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Architettura in America Latina 1963-1976 Pag. 1
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L’America latina dal secondo dopoguerra conosce una crescita urbana senza precedenti,

aumenta la speranza di vita. Da qui una trasformazione dell’architettura che diventa

catalizzatore. Questo è uno dei momenti più interessanti.

In particolare per la prima volta in America latina non è più un posto a cui arriva un flusso dal

centro, ma si iniziano a intravedere nuove proposte e sperimentazioni. Cattura anche

l’attenzione internazionale. 4 coppie di parole che ci aiuteranno nel percorso: chiavi di lettura.

1 SVILUPPO\\SOTTOSVILUPPO

Si collega all’evento di congresso a Cuba 1963: il tema del congresso è l’architettura dei paesi in

sottosviluppo. E’ significativa la scelta del luogo, 1969 a Buenos Aires, 1975 Città del Messico,

poi questi congressi si spostano. Il tema sviluppo/sottosviluppo è un tema cruciale, perché si

prende coscienza dei paesi sviluppati e di quelli sottosviluppati. La risposta che si cerca è quella

di compensare il divario tramite l’industrializzazione dei paesi sottosviluppati ridistribuendo le

risorse.

Questo approccio comune a tutte le ideologie politiche dei paesi socialisti (industrializzazione

portata avanti con fondi nazionali), nella finanza, nei piani di interazione portati avanti dai paesi

occidentali, anche le nazioni unite fondano il CEPAL e applicano alcune politiche di sostegno ai

paesi sottosviluppati. C’è una necessità di ridistribuzione della ricchezza. Anche ONU

partecipa.

Sede delle nazioni unite in Cile. L’edificio racconta ed è la rappresentazione del programma

• dell’ONU: idea di workshop per la ricostruzione dell’America latina. Vince architetto cileno che

viene dall’esperienza di Le Corbusier, realizza un edificio monumentale e forme tipiche

dell’architettura coloniale. Materiali grezzi.

Un altro edificio più significativo degli investimenti multinazionali del capitale privato e gli

• spostamenti economici dal centro alla periferia, è la sede della banca di Londra che opera

nell’America latina e costruisce la nuova sede, nel centro finanziario di Buenos Aires. Anche in

questo caso viene indetto un concorso vinto da Emilio Testa. Edificio con caratteri simbolici

molto forti che racconta l’apertura della banca verso la città. Confrontati con edifici delle

banche nel mondo danno l’idea di solidità e trasparenza.

Nel 59 il socialismo arrivo in America Latina con la rivoluzione cubana. L’architettura cubana si

• è già fatta conoscere nel campo dell’edilizia residenziale. Politiche socialiste, panorama molto

diverso dai precedenti, primo decennio della rivoluzione socialista una fase molto creativa e

flussi continui di attori. Generazione di giovani architetti anche impegnati politicamente.

L’intenzione è quella della ridistribuzione delle ricchezze.

Unità residenziale n1 La Havana Est, quartiere per classi medio alte, in edilizia privata, viene

affidata la realizzazione a un gruppo di giovani architetti. Quartiere che prende il disegno di

edifici a Brasilia, si pone come esperienza modello/pilota. Oltre alla residenza sono pensati

tutta una serie di servizi.

Contemporaneamente una fase di sperimentazione date delle tecnologie innovative,

parallelamente all’industrializzazione. Progetto multiflex. Progetto di prefabbricazione leggera,

per risolvere i problemi abitativi. L’idea è di mantenere le popolazioni originarie, che vivono di

agricoltura.

Progetto di prefabbricazione leggera in cls.

Gli architetti più impegnati danno vita a un gruppo di architetti e studenti, impegnati col governo

per realizzare una serie di interventi in ambito sociale. Sistema prefabbricato, velocità di

fabbricazione. Lo scenario cambia con i rapporti tra Cuba e l’Unione Sovietica, si inizia a

investire sulla prefabbricazione anche pesante per risolvere il problema degli alloggi. L’URSS

propone grandi pannelli. Tipologia tipica dell’unione sovietica riadattati alle esigenze locali di

ventilazione etc. Successivamente viene abbandonata la prefabbricazione in favore

dell’applicazione dell’industria pesante. C’è grande scambio di tecnologia tra Cuba e l’Europa.

Ora siamo in fase di adattamento.

Sulla base delle esperienze sovietiche, le conclusioni del congresso riflettono nella

pianificazione la risoluzione dei problemi della città in via di sviluppo. Questo ruolo centrale

della pianificazione e questa fiducia nella nascita di nuovi quartieri che possono cambiare lo

sviluppo della città. Questa tendenza si vede in molte città.

Insediamento residenziale, su una zona collinare di Caracas di Villanueva in contrasto con i primi

nuclei coloniali.

Città del Messico 1kmq di realizzazione a poca distanza dal centro su un’area di insediamenti

informali, blocchi di edifici per abitazioni accompagnati da edifici scolastici e di servizio.

Santiago del Chile, quartiere per la classe media. 1900 alloggi.

Bogotà, principio del CIAM applicato.

Buenos Aires, usa dei finanziamenti della banca internazionale. Insediamento molto grande.

Ci sono sempre servizi collegati alla residenza.

_video sul futuro cubano_

Gli anni 60 sono anche gli anni della contestazione. Tra il bisogno dello sviluppo e il rifiuto dello

sviluppo.

