Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CAMPIONAMENTO
Noi non parliamo di metodologie specifiche per il controllo degli alimenti ma facciamo dei richiami ai
metodi che ci servono per controllare la qualità e l'aderenza alla preparazione per controllare eventuali frodi.
Il formaggio si prestava come esempio per sottolineare un aspetto importante e cioè dire che quando si fanno
le analisi di controllo dei prodotti è fondamentale, dipendentemente da cosa stiamo analizzando, adottare un
criterio di campionamento che abbia un senso. Cioè detto in altre prole devo effettuare l'analisi su un
campione rappresentativo del mio prodotto. E come faccio a scegliere un campione rappresentativo? Ci sono
dei protocolli che sono previsti e descritti e che indicano esattamente come procedere. Nel caso dei formaggi
per esempio si dice che se noi abbiamo delle forme di pesi che vanno intorno ai 40 kg che sono il peso
minimo di un parmigiano reggiano, oppure altre forme di formaggi che hanno una geometria diversa ma
sempre con pesi elevati, noi dobbiamo effettuare un campionamento attraverso l'uso di sonde che sono tubi
d'acciaio che devono attraversare tutto il formaggio in una certa dimensione in modo tale che voi potete
raccogliere una campione che è rappresentativo della composizione verso l'esterno e al cuore della forma che
sarà sicuramente diversa perché il formaggio ha una % diversa di acqua passando dall'esterno verso l'esterno
e quindi anche una diversa distribuzione dei costituenti. Se invece, per esempio, i prodotti sono di peso
inferiore e quindi si parla di forme con geometria variabile ma al di sotto di un certo peso prestabilito
(intorno a 1,5 kg) allora lì si possono avere dei campioni rappresentativi prelevando degli spicchi ,che
vengono definiti in corrispettivo in peso del campione rispetto al peso della forma. Il campionamento per
effettore le analisi è tanto più critico quanto più disomogeneo il campione di partenza. Quindi mentre per gli
oli sostanzialmente non è un problema perché abbiamo un prodotto omogeneo, per il campionamento del
latte è più complicato perché bisogna tener conto del fatto che il grasso tende a riaffiorare quindi io il
campionamento lo devo fare dopo opportuna agitazione del mio sistema in modo tale da prelevare un
campione omogeneo. Nel caso dei formaggi bisogna tener conto delle dimensioni di queste forme. Il
campionamento è fondamentale per fa si che l'analisi abbia una valenza pratica.
ANALISI DEI FORMAGGI
DETERMINAZIONE DELLA SOSTANZA SECCA
Un metodo molto usato e molto semplice usato per capire e classificare il prodotto dal punto di vista
merceologico è la definizione di quantità di acqua. Questo viene fatto con delle bilance ad hoc. Si mette nel
piattino della bilancia l'aliquota di formaggio richiesta per la determinazione. dopodichè queste bilance sono
sottoposte ad una specie di irraggiamento con delle lampade a raggi IR che riscaldano il campione, ( il raggio
è focalizzato sul campione), ne determina l'evaporazione, quando l'evaporazione è terminata il peso diventa
costante quando l'acqua se n'è andata e non c’è piu evaporazione. Quindi quando la bilancia per un periodo
di tempo determinato da lo stesso peso abbiamo determinato il peso del nostro campione, nello specifico il
Un altro metodo prevede l’utilizzo di una stufa a 100°C. La sostanza secca è rappresentata dalla
peso secco. l’eliminazione di acqua e delle sostanze volatili
sostanza che rimane dopo
la sua % è calcolata semplicemente:
1. DETERMINAZIONE DELLE CENERI
Viene fatta per la determinazione dei minerali presenti, e quindi per esempio per determinare il calcio
contenuto all'interno del formaggio.
Per fare questo vengono usati stufe di materiale inerte con temperature di 550 gradi. Il campione viene
essiccato, carbonizzato e calcinato in muffola a 500-550°C.
Il peso ottenuto dopo calcinazione rappresenta il contenuto in ceneri
1. DETERMINAZIONE DI SOSTANZA GRASSA IN
MATRICE SOLIDA
è abbastanza semplice, il metodo è universale usato anche per altri
scopi non solo alimentare. si parla del SOHXLET.
Il materiale solido (costituito dal soluto che si vuole separare e da
impurezze) è collocato in una camera di estrazione, generalmente in
un filtro a ditale costituito da carta filtrante, permeabile nei
confronti del solvente.
L'estrattore Soxhlet è formato da tre componenti fondamentali
sovrapposti: in basso un pallone con collo smerigliato, a metà
l'estrattore vero e proprio e in alto un condensatore.
Il filtro a ditale è posizionato nella sezione centrale dell'estrattore
(che è l'estrattore vero e proprio).
L'estrattore è formato da due camere sovrapposte separate: quella
superiore comunica attraverso due connettori (un condotto per il
passaggio del solvente, allo stato di vapore, e un sifone per lo
scarico dell'estratto) alla camera inferiore, che è in continuità con un pallone che funge da ribollitore per il
solvente, mentre il collo della camera centrale è comunicante con un condensatore, in modo da avere un
ricircolo continuo di solvente fresco (cioè privo di soluti).
