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Architetti italiani e le loro opere

GIUSEPPE PAGANO
Direttore di casa bella. Sostiene una versione del fascismo moderna, anche dal punto di vista politico. L'istituto di fisica rispecchia questa visione: abbandona la monumentalità dello stile littorio e il richiamo al classico. Crea blocchi rivestiti in mattoni, con una scala che è solo un piccolo aggetto nel blocco e non è segnalato da nessun episodio. Si ispira al bauhaus usando il mattone e non il vetro.

GIOVANNI MICHELUCCI
Realizza ai lati del rettorato l'istituto di mineralogia e geologia e la facoltà di lettere e filosofia che sono una sintesi tra il linguaggio di piacentini e la modernità di ponti e pagano. Adotta un rivestimento in pietra, delle grandi scalinate. Come nell'istituto di fisica di pagano c'è un ingresso monumentale che in realtà è un taglio nella parete suddiviso su tre livelli che è antimonumentale. Le varie facoltà che si fronteggiano danno uno sguardo su tutto il

panorama architettonico in cui convivono stili diversi che si legano a delle visioni politiche diverse. Edifici pubblici e infrastrutture: l'Italia è priva di infrastrutture moderne negli anni '20. La grande opera è di dare una rete infrastrutturale, una rete autostradale, una rete di palazzi pubblici che sono legati sia al regime come le sedi dei governatorati, ma anche i palazzi delle poste. Tutti quegli edifici mancanti. Infrastrutturazione. Roma è il luogo simbolico. Edifici postali realizzati dal 1933 al 1935. Una serie di concorsi pubblici. Ne vengono realizzati 20. Nel corso di 10 anni vengono banditi quasi 100 concorsi pubblici. Anche guardando le differenze tra questi edifici pubblici diventa il modo per far lavorare tutti gli architetti di vario orientamento politico o estetico. Ufficio postale in piazza bologna: Ridolfi crea un singolare edificio. La piazza è a pianta circolare. Quindi lui sceglie un edificio che fa dell'uso della curva il suo.

elemento stilistico principale. Il blocco centrale è convesso, che riprende il profilo della piazza. Mentre le due ali laterali sono concave e inclinate rispetto al blocco centrale. Il blocco retrostante ha una forma rettangolare ma anche curva e frammentata sia sui lati che sul lato verso il blocco centrale. Ridolfi crea un'architettura dinamica che sembra rispondere al contesto urbano che la circonda. La facciata ha elementi ceramici con finestre ritagliate. Gli unici due episodi monumentali sono l'ingresso, con scalinata, e il tetto giardino dove c'è l'elemento che copre la terrazza che si eleva al di sopra del grande blocco centrale.

Ufficio postale in via taranto: di giuseppe samonà. Si trova all'incrocio di due strade. L'edificio è posto su un angolo. L'edificio è su un angolo scavato, stondato. Qui c'è l'ingresso principale. I due fronti laterali riprendono la scansione della facciata principale con

Il testo descrive due edifici architettonici: una casa privata e un ufficio delle poste.

La casa privata ha delle finestre vetrate nella parte inferiore, mentre nella parte superiore c'è la parete chiusa. L'intervento architettonico ricorda quello di Loos e la bipartizione tra piano basamentale e piani superiori richiama i palazzi rinascimentali. Questa combinazione di innovazione e tradizione è tipica di Samonà.

L'ufficio delle poste in via Marmorata è stato progettato da Adalberto Libera e Mario De Rendi. L'architettura di Libera è razionale e l'edificio ha una pianta a U, forse come omaggio alla Villa Farnesina di Peruzzi. Il corpo centrale è separato da un portico e il corpo a U si sviluppa su più piani, ospitando gli uffici in una corte più bassa. Il corpo aperto al pubblico ha una copertura interamente in vetro cemento con elementi laterali stondati. Il grande portico, rivestito in marmo scuro, è separato sia dagli sportelli al pubblico che dal corpo a U. Gli elementi convergono in una linea astratta. Libera sceglie materiali pregiati, ma li utilizza in modo antimonumentale.

Il portico è staccato dal corpo degli uffici come la casa del fascioterragni. Contrasto tra marmo scuro e marmo chiaro. Facciata sul retro paragonata a un alveare. Invece che aprire grandi finestre, creano una facciata traforata che illumina l'interno ma non consente di guardare all'interno (la funzione dello smistamento della posta deve appunto rimanere privata). L'elemento sul fronte centrale più interessante è quello del blocco scala. Le due testate del blocco ospitano le scale. Mette le scale in facciata. Ancora una volta una scelta antimonumentale. Nel prospetto c'è un vuoto centrale dove troviamo la tessitura di elementi che creano una sorta di disegno romboidale. Di questa tessitura una direzione riprende quella dell'inclinazione delle rampe. Le controfasce non hanno alcuna funzione, non riprendono nessun elemento interno, generano semplicemente un disegno dinamico. La scala viene trasformata in un disegno estetico. Ufficiopostale a ostia lido: non è nel centro di romana. Ostia deve a mussolini il forte sviluppo tra la metà degli anni 20 e gli anni 40. Ostia prima era solo una stazione balneare. Durante il regime diventa un vero e proprio quartiere. Diventa una parte importante della strategia mussoliniana: mussolini vuole incentivare lo sviluppo anche marino di roma, vuole creare un collegamento con il mare. Angelo mazzoni costruisce molto in italia, lavora nel ministero delle comunicazioni, sovraintende ai vari progetti di queste tipologie di edificio. Scegli una conformazione con una rotonda associata una torra littoria, come quelle nelle case del fascio. Nel corpo basso c'è una rotonda porticata con al centro una fontana che richiama una tradizione rinascimentale, l'elemento rotondo porticato che riporta al tempio periptero, alla tradizione classica. C'è sia il marmo ma c'è anche il mattone che riveste sia la torre littoria e anche le colonne. Le

