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L’America latina dal secondo dopoguerra conosce una crescita urbana senza precedenti,
aumenta la speranza di vita. Da qui una trasformazione dell’architettura che diventa
catalizzatore. Questo è uno dei momenti più interessanti.
In particolare per la prima volta in America latina non è più un posto a cui arriva un flusso dal
centro, ma si iniziano a intravedere nuove proposte e sperimentazioni. Cattura anche
l’attenzione internazionale. 4 coppie di parole che ci aiuteranno nel percorso: chiavi di lettura.
1 SVILUPPO\\SOTTOSVILUPPO
Si collega all’evento di congresso a Cuba 1963: il tema del congresso è l’architettura dei paesi in
sottosviluppo. E’ significativa la scelta del luogo, 1969 a Buenos Aires, 1975 Città del Messico,
poi questi congressi si spostano. Il tema sviluppo/sottosviluppo è un tema cruciale, perché si
prende coscienza dei paesi sviluppati e di quelli sottosviluppati. La risposta che si cerca è quella
di compensare il divario tramite l’industrializzazione dei paesi sottosviluppati ridistribuendo le
risorse.
Questo approccio comune a tutte le ideologie politiche dei paesi socialisti (industrializzazione
portata avanti con fondi nazionali), nella finanza, nei piani di interazione portati avanti dai paesi
occidentali, anche le nazioni unite fondano il CEPAL e applicano alcune politiche di sostegno ai
paesi sottosviluppati. C’è una necessità di ridistribuzione della ricchezza. Anche ONU
partecipa.
Sede delle nazioni unite in Cile. L’edificio racconta ed è la rappresentazione del programma
• dell’ONU: idea di workshop per la ricostruzione dell’America latina. Vince architetto cileno che
viene dall’esperienza di Le Corbusier, realizza un edificio monumentale e forme tipiche
dell’architettura coloniale. Materiali grezzi.
Un altro edificio più significativo degli investimenti multinazionali del capitale privato e gli
• spostamenti economici dal centro alla periferia, è la sede della banca di Londra che opera
nell’America latina e costruisce la nuova sede, nel centro finanziario di Buenos Aires. Anche in
questo caso viene indetto un concorso vinto da Emilio Testa. Edificio con caratteri simbolici
molto forti che racconta l’apertura della banca verso la città. Confrontati con edifici delle
banche nel mondo danno l’idea di solidità e trasparenza.
Nel 59 il socialismo arrivo in America Latina con la rivoluzione cubana. L’architettura cubana si
• è già fatta conoscere nel campo dell’edilizia residenziale. Politiche socialiste, panorama molto
diverso dai precedenti, primo decennio della rivoluzione socialista una fase molto creativa e
flussi continui di attori. Generazione di giovani architetti anche impegnati politicamente.
L’intenzione è quella della ridistribuzione delle ricchezze.
Unità residenziale n1 La Havana Est, quartiere per classi medio alte, in edilizia privata, viene
affidata la realizzazione a un gruppo di giovani architetti. Quartiere che prende il disegno di
edifici a Brasilia, si pone come esperienza modello/pilota. Oltre alla residenza sono pensati
tutta una serie di servizi.
Contemporaneamente una fase di sperimentazione date delle tecnologie innovative,
parallelamente all’industrializzazione. Progetto multiflex. Progetto di prefabbricazione leggera,
per risolvere i problemi abitativi. L’idea è di mantenere le popolazioni originarie, che vivono di
agricoltura.
Progetto di prefabbricazione leggera in cls.
Gli architetti più impegnati danno vita a un gruppo di architetti e studenti, impegnati col governo
per realizzare una serie di interventi in ambito sociale. Sistema prefabbricato, velocità di
fabbricazione. Lo scenario cambia con i rapporti tra Cuba e l’Unione Sovietica, si inizia a
investire sulla prefabbricazione anche pesante per risolvere il problema degli alloggi. L’URSS
propone grandi pannelli. Tipologia tipica dell’unione sovietica riadattati alle esigenze locali di
ventilazione etc. Successivamente viene abbandonata la prefabbricazione in favore
dell’applicazione dell’industria pesante. C’è grande scambio di tecnologia tra Cuba e l’Europa.
Ora siamo in fase di adattamento.
Sulla base delle esperienze sovietiche, le conclusioni del congresso riflettono nella
pianificazione la risoluzione dei problemi della città in via di sviluppo. Questo ruolo centrale
della pianificazione e questa fiducia nella nascita di nuovi quartieri che possono cambiare lo
sviluppo della città. Questa tendenza si vede in molte città.
Insediamento residenziale, su una zona collinare di Caracas di Villanueva in contrasto con i primi
nuclei coloniali.
Città del Messico 1kmq di realizzazione a poca distanza dal centro su un’area di insediamenti
informali, blocchi di edifici per abitazioni accompagnati da edifici scolastici e di servizio.
Santiago del Chile, quartiere per la classe media. 1900 alloggi.
Bogotà, principio del CIAM applicato.
Buenos Aires, usa dei finanziamenti della banca internazionale. Insediamento molto grande.
Ci sono sempre servizi collegati alla residenza.
_video sul futuro cubano_
Gli anni 60 sono anche gli anni della contestazione. Tra il bisogno dello sviluppo e il rifiuto dello
sviluppo.
