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L’architettura romana, plasmata dalla fusione di influenze culturali diverse, ha lasciato
un’eredità senza pari, consolidando il ruolo di Roma come epicentro della civiltà e dell’arte
occidentale.
Urbanizzazione del Territorio e Opere Infrastrutturali
Fin dall’epoca repubblicana, Roma dimostrò un forte desiderio di espansione e
un’aspirazione al dominio stabile dei territori conquistati. Questi obiettivi furono raggiunti
attraverso la realizzazione di imponenti opere infrastrutturali, frutto di un’intima connessione
tra architettura e ingegneria.
Porti e Controllo delle Rotte Marittime
Il controllo delle rotte marittime del Mediterraneo fu assicurato dalla costruzione di porti
strategici, come quello militare di Napoli e quello commerciale di Ostia. Queste infrastrutture
garantirono il dominio sui traffici e la sicurezza delle acque.
La Rete Viaria: Le Strade Consolari
La circolazione delle truppe, dei messaggeri imperiali e delle merci fu resa possibile da
un’efficiente rete di strade consolari, che connettavano Roma con le principali aree
dell’Impero. Tra le più celebri si annoverano:
● Appia: da Roma a Brindisi,
● Casilina: da Roma a Cassino,
● Salaria e Ostiense: verso il mare,
● Flaminia: da Roma a Fano,
● Tiburtina: da Roma a Pescara,
● Aurelia: da Roma a Ventimiglia,
● Cassia: da Roma a La Spezia,
● Clodia: verso la costa tirrenica.
Queste strade, larghe 3-4 metri per permettere il passaggio di due carri affiancati, erano
costruite con una tecnica avanzata: un letto di pietrisco, uno strato di ghiaia e sabbia, e un
piano di calpestio in lastre di pietra levigata e posate a secco. L’accurata progettazione del
sottofondo garantiva resistenza all’usura e un efficace drenaggio delle acque meteoriche
grazie alla curvatura della sede stradale e a canaline di scolo dotate di chiusini.
Per superare ostacoli naturali come colline e corsi d’acqua, si utilizzavano rilevati, gallerie di
derivazione etrusca e ponti in legno, pietra o barche. Tra i ponti più noti vi sono:
● Ponte di Martorell (219 a.C.),
● Ponte Aemilius (142 a.C., oggi Ponte Rotto),
● Ponte Fabricius (62 a.C., oggi Ponte dei Quattro Capi).
La Cloaca Maxima: Sistema Fognario
Dal VI secolo a.C., sotto i re Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo, Roma fu dotata della
Cloaca Maxima, un sistema fognario derivato dalle tecniche etrusche. Inizialmente a cielo
aperto, raccoglieva le acque delle colline circostanti per convogliarle nel Tevere.
Successivamente, per motivi igienici e urbanistici, i condotti vennero progressivamente
interrati.
Gli Acquedotti: Approvvigionamento Idrico
Fino al IV secolo a.C., i romani si rifornivano di acqua dal Tevere, pozzi e sorgenti. La svolta
avvenne nel 312 a.C., quando i censori Caio Plauzio Venox e Appio Claudio Cieco
costruirono il primo acquedotto, l’Aqua Appia. Le condotte sotterranee, ispirate alle tecniche
etrusche, portarono acqua a Roma dalle colline vicine.
Un esempio monumentale di acquedotto romano fu l’Aqua Marcia (144 a.C.), caratterizzato
da archi imponenti che trasportavano acqua pura e abbondante dal bacino dell’Aniene,
celebrata da Plinio il Vecchio come «clarissima aquarum omnium».
Urbanistica e Fondazione di Nuove Città
L’espansione romana fu accompagnata dalla centuriazione, una regolare suddivisione delle
campagne in lotti ortogonali. A presidio dei nuovi territori vennero costruiti castra
(accampamenti militari) e insediamenti urbani, ispirati alla visione urbanistica di Ippodamo di
Mileto (V secolo a.C.).
