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L'ETA' DI ADRIANO
I caratteri tipologici trovano la massima espressione in questo periodo.
(118 d.C.) è l'esempio più celebre di architettura di questo periodo.
Il Pantheon
Il Pantheon di età augustea era probabilmente ribaltato: il pronao dell'edificio si
affacciava sulla piazza, lungo cui ora è posto il vano principale. Adriano non
accettava la funzione divinizzante data da Agrippa prima e da Augusto poi. Egli
accetta solo di venerare il dio Iulio. Per spostare la statua di Agrippa e quella di
Ottaviano cambia la disposizione.
L'impianto è formato dall'accostamento di un corpo cilindrico ad un pronao
rettangolare con facciata a timpano trangolare poggiante su otto colonne di
granito grigio in stile greco (ricerca di commistione tra le due culture), edicole
inquadrate da coppie di colonne (vedi Mausoleo di Augusto), paraste a libro,
una calotta e una complessa cupola costituita (dal basso verso l'alto) da
colonne a Paraste, da un piano attico e da una calotta in calcestruzzo.
Il pronao è diviso in tre navate da cui si arriva alla rotonda, un cilindro di 43 m
di diametro. La parete di questo è divisa in due ordini: al piano terra vi è un
andamento alterno di tratti pieni e di nicchie, tutte schermate da due colonne,
che fanno rileggere l'unità del perimetro circolare. In asse all'entrata vi è una conca absidale vera e propria.
Al piano superiore corre invece una fascia fino all'imposta della cupola.
La cupola ha richiesto la realizzazione di sei strati:
-una massiccia fondazione di opus caementicium
- cemento e tufo
-opus caementicium, tufo e mattoni
- primo anello in frammenti di laterizio
-laterizio e tufo
-tufo e lava alveolare.
Si utilizzano archi di scarico. Dopo la rotazione di180° l'oculo non mostra solo luce, ma è anche un punto
che serve a proiettare la luce in un punto preciso.
La trabeazione viene rimossa da Urbano VI.
La base delle colonne è ionica.
I materiali che vengono utilizzati durante la costruzione sono, dal basso verso l'alto, sempre più leggeri, a
partire dal travertino al tufo, ai laterizi alla pomice vulcanica. Inoltre lo spessore dei muri della cupola si
restringe da 6 metri fino al minimo di 1,5 metri. Questa si fonda sulla struttura
Un altro fondamentale edificio di questo periodo è la Villa di Tivoli.
tradizionale della villa, a cui prima si erano ispirate le domus degli imperatori: la Domus Aurea, costruita da
Severo e Celere e decorata da Fabullo. La prima parte dell'edificio scoperta nel '400 è un triclinio a pianta
ottagonale con una copertura, una volta a padiglione che si trasforma in cupola con un oculo. Questa
sembra che stia levitando dando impressione di svuotamento. L'oculo può essere pensato come un
che presenta un'esedra che dà sul circo massimo.
orologio solare. Altro esempio è la Domus Augustana,
Questo è uno dei pochi edifici romani importanti di cui si conosce il nome dell'architetto: Rabirio, che la
progettò circa nel 92 d.C.. Si trova sul Colle Palatino e si affaccia con l'ala di rappresentanza sul Foro.
Il complesso si articola in generale in quattro gruppi di edifici su dislivelli, realizzati in varie epoche tra il
118 e il 138 d.C.
Partendo da Nord-Est si incontra prima la "Piazza d'Oro", poi il "Palazzo", il "Teatro Marittimo", la "Saka dei
Filosofi", il "Pecile", l'edificio a tre esedre, il ninfeo, lo stadio, il quadriportico di peschiera e infine in gruppo
denominato "Accademia".
Nelle piccole terme troviamo un ambiente ottogonale denominato da De Angelis d'Ossat "Sala del
paradosso statico" coperto da otto spicchi di cui quattro convessi verso l'interno, motivo recuperato da
Borromini i Sant'Ivo alla Sapienza.
Adriano esibisce però un certo eclettismo: mostra ciò che conosce e ciò che sa esistere dal punto di vista
architettonico e artistico nella sua Villa. in realtà un amfitempio, si nota la volontà di un certo
Già precedentemente nel Tempio di Venere,
sperimentalismo attraverso soluzioni eclettiche. Dione Cassio trova però due errori fondamentali in questo
edificio: la cella è troppo compressa rispetto al complesso del tempio e l'uso di volte a ombrello è
eccessivo.