Le colonne hanno un anima di calcestruzzo ma il resto è fatto in mattoni che sono lasciati sfalsati e creano una superficie delle colonne molto dinamica e sensibile agli effetti della luce. Fa pensare a Borromini e a Guarini, l'uso del mattone in maniera artigianale. C'è un richiamo al passato e alla tradizione dell'uso artigianale. Mazzoni è legato anche alle stazioni ferroviarie. Stazione di Santa Maria Novella a Firenze: opera del gruppo toscano. La realizzazione innesca delle polemiche perché questo non è un edificio monumentale ma del tutto moderno. Avrebbero voluto un'architettura più fascista. L'elemento centrale è la vetrata che è parete che curva e diventa soffitto che di nuovo curva e diventa parete e ridiventa soffitto della testata dei binari. Fanno un passo avanti: la parete vetrata è anche solaio senza soluzione di continuità. È un nastro trasparente che disegna l'edificio.

Elemento che serve a illuminare uno spazio che non può avere finestre all'esterno. Modo di usare nuovi materiali in maniera originale anche dal punto di vista della tecnica costruttiva. Dà un'interpretazione italiana della parete vetrata trasformandola in una fascia continua che da parete diventa copertura.

E42: Mussolini progetta di realizzare un'esposizione universale. Le esposizioni sono un'occasione di esibizione della modernità, del progresso tecnologico. Si sarebbe dovuta svolgere a Roma. Del progetto rimane una parte di quel quartiere che si è trasformato in un quartiere di uffici, EUR, esposizione universale romana. La via imperiale avrebbe dovuto essere la prosecuzione della via dell'impero e attraverso la parte sud si sarebbe snodata fino al mare. Viene costruita, quella che oggi si chiama via Cristoforo Colombo. L'altra bretella che avrebbe collegato Roma al mare è quella dove si sarebbero dovuti sviluppare un

Aereoscalo e un idroscalo. L'altra strada è un accoppiamento ferrovia e autostrada, una delle prime costruite. C'è tutto un piano infrastrutturale. C'è anche l'area verde di Ostia che si collegava al mare. Il coordinatore è Piacentini. Del progetto del E42 rimane il grande plastico, presentato nel 1937, che faceva vedere come questa grande città si sviluppava su un impianto cardo decumanico. Il cardo riprende la via imperiale, vi si aggancia un decumano. All'incrocio fra i due c'è una grande piazza, come nella città universitaria. Ai due estremi di questo asse minore ci sono due edifici significativi: Palazzo della civiltà italiana, realizzato da Guerrini, Lapadula e Romano, noto come colosseo quadrato. Volontà di creare un monumento moderno che si ispira al colosseo. Arcate su più livelli. Forma quadrata invece che ellittica. Statue come nel colosseo. Legame figurativo con l'antico.

Semplificazione dell'linguaggio classico in questa versione moderna littoriadell'antico. L'edifico finale subisce delle modifiche. L'atticoviene ispessito e anche gli angoli. Versione moderna delcolosseo. Accostata da molti dal de chirico, all'architetturaastartta che semplifica gli elementi del linguaggio classicocome l'arco a tutto sesto. È un architettura atemporale.

Palazzo dei ricevimenti e congressi: fatto da adalberto libera.Crea una versione moderna, razionale del tempio classico che diventa un palazzo percongressi. C'è una sorta di pronao sopra al quale c'è un cubo voltato che richiamal'idea di fronte templare dove è ospitato, coperto da una volta a vela, il palazzo deiricevimenti. La parte bassa ospita tutte le aule per le funzioni congressuali. il tettogiardino diventa uno spazio abitabile per congressi all'aperto.

Architetture tipiche di questi anni sono i villini, sorta di palazzine su 4 piani almassimo.

realizzati o in quartieri giardino o sul mare. Adalberto libera realizza deivillini che rappresentano il suo lavoro sull'architettura razionale, il suo lavorare suvolumi scavandoli e scardinando la semplicità geometrica dell'elemento architettonico.Questi ad ostia sono di 3 tipi. Lavorano tutti sul prisma, sul cubo (che è o a piantaquadrata o rettangolare) che viene scardinato da elementi di scavo o di aggetto.villini per la società tirrenia: di tipo A a pianta quadrata, dove ci sono terrazze circolaria sbalzo che si agganciano sugli angoli del prospetto su strada. Il prospetto posterioreha il corpo strada dal profilo curvo aggettante che movimenta il prospetto. Da unapianta apparentemente semplice riesce a creare delle variazioni partendo da blocchisemplici e aggiungendo corpi aggettanti.villino di tipo B: terrazza a sbalzo, scavo nella terrazza dell'ultimo piano, corpo scalaaggettante nel prospetto posteriore però su una pianta rettangolare.
Dettagli
A.A. 2021-2022
16 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pamelatartarelli00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Antoniucci Micaela.