Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Teatro in Attica - Orchestra nell'Agorà di Atene
Quindi mentre in Attica si costruiva ancora questa tipologia, nel frattempo ad Atene era stato da poco realizzato il primo teatro ad orchestra circolare, nel 360 a.C. anni in cui la stagione del dramma letterario era già conclusa. Ad Atene il teatro si trovava nell'Agorà del Ceramico, veniva allestita una struttura lignea l'Ikria, una specie di impalcatura lignea, che creava un theatron attorno ad uno spazio di terra battuta, nel quale si svolgevano le rappresentazioni delle Grandi Dionisie. Quindi anche successivamente forse il ditirambo o i cori o l'orchestra continuò a funzionare in questa zona perché poi in Età di Augusto con Agrippa, qui venne costruito un logheion, al centro dell'Agorà del Ceramico. Tespi introdusse la maschera, e dopo le rappresentazioni egli con gli attori si spostava con un carro a forma di nave nell'Attica per replicarle. Da Tespi in
poi gli attori si sono sempre spostati su carri a forma di nave, anche quando il teatro fu assorbito nel mondo Romano, sul Carrus Navalis, che abbinato ad un certo periodo dell'anno in cui si svolgevano le rappresentazioni, con l'uso della maschera e del travestimento, si trasformò nella festività ben più tarda del Carnevale, che rievoca i trascorsi della Commedia. TEATRO IN ATTICA-DIONYSOS ELEUTHEREOS E PNICE: Del primo teatro alle pendici sud dell'Acropoli di Atene sappiamo poco, sopravvisse un tratto di muro e di fondazione, un canale tagliato e due blocchi. Il muro era in opera poligonale, databile all'Età Arcaica, quindi alle origini del teatro, vi era un muro di terrazzamento, quindi vi era un salto di quota, vi era il limite dell'orchestra segnato da un muro parzialmente curvo. Vi era una fondazione che identificava la Thymele, ovvero l'altare di Dioniso al centro dell'orchestra. La poedria c'era ed era rettilinea.Infatti i blocchi squadrati trovati erano della poedria e presentavano delle iscrizioni: linee verticali di separazione e la scritta IEREO, luogo riservato ad un sacerdote. Quindi probabilmente era il basamento della poedria, formato da blocchi parallelepipedi che costituivano un muro rettilineo. Quindi il primo Teatro di Dioniso aveva una poedria rettilinea, un muro di delimitazione dell'orchestra parzialmente curvo ed un'orchestra che ospitava al centro un altare di Dioniso. È possibile che poi il tratto rettilineo risvoltasse a pi greco. Questo teatro richiama la Pnice, che costituiva l'Ekklesiasterion ateniese, realizzato nel 510 a.C. o nei primi decenni del V sec. a.C., perché anch'essa aveva una parte trapezoidale ed una delimitazione semicircolare, planimetricamente si somigliavano molto, però era tutto rovesciato, quello che nel teatro di Dioniso era il muro di terrazzamento, nella Pnice era il taglio della roccia nella sommità.
mentre quello che era il theatron, qui era il muro di terrazzamento, e poi vi era il ildema, il basamento dal quale l'oratore si rivolgeva ai cittadini ateniesi in assemblea. Studi tedeschi molto datati hanno ritenuto che quel muro curvilineo del Teatro di Dioniso poteva essere un'orchestra circolare, ignorando sia il taglio nella roccia di canalizzazione dell'acqua, sia i blocchi della poedria, quindi è un'ipotesi oggi superata, in realtà la nascita del teatro ad orchestra circolare non apparirà prima degli anni 360 a.C., anni 60 del IV sec. a.C. Probabilmente il modello di riferimento era la penultima ricostruzione della Pnice del 404 a.C., data in cui vi fu un evento particolarmente significativo, ovvero vi fu un rovesciamento di orientamento, il dema venne portato verso la sommità della collina, mentre venne creato un theatron artificiale sostenuto da un grande muro con due grandi scale con contrafforti. Una realizzazione che potrebbe essere.datata a fine V sec. a.C.- inizio IV sec. a.C. era un'orchestra già circolare ed un theatron a conchiglia, anche se interamente sostruito, che quindi non sfruttava le discese naturali. Questo fu il presupposto di quello che poi fu il teatro ad orchestra circolare, ovvero un koilon. Il successivo sviluppo del Teatro di Dioniso Eleuthereos fu tramite una serie di modifiche con la creazione di un secondo theatron, ovvero l'epitheatron, con due diodoi (passaggi scoperti), il più alto dei quali era un peripatos, quindi la strada che correva a mezza altezza lungo le pendici dell'Acropoli, che divideva anche la parte più alta del teatro dalle restanti parti. La realizzazione di un edificio scenico in muratura fu il frutto di un intervento tardo, perché in Età Ellenistica venne introdotto il logheion proprio per la persistenza del modello della tragedia che aveva un ruolo molto importante. Mentre il logheion stentava ad affermarsi dov'era.affermato il modello della commedia. Il koilon comunemente nei teatri greci era a semicerchio oltrepassato, poteva essere oltrepassato in più modi, o con dei tratti rettilinei, per cui si otteneva una forma semicircolare chiusa da due tratti rettilinei, oppure secondo una curvatura di cerchio, per un tratto che non era la metà di una circonferenza ma era integrata da altri due tratti curvilinei, quindi il tutto era costruito con l'arco a 3 centri, veniva fatto un arco con il primo centro ed altri due archi con altri due centri. Questa tipologia prendeva il nome di ferro di cavallo o semicerchio oltrepassato a 3 centri, una tipologia abbastanza frequente nel teatro greco. Il semicerchio oltrepassato attestava l'attenzione degli spettatori verso il fuoco che era posto al centro dell'orchestra. Quando l'azione si spostò sul logheion, chi si sedeva in basso non vedeva, perché in mezzo vi era il Paraskenia, quindi il concetto del semicerchio