L’organizzazione prevedeva due assi principali, il cardo (nord-sud) e il decumano
(est-ovest), che generavano un reticolo di isolati all’interno di mura quadrilatere protette da
fossati, terrapieni o palizzate. Ai quattro punti cardinali si collocavano porte d’ingresso
principali.
Diverse città moderne nacquero da castra romani, come:
● In Italia: Torino, Como, Pavia, Brescia, Bologna, Firenze, Belluno;
● In Spagna: Barcellona;
● In Inghilterra: Chester, Lancaster, Manchester.
L’imponente infrastruttura urbana e viaria di Roma rappresenta una delle più grandi
conquiste ingegneristiche e architettoniche dell’antichità, testimonianza di una civiltà capace
di plasmare il territorio in funzione del proprio dominio e progresso.
Periodo dell’Impero
Sotto Augusto, la realizzazione degli edifici si concentrò sull'affermazione degli ideali
etico-religiosi dell'Urbe. I monumenti costruiti al di fuori di Roma simboleggiano l'espansione
politico-culturale della "caput mundi" e coniugano funzionalità e sobrietà estetica. Tra le
nuove tipologie architettoniche si affermano i sepolcri monumentali, collocati lungo le grandi
vie consolari anziché all'interno delle necropoli. Tuttavia, sono soprattutto le opere
infrastrutturali come ponti, acquedotti, teatri e strade a dominare l'urbanistica.
Parallelamente, si sviluppa una codificazione della disciplina architettonica, culminata nel De
architectura di Vitruvio.
L’originalità dell’architettura romana emerse con forza dopo l’incendio del 64 d.C., attribuito a
Nerone. Opere come la Domus Aurea, la Porta Maggiore e, successivamente, l’Anfiteatro
Flavio (Colosseo) testimoniano questo rinnovamento. Durante questo periodo, l'obbligo di
"bollare" i mattoni e le tegole prodotti nelle fornaci imperiali consentì di datare con precisione
molti edifici.
Evoluzioni Architettoniche
Sotto Traiano, si introduce un nuovo tipo di colonna riccamente decorata e si ridefinisce il
concetto di terme, rendendole più articolate e imponenti. Con Adriano, l’architettura
raggiunge nuove vette, come dimostrano la ricostruzione del Pantheon, massimo esempio
di tempio a pianta centrale, e le innovative soluzioni architettoniche adottate nella Villa
Adriana a Tivoli.
Nel periodo dei Severi e sotto Diocleziano, l'architettura assume proporzioni grandiose. Le
Terme di Caracalla rappresentano un apice di monumentalità, mentre edifici come il
Palazzo di Diocleziano a Spalato combinano funzioni residenziali e militari. Con
Costantino, si celebra la magnificenza dell’Impero attraverso opere come l’Arco di
Costantino (315 d.C.), vicino al Colosseo, tra i più sontuosi archi onorari giunti fino a noi.
Fori, Templi e Basiliche
Dopo le conquiste in Oriente e Grecia nel II secolo a.C., Roma assunse un ruolo centrale
politico e amministrativo, necessitando di una riqualificazione urbana. Augusto avviò un
programma edilizio senza precedenti, che influenzò l’intero Impero.
Fori
Fulcro della vita sociale, economica e religiosa, il foro era una vasta piazza baricentrica
erede dell'agorà greca e della piazza italica. Qui si trovavano le sedi del potere religioso e
civile, dominate dal tempio, elemento scenografico posto su un podio elevato di circa 3
metri. Sotto Augusto, la decorazione dei templi divenne più ricca e monumentale, come
dimostra il tempio di Giove a Baalbek (60 d.C.).
