumenti tradizionali e innovativi affinché l’iniziativa riesca a coinvolgere i cittadini;
gli strumenti della com di un processo partecipato possono dunque essere:
- Volantini
- Contatto personale - Affissioni
- Passaparola - Eventi
- Incontri/riunioni (anche online) - Ecc…
- Cartoline
Inoltre occorre comunicare laddove si raggiungono + facilmente gli interlocutori:
- Consulta di quartiere
- Assemblee - Tavolo di concertazione
- Forum telematici - Assemblea
- Tavoli tematici - Town meeting
- Laboratori - Bilancio partecipato
- Giuria di cittadini
In ogni caso il comunicatore del processo partecipativo deve essere credibile; la credibilità è data dall’affidabilità, ad es:
- Un ufficio sempre aperto che da risp, proprio nei luoghi in cui si chiede al cittadino di partecipare
- Il chiaro mes che chiunque può partecipare
- La traduzione dei contenuti tecnici in modo comprensibile
- Chiarezza nell’individuazione dei ruoli e delle responsabilità
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4. ALCUNE CONCLUSIONI
le caratteristiche principali della com nei processi partecipati:
Chiara Partecipata
• •
Coerente Autorevole
• •
Bidirezionale Autoprodotta
• •
Credibile
•
Capitolo 8
Rendicontare le scelte dell’amministrazione: il bilancio sociale
1. PREMESSA = modalità con cui numerose amministrazioni rispondono all’esigenza di rendere conto del proprio
bilancio sociale
operato, di rendere trasparenti le proprie scelte; diverso dal tradizionale e obbligatorio bilancio di esercizio (un
documento per addetti ai lavori); bilancio d’esercizio: non costituisce il migliore strumento da cui desumere le capacità
d’azione e le reali performance dell’amministrazione
2. LA NUOVA DOMANDA DI ACCOUNTABILITY NEL SETTORE PUBBLICO
2.1. L’evoluzione del rapporto tra amministrazioni pubbliche e cittadino
anni ’80 l’attenzione al cittadino da parte della PA è ancora formale e riconducibile alle forme di tutela disciplinate dal
diritto amministrativo; prevale la cultura dell’adempimento e del rispetto della norma; fine anni ’80: avvio di importanti
interventi di riforma settoriali (es enti locali e sanità); nella PA fanno accesso termini quali accessibilità,
semplificazione, relazioni con il pubblico e partecipazione dei cittadini; nei primi anni ’90 alla cultura
dell’adempimento si sostituisce la cultura del servizio; si supera la visione del cittadino come amministrato in favore di
un cittadino utente, co autore di una risp individuale ai propri bisogni; con l’evoluzione delle tecnologie
dell’informazione e della com si rafforza la partecipazione dei cittadini alle scelte dell’amministrazione intendendo la
com come capacità di ascolto;
nei confronti dei soggetti che lo rappresentano il cittadino manifesta il diritto a conoscere l’esito della propria decisione
da un triplice punto di vista:
1. come utente: beneficiario diretto delle politiche dei servizi