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Camera Pinhole (Stenopeica)
Un apparecchio di acquisizione di immagini funziona raccogliendo la luce riflessa dagli oggetti in scena e creando così un'immagine bidimensionale. Il modello più semplice è quello della camera pinhole.
Se P è un punto della scena e di coordinate (X, Y, Z) e P' è la sua proiezione nel quadro (o piano immagine) di coordinate (X', Y', Z') attraverso il foro C (punto di vista o centro di proiezione). Se f è la distanza tra C e il quadro (lunghezza focale), allora segue, per la similitudine dei triangoli, che:
X' / f = X / Z
Y' / f = Y / Z
Z' / f
Il segno meno è applicato poiché l'immagine appare invertita nel quadro.
Questo processo di formazione dell'immagine prende il nome di proiezione prospettica. La divisione per Z è responsabile dell'effetto di scorcio prospettico. Le dimensioni dell'immagine vengono intese alla distanza dell'osservatore.
Il segno negativo può essere rimosso ponendo l'origine davanti.
Se l'oggetto inquadrato è sottile se confrontato con la
distanza della fotocamera, si può approssimare
la sua proiezione prospettica con la proiezione ortografica
(o weak perspective). Se la profondità z del p.t.
dell’oggetto varia in un intervallo z0 < Δz con Δz << z0,
allora il fattore di scala prospettico si può approssimare
con una costante: f/z0, che implica:
X’ = f/z0 X , Y’ = f/z0 Y.
Immagini digitali
In una fotocamera digitale, il sensore è costituito
da una matrice CCD, che può essere immaginata come
una matrice di m x n celle rettangolari fotosensibili. L’insieme
di queste celle converte l’energia di luce che le colpisce
in potenziale elettrico. La matrice CCD viene
convertita in immagine digitale, ossia una matrice
N x L di numeri, che luminai in questa matrice
prendono il nome di pixel. Si indica con I(u,v)
l’intensità luminosa dell’immagine nel pixel u orige v e
colonne u, la dimensione della matrice CCD.
Necessariamente è quella della matrice di pixel, per cui:
Npix = N/m uCCD , Vpix = N/m vCCD.
Quando ad un pixel corrisponde un’area C
della impronta del pixel. Presumendo l’impronta del pixel a immagine
Si considera un punto M di coordinate M = [X, Y, Z]∞ nello spazio 3D (3∞−esimo mondo) e si∞ di coordinate m = [u, v] la sua proiezione su ℝ per ℂ&fin;.
Per mezzo della similitudine dei triangoli, solo che:
α = − u / z = v / y * (Il segno è usato per tenere conto dell'inversione di segno delle coordinate)
e quindi:
- u = − x / z
- v = − y / z
= Proiezione Prospettica
La trasformazione è non lineare (a causa della divisione per z). Utilizzando coordinate omogenee diviene lineare, perciò:
- m = [u, v] e M = [x, y, z]&fin; è l'equazione prospettica di riferimento.
τ = z
- u v = z-1 x
- -y/z = z-1 z
- z = z-1 z
- t 0
- 0 z = 1 / y z -y -z
Im moltiplicazione matrice:
m = 1 / z PM (m ≈ PM)
dove m = P rappresenta il modello geometrico delle camere ed è chiamato MATRICE di PROIEZIONE PROSPETTICA (MPP)
Quindi per M pts si ottiene un sistema di CM equazioni lineari omogenee che si può scrivere come:
Avec(PT) = 0,
dove A è la matrice 2Nx12 dei coefficienti e dipende dalle coordinate dei punti dei cal\:colabiazioni mentre il vettore delle incognite vec(P) contiene i 12 elementi di P (cioè per A anche li la matrice HPP è trasformata in vettore per scansione delle righe). Questo sistema di equazioni è risolto con il metodo dei minimi quadrati. Questo metodo è detto
DIRECT LINEAR TRANSFORM (DLT).
STEREOPSI:
La STEREOPSI COMPUTAZIONALE è il processo che consente di ottenere informazioni sulla struttura 3D delle scene a partire da una coppia di immagini, che provengono da 2 telecamere che inquadrano la scena da posizioni differenti. Consiste di 2 sottoproblemi:
Il calcolo delle corrispondenze, è accoppiamento tra le proiezioni dello stesso punto della scena (pr: CONIUGATI)
TRIANGOLOZIONE: Compilato il punto o e noti i parametri interni del sensore (ovvero le due HPP) si può risalire a per TRIANGOLOZIONE la posizione nello spazio dei punti proiettati nelle due immagini.
Quando:
- i pirnidi visivi della due camere (o delle nuove MPP) sono incerteate
- l'orientamento riguale per entrambe le camere differisce solo per una rotazione (una tiessa per camera)
- parametri interni sono riguali per le 2 camere
- le 2 MPP nuove differendo tra loro solo per le pirnidi visise, si possono vedere come una singola camere
Translate lungo l'asse X.
Le 2 MPP sono definite come:
Pm = {K[RI - RC˜]}, Pm = {K[RI - RC˜]}
R = [rx1˜/rx2˜] com m1, m2 che sonopiatti sull'asse gli assli X, Y, Z dell del problema di inf. elle B meno espresse in coatri modo.
Si considera, adesso, la convoluzione di 2 funzioni continue
f(t) e h(t), di sensibile interesse, utilizzando
l'integrale anziché la sommatoria. Questa convoluzione
è definita come:
f(t) * h(t) = ∫-∞∞f(τ)h(t - τ)dτ
Il segno - (linea sopra) del flipping, τ è lo spostamento
necessario per lo scorrimento di una funzione
sull'altra e τ è la variabile d'integrazione.
La TRASFORMATA DI FOURIER di queste equazioni
è definita come:
ℱ{f(t) * h(t)} = ∫-∞∞∫-∞∞f(τ)h(t - τ)dτ e-j2πtμdt
= ∫-∞∞ [∫-∞∞f(τ)h(t - τ)e-j2πtμdt] dτ
Trasformando tutto f con h(t - τ)
=> ℱ{h(t - τ)} = H(μ)e-j2πτμ con H(μ) è la trasformata di F di h(t).
=> ℱ{f(t) * h(t)} = ∫-∞∞∫-∞∞f(τ)H(μ)ej2πτμdτ = H(μ)∫-∞∞f(τ)e-j2πτμdτ
= H(μ)F(μ) ∞ ∞ (h(t)f(t))
La convoluzione È COMMUTATIVA! (Si può invertire l'ordine) di f(t) e h(t)
Nella pratica, gli effetti di aliasing possono essere ridotti (e non eliminati) dallo smoothing della funzione di input, che ne attenua le frequenze più alte. Questo processo, che è detto anti-aliasing, va effettuato prima del campionamento della funzione (l'aliasing non può essere "eliminato dopo").
Campionamento
Analogamente a quanto avviene nel caso monodimensionale, si può modellare il campionamento 2D utilizzando le funzioni di campionamento (un treno di impulsi):
∫-∞