Quadro di contestazione, una parte di architettura ha un approccio alternativo: ricerca una

possibilità di intendere la città in modo alternativo. Viene costruita e sviluppata a Buenos Aires,

nelle forme e materiali rimanda ad un’unità rurale che non c’è più. In questa linea si inserisce un

progetto culturale che nasce una riflessione che riprende un rapporto tra uomo-natura e città.

L’atteggiamento di ispirazione cristiana: c’è una ricerca di un rapporto col divino.

2 LOCALE\\INTERNAZIONALE

Ricerche alternative per lo sviluppo della città, clima di ribellione nei confronti della città

moderna.

Parallelamente a cavallo tra gli anni 60 e 70 affascinati da nuovi materiali e prefabbricazione

dall’alluminio e della plastica alcuni architetti immaginano una città del futuro iper tecnologica.

Compimento nella cultura Pop.

Collages sul centro di Caracas Ripamonti. Lavori su NY e Caracas con un futuro ipertecnologico

che affascina ma spaventa.

Metà degli anni 60, propone edifici artistiche, antifunzionaliste

Anni successivi: padiglione per la fiera dell’argentina, tutto il sistema è supporto per

comunicazioni e pubblicità. Nella stessa linea che analizza un futuro: proposta per albergo sul

Machupichu che sembra una base su Marte. Oppure a Buenos Aires auditorio, concorso ma mai

costruito. Queste idee iper tecnologiche volevano forse innescare un processo di sviluppo.

vedi padiglioni di Cuba e Città del Messico a EXPO a Osaka e alla TRIENNALE DI MILANO, i

padiglioni comunicano.

Sulla stessa linea, anche il Venezuela prova moduli che si agganciano e uniscono diverse

funzioni per risolvere il problema abitativo.

Casa di San Paolo, 67: sperimentazione tecnologico che sperimenta nuovo modo di vivere.

Studio di 5 architetti insieme, riprende il tema della banca di Londra, Sede centrale della banca di

Buenos Aires, svuotato sulle facciate e aperto alla strada, svuotamento dei piani. Comunicazione

tra dentro e fuori. Addirittura il Cabot si vede da fuori. Per la stessa banca lo studio produce altre

sedi, danno sempre idea di trasparenza, inclusione degli utenti, comunicazione.

3 CIVILIZACION\\BARBARIE

Si ricollega direttamente alla questione appena accennata, tensione che si verifica in America

latina ma anche in tutto il mondo occidentale, tra locale e internazionale.

Ci si oppone alla condizione di paese periferico e di terra di conquista, tipica dell’America

latina. Civiltà quindi è tutto che arriva dall’occidente.

Sancito da un testo del presidente dell’Argentina a fine 800 e che ha scritto una della letteratura

latino americana. Pone in evidenzia questo dibattito, ciò che imposto vs ciò che è autoctono.

“America Latina negli ultimi 20 anni”. Racconta l’architettura latino americana e come queste

tensioni all’interno della cultura in generale che dividono gli intellettuali. Circolarità: se da una

parte gli intellettuali del latino America guardano all’occidente e al mondo internazionale, dall’altra

parte nei paesi del centro si va alla ricerca di una tradizione che sia in grado di dare una risposta

a quella che era la disumanizzazione dello stile internazionale, guardando ai paesi dell’America

latina dove questo mondo selvaggio era ancora presente.

Es. modello dell’Unitè L.C., Marsilia, viene dato valore alle forme e ai materiali grezzi. Da qui

materiali grezzi e forme plastiche audaci segnano una possibile soluzione del binomio civiltà e

barbarie.

Banca di Londra, uso grezzo dei materiali, forme monumentali.

Collegio del Messico, l’architetto ha in mente dei progetti di architettura sociale, si usa cemento

bocciardato, la pelle di questo progetto è ciò di cui l’architettura ha bisogno per rispondere alla

intemperie del tempo (sia metereologico che tecnologico).

Si cominciano a vedere delle commistioni: tema del controllo, della composizione luce,

importanza degli spazi centrali. Da una parte lo spazio pubblico, dall’altra l’interazione con il

terreno, l’edificio attorno a patio. Pubblico vs privato.

Facoltà di architettura a San Paolo, è espressione del brutalismo degli anni 60 al posto del

modernismo, questo progetto gioca sulla contrapposizione della massa pesante dell’edificio in

cemento su una struttura più leggera. Lascia un ampio spazio all’interno attraverso cui passa la

luce. Su più piani sfalsati. Lo spazio pubblico centrale è determinante per la forma dell’edificio.

Monumentalità + caratteri simbolici che vengono dalla composizione più che dal materiale.

Museo delle arti di San Paolo, San Paolo in quegli anni va intensificandoci. Alle spalle dell’edificio

c’è un parco. L’edificio sollevato 8m da terra, per consentire il passaggio al di sotto della strada e

la vista sul parco retrostante. L’edificio è in cemento di cui vengono usate le possibilità costruttive.

Anche per quanto riguarda la distribuzione si abbandona quello tradizioni delle opere appese alle

pareti: c’è uno spazio continuo. C’è l’idea dello spazio pubblico che viene lasciato libero di

proseguire.

Si usa il c.a.

Oppure ci sono edifici in mattone a vista: materiale tradizionale.

Salomona adiacente a un parco e plaza de toros. Lascia al pubblico il 75% del lotto che si

mescola con la funzione privata.

Un progetto in Europa, ma 2 architetti argentini. Collegio maggiore argentino, a Madrid. Necessità

funzio

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A.A. 2016-2017
4 pagine
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Biasil94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e teorie dell'architettura del secondo novecento e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Deambrosis Federico.