Anche nella Villa di Tivoli Adriano mostra quasi una collezione di stravaganze più che una vera e propria
visione architettonica.
Riprende alcuni elementi dell'architettura greca instaurandoli in una visione romana: utilizza una stoà e
delle cariatidi che si affacciano però su un canopo: un laghetto artificiale.
Riprende anche un antica tradizione egizia, il culto di Serapide. Utilizza il sincretismo, combinazione di
elementi culturali e religiosi per la creazione di una koinè, un retroterra comprensibile a tutti.
Si nota la volontà di sperimentalismo anche nelle soluzioni adottate per gli ambienti interni: l'esempio più
palese è quello dell'Ottagono della Piazza d'oro, dove la trabeazione si muove in modo incontrollabile per
la vista. Il padiglione del giardino delle terme ha ambienti concavi e convessi creando un dinamismo
inafferrabile. La sala per i banchetti è tricora: è un ambiente porticato a tre esedre. In questa non è
riconoscibile la struttura quadrata generatrice.
Nell'architettura traianea si riscontra la compenetrazione di forme geometriche mistilinee tese a nuove
concezioni spaziali e sorrette da una mirabile tecnica costruttiva. Inoltre queste vengono inserite nella
natura e diventano a loro volta esse stesse elementi paesaggistici.
L'ETA' TARDO-ANTICA
Il cambiamento è legato alla salita al trono di Commodo (180 dC) e alla divisione dei due imperi (395 dC).
Da questo momento l'Impero è diviso in due imperi e quattro prefetture con quattro capitali: Mediolanum,
Treviri, Salonicco e Nicomedia. Ognuna di queste è dotata degli stessi edifici rappresentativi di Roma: il
teatro,il circo, lo stadio...
Nascono edifici sempre più articolati e sempre più decorati e con materiali sempre più preziosi, a discapito
però delle preesistenze. In questo periodo l'ordine tende ad assumere un carattere prevalentemente
decorativo, subordinato all'organizzazione globale degli spazi interni ed esterni.
Riegle analizza questo periodo storico come laico. Il termine "tardo-antico" nasce quindi nel XX secolo a
discapito di una lettura storica che aveva sempre visto quest'epoca come prevalentemente cristiana
importanti sono: 293 d.C., pensato come residenza privata di Diocleziano dopo l'abbandono
-il Palazzo imperiale di Spalato,
del ruolo di Augusto. Si sviluppa su un impianto cardo-decumanico su tre porte. La parte settentrionale era
dedicata alle truppe, quella meridionale era la residenza vera e propria dell'imperatore con peristilio e
mausoleo,dove si trova anche il Tempio di Giove. Verso il mare vi era un elegante loggiato rifinito con al
centro una serliana, a mostrare a chi arrivava dal mare la bellezza del luogo a cui si stava per giungere. Il
mausoleo ha la forma tipica dei mausolei: quella del Pantheon. Il palazzo di Spalato crea insomma una
vera e propria città intorno a sè, seguendo i canoni omani: cardo e decumano scandiscono il ritmo degli
edifici tipici delle città dell'Impero: circo, terme, anfiteatro, foro... Con l'avvento del cristianesimo questo
diventerà la forma propria dei battisteri. Nel medioevo si addosseranno alle mura case disordinate,
stravolgendo l'ordine urbanistico imperiale.
o tempio di Minerva Medica, che mostra una concezione più plastica degli
-il Ninfeo degli Horti Liciniani,
spazi. Si ripropone la presenza di forma circolari poste radialmente non a forma ottagonale, ma
decagonale. Vi è un nartece a forcipe da cui si genera un claristorio a cui corrisponde una serie di altre
aperture. Guardando all'interno sembra che la cupola voli. L'alternanza degli elementi è ritmica. Nonostante
l'aiuto dato dal rinfianco formato dai gradoni alla base della cupola, i contrafforti si dimostrano troppo deboli
per sostenere la cupola. Perciò l'edificio fu in seguito irrobustito con due grossi contrafforti e
successivamente con due esedre su entrambi i fianchi.
è un arco a tre fornici composto recuperando elementi di altri archi più antichi. In
-l'Arco di Costantino,
epoca tardo-antica l'antico si presta per essere rimaneggiato.
Un altro episodio famoso è la villa di piazza Armerina, che presenta strutture molto complese con
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