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Architettura Romana e Tardo Antica

  • Tecnologia romana della muratura: Malta e Inerti
  • Opus Quadratum, Incertum, Quasi Reticolatum, Reticolatum, Vitratum, Vitratum Mixtum, Testaceum.
  • Struttura ad Arco
  • Pes, Palmus, Majus
  • Tempio di Giove Capitolino
  • Templi di giove Imperiali di Cesare e Augusto:
    • Tempio di Venere Genitrice e di Marte Ultore.
  • Templi di Portuno e di Ercole al Foro Boario

L'Architettura dei Grandi Santuari Laziali:

  • I Santuario della Fortuna Primigenia a Palestrina
  • di Ercole Vincitore a Tivoli
  • di Giove Anxur a Terracina
  • di Giunone Sospita a Lanuvio
  • Le Basiliche:
    • Basilica di Pompei
    • Basiliche Giulia ed Emilia
    • Tabulario
  • Foro di Cesare, Foro di Augusto, Foro di Traiano

L'Architettura Romana della Maturità :

  • Domus Aurea
  • Ninfeo Domiziano di Albano, "Rotonda"
  • Pantheon

L'Architettura Romana degli Ordini Architettonici Combinati all'Arco:

  • Teatro Marcello
  • Anfiteatro Flavio
  • Archi Trionfali di Settimio Severo e di Costantino
  • Villa Adriana a Tivoli (da riscrivere)
  • Minerva Medica
  • Basilica di Massenzio

Carbonatazione

La calce si forma tramite un processo chimico di carbonatazione del carbonato di calcio (CaCO3), viene cotto tra gli 800 e i 1000°C all’interno di forni di muratura, diventando calce viva (ossido di calcio → CaO).

Avviene una grande diminuzione di calore, in quanto al momento di consigliatura viene aggiunta l’acqua, effettuando il suo processo di idratazione e si forma l’idrossido di calcio (Ca(OH)2), detto anche calce spenta, che a contatto con l’aria si libera l’acqua e perde volume, così per aumentare e per aumentare le capacità meccaniche dell’idrossido viene aggiunta la pozzolana o sabbia.

Se si aggiunge sabbia normale o fluviale si ottiene la malta aerea che si asciuga a contatto con l’aria.

Se si aggiunge pozzolana si ottiene la malta idraulica, capace di solidificarsi anche negli ambienti più umidi.

CaCO3 → CO2 CaO CaO + H2O → Ca (OH)2

Malt 1 parte di calce + 2 parti di pozzolana + 15/20% H2O

ANFITEATRO FLAVIO

costruito in età adrianea 72-80 d.C.

All'esterno è leggibile la ripetizione dell'arco inquadrato nell'ordine

80 volte x 3 livelli

Sovrapposizione degli ordini legata a motivi estetici

  • Attico con paraste
  • Corinzio → capitello semicircolare
  • Ionico → capitello semicircolare
  • Dorico → capitello tuscanico

Scheletro in travertino con tamponature in opus quadratum in tufo (poi mattoni) a volte rampanti, in cementizio

MINERVA MEDICA

Per la prima volta risulta evidente la struttura Oncocu reggenti dell'edificio, rese stritturate in modo da accumulare gli spazi in percorsi obbligati

non vi è più un tamburo a sostenere la cupola ma una struttura puntiforme

Struttura puntiforme che, per affrontare la spinta della copertura, deve usufruire di 10 nicchie laterali.

  • Volontà di svuotare le murature per far prevalere i vuoti sui pieni
  • Ricerca di uno spazialità verso l'alto

BASILICA DI MASSENZIO

(308) impianto longitudinale a 3 campate

  • La navata centrale e' una successione di 3 campate quadrate voltate a crociera, che sono delimitate da 4 pilastri angolari
  • Eliminazione della fila di colonne centrali ricorrendo ad una coppia di setti (bucati) che scandiscono 3 navate voltate; a botte sulle navate laterali, quella centrale e' a crociera, scansato con archi rampanti

EDILIZIA TEMPLARE

I TEMPI ROMANI ERANO TRADIZIONALMENTE ALZATI SU UN PODIO CUI SI ACCEDEVA CON UNA SCALINATA CENTRALE. OLTRE ALL'ALTO PODIO, TIPICO DELLA CULTURA ITALICO ROMANA E' IL PRONAO POSTO ANTEPOSTO ALLA CELLA –

GIOVE CAPITOLINO (Eti Repubblicana) 509 a.C.