Dopo avere inserito il campione nella camera di estrazione e il solvente nel pallone, ha inizio l'operazione di
estrazione. Il solvente viene portato ad ebollizione, quindi passa nell'estrattore e nel condensatore, ricadendo
come condensato nella camera di estrazione, dove si carica di soluto, quindi attraversa la carta filtrante
portando con sé il soluto, e viene spillato da un condotto laterale dove si accumulano il soluto in basso e il
solvente in alto, e il solvente viene ricircolato da qui al pallone. In alternativa, il solvente e il soluto possono
essere riversati insieme nel pallone, dove il soluto resta come precipitato e viene recuperato a fine
operazione. Successivamente il solvente può essere allontanato dalla miscela solvente-soluto con l'ausilio di
un rotavapor
(o evaporatore rotante). [3]
Dato che si usa in genere l'etere, la temperatura di esercizio è relativamente bassa , perciò il pallone è
immerso in un bagno termostatico con temperatura regolata in funzione del punto di ebollizione del solvente.
Rispetto ad altri tipi di estrattori, l'estrattore Soxhlet presenta il vantaggio di utilizzare una quantità minore di
solvente (in quanto viene continuamente ricircolato). Un solo ciclo non basta ma bisogna ripetere questo
ciclo tante volte 8 16 ore. Una volta fatto il primo ciclo i cicli successivi sono tutti uguali però dopo la prima
volta nel pallone abbiamo il solvente e il grasso. dopo N cicli si considera esaurita l'estrazione, si ferma il
tutto si recupera il pallone, si porta a secco e si va a pesare e li avremo la quantità di grasso presente
nell'alimento. Ci potremmo fare anche un analisi compositiva dei vari costituenti? si può fare ma dobbiamo
tenere conto che questo grasso è stressato termicamente. Come metodo di analisi quantitativa invece è
ottimo. Un altro metodo utilizzato per la determinazione della sostanza grassa è il BUTIRROMETRO DI
GERBER: è un sistema semplice per cercare di far fare una valutazione di grassi anche ai laboratori non
attrezzati. Abbiamo tre sezioni, sezione che alloggia il campione, provetta in vetro e in cima alla provetta
abbiamo una scala graduata (da 0-40 o da 70-90) NEI BURRI NORMALI il burro deve essere da 70 in su
fino a 90. nel caso dei formaggi la massima quantità è 40. Prendo il campione, lo metto nell'alloggiamento,
viene chiuso il sistema e la provetta chiusa con un tappo da entrambe le parti viene ribaltata di 180 gradi
quindi il campione viene riversato nella provetta dove abbiamo una soluzione acida, spesso un po di alcool
che mi serve a separare il grasso dal resto e si agita questa aliquota di formaggio nella miscela acida e spesso
si scalda anche un pochino per favorire la separazione. Dopo una decina di minuti lo riappoggio e lo rimetto
in posizione, e se le cose sono giuste le quantità di grasso affiora sulla scala graduata.
2. COMPOSIZIONE DELLA SOSTANZA GRASSA
Viene fatta tramite cromatografia degli acidi grassi. L’analisi cromatografica ci da informazioni più
dettagliate. si estrae il grasso, solitamente a freddo e si fa un analisi.
DETERMINAZIONE DELL’N TOTALE E DELL’N SOLUBILE
3.
METODO DI KHIELDAL:
è importante definire come si determina N solubile. N solubile è costituito da singoli amminoacidi che a
seguito dell’idrolisi proteica sono solubili. Lo si determina per differenza. In pratica si prende il formaggio si
suddivide finemente in un determinato volume di acqua, si agita, dopodiché si filtra e quell'acqua di
estrazione conterrà il nostro azoto solubile quindi tutta la parte proteica, oligopeptidi e singoli amminoacidi
sono in soluzione. Dopodiché io vado a fare la determinazione con metodo di khieldal di quello che mi
rimane dopo questo lavaggio con acqua. Quindi in quel caso io avrò la determinazione dell'azoto non
solubile. Dall'altra in parallelo faccio la determinazione dell'azoto totale quindi prendo il formaggio, faccio
khieldal per avere l'azoto totale quindi io sperimentalmente misuro l'azoto totale, misuro praticamente
l'azoto non solubile e quello solubile lo trovo per differenza. L’ N TOTALE si determina sull’intero
campione, mentre quello SOLUBILE sul prodotto spappolato in acqua e filtrato dopo 12 ore di riposo. I
valori ottenuti devono essere moltiplicati per un fattore di conversione (6.38).
4. DETERMINAZIONE DI FORMALDEIDE
Siccome i caseifici sono da un punto do vista igienico sono a rischio di contaminazione microbica, in alcuni
casi vengono utilizzati dei trattamenti di pulizia che prevedono l'uso di aldeide formica che è molto piccola e
molto reattiva e che come tale nei prodotti non rimane perché molto volatile. Eventualmente nei prodotti
rimangono degli addotti , cioè delle sostanze modificate dall'interazione con l'aldeide. Noi non troviamo
l'aldeide perché se ne va, reagisce rapidamente, ma troviamo prodotti di trasformazione Questa aldeide
formica cosa fa? Va a reagire con alcuni amminoacidi basici delle proteine perchè l'aldeide ha un gruppo
carbonilico molto reattivo si addiziona a questi residui base delle proteine e quindi ci saranno delle proteine
modificate dall'interazione con l'aldeide formica. La ricerca di questo tipo di proteine è un metodo di
riconoscimento per esempio del grana padano dove le quantità di aldeide formica sono molto limitate. Ci
sono quindi dei gel di elettroforesi in cui determinate bande mi indicano la presenza di proteine modificate in
quella concentrazione e questo è utilizzato come controllo della genuinità del prodotto. In alcuni casi
l'alde