oltrepassato era finalizzato ad un punto divisuale ottimale posto nell'orchestra, perciò capiamo che era in quel periodo persistente l'importanza dell'orchestra, mentre invece a Roma i teatri erano tutti semicircolari e non a semicerchio oltrepassato, perché a Roma l'importanza dell'orchestra era quasi nulla, spesso l'orchestra era occupata dalle sedute dei senatori, dei magistrati, divenne luogo della poedria. In Grecia invece nell'ambito della tragedia l'orchestra ebbe una lunga persistenza anche in Età Romana, quindi nel mondo greco di Età Imperiale la tragedia continuò ad essere rappresentata, ed i teatri continuarono ad essere realizzati a semicerchio oltrepassato. La fase iniziale dell'edificio scenico nel IV sec. a.C. si avvalse inizialmente del retro della Stoà del Santuario che venne costruito nel IV sec. a.C., in cui erano presenti degli incassi per le travi di legno ed uno.spazio antistante con dei buchi che ci dice che verso il theatron veniva montato un edificio scenico in legno. Se vediamo il Teatro di Dioniso Eleuthereos come appare oggi, notiamo che molte cose furono frutto di interventi romani, come la presenza del lastricato in marmo al centro, la balaustra che separa la poedria, l'altra balaustra con alle spalle l'ingresso, erano la conseguenza della trasformazione dell'orchestra. In Età Tardo Antica si diffuse l'uso di rappresentare le Pentimime, rappresentazioni drammatiche del mito delle Nereidi con ambientazione acquatica, perciò costruivano un muro per contenere la spinta dell'acqua, poi allagavano l'orchestra e vi facevano delle performance di giovani fanciulle poco vestite che attiravano moltissimo la popolazione dell'epoca, eccetto i padri della chiesa che criticavano queste forme di rappresentazione blasfeme. Tutti i principali teatri risentirono di queste trasformazioni drastiche: la
Lo spintadell'acqua richiedeva non solo un rivestimento di marmo nel contenitore ma anche un rafforzamento con la realizzazione di un muro che richiedeva a sua volta una saldatura ed una chiusura del sistema. Ancora successivamente vennero fatte altre modifiche, quando divenne un edificio politico, divenne una tribuna politica, un piccolo Ekklesiasterion. La differenza tra un teatro ed un Ekklesiasterion era pochissima perché anche là vi era un luogo degli spettatori ed uno degli attori, o dell'oratore, quindi l'impianto era molto simile. Il teatro, essendo oggetto di rappresentazioni a carattere poliadico prevedeva che tutta la cittadinanza ateniese partecipasse, come l'Ekklesiasterion, richiedevano numeri di persone elevati. Infatti alla fine del V sec. a.C. mentre la Pnice era in ricostruzione, si utilizzò il teatro come Ekklesiasterion, e questa era la ragione per cui a Roma non vennero subito costruiti i teatri stabili, era vietato dal
Senato, divieto permanente fino all'Età Imperiale, perché in Età Repubblicana, nel mondo romano classista, erano vietate le assemblee popolari, infatti quando ad un certo punto si iniziò a costruire il teatro, veniva spesso distrutto o interrotto perché non volevano ci fosse un luogo di possibile riunione cittadina, le rappresentazioni a Roma venivano fatte in teatri temporanei provvisori, anche complessi con scene in marmo, ma che poi venivano completamente smontati. Perciò vi era una stretta relazione tra teatri e funzioni politiche. Quindi tornando alla Stoà, vediamo che si affacciava verso il theatron, vi era un salto di quota da una parte, il colonnato si affacciava sulla parte più bassa, poi vi era una sorta di basamento o avancorpo che era il nucleo originario della skenè, mentre poi in Età Ellenistica fu costruita una skenè con iparaskenia. La poedria aveva schienale, era molto ricca ed il sedile con.La dedica era quella riservata al sacerdote di Dioniso, il personaggio più importante. Nelle fasi iniziali la skene consisteva in una struttura realizzata in materiali deperibili e addossata alla stoa, poteva essere costituita anche solo da un portale. Dallo scavo archeologico notiamo una serie di buchi incassi del muro di fondo della stoa e buche di palo nell'area antistante, volte a costruire una sorta di edificio scenico caratterizzato dalla presenza di due paraskenia. Era una particolarità generalizzata nel mondo greco perché gran parte delle rappresentazioni vascolari di scene teatrali mostravano edifici scenici con due paraskenia aggettanti ai lati ed un colonnato centrale. La tipologia del palazzo ad Atene tendeva ad essere proprio questa, una struttura con paraskenia aggettanti, che poi divenne elemento di riferimento nella struttura della skene dei teatri greci. Poi in Età di Pericle le fonti parlano di un teatro per le Lenee,
quindi probabilmente c'era un secondo teatro. ODEION DI PERICLE: Venne realizzato anche il grande Odeion di Pericle, una grande struttura quadrangolare con 9x10 colonne, salvo nella parte centrale, che sorreggevano una copertura a 4 falde che al centro aveva un elemento a lanterna sporgente dal quale entrava aria e luce. Era una sala ipostila.