  • SI TRATTA DEL TEMPIO ROMANO ARCAICO PER ECCELLENZA – PRESENTAVA UNA FILA DI COLONNE LIBERE SU CIASCUNO DEI LATI CORTI, DANDO UN PERIPTERO SINE POSTICO
  • QUESTA VIENE LETTA COME UN'INFLUENZA ELLENISTICA SUGLI ARCHITETTI DI ROMA.
  • L'EDIFICIO ERA DI DIMENSIONI GIGANTESCHE (53m X 62m) ORIENTATO A SUD-EST – PER META' ERA COSTITUITO DAL PRONAO FORMATO DA 3 FILE DI 6 COLONNE E L'OSAICHE DI TUFO, E PER L'ALTRA META' DALLA CELLA
  • L'AMBIENTE CENTRALE ERA DEDICATO A GIOVE, L'AMBIENTE A SINISTRA A GIUNONE; QUELLO DI DESTRA A MINERVA.

TEMPIO DI PORTUNO (foro Boario) (Seconda metà del II secolo a.C.)

TEMPIO TETRASTILO SU PODIO PRECEDUTO DA UNA SCALINATA RACCHIUSA DA 2 AVANCORPI – NAOS MOLTO AMPIO, COLONNE IONICHE (QUELLE LIBERE SONO IN MARMO, LE ALTRE SONO IN MURATURA)

  • IL TEMPIO E' COSTRUITO SU UN PODIO IN MURATURA RIVESTITO DI LASTRE IN TRAVERTINO. DALLA GRADINATA SI GIUNGE AL PRONAO CON 4 COLONNE IONICHE SCALANATE E IN TRAVERTINO SULLA FRONTE E CON UNA COLONNA SUI DUE LATI

L'architettura romana: degli ordini architettonici all'apogeo

Smembramento della Domus Aurea: Colosseo & Co.

Dopo Nerone ci fu un periodo di disordini con impera dura breve durata. Ad opera di Vespasiano viene distrutta Domus Aurea - nel laghetto, appunto, pose il Colosseo il primo anfiteatro -> il 29 a.C. ancora parzialmente legione mentre nel 25 a.C. ad Aosta si ha il primo teatro con pianta deuplicata di quelli in pianura (Teatro di Marcello copiato)

Teatro Marcello unico teatro antico rimasto a Roma

La facciata in travertino presenta tre ordini, due inf. con le arcate a semicolonne doriche con capitelli tuscanici e prime di base al piano terreno le ioniche superiormente, i due ordini sono separadi da una fascia marcapiano. L’attico al terzo piano si presenta in invece come una parete continua ed era decorata con parapetti

Le arcate del teatrino del teatro esterni erano in blocchi di tufo per primi 10m di lunghezza con inserti in travertino alle imposte e le chiavi d’arco; le pareti degli ambulacri interni erano invece in muratura; le volte tutte in calcestruzzo.

Il teatro era costituito da 3 parti essenziali:

  • La cavea (gradinate) → gradoni della cavea erani sostenuti da arche volte, intercalari da passaggi e gallerie con funzione di ingresso e uscita.
  • L’orchestra
  • La scena

Colosseo

All’esterno è legibile la ripetizione dell’arco inquadrato negli ordini 80 volte per 3 livelli; mentre un attico 80 finestre alternate a quote diverse, coronano l’edificio e sorreggevano le antenne per il *velario*; sebbene i capitelli siano diversi per ogni piano (tuscanico ionico corinzio semplifici) architrave fregio sono sempre usuali - solo la cornice del terzo livello presenta una dentellatura che la distingue dalle altre - crea, in facciata, un motivo chiarosauro! L’attico è appena corrugato da esterne ma la cornice dell’ordine si espande verso l’esterno fungendo da cornione e il sostegno per il velario mensole sostengono dunque il sistema - si evince comunque la sovrapposizione degli ordini sa ormai solo legata a motivi estetici

BASILICA DI MASSENZIO

308 d.C.

Costruita in area già neroniana e la rimediazione di una tipologia vecchia 500 anni, l’architetto risolve il problema di coprire grandi aree con pochi ingombri eliminando le tradizionali file di colonne e ricorrendo al sistema di una coppia di setti (bucati) che scandiscono 3 vani voltati a botte sulla navata centrale e la crociera, scaricata con archi rampanti. All’interno sembravano enormi colonne corinzie (che invece erano scariche) mentre il transetto avveniva tramite portico ad archi mentre un abside si appiava a nord.

Lo schema a setti mostra il passaggio da basilica trasversale a longitudinale. Costantino nel 312 rivoluzionò la fruizione dell’edificio aprendo un ingresso a ovest sotterraneo da schermato da colonne. Le volte cassettonate, più leggere, saranno di ispirazione per molte opere.

FORO DI TRAIANO

107/112 d.C.

Ultimo in ordine di tempo ma il più grande dei fori imperiali. Il foro era formato da una piazza rettangolare con una enorme statua equestre, sui due lati lunghi un portico colonnato e sul fondo una grande esedra semicircolare.

Sul lato di fronte era posizionata la Basilica Ulpia alla quale erano addossati due grandi edifici aperti, l’uno di fronte all’altro su una corte porticata dove era situata la Colonna Traiana.

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
22 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaia1503 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Ticconi Dimitri.