Basiliche
La basilica, emblema dell’edificio pubblico romano, serviva ad amministrare la giustizia,
ospitare mercati e assemblee. Con pianta rettangolare e una struttura originale, divenne il
modello per le basiliche paleocristiane. Tra le più importanti:
● Basilica Porcia (184 a.C.), ora distrutta,
● Basilica Emilia, Giulia e Ulpia,
● Basilica di Massenzio (306-312 d.C.), evoluzione massima della tipologia, con una
struttura innovativa sorretta da pilastri in calcestruzzo e volte monumentali.
Portici, Mercati, Teatri e Anfiteatri
I portici caratterizzavano molti spazi pubblici, fornendo aree riparate e contribuendo
all’armonia architettonica del foro. Esempio emblematico sono i Mercati di Traiano (110
d.C.), una complessa struttura composta da botteghe, gallerie e strade interne.
Teatri
Derivati dai modelli greci, i teatri romani erano autonomi e integrati nel tessuto urbano. Il
primo teatro in pietra fu il Teatro di Marcello (11 a.C.). Seguirono esempi come i teatri di
Orange, Arles, Timgad e Sabratha.
Anfiteatri
Gli anfiteatri, ottenuti unendo due teatri, ospitavano giochi e spettacoli popolari. Il più celebre
è l’Anfiteatro Flavio (Colosseo), in grado di accogliere fino a 60.000 spettatori. Costruito dai
Flavi, divenne simbolo della dinastia e luogo centrale per i giochi gladiatori e le naumachie.
Il Colosseo
Il Colosseo, costruito in soli dieci anni (70-80 d.C.), rappresenta il culmine dell’architettura
imperiale. L'edificio, con una capacità straordinaria di evacuazione rapida e un elaborato
sistema di ipogei, offriva spettacoli che attiravano folle immense. La struttura comprendeva:
● Cavea: gradinate divise per classi sociali, con i posti migliori riservati ai senatori.
● Ipogei: sotterranei utilizzati per allestimenti scenici, animali e gladiatori.
● Velarium: una grande tenda per proteggere gli spettatori dal sole.
Con la caduta dell’Impero, il Colosseo subì un lungo periodo di degrado, ma rimane un’icona
dell’ingegneria romana e della grandezza imperiale.
Le Terme
Le terme rappresentavano una delle strutture più rilevanti dell'antica Roma, sia dal punto di
vista sociale che architettonico. Oltre a soddisfare esigenze di igiene personale – supplendo
alla mancanza di servizi igienici nelle abitazioni private – esse divennero luoghi di svago,
incontri mondani e scambi culturali.
Struttura e Funzionamento
Le terme erano racchiuse entro recinti e presentavano una pianta rigorosamente simmetrica,
organizzata attorno a un asse centrale. Gli spazi principali includevano:
● Palestre e ginnasi per l'esercizio fisico,
● Natatio (vasche per il nuoto),
● Ambienti con temperature diverse, come il calidarium (caldo), il tepidarium (tiepido)
e il frigidarium (freddo).
L’impiantistica delle terme era sorprendentemente avanzata:
● Ipocausti (sistemi di riscaldamento): l’aria calda, prodotta da focolari, circolava
attraverso intercapedini nelle pareti e sotto i pavimenti.
● Rifornimenti abbondanti d'acqua e un sistema di scarico efficace garantivano il
funzionamento continuo.
Esempi Significativi
Tra le numerose terme costruite a Roma, quelle di Agrippa (33 a.C.), Nerone (58-62 d.C.),
Tito (80 d.C.) e Traiano (109 d.C.) sono oggi perdute. Rimangono invece tracce imponenti
delle Terme di Caracalla (212-217 d.C.) e delle Terme di Diocleziano (298-306 d.C.),
quest'ultimo il più grande complesso termale della Roma antica, il cui emiciclo è ricalcato dal
colonnato semicircolare di Piazza della Repubblica.
Le Terme di Caracalla
Situate sull’Aventino, le Terme di Caracalla sono tra i migliori esempi di edifici termali dell’et&