Quadro di contestazione, una parte di architettura ha un approccio alternativo: ricerca una
possibilità di intendere la città in modo alternativo. Viene costruita e sviluppata a Buenos Aires,
nelle forme e materiali rimanda ad un’unità rurale che non c’è più. In questa linea si inserisce un
progetto culturale che nasce una riflessione che riprende un rapporto tra uomo-natura e città.
L’atteggiamento di ispirazione cristiana: c’è una ricerca di un rapporto col divino.
2 LOCALE\\INTERNAZIONALE
Ricerche alternative per lo sviluppo della città, clima di ribellione nei confronti della città
moderna.
Parallelamente a cavallo tra gli anni 60 e 70 affascinati da nuovi materiali e prefabbricazione
dall’alluminio e della plastica alcuni architetti immaginano una città del futuro iper tecnologica.
Compimento nella cultura Pop.
Collages sul centro di Caracas Ripamonti. Lavori su NY e Caracas con un futuro ipertecnologico
che affascina ma spaventa.
Metà degli anni 60, propone edifici artistiche, antifunzionaliste
Anni successivi: padiglione per la fiera dell’argentina, tutto il sistema è supporto per
comunicazioni e pubblicità. Nella stessa linea che analizza un futuro: proposta per albergo sul
Machupichu che sembra una base su Marte. Oppure a Buenos Aires auditorio, concorso ma mai
costruito. Queste idee iper tecnologiche volevano forse innescare un processo di sviluppo.
vedi padiglioni di Cuba e Città del Messico a EXPO a Osaka e alla TRIENNALE DI MILANO, i
padiglioni comunicano.
Sulla stessa linea, anche il Venezuela prova moduli che si agganciano e uniscono diverse
funzioni per risolvere il problema abitativo.
Casa di San Paolo, 67: sperimentazione tecnologico che sperimenta nuovo modo di vivere.
Studio di 5 architetti insieme, riprende il tema della banca di Londra, Sede centrale della banca di
Buenos Aires, svuotato sulle facciate e aperto alla strada, svuotamento dei piani. Comunicazione
tra dentro e fuori. Addirittura il Cabot si vede da fuori. Per la stessa banca lo studio produce altre
sedi, danno sempre idea di trasparenza, inclusione degli utenti, comunicazione.
3 CIVILIZACION\\BARBARIE
Si ricollega direttamente alla questione appena accennata, tensione che si verifica in America
latina ma anche in tutto il mondo occidentale, tra locale e internazionale.
Ci si oppone alla condizione di paese periferico e di terra di conquista, tipica dell’America
latina. Civiltà quindi è tutto che arriva dall’occidente.
Sancito da un testo del presidente dell’Argentina a fine 800 e che ha scritto una della letteratura
latino americana. Pone in evidenzia questo dibattito, ciò che imposto vs ciò che è autoctono.
“America Latina negli ultimi 20 anni”. Racconta l’architettura latino americana e come queste
tensioni all’interno della cultura in generale che dividono gli intellettuali. Circolarità: se da una
parte gli intellettuali del latino America guardano all’occidente e al mondo internazionale, dall’altra
parte nei paesi del centro si va alla ricerca di una tradizione che sia in grado di dare una risposta
a quella che era la disumanizzazione dello stile internazionale, guardando ai paesi dell’America
latina dove questo mondo selvaggio era ancora presente.
Es. modello dell’Unitè L.C., Marsilia, viene dato valore alle forme e ai materiali grezzi. Da qui
materiali grezzi e forme plastiche audaci segnano una possibile soluzione del binomio civiltà e
barbarie.
Banca di Londra, uso grezzo dei materiali, forme monumentali.
Collegio del Messico, l’architetto ha in mente dei progetti di architettura sociale, si usa cemento
bocciardato, la pelle di questo progetto è ciò di cui l’architettura ha bisogno per rispondere alla
intemperie del tempo (sia metereologico che tecnologico).
Si cominciano a vedere delle commistioni: tema del controllo, della composizione luce,
importanza degli spazi centrali. Da una parte lo spazio pubblico, dall’altra l’interazione con il
terreno, l’edificio attorno a patio. Pubblico vs privato.
Facoltà di architettura a San Paolo, è espressione del brutalismo degli anni 60 al posto del
modernismo, questo progetto gioca sulla contrapposizione della massa pesante dell’edificio in
cemento su una struttura più leggera. Lascia un ampio spazio all’interno attraverso cui passa la
luce. Su più piani sfalsati. Lo spazio pubblico centrale è determinante per la forma dell’edificio.
Monumentalità + caratteri simbolici che vengono dalla composizione più che dal materiale.
Museo delle arti di San Paolo, San Paolo in quegli anni va intensificandoci. Alle spalle dell’edificio
c’è un parco. L’edificio sollevato 8m da terra, per consentire il passaggio al di sotto della strada e
la vista sul parco retrostante. L’edificio è in cemento di cui vengono usate le possibilità costruttive.
Anche per quanto riguarda la distribuzione si abbandona quello tradizioni delle opere appese alle
pareti: c’è uno spazio continuo. C’è l’idea dello spazio pubblico che viene lasciato libero di
proseguire.
Si usa il c.a.
Oppure ci sono edifici in mattone a vista: materiale tradizionale.
Salomona adiacente a un parco e plaza de toros. Lascia al pubblico il 75% del lotto che si
mescola con la funzione privata.
Un progetto in Europa, ma 2 architetti argentini. Collegio maggiore argentino, a Madrid. Necessità
funzio